Il Funino: come stimolare i fondamenti tecnico/tattici con il 3vs3
“Giocare a calcio è semplice, ma giocare un calcio semplice è la cosa più difficile”
È una frase di Johan Cruyff, uno degli interpreti del Calcio totale Olandese degli anni ’70; se il contesto era quello del calcio professionistico, non significa che tale ideale possa non essere applicata anche nella Scuola Calcio, nel processo di crescita dei giovani calciatori. Negli ultimi anni, a livello metodologico, il miglior interprete di questa idea è stato Horst Wein, la di cui programmazione è stata presa da esempio in diverse nazioni al mondo (compresa la Federazione Calcio Spagnola) per formare i propri giocatori. La teoria principale è quella di mettere il giovane al primo posto della didattica, creando quindi un calcio a misura di bambino; se questa idea credo possa essere comune a tutte le società/federazioni, quello che rende unico il programma di Horst Wein sono i principi della didattica, che potete approfondire leggendo i suoli libri (primo libro, secondo libro). Lo scopo di questo post non è quella di fare un riassunto delle sue ottime idee, ma di analizzare la struttura allenante principale su cui si basa questa didattica, cioè il Funino. Ricordiamo che per “struttura” intendiamo l’insieme degli elementi principali che accomunano più esercitazioni. Non a caso, il Funino è proposto come uno delle strutture di base per l’apprendimento tecnico/tattico nella scuola calcio e come elemento allenante anche nel calcio degli adulti.
STRUTTURA DEL FUNINO
- Dimensioni campo di gioco: 25 x 35m circa: può variare in base all’età dei giocatori e alle dimensioni del terreno erboso a disposizione (se si fanno più campi).
- Si gioca un 3vs3 con 2 riserve per squadra.
- 2 Porte per squadra larghe 2m e alte 1 m distanti tra loro circa 12m.
- Due aree di 6m davanti ad ogni coppia di porte.
Come vedremo sotto, ci sono alcune regole che lo diversificano dal normale gioco del calcio, ma sono elementi che tendono a “semplificare” lo svolgimento del gioco, a testimoniare l’idea di base enunciata all’inizio del post. Non vogliamo comunque limitarci a descrivere la struttura di gioco, ma dare spunti interessanti a chi insegna/allena nel calcio, suggerendo eventuali modifiche e stimolando un approccio costruttivo verso questo metodo. Tra le regole troviamo (il regolamento completo potete trovarlo a questo link):
- La ripresa di gioco da fondocampo (gol subito, rimessa dal fondo) si effettua partendo dalla riga dell’area. Non esistono calci d’angolo; quando la palla esce dietro la porta toccata dal difensore, la squadra in difesa esegue la “Ripresa di gioco da fondocampo”.
- Il gioco viene ripreso (ripresa da fondocampo o rimessa laterale) con il giocatore che può scegliere liberamente tra guida o passaggio
- Autoarbitraggio.
- Il gol può essere effettuato solo tirando da dentro l’area.
- Ogni volta che si segna, si effettua una sostituzione.
- Il rigore è una sorta di shoot out con un avversario frontale e gli altri avversari/compagni che partono 5m dietro.
Le varianti suggerite sono:
- Obbligo di distribuirsi nelle 2 fasce del campo (campo diviso longitudinalmente in 2): almeno 1 giocatore sempre per fascia.
- 1 dei 3 giocatori in fase di “non possesso” deve rimanere nella propria area
- Si difendono le porte in diagonale.
PREGI, DIFETTI E STIMOLI ALLA DIDATTICA
Cercheremo ora di analizzare nel dettaglio gli stimoli allenanti di questa struttura, dando suggerimenti per l’inserimento di questo tipo di esercitazioni nelle diverse categorie d’età, sfruttando la caratteristica principale di questa struttura, cioè quella di
stimolare in un contesto di elevata densità di gioco i vari fondamentali tecnico/tattici della difesa e dell’attacco.
Questo metodo viene consigliato sin dai 7 anni, ma a mio parere fino ai 9 è più utile (quando si vuole stimolare l’elevata densità di gioco) l’utilizzo delle porte centrali; questo perché fino a tale età, è difficile che riescano ad autoarbitrarsi e perché non sempre riescono a scegliere con disinvoltura l’opzione di segnare in una delle 2 porte in base al contesto tattico. Quando migliora la padronanza tecnica e la capacità di riconoscere le scelte di gioco, il Funino diventa molto più allenante, sia per le componenti offensive che difensive.
