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  1. Esercizi per l’1vs1 “analitico” nella Scuola Calcio

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    Oggi approfondiremo una variabile dell’allenamento giovanile che a mio parere è molto trascurata; vedo sempre più spesso che l’inserimento della didattica del “possesso palla” (chiamiamo così lo scopo della didattica finalizzato al gioco collettivo, a discapito di quello individuale) è anticipato rispetto ad una volta. Ovviamente non critico questo tipo di scelta a priori, ma per il fatto che lavorando così anticipatamente sul “possesso palla” (come fanno molte squadre dalla 2-3° elementare), si va a trascurare inevitabilmente l’1c1 nelle sue diverse varianti, come la capacità di gestire i contrasti, scartare il portiere, dominare la palla in velocità e a gestire la transizione.
    1vs1È evidente che iniziando precocemente la didattica del gioco collettivo, i risultati numerici nelle partite arrivano prima, ma a discapito dei fondamentali “istintivi” citati sopra, che raggiungono la loro massima allenabilità quando il SNC (Sistema Nervoso Centrale) è nella fase finale dello sviluppo (dove c’è la maturazione calciomassima allenabilità), cioè intorno agli 8-9 anni (vedi figura a fianco). A sostegno di questa tesi, citiamo 3 “indizi” che reputo fondamentali:

    • I calciatori dei settori dilettantistici oggi sono poco abili nell’1c1 offensivo!
    • Molti allenatori di prime squadre si lamentano che i giocatori (soprattutto a livello dilettantistico) non sanno difendere correttamente, soprattutto la fase “a uomo nella zona”. Trascurare la tattica individuale (cioè tutto quello che ruota intorno all’1vs1) offensiva in un’età così importante, indirettamente toglie stimoli allenanti anche a quella difensiva.
    • Gli osservatori (talent scout) delle squadre professionistiche quando vanno a vedere le partite dei giocatori di 7-9 anni, tendono a selezionare chi è in grado con le proprie abilità individuali (e non collettive) di risolvere la partita.

    Questa presentata sopra è solamente la mia opinione…per chi volesse aggiungere contenuti o semplicemente esprimere il proprio parere, può farlo nello spazio in fondo alla pagina dedicata ai commenti.

    1vs1 ANALITICO

    Ma veniamo ora all’argomento del post odierno; cercheremo di dare indicazioni per l’allenamento dell’1c1 analitico, partendo dalla struttura di base e fornendo poi le varianti situazionali per la categoria Pulcini. Prima però precisiamo la differenza tra 1vs1 analitico e globale, la cui alternanza nella programmazione dell’allenamento è fondamentale.

    • Per 1vs1 analitico si intendono quelle strutture esercitative in cui attaccante (giocatore in “possesso palla”) e difensore (giocatore in “non possesso palla”) partono da punti prestabiliti; di conseguenza si creeranno delle situazioni “standard” (ad esempio difensore che arriva a fianco) che affrontate più volte (cioè ripetute nell’esercitazione), migliorano la capacità del giocatore di “saltare” l’avversario in quella situazione specifica (cioè difensore che arriva di fianco).
    • Per 1c1 globale invece si intendono quelle strutture esercitative in cui (per spazi ampi o per improbabilità di trovarsi sempre di fronte alla stessa situazione) si affronta l’avversario in maniera “inaspettata” e di conseguenza migliorano la capacità di saltare l’avversario in maniera creativa e con intuito.

    Nel post sulla didattica generale dell’1c1 abbiamo sottolineato l’importanza dell’inizio precoce dell’1vs1 globale come mezzo d’allenamento nei primissimi anni per stimolare la coordinazione, la tecnica, la capacità di rubare la palla all’avversario, ecc. La fase analitica è consigliabile iniziarla quando i giocatori hanno acquisito una buona capacità tecnica di guida della palla (con entrambi i piedi) e appreso almeno le finte di base;

    questo perché i giocatori dovranno avere una padronanza tecnica tale da permetter loro di focalizzarsi sul tipo di scelta di gioco, invece che sulla guida.

    Sarà fondamentale, dal punto di vista didattico stimolare la scelta più opportuna da parte dell’attaccante in base alla situazione e alla lettura del comportamento del difensore.

    1c1 analitico 1Nell’immagine sopra è possibile vedere una semplice esercitazione di 1c1 con partenza a lato del difensore. Da che parte dovrà guidare la palla l’attaccante?…verso lo spazio vuoto o verso l’avversario? Dovrà guidare in velocità o lentamente tenendo in considerazione che prima o poi dovrà affrontare l’avversario? Sinceramente non credo che esista una sola risposta ad ognuna delle domande sopra, ma sia invece importante stimolare i giocatori a ragionare anche in base alle loro capacità.

    1c1 analitico 2Nell’immagine sopra è rappresentata la scelta dell’attaccante (cioè quella di rientrare sulla sinistra) perché il difensore è andato sulla traiettoria di corsa dell’attaccante.

    1c1 analitico 3Nel caso in cui invece il difensore puntasse deciso sull’attaccante, questo potrà proteggere la palla con il proprio corpo e tirare successivamente in porta. Ma in base a quali elementi l’attaccante dovrebbe decidere di rientrare o di proteggere la palla?

    • Il primo è ovviamente la traiettoria di corsa del difensore; come detto sopra, è importante la capacità dell’attaccante di leggere la “situazione” ed agire di conseguenza. Se il difensore corre sulla traiettoria dell’attaccante (cioè arriverà tra palla e porta) allora sarà facile prenderlo in controtempo rientrando sulla sinistra.
    • Se invece il difensore punta sul contrasto, sarà fondamentale che l’attaccante protegga e sposti la palla senza perdere l’equilibrio per tirare subito dopo.

    Ricordiamo che in questo tipo di esercitazioni è fondamentale dare anche al difensore la possibilità di fare punto (altrimenti sarebbe semplicemente tentato a buttare fuori la palla invece di conquistarla); nelle figure sopra infatti è raffigurata anche una porta di coni (a fianco della partenza degli attaccanti) dove possono fare gol i difensori. Altro aspetto importante è l’impegno del portiere, che non dovrà solamente parare, ma rendere la palla prontamente disponibile al difensore nel caso in cui dovesse tenerla in campo (dopo averla parata), ed eventualmente non poterla toccare con le mani in caso di retropassaggio del difensore.

    1c1 analitico 4Sopra è raffigurata un’altra situazione (partenza frontale/laterale), in cui l’attaccante vede arrivare il difensore sulla sua direzione di corsa (tra palla ed attaccante); in questo caso rientrerà (come nel primo caso fatto vedere sopra) sulla destra cogliendolo in controtempo. A differenza della situazione precedente, l’attaccante ha dovuto puntare immediatamente la guida verso il centro del campo, perché nel caso in cui avesse puntato il difensore, avrebbe avuto 1 sola “via di fuga” e il difensore avrebbe potuto posizionarsi correttamente (piede destro avanti) ed evitare di essere saltato in maniera pericolosa (vedi figura sotto).

