Viaggio in provincia di Napoli: A.S.D. Sporting Casalnuovo

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E ‘ l’A.S.D. Sporting Casalnuovo, la prima Scuola Calcio Campana che partecipa al nostro reportage sul calcio “minore” della penisola; fondata nel 1999 e presieduta dal Sig. Carmine Piccolo lo Sporting Casalnuovo costituisce una realtà molto importante del panorama calcistico giovanile alle porte del Vesuvio.

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A.S.D. Sporting Casalnuovo: una delle più importanti Scuole Calcio Campane

Casalnuovo di Napoli è una cittadina di circa 45.000 abitanti che sorge sulle rovine di Archora, uno dei villaggi dai quali aveva tratto origine la città di Afragola; ringraziamo il Direttore della Scuola Calcio, il Sig. Sasà Varriale, per aver contribuito alla nostra inchiesta.

D. Qual è stata la motivazione che vi ha portato a costituire una Scuola Calcio e quali sono gli obiettivi che vi prefiggete?

R. L’idea nasce da una multiformazione che ha diverse motivazioni in quanto la Scuola Calcio ASD Sporting Casalnuovo è frutto di una fusione di ben tre scuole campane, la “Sporting 900” del Dir. Sasà Varriale, il “Casalnuovo” di Lello Piccolo e la “Boys Casalnuovo” di Enzo Mazzola; l’obiettivo è il voler proseguire il progetto iniziato nel dopoguerra (1950 circa), dell’oramai defunto Mr. Oreste Varriale che istituì una delle primissime scuole calcio Italiane e successivamente la squadra “rionale” del PORTA PICCOLA FOOTBALL CLUB.

Da quella base si e’ poi costruita, successivamente attraverso l’incontro casuale dei tre responsabili delle tre diverse società prima elencate, accomunati daglli stessi valori etici, sociali e culturali, la A.S.D. SPORTING CASALNUOVO di Napoli. Gli obiettivi della ASD Sporting Casalnuovo sono basati sui concetti di continuità, progressività e pluriennalità.

D. Quante squadre compongono la vostra Società e di quali categorie?

R. n°2 squadre 2007/08, n°2 squadre 2006, n°3 squadre 2005, n°2 squadre 2004, n°2 squadre 2003, n°2 squadre 2002, n°1 squadra 2001, n°2 squadre 2000, n°1 squadra 1999, n°1 squadra 1998, n°1 squadra 1997.

D. Siete affiliati e/o collaborate con club professionistici?

R. In passato siamo stati “affiliati” per circa tre anni con la A.S. Roma e per due anni con il Calcio Catania; successivamente, per scelte interne e per non precludere ulteriori rapporti anche con società minori, poiché non tutti i ragazzi possono “essere da Roma o da Catania”, abbiamo deciso di non affiliarci più a nessuna società in particolare, ma abbiamo ottimi rapporti con moltissime società professionistiche, dalla “blasonata” Seria A alla “meno conosciuta” ma non meno importante , serie D .

D. Avete partecipato a qualche iniziativa a sfondo sociale?

R. Attualmente stiamo sostenendo attraverso l’invio di pacchi contenenti attrezzatura tecnica e vestiario sportivo due Scuole Calcio: una in Mali e un altra a Gaza; anche il quotidiano “Il Mattino di Napoli” ha pubblicato degli articoli in riferimento.

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I giovani allievi della Scuola Calcio

D. Come gestite i rapporti con i genitori?

R. Il rapporto con i genitori è sempre “particolare”; cerchiamo all’inizio di ogni anno sportivo di delucidare in merito alla programmazione il lavoro che svolgeranno i loro figli con i nostri Istruttori e i nostri Allenatori UEFA B in modo tale che abbiano ben chiaro cio’ che questi giovani andranno ad affrontare. La cosa fondamentale della nostra scuola è che i genitori hanno un unico riferimento che è il Dir. Sasà Varriale con il quale affrontano quotidianamente problematiche di qualsiasi genere, dall’ambientamento, alla scuola, al calcio.

D. Quali sono gli obiettivi tecnici che la vostra scuola persegue nella “costruzione” del calciatore ?

R. Scopo principale è quello di offrire ai ragazzi che intendono avvicinarsi al gioco del calcio, la possibilità di svolgere un’attività completa fisico – motoria – educativa sia da un punto di vista atletico che tecnico, impostata sul gioco del calcio. Il compito è di comunicare il proprio impegno nell’educazione dei giovani attraverso lo sport.

Il gioco diviene così linguaggio educativo: interpretato e vissuto, da partecipanti e organizzatori del programma, nelle sue accezioni più positive di divertimento, movimento, fair play, spirito di aggregazione.

Ci si propone così di favorire apprendimenti generali che costituiscono le fondamenta non solo del calcio ma dell’attività fisico – sportiva in generale.

In altre parole tra i nostri obiettivi rientrano: l’acquisizione di un adeguato schema corporeo e motorio e di una corretta percezione spazio-temporale; il miglioramento delle capacità psicomotorie e lo sviluppo delle capacità ritmo – cinestetiche (coordinazione, equilibrio); lo sviluppo armonico delle capacità fisiche (resistenza, mobilità articolare, velocità, destrezza, ecc.).

Tutto ciò consente un potenziamento sia dal punto di vista fisico che psichico considerando i fattori auxologici, ossia il rapporto tra età cronologica dell’allievo e sviluppo del sistema nervoso e apparato locomotore (forza e capacità muscolari, capacità respiratoria e cardiache), con dosaggio del carico di lavoro e scelta delle esercitazioni.

Considerato in questo senso, il corso si propone di offrire il calcio ai ragazzi con un metodo che renda meno noiose possibili le lezioni e faccia sensibilizzare l’allievo con il pallone, il campo, i compagni, ponendo le basi per un’attività agonistica futura.

Si proporranno le difficoltà in progressione crescente finché l’allievo si troverà in grado di saper “trattare” il pallone, saper “stare” in campo e saper “collaborare” con i compagni senza che se ne sia accorto.

Il fine ultimo è quello di avere dei ragazzi che giochino un calcio intelligente, ragionando su quello che fanno o dovranno fare, e non ragazzi che riportano in campo ciò che imparano a memoria durante l’addestramento.

Attraverso una corretta attività per ogni fascia di età, costruiremo così quel bagaglio motorio, tecnico e tattico che in precedenza veniva acquisito quasi per intero dal ragazzo attraverso il gioco spontaneo.

Il compito della nostra società nel settore giovanile sarà quello di formare giocatori e uomini, ricercando innanzitutto, lo sviluppo di tutte le componenti della personalità dei ragazzi. Questo percorso è sicuramente molto lungo e prevede costanti miglioramenti ottenuti con gradualità e grande pazienza anche se tutto ciò contrasterà con l’esigenza di alcuni addetti ai lavori di raggiungere a breve termine, per ottenere i quali i ragazzi vengono sollecitati in maniera dominante nelle capacità che determinano la prestazione agonistica.

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A cura di Nicola Amandonico

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