In particolar modo, nella categoria Pulcini è molto utile per apprendere e rinforzare il concetto di APPOGGIO/SOSTEGNO in base alla relazione palla coperta/scoperta. In questo contesto, può essere didatticamente utile l’utilizzo di 1 jolly (vedi il giocatore giallo nella figura sopra) e il dare la possibilità di segnare solo dopo un numero definito di passaggi.
Sempre nella stessa categoria (e ancor di più negli Esordienti), risulta efficace per allenare il CAMBIO DI GIOCO in un contesto che richiede un livello di forza muscolare specifica non elevata. Anche in questi casi può essere utile inserire un jolly (vedi figura sopra) e dare la possibilità di segnare solamente dopo un passaggio/lancio nella fascia di campo opposta (ad esempio destra) a quella da dove proviene la palla (sinistra). Per stimolare gli INSERIMENTI invece è possibile mantenere le stesse regole dei “cambi di gioco”, ma con gol di prima intenzione (ovviamente da dentro l’area).
Nelle fasce d’età superiori invece, con adeguate regole (gol ammissibile dopo solo determinate situazioni) è possibile stimolare gli INTERSCAMBI e i movimenti per creare dei 2c1. Se invece l’obiettivo è quello di dare enfasi alla componente atletica, è possibile utilizzare i 2 giocatori riserve, come sponde, coinvolgendo anche loro per mantenere in campo la palla ed alta la densità di gioco (con stimoli per la potenza aerobica).Com’è possibile vedere dalla figura sopra, le sponde (a cui può essere vincolato di giocare di prima, o al “massimo 2 tocchi”) devono essere poste di fronte (lateralmente o a fondocampo). Ovviamente si possono modificare le dimensioni del campo in base all’età e al tipo di stimolo atletico; infatti è ragionevole ipotizzare che campi relativamente piccoli stimolino particolarmente le qualità neuromuscolari (tanti cambi di direzione), mentre campi relativamente grandi stimolino prevalentemente la potenza aerobica. La durata di ogni serie (dopo la quale si ruotano le sponde) ideale per giocatori adulti è di circa 2’; ricordiamo che più si prolunga la serie e più si abbassa il ritmo delle giocate e l’intensità.
Ultima variante che proponiamo è il tipo di “difesa” da adottare nel contesto di gioco; spesso sentiamo dire agli allenatori delle prime squadre dilettantistiche che “i giocatori di oggi non sanno marcare a uomo nella zona”, probabilmente per un indirizzamento precocoe verso la difesa a zona senza prima imparare a difendere sull’uomo; “difendere sull’uomo” significa non solo saper rubare la palla all’avversario, ma adottare le giuste posture frontali, saperlo indirizzare, saperlo marcare adeguatamente (probabilmente l’aspetto più difficile), intervenire nel momento opportuno, ecc. Per stimolare questo tipo di didattica è possibile inserire la regola “si può rubare la palla solo all’avversario diretto dichiarato ad inizio serie”!
RIASSUNTO CONCLUSIVO
Analogamente al 2vs2 con le sponde, il Funino si può considerare una struttura allenante estremamente efficace per stimolare le corrette scelte di gioco (tattica) nelle diverse categorie d’età (a partire dai 9 anni), a patto che vengano applicate le giuste varianti; in particolar modo, è possibile lavorare su:
- Densità di gioco: Pulcini
- Appoggio/sostegno: Pulcini/Esordienti
- Ampiezza e giropalla: Pulcini/Esordienti
- 2c1 – 3c2: dai Pulcini/Esordienti
- Tagli/inserimenti e cambi di gioco: dagli Esordienti
- Creare spazi ed interscambi: dai Giovanissimi
- Difesa a uomo nella zona: dai Giovanissimi
Per chi volesse approfondire la metodologia d’allenamento di Horst Wein, consigliamo di leggere i 2 bellissimi (è sufficiente leggere le recensioni per capirlo) libri tradotti in Italiano dell’autore (primo libro, secondo libro). Puoi trovare anche le recensioni dei testi nel nostro post dedicato ai migliori libri per la scuola calcio.
Se invece sei interessato alla parte coordinativa/motoria nel settore giovanile, puoi accedere al nostro Canale Telegram dedicato all’argomento e scaricare gratuitamente il nostro mini e-book L’allenamento motorio ed atletico nel settore giovanile; in più, settimanalmente riceverai aggiornamenti e contenuti esclusivi per i soli iscritti al canale.
Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola Calcio A.S.D. Monticelli Terme 1960, preparatore atletico AC Sorbolo ed Istruttore di Atletica leggera GS Toccalmatto. Email: melsh76@libero.it