    1c1 analitico 5VARIANTI

    È evidente che per questo tipo di esercitazioni possono essere fatte tantissime varianti, ognuna delle quali avrà le sue “verbalizzazioni”. In questo post non le andremo a sviscerare tutte, ma è ovvio che ogni allenatore può scegliere quelle che ritiene più opportune in base a quello che accade in partita (dipende quindi dalla categoria) e alle lacune che dimostrano i propri giocatori nel contesto dell’1vs1. Prima di passare a questo tipo di esercitazioni, i giocatori (oltre ad avere una buona capacità di guida con entrambi i piedi) dovranno aver appreso alcune delle finte di base (come la “forbice”, la “forbice inversa”, “palla dietro gamba d’appoggio”…o semplicemente “fintare di tirare per poi rientrare”) per avere più opzioni sia frontalmente che quando sono girati. Sotto riporto alcune delle varianti:

    • Partenza dell’attaccante: fronte alla porta, laterale, diagonale, ecc.
    • Partenza del difensore: frontale all’avversario, laterale, in diagonale, a fianco, ecc.
    • Dimensioni del campo: piccole (prevalenza all’aspetto tecnico), grande (prevalenza sia dell’aspetto tecnico che neuromuscolare), stretto, lungo, ecc.
    • Scopo dell’attaccante: gol in porta, gol in porta piccola, meta, ecc.
    • Presenza di più coppie all’interno del campo: come potete vedere a questo link, il fatto di far esercitare contemporaneamente 2 coppie, dà la possibilità di mantenere una densità maggiore (perchè quando esce una palla si gioca con quello rimasto in campo).

    maradona
    CONCLUSIONI

    Stimolare e consolidare le scelte nell’1c1 rappresenta una fase fondamentale nella didattica della Scuola calcio, per avere giocatori in grado di essere propositivi nelle fasi individuali di gioco anche quando saranno più grandi. La “verbalizzazione” (dialogo deduttivo) è un aspetto fondamentale per stimolare la comprensione delle scelte effettuate e da effettuare in determinate situazioni. Un buon consiglio da dare ai giocatori potrebbe essere:

    “Pensate quale può essere la vostra direzione di corsa ideale e come può comportarsi di conseguenza il difensore; in questo modo potrete prevedere la situazione e le opzioni ideali per scartare l’avversario”

    Visto che questo tipo di esercitazione offre una densità non molto elevata, è fondamentale avere solamente 3-4 giocatori per fila, in maniera tale da tenere alto lo stimolo di gioco e l’attenzione. Visto che l’alternanza tra 1vs1 analitico e globale è fondamentale, riportiamo sotto alcune esercitazioni di 1c1 a carattere globale:

    Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola Calcio A.S.D. Monticelli Terme 1960 (melsh76@libero.it)

  2. “1-Contro-Portiere”: progressione esecutiva per la scuola calcio

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    Nei precedenti documenti, abbiamo analizzato l’1c1 in diverse forme (vedi in fondo al post per l’elenco dei link); quando si parla di 1cP (1-contro-Portiere) nelle prime fasi della didattica calcistica, ci si scontra con 2 difficoltà che non sono solo tecniche, ma psicologiche, dovute alla paura e alla frenesia:

    • La paura del portiere di “uscire” ad affrontare il giocatore con la palla.
    • L’incapacità da parte del giocatore di comprendere che è inutile calciare in porta direttamente se il portiere esce correttamente.

    In questo post cercheremo con una didattica di 3 step progressivi, di far apprendere correttamente gli atteggiamenti ideali da tenere (sia il giocatore che il portiere) nelle prime fasi della didattica calcistica (I°/II° elementare).

    STRUTTURA 1: 1cP IN ABBINAMENTO A LAVORO TECNICO E COORDINATIVO

    1cP 1Per avere l’idea delle dimensioni, si consiglia di “costruire” la struttura delle misure un campetto da 5c5 o da calcetto. Com’è possibile vedere dall’immagine sopra, la struttura prevede coni, cinesini, ostacoli (di diverse dimensioni) e materassi. Al “via” dell’allenatore, il giocatore con la palla (giallo) effettuerà il più velocemente possibile lo slalom tra i coni ed andrà a tirare in porta prima della riga di cinesini blu. Il portiere (blu), al “via” dell’allenatore, dovrà fare un capovolta sul materasso blu, correre, saltando, 3 ostacoli bassi, infilarsi sotto un ostacolo alto (vicino alla propria porta) e posizionarsi in porta per parare la palla del giocatore giallo.

    • Se il giocatore giallo riuscirà a fare gol, avrà un punto
    • Se il portiere blu riuscirà a parare (deviando la palla fuori o in campo) la palla avrà un punto
    • Se il giocatore giallo tirerà la palla fuori, entrambi avranno 0 punti.

    Appare ovvio che lo stimolo principale per entrambi i giocatori è la “velocità di esecuzione del compito (tecnico o coordinativo)” preliminare del tiro. Infatti, se il giocatore giallo sarà più veloce (nell’arrivare al tiro) del blu, allora riuscirà a fare gol facilmente (praticamente a porta “vuota”), mentre se il portiere riuscirà a posizionarsi in tempo in porta, allora avrà possibilità di “parare” la palla.

    1cP 2Nella figura sopra, è raffigurato l’utilizzo di tutto il campetto (è bene che ci siano “protezioni” dietro entrambe le porte, per evitare che la palla finisca lontano) per evitare file troppo lunghe (3-4 giocatori per fila). Il fatto che sia una proposta per i primi anni di scuola calcio è evidente dalla presenza di (per il giocatore con la palla) un compito tecnico semplice e, per il portiere, dei compiti motori prevalentemente coordinativi. Modulando il numero dei coni (per il giocatore con la palla) e il numero di compiti motori (per il portiere) si facilita l’uno o l’altro….consiglio di modulare il tutto per rendere “difficile” al portiere di arrivare in tempo se il giocatore esegue velocemente lo slalom con la palla; in queste condizioni, entrambi sono stimolati per eseguire i gesti più velocemente possibili. Questa prima variante della struttura non presenta momenti di 1cP, ma fornisce l’apprendimento dei movimenti di base della prossima variante.

    1cP 3Nella figura sopra è rappresentata la variante senza riga di tiro; in altre parole, il compito del giocatore con la palla sarà quello di fare gol (da qualsiasi distanza) e del portiere sarà quello di parare, trattenendo la palla con le mani. In questo modo, diventa un vero 1cP; fattore molto importante riveste la Verbalizzazione del compito:

    • Il primo compito da verbalizzare è quello del portiere; “rimanendo sulla riga di porta, sarà molto più difficile parare la palla, mentre andando incontro al giocatore, sarà più facile rubargliela”.

    In questa fase, è importante che chi gioca in porta vinca la paura di andare incontro al giocatore con la palla; fattore importante sarà l’acquisizione della capacità di leggere la gestualità dell’attaccante per andarci incontro quando si allunga la palla e rimanere in posizione (magari avanzando leggermente) quando è in procinto di tirare.

