Nel post precedente abbiamo affrontato la prima fase della didattica della trasmissione di palla ad 1 toccocon un mezzo di natura analitica con la variante globale. Oggi continuiamo questa didattica con un’esercitazione più dinamica, sempre da applicare in maniera analitica focalizzandosi sui 2 aspetti principali di questo fondamentale tecnico:
Il rapido e corretto orientamento del corpo al fine di impattare sulla palla con il piede più appropriato.
È ovvio che rispetto al mezzo affrontato la settimana scorsa, le difficoltà saranno maggiori e prevalentemente dovute alla dinamicità e frequenza dei movimenti.
STRUTTURA DI BASE
Prevede 2 porticine di cinesini poste frontalmente (come nella figura sopra) e ognuna a 8 metri da una porta centrale di 1.5-2m di coni. 4-5 giocatori per struttura con uno stabile nei pressi della porta di coni e gli altri dietro le porticine di cinesini (1 pallone).
Esecuzione dell’esercitazione: il giocatore rosso con la palla trasmette la palla al giocatore blu (passaggio 1) che glie la ripassa di prima intenzione (passaggio 2). Il blu ad un tocco dovrà far passare la palla (sempre ad un tocco) tra i coni facendola finire al giocatore giallo e andrà dietro alla sua fila (passaggio 3).
Si prosegue senza soluzione di continuità con il giallo che di prima intenzione trasmette la palla al blu (passaggio 4) che ad 1 tocco glie la ripassa (passaggio 5) per farla arrivare al secondo giocatore rosso (passaggio 6)….e così di continuo. Affinché tutti i passaggi avvengono con la giusta precisione ad 1 tocco, è fondamentale che ogni giocatore riesca prima di tutto ad orientare ogni volta il corpo in maniera corretta affinché venga utilizzato il giusto piede per trasmettere la palla. In particolar modo il giocatore blu sarà “l’ago della bilancia” dell’esercitazione al fine di dare la giusta intensità e direzione ai palloni. Più precisamente, il passaggio 2 andrà fatto con il destro e il passaggio 5 con il sinistro. Anche il passaggio 3 sarà importante farlo con il sinistro (possibilmente anche il 4) e il passaggio 6 con il sinistro (e possibilmente anche l’1).
VARIANTI
L’aumento delle distanze e/o il restringimento della porta centrale rappresentano le variabili che rendono più impegnativo il compito; ma non solo, l’allontanamento delle porte comporta anche un maggior impegno fisico. Nel caso in cui l’esercitazione venga spesso interrotta per “imprecisioni” da parte dei giocatori, è possibile farla eseguire a 2 tocchi obbligatori utilizzando entrambi i piedi (“stoppo con un piede e passo con l’altro”). Ad una distanza di 15m tra le porticine con quella centrale è possibile far eseguire i passaggi 4 e 1 tramite rimessa laterale (sul corpo del giocatore blu e non sui piedi) in maniera tale da allenare anche la gestione del pallone a “parabola alta”.
CONCLUSIONI
L’esercitazione proposta si colloca nel percorso della didattica della trasmissione della palla ad 1 tocco, che seguono quelle analitiche e globali per lo stop orientato. È possibile inserirla alla fine della categoria Pulcini per poi essere consolidata nelle categorie successive. È un ottimo mezzo da inserire nel riscaldamento nei settori dilettantistici.
Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola calcio Audax Poviglio (melsh76@libero.it)
L’allenamento per la trasmissione della palla non deve tenere in considerazione solamente la “differenziazione” con la quale la si passa (che determina la precisione), ma anche l’orientamento del corpo in maniera tale da rendere efficace questo gesto in contesti variabili (partita). Per questo motivo, nei settori giovanili i mezzi dedicati a questo aspetto sono caratterizzati da una propedeutica che porta ad effettuare questo fondamentale con una progressiva difficoltà esecutiva. In recenti post abbiamo fatto un esempio su come può essere introdotta la didattica dello stop orientato in maniera analitica e come può essere contestualizzato in un secondo momento a livello globale. Una volta strutturato lo schema motorio dell’orientamento del corpo in funzione della provenienza e della direzione a cui si vuole trasmettere la palla, si può passare alla fase analitica dedicata al passaggio ad 1 tocco. Sotto viene presentato una struttura esercitativa a carattere analitico con la variante globale.
