Tecnica: insegniamo lo stop orientato

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Come gia espresso in un precedente post, la capacità di effettuare lo stop orientato in maniera disinvolta (come gesto automatizzato, in contesti di gioco) con entrambi i piedi è una delle lacune più frequenti dei giocatori dilettanti. Sempre nello stesso post abbiamo approfondito un mezzo per stimolare quest’aspetto della tecnico-tattica per giocatori dotati di tecnica sufficiente; ma come allenare lo stop orientato nella scuola calcio? Da che età è possibile inserire le esercitazioni più semplici al fine di creare i prerequisiti di quest’importante dettaglio della tecnica? Sotto, presenteremo quello che probabilmente è l’esercizio base su cui poi costruire la successiva didattica.

 

ESERCIZIO DI BASE

Com’è possibile vedere dalla figura sopra, la Struttura di base consiste in 4 quadrati (possibilmente delimitati da coni) disposti a rettangolo con una coppia di cinesini tra ogni vertice del rettangolo. L’ideale è la presenza di 6 giocatori (1-2 per ogni quadrato) con 2 palloni per struttura, anche se inizialmente è preferibile utilizzarne 1, affinché i giocatori comprendano il senso dell’esercitazione. Essendo un mezzo di natura Analitica è particolarmente importante che i giocatori imparino il “senso” dell’esercizio dando la priorità alla precisione dei movimenti piuttosto che alla velocità. Per questo motivo è opportuno utilizzare strutture con rettangolo di 10-20m per lato, con vertici formati da quadrati di circa 1.5-2m di lato.

Nell’esempio della figura sopra, il giocatore rosso (proveniente dal Quadrato 4) con la palla dovrà condurla tra i 2 cinesini e fermarla:

  • Successivamente effettuerà il passaggio con il piede sinistro al giocatore blu nel Quadrato 1 cercando di far passare la palla tra i 2 coni del lato inferiore del quadrato stesso.
  • Il giocatore blu dovrà stoppare la palla (ovviamente con l’interno del piede sinistro) in un tocco facendolo uscire dal lato destro del Quadrato 1 e a sua volta ripetere quanto fatto dal giocatore Rosso in precedenza.

Ogni volta che un giocatore passa la palla, si porta dietro al quadrato a cui l’ha passata. Com’è possibile intuire, la fase cruciale di questo mezzo è lo stop orientato con il piede appropriato alla situazione (in questo caso il sinistro perché la palla segue il verso “orario”) facendolo uscire dal quadrato dal lato oltre il quale si deve guidare la palla.

  • Altra regola fondamentale (nell’esercizio di base) è quello di vincolare il giocatore a formulare il compito in 4 tocchi. Il primo tocco sarà lo stop orientato con l’interno (grazie al quale la palla dovrà uscire dal quadrato), il secondo è di guida con l’esterno collo del piede sinistro (nel nostro esempio), il terzo tocco è con la suola del piede per fermare la palla tra i 2 cinesini e il quarto è con l’interno per passare la palla al compagno.

 

VARIANTI

Il giro della palla in senso orario corrisponde all’esclusivo utilizzo (tutti i tocchi di palla) con il piede sinistro; viceversa per il senso antiorario (piede destro).

La prima variante è quella di passare da 4 a 3 tocchi di palla; in questo caso la palla non verrà fermata tra i cinesini, ma trasmessa direttamente (praticamente si elimina il tocco che permette di fermare la palla e tutto viene fatto in movimento).

La seconda variante è quella di ampliare le dimensioni del rettangolo e/o ridurre quelle dei quadrati. In entrambi i casi viene richiesta una maggiore precisione dei gesti.

La terza variante (la più impegnativa) è esemplificata sopra. Partendo dal senso orario/piede sinistro ad ogni stazione i giocatori dovranno effettuare 3 passaggi anziché 1 (gli altri parametri rimangono gli stessi). Osservando la figura sopra è possibile comprendere che dopo il primo passaggio (dal rosso al blu) il giocatore blu dovrà restituire di prima intenzione al giocatore rosso CHIUDENDO il passaggio con il piede sinistro; il terzo passaggio sarà poi effettuato dal giocatore rosso (possibilmente di prima intenzione) al blu che successivamente APRIRA’ sempre con il sinistro per condurre la palla verso i cinesini che lo dividono dal compagno successivo. Quando viene affrontata questa variante, è fondamentale riproporre le stesse dimensioni della struttura di base (rettangolo piccolo-quadrati grandi) a causa della difficoltà dell’esercizio.

CONCLUSIONI

Questo mezzo esercitativo rappresenta la prima fase della didattica dello stop oriento che finge da presupposto al concetto dell’APRO/CHIUDO (che ovviamente andrà sviluppato con mezzi di natura tecnico/tattica). Le varianti sopra proposte andranno affrontate nel tempo man mano che la precisione dei gesti si affina. La ricerca delle dimensioni ideali (rettangolo e quadrati) diventa un aspetto fondamentale per modulare le difficoltà esecutive. Altro aspetto fondamentale è che se i giocatori non riescono ad effettuare l’esercitazione di base in maniera corretta (imprecisione dei gesti malgrado gli spazi ridotti), è necessario proporre mezzi più semplici. L’aspetto analitico della struttura obbliga i giocatori ad effettuare l’esercizio con una ritmica dei movimenti estremamente lenta all’inizio, per poi velocizzarsi pian piano che i giocatori acquisiscono disinvoltura nell’esecuzione dei gesti.

Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico US Povigliese (melsh76@libero.it)

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