    • Il secondo compito da verbalizzare è quello del giocatore con la palla: “se il portiere esce dalla porta, è inutile tirare direttamente perché probabilmente gli finirebbe la palla addosso”.

    L’apprendimento di questo elemento predispone anche un minimo di abilità tecnica, cioè la capacità di spostare la palla quando un avversario (il portiere in questo caso) viene incontro. Per questo motivo, questa variante è consigliabile solo quando i giocatori hanno raggiunto un minimo di livello tecnico della guida.

    STRUTTURA 2: 1cP PSICOCINETICO

    1cP 4In questa struttura (vedi immagine sopra) i 2 giocatori partono da fondocampo, eseguono un percorso semplice con la palla (nel nostro caso è necessario fare il giro di un cono e far passare la palla sotto ad un ostacolo) e devono far meta (cioè fermare la palla con la suola) nel cerchio posto a metacampo.

    1cP 5Il primo che ferma la palla diventerà l’attaccante (come il blu nella figura sopra), mentre l’altro (giallo) diventerà il portiere. L’attaccante, prima di tirare dalla riga di cinesini blu dovrà far passare la palla sotto un ostacolo posto a metacampo, mentre il portiere, prima di parare, dovrà strisciare sotto un ostacolo alto posto a fianco della porta. Valgono tutte le considerazioni fatte per l’esercizio sopra per quanto riguarda l’attribuzione dei punti; modulando il percorso da far fare all’attaccante (ad esempio si può aggiungere un ostacolo in più a metacampo) è possibile facilitare il portiere o viceversa. Sempre dalla figura, è possibile vedere com’è possibile utilizzare il campo per 2 strutture esercitative parallele.

    1cP 6Nell’ultima variante di questa struttura, l’attaccante può tirare da dove vuole e il portiere può uscire incontro all’attaccante (come nell’ultima variante della struttura precedente). Valgono le stesse verbalizzazioni fatte per la struttura precedente.

    STRUTTURA 3: GARA DI 1c1 IN VELOCITA’

    1cP 7Com’è possibile vedere dalla figura sopra, in quest’ultima struttura entrambi i giocatori dovranno affrontare in slalom (in andata/ritorno) la fila di 4 coni ed andare a tirare in porta; il primo che tira (in questo caso, il blu), dopo aver tirato, potrà andare a prendere la palla dell’altro giocatore in ritardo (il giallo).

    • Al primo giocatore che segna, verranno attribuiti 2 punti
    • Al secondo giocatore che (eventualmente) segna verrà attribuito 1 punto
    • Se il primo giocatore che tira (in questo caso, il blu), riuscirà a prendere in mano la palla del secondo (giallo), gli verrà attribuito un punto.

    Valgono le stesse verbalizzazioni fatte per le ultime varianti delle strutture precedenti. È ovvio che in base al numero di coni dello slalom, sarà più o meno facile fare “selezione” e dare la possibilità, al primo che tira, di arrivare a “prendere” anche la palla del secondo. Come nelle strutture precedenti, è possibile inserire (come variante più semplice) la riga di tiro (cinesini blu), prima della quale bisogna tirare per fare gol.

     

    CONCLUSIONI

    1cP

    L’insieme delle esercitazioni presentate oggi, è dedicata ai primi anni della scuola calcio, per l’apprendimento della guida globale, del tiro e per l’atteggiamento del portiere. Per una densità allenante ottimale, in tutte queste strutture è consigliabile fare file di 3-4 giocatori. Sotto riportiamo altri giochi/esercitazioni con finalità allenante simile.

    Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola Calcio Audax Poviglio (melsh76@libero.it)

  3. Contrasto e Copertura (prime fasi della didattica)

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    Contrasto e Copertura sono 2 elementi fondamentali della tecnica calcistica, utili in diversi fondamentali tecnico/tattici come l’1c1, la guida della palla, tutte le situazioni di “possesso palla” e la capacità di “rubare palla” agli avversari. Da qui si può capire quanto sia importante in tutte le fasce d’età e di conseguenza come sia importante iniziare a lavorarci sin dai primi anni della Scuola calcio. Il tutto è facilitato dal fatto che sono abilità particolarmente istintive e talmente legate alla Capacità Coordinative che diventano particolarmente allenabili sin da subito, e in forma abbastanza specifica (cioè con la palla). Personalmente, pongo i mezzi didattici di questi fondamentali all’interno del dominio della Guida della palla, sinergicamente (nei primi anni) alla didattica dell’1c1. Le tappe che ritengo fondamentali sono:

    • PES4_941-705_resize_MGzoomCapacità di frapporre il corpo tra palla ed avversario in situazione aspecifica e poi in situazione di gioco semplice.
    • Combinazione tra questi fondamentali ed altri in fase di Possesso, cioè “stoppo e proteggo” (tramite l’utilizzo del piede difendente e la corretta postura del corpo) e “guido e proteggo” (imparando a guidare con il piede lontano dall’avversario diretto).
    • Sviluppo della prima didattica della fase difensiva “rubare palla” (contrasto difensivo).
    • Allenamento neuromuscolare della capacità di “spinta” ed “equilibrio specifico” per avere la meglio nei contrasti diretti con gli avversari.

    TAPPA N° 1: IMPARARE IL GIUSTO POSIZIONAMENTO DEL CORPO

    Sin dalla II° elementare, i giocatori hanno ben sviluppato il Senso del Movimento; questo permette loro di comprendere in maniera teorica e pratica che per proteggere la palla dall’avversario, è fondamentale frapporre il proprio corpo tra la palla ed esso. A livello didattico è molto semplice da insegnare: all’inizio è importante un buona dimostrazione fatta dall’istruttore, poi si iniziano le sfide.

    contrasto 1

    Inizialmente, si propongono degli 1c1 su campo sufficientemente ampio (15x15m e una palla data “a caso” dall’allenatore) in cui lo scopo degli sfidanti è quello di prendere possesso della palla e, per 3” contati dall’istruttore, non farla toccare dall’avversario (vedi figura sopra). È importante far eseguire l’esercizio da 1 coppia alla volta, in maniera tale che l’istruttore sia in grado di correggere individualmente, sia chi protegge la palla, che chi tenta di rubargliela. Ovviamente, durante il gioco può capitare che i giocatori riescano a rubarsi la palla vicendevolmente. L’esercizio finisce quando un giocatore riesce a non far toccare la palla all’avversario per 3”, quando la palla esce oppure dopo 15”. La verbalizzazione di questo esercizio prevede 3 step:

    • Il primo è quello di riuscire a proteggere la palla da fermo o in leggero allontanamento dall’avversario usando la vista e la sensibilità propriocettiva data dal contrasto fisico per orientare correttamente il corpo.
    • Il secondo è relativo alla postura; malgrado questo atteggiamento sia abbastanza spontaneo, è fondamentale stimolare i giocatori ad avere una “base di equilibrio ampia”, con gambe leggermente divaricate (a seconda dell’entità della spinta che determina il contrasto), prendendo contatto con l’avversario preferibilmente con anche e schiena, utilizzando le braccia per “percepire” l’avversario.
    • Il terzo è relativo all’inizio del contrasto (quando ancora non si ha conquistato la palla), in cui risulta fondamentale la “spinta” delle spalle per allontanare l’avversario dalla palla.

    palla avversarioInsieme a tutti gli aspetti legati alla protezione, l’allenatore dovrà anche incitare e correggere chi tenta di “rubare” la palla, sia per correggere tutti gli eventuali comportamenti fallosi, sia per fare in modo che l’esercitazione sia adeguatamente stimolante per entrambi.