STRUTTURA DI BASE
Rettangolo di 5x10m delimitato negli angoli da dei coni; 1 giocatore per cono con il corpo all’interno del rettangolo. Come presentato sopra, ad un tocco, si deve trasmettere la palla alternando un passaggio in diagonale ad 1 passaggio sul lato corto. I giocatori devono sempre rimanere con la visuale verso il centro del rettangolo e cercare di passare la palla in maniera orientata. Di conseguenza, il giocatore blu utilizzerà sempre il piede sinistro, il giocatore rosso il destro, il giocatore giallo (in alto a destra) il destro e l’altro giocatore giallo il sinistro. 2 sono gli effetti allenanti di questa esercitazione:
La prima è la precisione del passaggio ad 1 tocco.
La seconda è che avendo l’obbligo di usare un piede prestabilito, ogni giocatore si dovrà orientare velocemente (a seconda della precisione del passaggio del compagno) in maniera tale da riuscire a trasmettere la palla al giocatore di turno.
L’ideale è lavorare per 2’ per poi cambiare posizione (ogni giocatore dovrà stare in tutte e 4 le stazioni). Ulteriori varianti sono relative all’ampliamento delle dimensioni del rettangolo (richiede maggior precisione nei passaggi), all’utilizzo di un secondo pallone (maggiore sfruttamento della capacità di attenzione e rapidità) e al cambiamento del posizionamento dei giocatori omologhi nel lato corto quando viene effettuato il passaggio “corto”.
VARIANTE GLOBALE
Come detto altre volte, la parte “globale” di un’esercitazione prevede una maggiore variabilità dei gesti, allenando la capacità dei giocatori di applicare un gesto (appreso in maniera analitica) in diversi contesti. Si mantiene la stessa struttura rettangolare, 5 giocatori (come nella figura sopra); si mantiene il passaggio corto, ma il passaggio lungo andrà fatto non più in diagonale, ma lungo il lato lungo del rettangolo; si opterà quindi per un “verso” orario o antiorario. Inoltre, una volta passata la palla, vado al posto del giocatore a cui l’ho passata (“passo-e-vado”). Il passaggio corto andrà fatto ad un tocco, mentre quello lungo a 3 tocchi (stop orientato-conduco-passo), possibilmente in regime di massima velocità. È possibile cogliere una certa analogia tra questo mezzo e quello proposto per la didattica dello stop orientato; in questa variante i giocatori saranno stimolati ad avere un ritmo esecutivo maggiore (visti i minori vincoli). Può essere effettuato in 2 modi:
Con i giocatori all’interno del rettangolo (figura sopra). sarà maggiormente stimolata la capacità di anticipazione, quindi la rapidità e l’attenzione.
Con i giocatori all’esterno del rettangolo (figura sotto): in questo caso verrà più allenata la capacità di orientamento.
CONCLUSIONI
Quelli sopra presentati sono tutte esercitazioni che richiedono una certa precisione nel passaggio con entrambi i piedi. In caso di difficoltà, le prime volte è possibile introdurli a “tocchi” liberi, focalizzandosi sul piede di passaggio e sull’orientamento della ricezione. Inoltre possono essere utili per il riscaldamento nelle categorie dilettantistiche, andando a lavorare su una delle lacune più comuni.
Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico US Povigliese (melsh76@libero.it)
Come gia espresso in un precedente post, la capacità di effettuare lo stop orientato in maniera disinvolta (come gesto automatizzato, in contesti di gioco) con entrambi i piedi è una delle lacune più frequenti dei giocatori dilettanti. Sempre nello stesso post abbiamo approfondito un mezzo per stimolare quest’aspetto della tecnico-tattica per giocatori dotati di tecnica sufficiente; ma come allenare lo stop orientato nella scuola calcio? Da che età è possibile inserire le esercitazioni più semplici al fine di creare i prerequisiti di quest’importante dettaglio della tecnica? Sotto, presenteremo quello che probabilmente è l’esercizio base su cui poi costruire la successiva didattica.
