I quesiti di MisterManager.it
Pubblichiamo il primo quesito postato dalla pagina facebook de “Il Nuovo Calcio” il virtù della collaborazione appena sorta con il nosto blog.
È più efficace allenare la reattività attraverso l’ausilio di un impulso variabile o attraverso il metodo tradizionale?
Il quesito si pone in quanto, parlando con addetti ai lavori (allenatori, preparatori e collaboratori tecnici), taluni affermano che preferiscono abituare i giocatori a uno stimolo naturale e reale; ad esempio: in campo durante la gara, sicuramente non vi saranno sempre dei colori o dei comandi vocali a condizionare il gesto degli stessi. Per questo c’è chi preferisce allenare in condizioni che si possano ripresentare durante la gara.
Altre fonti preferiscono lavorare utilizzando degli stimoli esterni e artificiali; la psicocinetica trova la sua realizzazione nella capacità di pensare ed eseguire rapidamente un gesto in un determinato lasso di tempo; essa può servire ad allenare le capacità condizionali e le abilità tecnico tattiche.
La differenza di metodologia è quindi data dall’utilizzo o meno degli stimoli condizionanti che si possono classificare in:
- segnali visivi
- paletti;
- coni;
- colori (che possono essere incorporati, nello specifico, anche nei comandi sonori quando vengono pronunciati, ad esempio :”Rosso!”
- delimitatori (cinesini).
- comandi sonori
- il fischietto;
- il fischietto con un’altra sonorità;
- il battito di mani;
- la voce.
Utilizziamo anche un sondaggio per meglio comprendere cosa ne pensiamo e cosa ne pensano i nostri colleghi:
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Esempio 1
E’ l’allenatore a dettare un impulso: il colore verso il quale iniziare la corsa.
1. giallo, per uno stacco verso l’esterno con il piede d’appoggio già impostato per la corsa e sprint in avanti. (Stacco a sinistra piede sinistro; stacco a destra piede destro).
2. rosso, per uno stacco effettuato verso l’interno con la stessa modalità per l’appoggio e sprint in avanti.
3. blu, sprint lineare in avanti senza stacco laterale.
ricevuto uno dei tre comandi previsti.
Esempio 2
L’impulso o viene gestito dagli stessi giocatori che eseguono lo sprint lineare di 5mt, o provvede l’allenatore a eseguire un battito di mani o un fischio.
In questo secondo caso, proviamo dopo 4 o 5 ripetizioni, a non impartire tale comando: i giocatori saranno portati a eseguire lo sprint ugualmente, in modo prettamente meccanico e senza esaltare una capacità neuro-muscolare.
A cura di Claudio Damiani