    Una volta appresi questi semplici fondamentali, sarà possibile notare l’automatizzazione di questi atteggiamenti anche in situazioni di 1c1. Il primo esercizio fondamentale, per trasformare queste abilità nel contesto di gioco, sarà quello di effettuare degli 1c1 (campo 20x20m circa) in cui lo scopo è quello di fare “meta” nei 2-3 cerchi dell’avversario. Nella figura sotto, è possibile vedere un semplice esempio. È fondamentale che l’allenatore, durante le prime esecuzioni, faccia capire continuamente ai giocatori che è possibile fare meta in più cerchi, in maniera tale da stimolare i cambi di direzione con la palla e la protezione di questa in guida.

    contrasto 2

    Altro esercizio interessante è quello di proporre, sempre nello stesso campo, il gol dentro la porta verticale dentro il campo. Mentre nell’esercizio precedente veniva stimolata particolarmente la guida (perchè vi erano più opzioni per fare meta), in questo è possibile focalizzarsi anche sulla capacità di “appoggiarsi all’avversario per cercare spazio”, visto che la porta dove segnare è solo 1.

    contrasto 3

    Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola Calcio Audax Poviglio (melsh76@libero.it)

  4. Esercitazioni di tattica individuale: 1vs1

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    Due gruppi, di giocatori:

    A e B partono contemporaneamente con una corsa alla scaletta (coordinazione), stabilendone di volta in volta, le modalità. Giungono in A1 e B1, ed eseguono uno sprint verso il cono centrale in A2 e B2. Comanda (si decide di volta in volta) A che decide dove andare, in questo caso in A3; B2 si comporta di conseguenza, dirigendosi sullo stesso cono.

    Poi eseguono uno sprint sulla palla per effettuare un 1 vs 1 e fare gol in una delle due porticine frontali.

    Variante: A2 va in A3 e B2 va sul conetto laterale a quello scelto da A2.

    OBIETTIVI: coordinazione, reattività, abitudine alla conquista della palla.

    Materiale occorrente: palloni, scaletta, conetti, paletti, cerchi,
    Durata esercizio: 8 minuti
    Numero di serie: 2
    Recupero: 3 minuti
    Numero recuperi: 3
    Numero giocatori: 18
    Fasce interessate: Pulcini, Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Prima squadra.

    1vs1

    A cura di Nicola Amandonico

    ss-logo

  5. Capacità coordinative e 1vs1

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    Quattro gruppi di giocatori.

    I due contendenti A e B partono contemporaneamente con una corsa coordinativa nei cerchi, adeguandola alla loro distanza (differenziazione) e arrivano veloci sul cono centrale in A1 e B1.

    Si stabilisce chi comanda il movimento, in questo caso A, che sceglie di andare in A2; B1 si comporta di conseguenza andando sul cono diametralmente opposto, in B2.

    Contemporaneamente, curando i tempi di corsa, dai lati partono altri due contendenti che devono essere di colore diverso da A2 e B2 (in questo caso E e C) che effettuando una corsa coordinata alla scaletta, vanno a contendersi la palla con rispettivamente con B3 e con A3 dando vita a due situazioni di 1vs1 parallele con l’obiettivo di far gol in una delle due porticine poste ai loro lati.

    Si ruota in senso orario.

    OBIETTIVI: coordinazione, reattività, abitudine alla conquista della palla.

    1 VS 1

    Materiale occorrente: palloni, scaletta, conetti, paletti, cerchi,

    Durata esercizio: 8 minuti

    Numero di serie: 2

    Recupero: 3 minuti

    Numero recuperi: 3

    Numero giocatori: 18

    Fasce interessate: Pulcini, Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Prima squadra.

    A cura di Nicola Amandonico

    ss-logo

  6. 1 vs 1 condizionale

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    I giocatori A e B partono contemporaneamente con uno sprint lanciato di 2 mt. poi affrontano uno sprint massimale di 5 mt., recuperano effettuando skip alla scaletta, cambiano direzione all’altezza del conetto, e attaccano la palla per conquistarla ed effettuare un 1 vs 1. Chi non conquista palla può contrastare il possessore sino ai due conetti al limite dell’area dopo non può più contrastarlo e il possessore è libero di concludere a rete.

    1 vs 1 ATLETICO E BIS1

    VARIANTE: figura sotto, anziché effettuare uno sprint ad intensità massimale, i due giocatori effettuano uno slalom stretto tra i paletti.

    1 vs 1 ATLETICO E BIS

    Materiale occorrente: palloni, cinesini, paletti, scalette, conetti.
    Durata esercizio: 12 minuti
    Numero di serie: 2
    Recupero: 3 minuti
    Numero recuperi: 3
    Numero giocatori: 18
    Fasce interessate: Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Prima squadra.

    A cura di Nicola Amandonico

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  7. Tecnica applicata: 1vs1 e finalizzazione

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    Esercitazione da svolgere su dimensioni di campo anche ridotte (15 x 15 metri), a seconda della finalità “metabolica” che si vuole raggiungere.

    Si collocano due piccole porte in prossimità dell’area di rigore dando vita a duelli esercitativi sull’ 1>1 secondo le modalità visibili nel filmato.

    Il difensore ha l’obiettivo di interrompere l’azione del diretto avversario eseguendo il giusto temporeggiamento e indirizzamento. L’attaccante deve finalizzare attraverso diverse strategie correlate a altrettanti tipi di punteggio:

    • calciando prima di superare una delle due porticine ma facendo passare il pallone all’interno di essa (2 punti);
    • realizzando dopo aver condotto il pallone all’interno di una delle due porticine e vincendo l’1>1 anche con il portiere (3 punti);
    • segnando il gol calciando dal limite dell’area a prescindere dalle due porticine (1 punto).

    [videojs mp4=”http://www.mistermanager.it/wp-content/uploads/2014/07/1vs1-e-conclusione.mp4″ preload=”true”]

    Eseguita una serie di duelli con partenza dei giocatori difendenti da un lato dell’area di allenamento, cambiare lato della loro rincorsa in base a tempi o numero di ripetizioni stabilite. Materiale occorrente: palloni, coni o delimitatori, casacche.