ESERCIZIO DI BASE
Com’è possibile vedere dalla figura sopra, la Struttura di base consiste in 4 quadrati (possibilmente delimitati da coni) disposti a rettangolo con una coppia di cinesini tra ogni vertice del rettangolo. L’ideale è la presenza di 6 giocatori (1-2 per ogni quadrato) con 2 palloni per struttura, anche se inizialmente è preferibile utilizzarne 1, affinché i giocatori comprendano il senso dell’esercitazione. Essendo un mezzo di natura Analitica è particolarmente importante che i giocatori imparino il “senso” dell’esercizio dando la priorità alla precisione dei movimenti piuttosto che alla velocità. Per questo motivo è opportuno utilizzare strutture con rettangolo di 10-20m per lato, con vertici formati da quadrati di circa 1.5-2m di lato.
Nell’esempio della figura sopra, il giocatore rosso (proveniente dal Quadrato 4) con la palla dovrà condurla tra i 2 cinesini e fermarla:
Successivamente effettuerà il passaggio con il piede sinistro al giocatore blu nel Quadrato 1 cercando di far passare la palla tra i 2 coni del lato inferiore del quadrato stesso.
Il giocatore blu dovrà stoppare la palla (ovviamente con l’interno del piede sinistro) in un tocco facendolo uscire dal lato destro del Quadrato 1 e a sua volta ripetere quanto fatto dal giocatore Rosso in precedenza.
Ogni volta che un giocatore passa la palla, si porta dietro al quadrato a cui l’ha passata. Com’è possibile intuire, la fase cruciale di questo mezzo è lo stop orientato con il piede appropriato alla situazione (in questo caso il sinistro perché la palla segue il verso “orario”) facendolo uscire dal quadrato dal lato oltre il quale si deve guidare la palla.
Altra regola fondamentale (nell’esercizio di base) è quello di vincolare il giocatore a formulare il compito in 4 tocchi. Il primo tocco sarà lo stop orientato con l’interno (grazie al quale la palla dovrà uscire dal quadrato), il secondo è di guida con l’esterno collo del piede sinistro (nel nostro esempio), il terzo tocco è con la suola del piede per fermare la palla tra i 2 cinesini e il quarto è con l’interno per passare la palla al compagno.
VARIANTI
Il giro della palla in senso orario corrisponde all’esclusivo utilizzo (tutti i tocchi di palla) con il piede sinistro; viceversa per il senso antiorario (piede destro).
La prima variante è quella di passare da 4 a 3 tocchi di palla; in questo caso la palla non verrà fermata tra i cinesini, ma trasmessa direttamente (praticamente si elimina il tocco che permette di fermare la palla e tutto viene fatto in movimento).
La seconda variante è quella di ampliare le dimensioni del rettangolo e/o ridurre quelle dei quadrati. In entrambi i casi viene richiesta una maggiore precisione dei gesti.
La terza variante (la più impegnativa) è esemplificata sopra. Partendo dal senso orario/piede sinistro ad ogni stazione i giocatori dovranno effettuare 3 passaggi anziché 1 (gli altri parametri rimangono gli stessi). Osservando la figura sopra è possibile comprendere che dopo il primo passaggio (dal rosso al blu) il giocatore blu dovrà restituire di prima intenzione al giocatore rosso CHIUDENDO il passaggio con il piede sinistro; il terzo passaggio sarà poi effettuato dal giocatore rosso (possibilmente di prima intenzione) al blu che successivamente APRIRA’ sempre con il sinistro per condurre la palla verso i cinesini che lo dividono dal compagno successivo. Quando viene affrontata questa variante, è fondamentale riproporre le stesse dimensioni della struttura di base (rettangolo piccolo-quadrati grandi) a causa della difficoltà dell’esercizio.
