Il modello di gioco del Barcellona – I segreti della squadra “perfetta”

Lo stile di gioco del Barcellona, in linea generale, si sviluppa attraverso un modello di calcio “Totale”, fitte trame di passaggi, una costante dedizione al possesso palla, pressing alto alla ricerca di un immediato recupero della palla appena persa.Tutti i giocatori partecipano attivamente alle fasi di gioco, portiere compreso. Il singolo è esaltato dal collettivo, benchè una tecnica individuale altissima sia fondamentale per l’articolazione di un così complesso sistema. Il 4-3-3 è il disegno inziale e necessario su cui si basa il gioco del Barcellona, inteso come schieramento di partenza, poichè nell’arco dei 90 minuti subisce innumerevoli mutazioni tattiche, proprio a causa del continuo movimento della squadra. Per questo è chiaramente difficile parlare di un modulo di gioco univoco.

Fig.1 - Abbassamento del mediamo fra i centrali difensivi per ricevere palla
É tutto un gioco di posizioni, il giocatore con la palla ha sempre più possibilità di giocata: la chiave sta nel movimento e nei triangoli di gioco che si creano in seguito allo smarcamento del compagno; liberarsi dalla marcatura permette di giocare più agevolmente, con appoggi e fraseggi nel breve, evitando così lanci lunghi e scontati. Il Barcellona gioca “semplice”, chi è spalle alla porta (il lato alto del triangolo), scarica dietro a chi ha una visione frontale della situazione.Lo svolgimento del gioco è diretto a ricercare spazi che facilitino la progressione,e a trovare uomini liberi per disporre al meglio dei suddetti spazi.Sfuttamento dell’ ampiezza di gioco: gli attaccanti esterni si posizionano all’altezza della linee laterali del campo per allargare la difesa avversaria e facilitare l’inserimento dei centrocampisti da dietro. (Fig.2)
Il fulcro del gioco sono Xavi e Iniesta.Dai loro piedi partono le azioni più pericolose, sono i primi collanti fra difesa e centrocampo e fra centrocampo e attacco. Dettano i tempi di gioco. In situazioni di stallo, sono usuali i cambi di campo a liberare il terzino o l’esterno alto, per alleggerire la pressione, e mettere in difficoltà la squadra avversaria, che deve essere svelta nel ripiegare dalla parte opposta per evitare l’1 contro 1. Il terzo centrale di centrocampo è più che altro un uomo di rottura, che spezza il ritmo, un recupera palloni che solitamente si limita ad appoggi corti e giocate semplici, molto utile soprattutto in fase di contenimento e come eventuale terzo difensore centrale di supporto.L’atteggiamento del Barcellona in fase di possesso è poi determinante per la riconquista della palla. La compattezza e la vicinanza dei reparti permettono di portare subito alto il pressing (a tutto campo),lo scopo è cercare di recuperare il pallone immediatamente alla perdita (Fig.5) o comunque prima che l’avversario generi condizioni favoreli per attaccare efficacemente.
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