    A cura di Claudio Damiani, Coach Uefa B, Match & Video analyst

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  8. 1 vs 1 con tecnica e coordinazione

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    Il giocatore A trasmette a B1(1), che controlla (B2) e calcia in porta (2). Poi corre in B3 e affronta C1 in un 1 vs 1. C, per arrivare in C1 effettua una corsa nella scaletta (o skip) poi attacca la fila di cerchi (la fila del colore del delimitatore chiamato dall’allenatore, in questo caso giallo) con appoggio mono podalico, adattando la corsa alla loro distanza (differenziazione) e poi prende la palla per affrontare B3.

    Stesso esercizio effettuato dai calciatori a destra, al posto dei cerchi ci sono degli over che vanno affrontati correndo o saltandoli, adattando sempre la corsa alla loro distanza.

    1 vs 1 con tecnica e coordinazione

    Materiale occorrente: palloni, delimitatori colorati, over bassi, scaletta, conetti e cerchi.

    Durata esercizio: 12 minuti

    Numero di serie: 2 (cambiando postazione)

    Recupero: 3 minuti

    Numero recuperi: 3

    Numero giocatori: 18

    Fasce interessate: Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Prima squadra.

    A cura di Nicola Amandonico

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  9. La rapidità del Venerdì (seconda parte)

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    Nell’ultimo post abbiamo analizzato le caratteristiche che dovrebbe avere, per le squadre dilettantistiche, l’ultima seduta settimanale che precede la partita (solitamente il Venerdì). Il razionale metodologico impone che almeno in questo “momento” della settimana, siano somministrati mezzi che permettano di sviluppare elevate potenze muscolari, nel rispetto della specificità coordinativa del calcio (cambi di direzione, arresti, ecc.). Ovviamente nulla toglie la possibilità di poter lavorare anche nella parte centrale della settimana su questi aspetti, ma (a mio parere) solo se i giocatori presentano carenze ed in particolar modo sui presupposti; un esempio potrebbe essere il lavoro di Rapidità coordinativa, il lavoro di Esplosività o l’Intermittente Forza. Oggi analizzeremo altre 4 strutture esercitative (le ultime 4 nel prossimo post) adeguati all’argomento.

    VARIANTE 5

    fIGURA 1

    Nella figura sopra è presentato un solo mezzo (cioè una fila) per scopo esplicativo, ma sarebbe bene impostare sempre 2 mezzi (2 file) in maniera tale che l’esercitazione venga fatta con 2 giocatori alla volta a forma di gara. Com’è possibile vedere dalla figura, i cinesini sono stati posti esclusivamente per far capire ai giocatori da che parte va affrontata la curva; nella struttura ci sono 2 cambi di direzione di 90° (uno a destra e uno a sinistra) e uno di 180° (girando intorno al cono). Malgrado sia un mezzo a caratteristiche globali è opportuno somministrarlo solamente dopo che si è adeguatamente lavorato sulla componente analitica dei cambi di direzione (vedi post corrispondente): piede di cambio, frequenza dei passi e abbassamento del baricentro sono solo alcuni degli elementi che un giocatore dovrebbe acquisire prima di eseguire questo mezzo. Essendo un mezzo particolarmente intenso (dal punto di vista delle contrazioni eccentriche in frenata) consiglio di effettuarlo come primo esercizio della serie dedicata alla rapidità, 2 volte ad intensità submassimale e 2 a livello massimale.

    VARIANTE 6

    Figura 2

    Anche in questo caso è rappresentato un solo mezzo, ma è opportuno farne sempre 2 per creare competizione nell’eseguire le ripetizioni. I paletti vanno distanziati tra loro di circa 1.5m ad angoli variabili, per stimolare al massimo la frenata (prima del primo paletto), l’appoggio laterale dei piedi (in mezzo ai paletti) e l’accelerazione (nell’ultima parte).

    VARIANTE 7

    Figura 3

    Sopra è presentato un circuito di rapidità con incroci; com’è possibile intuire dalla figura, nella porzione centrale dell’esercitazione (che ovviamente va eseguite alla massima intensità) i giocatori incroceranno la loro traiettorie aggiungendo un ulteriore stimolo (legato alla direzione e velocità del compagno) che obbligherà i giocatori ad adeguare (rallentare, accelerare, deviare), ad alta intensità, la propria direzione di corsa. Le prime volte è possibile riscontrare qualche “scontro” tra compagni, che potrebbe limitare l’intensità dell’esercitazione. Dovrà essere l’allenatore ad incitare i giocatori a leggere la situazione, al fine di adeguare la propria corsa senza timore; dopo qualche difficoltà iniziale, questo mezzo verrà affrontato molto più volentieri dai giocatori e con motivazione rispetto alle altre strutture esercitative.

    VARIANTE 8

    Figura 4

    Si mantiene la stessa struttura esercitativa della variante precedente, ma il percorso (vedi figura sopra) verrà affrontato in maniera diversa; saranno 2 gli “incroci” da parte dei giocatori, ma affrontati frontalmente saranno più semplici. Visto che i metri da affrontare saranno 20 con 4 cambi di direzione di 90° (2 a destra e 2 a sinistra), sarà particolarmente importante il corretto appoggio (stesso discorso fatto per la VARIANTE 5) dei piedi e relativa modulazione della frequenza dei passi, ecc.

     

    CONCLUSIONI

    Rimandiamo alle conclusioni del precedente post per rivedere le caratteristiche della parte atletica della “seduta del Venerdì”. Oggi aggiungiamo un altro aspetto che ritengo fondamentale: come visto nel post dedicato alla match analysis qualitativa (è comunque sufficiente osservare una partita per rendersene conto), la maggior parte delle segnature avviene con azioni ad alta intensità. Quindi, la condizione fondamentale per trasformare (considerando sia la fase difensiva che offensiva) il lavoro svolto a secco è l’inserimento di strutture esercitative che vanno dall’1c1 al 2c2 con limite di tempo per segnare (7-10” massimo); la sola stimolazione a secco, seppur necessaria, allena in maniera parziale (per attaccanti e difensori) l’applicazione cognitiva del movimento. Quindi via libera ad esercitazioni di 1c1, 2c1 e 2c2 strutturate in maniera tale da dare una buona densità e tempistica all’esercitazione, ma senza affaticare i giocatori; queste potrebbero benissimo sostituire i classici esercizi con tiro in porta analitici (triangolo con l’allenatore e tiro al limite dell’area, appoggio punta sul centrocampista che lancia l’esterno per il cross, ecc.) che non danno densità, ma soprattutto non riflettono quella che è la situazione specifica cui si va incontro in partita. Abbiamo precedentemente analizzato quello che è il gesto tecnico del tiro in porta, e soprattutto di come questo sia ancora stato poco approfondito dal punto di vista biomeccanico dell’allenamento; quindi, per i dilettanti, invece che somministrare delle lunghe situazioni di tiri in porta (durante le quali il giocatore è occupato per la maggior parte del tempo ad andare a raccogliere il pallone), spazio a situazioni che ricalchino le condizioni finali delle azioni che caratterizzano le segnature. Se nel precedente post abbiamo riproposto in fondo i link alle esercitazioni di rapidità precedentemente affrontate, oggi riportiamo quelle che propongono situazione di 1c1, 2c1 e 2c2.

    Libri che potrebbero interessarti:

    • MFC (Movimento Specifico Funzionale): indispensabile per tutti gli staff delle categorie giovanili (in particolar modo Giovanissimi ed Esordienti) che per prime affrontano la didattica difensiva; non è comunque un libro di nicchia, ma veramente utile a tutti allenatori e preparatori che curano l’aspetto neuromuscolare del calciatore a secco e con palla.

    Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico US Povigliese (melsh76@libero.it)

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  10. Esercitazioni per la conclusione con finalità tecniche, tattiche e metaboliche

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    AZIONE D’ATTACCO CON CHIAMATA COLORE

    Esercitazione tattica, movimento ad incrocio e conclusione; tecnico, passaggio e ricezione orientata; attenzione.

    A inizia l’azione con B (1), che trasmette a C (2); C contemporaneamente chiama un colore (blu o giallo) collocati sugli esterni, e la scarica sul colore chiamato, che inizia un’azione di attacco per arrivare alla conclusione.

    Variante: inserire un altro giocatore di altro colore in zona centrale, esempio verde.

    Palloni e casacche di colore diverso

    AZIONE DI ATTACCO CON CHIAMATA COLORE

    1 VS 1 E CONCLUSIONE COMBINATA

    I tre gruppi nei quadrati effettuano degli 1 vs 1, alla chiamata del Mister (M), colore rosso o blu, i chiamati corrono per ricevere il passaggio dallo stesso M, e iniziano un’azione per arrivare alla conclusione.

    Cinesini e palloni.

    Tattica individuale, forza e tecnica.

    1 VS E CONCLUSIONE COMBINATA

    Nicola Amandonico

     

  11. Esercitazioni per la rapidità e la conclusione a rete

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    DUE CONCLUSIONI IN SEQUENZA

     

    Esercizio proposto con finalità tecniche e coordinative, oppure se si da una certa intensità allo slalom tra i paletti, abbinate alle conclusioni, si possono ottenere dei benefici atletici.

    A parte in slalom tra i paletti, e corre a ricevere da C per concludere, poi corre da B e riceve per concludere ancora.

    Si ruota nelle postazioni.

    Palloni e paletti.

    ESERCITAZIONI PER L’1VS1 ABBINATE ALLA PSICOCINETICA

     

    A e B attendono il via dal M che consiste nel dettare in sequenza i tre colori rappresentati dai conetti, questa volta disposti verticalmente, i due devono toccarli in sequenza dettata, e correre a conquistare il pallone per un 1 vs 1 e concludere in porta.

    La variante 2 prevede dei cambi di direzione a differenza dl primo esercizio che fa compiere ai giocatori dei cambi di senso

    Materiale occorrente:

    Coni o casacche di colore diverso, palloni.

    A cura di Nicola Amandonico

  12. Guida della palla in regime di rapidità (dall’1c1 globale al 2c2 di transizione)

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    Analizziamo oggi un mezzo molto utile (e molto gradito dai giocatori) per lo sviluppo della guida della palla in regime globale/situazionale che diventa anche un esercizio di collaborazione. La semplicità che lo caratterizza, lo rende utile per tutte le categorie della scuola calcio, con varianti relative all’età dei giocatori. Gia in precedenti post, abbiamo visto come l’1c1 possa essere un presupposto di gioco fondamentale per lo sviluppo della guida della palla nella categoria Primi Calci e per l’allenamento della Rapidità cognitiva (anticipazione, percezione, decisione).

     

    ESERCITAZIONE DI BASE

    Com’è possibile vedere dalla figura sopra, la struttura di base prevede un rettangolo di gioco abbastanza grande (20m per 12-15m), 2 porte di 3-4m e 2 portieri. Ad ogni lato lungo del rettangolo ci saranno 2 file di giocatori con palla e 2 file senza. Al fischio dell’allenatore, il primo giocatore di ogni fila dovrà entrare nella porta di coni che ha di fronte (i giocatori con la palla in guida e gli altri ad inseguire); i giocatori con la palla dovranno andare a segnare al portiere della squadra avversaria e i giocatori che partono dallo stesso lato dovranno inseguirli e rubargliela (cercando a sua volta di fare gol nell’altra porta). Esempio nella figura sotto.

    Si verranno quindi a creare due “1c1 ad inseguimento con porte e portieri”. Le dimensioni del rettangolo sono fondamentali affinché l’azione abbia una durata minima di 7-8” in maniera tale da riuscire a sviluppare elevate velocità di gioco (e in parte anche la potenza aerobica) anche per giocatori con scarsa capacità di guida della palla; questo tende a simulare in maniera globale le situazioni di gioco che si verificano in partita. La distanza tra le 2 file è altrettanto fondamentale per modulare lo scopo dell’esercitazione; infatti, distanze superiori a 8-9m metri (tra le 2 file) tendono a favorire il giocatore in possesso di palla (quindi si faciliterà la situazione di “1 contro il portiere”), mentre con distanze inferiori chi ha la palla dovrà essere in grado di proteggere la palla dal ritorno del difensore.

    Quando uno dei 2 palloni uscirà dal campo, tutti e 4 i giocatori (più i 2 portieri) giocheranno con quello che rimane (2c2 con porte e portieri) fino a quando uscirà anche quello. Questo dettaglio permette di allenare la capacità di transizione (attenzione/anticipazione) e altri prerequisiti tecnico/tattici in base all’età dei giocatori. Ad esempio, per giocatori della categoria Primicalci verrà stimolata semplicemente la capacità di “attenzione/anticipazione” (per il rapido adeguamento alla situazione di gioco), mentre sin dalla categoria Pulcini (lungo i 3 anni di didattica) i concetti di “smarcamento in zona luce”, “ampiezza”, “sostegno”, “triangolo”, ecc. Nell’ultimo anno della categoria potranno anche essere affrontati in maniera globale i concetti difensivi di “esco/copro”. È ovvio che questo mezzo funge anche da stimolo allenante per la rapidità senza palla. L’allenamento nei confronti della potenza aerobica (tramite l’elevata densità di gioco) è relativa alla lunghezza delle azioni di gioco e del numero di giocatori (3 elementi per fila è l’ideale); starà poi alla sensibilità dell’allenatore concedere qualche piccola pausa (verbalizzando alcuni spunti emersi dall’attività di gioco) nel caso in cui veda i giocatori particolarmente affaticati.

     

     

    VARIANTI

    Nella figura sopra è rappresentata una variante relativa all’utilizzo delle finte; gli 1c1 non saranno più “ad inseguimento”, ma “frontali”, in maniera tale da stimolare adeguatamente l’utilizzo delle finte nell’1c1. Può essere introdotta la seguente regola: “se segno nella stessa azione nella quale ho effettuato una delle finte analizzate in allenamento allora il gol vale doppio”. Vale sempre la regola del “2c2 quando esce la prima palla” con tutte le considerazioni fatte sopra. Nel caso in cui si voglia dare una maggiore impronta coordinativa/condizionale è possibile far precedere l’inizio dell’esercitazione da dei minipercorsi che vadano a stimolare proprio queste capacità. Nella figura sotto è riportata una “mininavetta senza palla” per il giocatore in possesso e un “minipercorso a forma di 8” per quello senza palla.

    CONCLUSIONI

    Questo mezzo operativo per lo sviluppo contestuale di diversi elementi tecnico/tattici è un’ottima esercitazione di sintesi e di verifica delle abilità individuali/collettive su cui si lavora nei primi anni della Scuola Calcio; risulta inoltre molto utile per sviluppare la capacità di attenzione dei portieri che dovranno badare a 2 azioni contemporaneamente. Le varianti proposte permettono di focalizzarsi (per lo meno nella fase iniziale dell’esercitazione) sulle varie componenti dell’1c1 (guida in inseguimento, finte, ecc.). Di sotto riportiamo alcuni precedenti post in cui sono stati approfonditi l’1c1 in forma analitica e globale.

    Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico US Povigliese (melsh76@libero.it)

  13. Mezzi allenanti per l’1c1: “L’1c1 ad oltranza”

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    Come evidenziato nel post sull’1c1, i mezzi allenanti questo elemento tecnico-tattico possono avere caratteristiche analitiche e globali. I primi sono organizzati in maniera tale da ricreare situazioni similari (solitamente con partenze fisse da parte dei giocatori) e quindi abituare il giocatore a “trovare” le giuste soluzioni in base a contesti limitati (ad esempio difensore che proviene da destra, da sinistra, frontalmente, ecc.) come evidenziabile nella figura sotto. Sono mezzi utilizzati prevalentemente nella categoria Pulcini.

    Quelli a carattere globale invece hanno il doppio scopo di essere il mezzo con il quale il giocatore durante la fascia Primi Calci si relaziona con palla-avversari-campo e successivamente (solitamente dalla categoria Pulcini) riesce a mettere in pratica il patrimonio analitico appreso.

    L’1c1 ad oltranza rappresenta un forma di allenamento globale per l’1c1 che analogamente ad altre esercitazioni sviluppa anche le componenti cognitive della rapidità e la Capacità di reazione ed adattamento. Le relative varianti permetteranno di modulare questo mezzo, indirizzando gli stimoli allenanti maggiormente verso uno o più aspetti della performance calcistica.

    STRUTTURA BASE

    2 file di giocatori (una contrassegnata dal colore rosso e l’altra dal colore blu) sono disposti a centrocampo o a 40-50m dalla riga di fondocampo (vedi figura sotto).

    L’esercizio inizia con l’allenatore che dice un colore (ad esempio “ROSSO”); il primo della fila del colore corrispondente dovrà andare a fare gol in una delle 2 porticine di coni tirando oltre la riga di cinesini gialli. Immediatamente dopo aver segnato, l’allenatore indicherà l’altro colore (cioè “BLU”) che dovrà andare a segnare in una delle 2 porticine, mentre il giocatore rosso che ha appena finito l’azione dovrà impedirglielo (1c1). Appena finita l’azione (gol o palla che esce) l’allenatore indicherà ancora il colore Rosso; a questo punto (vedi figura sotto), il giocatore rosso chiamato precedentemente dall’allenatore (dopo aver difeso) uscirà dal gioco, recupererà un pallone e si rimetterà in fila. Nel mentre, il giocatore Rosso che si trova davanti alla fila dovrà andare cercar di segnare con il giocatore BLU (che ha appena finito di attaccare) che andrà a difendere.

    E via via si continua senza soluzioni di continuità fino a quando l’allenatore indica la fine dell’esercitazione. È importante che i giocatori si focalizzano sul seguente ordine di ruoli: “attacco” – “difendo” – “recupero pallone e torno in fila”. In questo modo l’esercitazione diventerà fluida e i giocatori si troveranno sempre in situazioni diverse, stimolando le capacità tecniche e tattiche di aggiustamento alla situazione contingente.

    • Materiali necessari: 1 pallone per giocatore (o almeno 3 per fila), 4 coni e una serie di cinesini.
    • Dimensioni del campo: da metacampo a campi di dimensioni 20x20m. Campi di dimensioni maggiori necessitano di almeno 5-6 giocatori per fila e sollecitano particolarmente le componenti neuromuscolari, mentre campi di dimensioni minori sollecitano prevalentemente le componenti tecniche.
    • Verbalizzazione: far capire a chi è in possesso palla di leggere la direzione e velocità di corsa del difensore per scegliere in maniera opportuna la conduzione veloce o l’eventuale “finta” di situazione. Per chi invece sta per tirare è importante cambiare direzione velocemente per passare alla fase difensiva.

     

    VARIANTE 1 (porte frontali)

    In questa variante la tempistica delle azioni e le regole rimangono le stesse, solo che le porte sono poste frontalmente e ogni giocatore deve segnare nella porta che ha di fronte e difendere quella adiacente alla propria fila. Com’è possibile vedere nella figura sopra, dopo che il giocatore Blu segna nella porta avversaria, l’allenatore indica il colore Rosso che dovrà andare a segnare nella porta dei Blu con il giocatore (Blu) che ha appena segnato che dovrà difendere la propria porta. In questo caso si consiglia di utilizzare campi della lunghezza di 35-45m con un numero di giocatori di circa 5-7 per fila. In questo modo, diventa un esercizio che sollecita particolarmente la Potenza Aerobica. Rispetto alla versione originale dell’esercizio, non ci sono riferimenti di tiro (si può tirare da dove si vuole), quindi è importante che chi attacca si trovi in condizioni di concludere non troppo vicino alla porta, altrimenti rischierebbe di non raggiungere il successivo giocatore attaccante. Un’ulteriore variante a questo esercizio può essere rappresentato dall’obbligo del giocatore che parte con palla, di passarla immediatamente all’allenatore (che si troverebbe al centro del campo) e successivamente riceverla prima di andare a far gol. In questo caso, sarebbe l’allenatore (con il suo passaggio) a scegliere se “velocizzare” o “rallentare” l’azione.

    VARIANTE 2 (entro nella porta piccola per segnare)

    In questo caso, le posizioni di partenza rimangono quelle dell’esercizio di base (con la relativa tempistica), ma lo scopo di chi ha la palla è quella di entrare in una delle 2 porte di coni per andare a far gol al portiere; dal momento in cui si entra nella porta di coni, si può essere contrastati solo dal portiere. Nella figura sopra, dopo che il giocatore rosso ha cercato di segnare, l’allenatore indicherà il colore Blu che cercherà di entrare in una delle 2 porte di coni con il giocatore Rosso (che ha appena cercato di segnare) che cercherà di impedirglielo (linee nere). In questa variante, il numero di giocatori ideali è 3-4 per fila, con campo largo 30-40m e lungo 30-40m. Rispetto alla precedente, questa variante sollecita maggiormente l’aspetto tecnico e meno quello atletico.

    VARIANTE 3 (2c2)

    Quest’ultima variante vede gli stessi elementi della prima, ma con 2 giocatori per squadra, diventando un’esercitazione globale per il 2c2. Nella figura sopra, dopo che il giocatore Blu ha cercato di segnare, l’allenatore indicherà il colore Rosso che cercherà di andare a far gol nella porta avversaria in collaborazione con il compagno con i giocatori Blu (che hanno appena segnato) che difenderanno. Le dimensioni del campo saranno leggermente superiori di quelle della seconda variante. I giocatori in possesso palla dovranno cercare di finalizzare il prima possibile con il giocatore in “non possesso palla” che dovrà immediatamente cercare una “zona luce” per ricevere la palla, mentre in fase difensiva dovranno cercare in primis di ritardare l’azione offensiva avversaria per potersi disporre meglio a protezione della propria porta.

    CONCLUSIONI

    La somministrazione dell’1c1 ad oltranza deve prendere in considerazione che, essendo un mezzo globale, le sollecitazioni di tipo atletico e tecnico-tattiche possono avere una risposta eterogenea per il fatto che alcune azioni possono durare molto ed altre poco. Di conseguenza, l’allenatore dovrebbe prestare anche attenzione alla variabili che, per il gruppo considerato, permettono di dare le sollecitazioni volute (tecniche, atletiche, ecc.) in maniera più omogenea possibile. In ogni modo, rappresenta sempre una forma di allenamento che permette all’allenatore di valutare il lavoro svolto nelle sedute precedenti (soprattutto quelle analitiche e quelle atletiche). Per questo motivo è fondamentale conoscere non solo il gruppo che si allena, ma anche le possibili risposte (metaboliche, muscolari, tecniche, ecc.) dei giocatori alle varianti considerate. Per questo motivo sono necessarie alcune sedute per ottimizzare l’esecuzione e i parametri dell’esercizio.

    Autore dell’articolo: Melli Luca allenatore Scuola calcio Audax Poviglio (melsh76@libero.it)

  14. L’utilizzo dell’1vs1 per lo sviluppo della rapidità

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    L’allenamento e la valutazione della rapidità viene spesso effettuata tramite esercitazioni che propongono circuiti/andature lineari o con cambi di direzione che hanno punti di partenza e di arrivo predeterminate. Ciò permette di allenare in maniera esaustiva le componenti neuromuscolari, ma meno le componenti cognitive della rapidità; infatti durante la partita i movimenti di un calciatore non sono pre-determinati come in un “percorso di rapidità”, ma le richieste sono continuamente mutevoli in base al contesto.

    Non a caso Weinek (uno dei più autorevoli autori che hanno scritto diversi manuali sul calcio) afferma che

    la vera velocità nel calcio consiste nello scatto con applicazione cognitiva (anticipazione, percezione e decisione)

    Da questa premessa nascono tutte le esercitazioni a carattere psicocinetico; in quest’intervento vogliamo però inserire un approccio diverso, cioè l’utilizzo dell’1c1 per il miglioramento della rapidità. Diversamente alle esercitazioni psicocinetiche, queste esercitazioni presentano una prima parte “analitica” (simile alle esercitazioni comuni per la rapidità) e una parte finale di 1c1; in questo caso viene rispettato il concetto di “scatto con applicazione cognitiva”. Ovviamente le varianti da applicare permettono di modulare l’impegno delle varie componenti del calcio.

    Esecuzione dell’esercizio: l’allenatore lancia/posiziona un pallone al limite dell’area; contemporaneamente i due giocatori (rosso e giallo) dovranno effettuare un cambio di direzione intorno ad un cono (scatto) e andare a contendersi il pallone (applicazione cognitiva). Vince chi riesce a fare gol nella porta (azione tecnica svolta con la massima rapidità esecutiva).

    Varianti: tipologia e distanza dei cambi di direzione, modalità di “messa in gioco della palla” (alta, all’ultimo momento, ecc.), riduzione dimensioni della porta, utilizzo di 2 porte (contrapposte), utilizzo di mete, ecc.

    Attenzione: non è un’esercitazione per “l’1c1”, ma per la rapidità, di conseguenza le varianti e i volumi devono tenere in considerazione dei livelli di affaticamento e della durata dell’esercitazione.

    Citazioni bibliografiche

    Marzullo N. L’allenamento ottimale del calciatore. Teknosport Maggio-Giugno 2003 (pag. 31)

  15. 1vs1 ad alto contenuto aerobico.

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    Un’ esercitazione situazionale che abbina l’allenamento della tattica individuale (1vs1) con una finalità metabolica prettamente aerobica.

    4 gruppi di giocatori si schierano come in figura.

    I palloni vengono giocati contemporaneamente dai giocatori schierati a fondo campo “A” e “D” rispettivamente ai giocatori “”B” e “C”.

    Si creeranno due situazioni di 1vs1 (AvsB e DvsC) con obiettivo di realizzazione e di difesa della porta.

    Dopo la conclusione, o l’intercetto da parte del difensore, il giocatore che ha lanciato il pallone e ha difeso prende posto come attaccante verso l’altra porta, mentre chi ha attaccato va a difendere la porta opposta tornando indietro alla massima velocità

  16. Progressione di tattica individuale: Da 1vs1 A 2vs3

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    Esercitazione progressiva da 1vs1 a 2 difensori vs 3.

     

    I difensori lanciano il pallone da fondo campo e vanno immediatamente in pressione con l’obiettivo di difendere la porta osservando i concetti di posizionamento in base al punto in cui si trova pallone e avversario rispetto alla porta nel caso di esercizio di 1vs1 e 1vs2.

    Inoltre l’allenatore dovrà fare attenzione all’esecuzione delle coperture reciproche tra difensori e alla pratica della neutralizzazione delle sovrapposizioni e dei tagli degli attaccanti (2vs2 e 2vs3).

    Progressione consigliata (5′ per blocco)

    • 1vs1 attaccante
    • 1vs2 attaccanti
    • 2vs2 “
    • 2vs3 “

    Vale la regola del fuorigioco solo all’interno dell’area di rigore.

    [skype-status]

  17. 1vs1 con rincorsa.

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    Allenamento della tattica individuale in 1vs1 in situazione lanciata.

    Due gruppi di giocatori si schierano a fondo campo come in figura.

    Dopo che l’allenatore ha posizionato il pallone a qualche metro oltre il limite dell’area emette un fischio.

    I due giocatori “A” e “B” dovranno raggiungere il pallone, aggirando il paletto, alla massima intensità e eseguire un 1vs1 .

    Il primo a giungere in possesso di palla deve segnare un gol, l’altro giocatore deve difendere la porta curando l’aspetto del posizionamento del corpo in base alla posizione del pallone e dell’avversario rispetto alla stessa.

    Modalità di esecuzione dell’esercitazione consigliata: 3 giocate da dx e 3 da sx per ogni giocatore (o comunque a discrezione dell’allenatore in base al numero di atleti a disposizione).

    Materiale occorrente: palloni, delimitatori, 2 paletti.

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