CONCLUSIONI
Questo mezzo esercitativo rappresenta la prima fase della didattica dello stop oriento che finge da presupposto al concetto dell’APRO/CHIUDO (che ovviamente andrà sviluppato con mezzi di natura tecnico/tattica). Le varianti sopra proposte andranno affrontate nel tempo man mano che la precisione dei gesti si affina. La ricerca delle dimensioni ideali (rettangolo e quadrati) diventa un aspetto fondamentale per modulare le difficoltà esecutive. Altro aspetto fondamentale è che se i giocatori non riescono ad effettuare l’esercitazione di base in maniera corretta (imprecisione dei gesti malgrado gli spazi ridotti), è necessario proporre mezzi più semplici. L’aspetto analitico della struttura obbliga i giocatori ad effettuare l’esercizio con una ritmica dei movimenti estremamente lenta all’inizio, per poi velocizzarsi pian piano che i giocatori acquisiscono disinvoltura nell’esecuzione dei gesti.
Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico US Povigliese (melsh76@libero.it)
Il post di oggi è dedicato ad una struttura esercitativa che ha come base un mezzo di natura psicocinetica (che immagino molti conoscano), ma che ingloba anche andature con palla in maniera tale da essere utilizzata come riscaldamento durante gli allenamenti. Infatti, come precedentemente fatto notare, ritengo sia importante nei dilettanti l’utilizzo della palla (ad intensità e difficoltà progressiva) durante il riscaldamento. Ciò non esclude che questa tipologia di esercitazione possa essere utilizzata anche come mezzo per allenare la tecnica e la coordinazione nei settori giovanili.
ESERCIZIO DI BASE
Com’è possibile vedere dalla figura sopra, si posizionano 18-20 giocatori in 2 gruppi di file contrapposte alla distanza di 8-12m (un pallone per fila); lo scopo dell’esercizio è molto semplice, cioè partire dalla propria fila con il pallone, girare intorno al cono di fronte e successivamente ripassare la palla alla propria fila. Ciò che differenzia l’impegno tecnico dell’esercizio sarà dato dalle consegne dell’allenatore che verranno cambiate ogni 90/120”. Queste consegne sono relative a:
Piede di conduzione della palla: piede destro o sinistro.
Numero tocchi della palla prima di arrivare al cono: un numero di tocchi elevato (12-15) permette di lavorare sulla tecnica e differenziazione, mentre un basso numero di tocchi sulla velocità. È possibile anche richiedere di cambiare il piede di conduzione ogni 2 tocchi.
Modo di conduzione della palla: oltre al modo corretto di “portare” la palla (esterno/collo) è possibile richiedere di condurla anche con la suola o alternando (andatura a zig-zag) l’interno all’esterno dello spesso piede.
Modalità di trasmissione della palla: è ovvio che maggiore è il livello di allenamento e minore sarà l’effetto allenante di un passaggio effettuato da 8-12m; per questo motivo è possibile richiedere la trasmissione della palla in maniera particolarmente “intensa” (senza esagerare) in maniera tale da mettere in leggera difficoltà chi stoppa la palla e comportando uno stimolo allenante sufficiente.
Lato della curva del cono: in base al piede di utilizzo e del lato di curva del cono, il cambio di direzione intorno al cono potrà essere fatto con l’interno o con l’esterno del piede.
È ovvio che questa sarà quella che, per i dilettanti rappresenterà la parte iniziale del riscaldamento in cui l’intensità fisiologica è bassa, ma si presenta comunque un carico tecnico sufficientemente allenante, in cui il numero di tocchi e la tipologia di conduzione rappresentano una parte fondamentale nel determinarlo. Con un numero di giocatori inferiori si possono eliminare una o più file, in maniera tale che la maggior parte delle file non deve avere più di 2-3 giocatori (l’ideale è 3!).
VARIANTE TECNICA PSICOCINETICA
Se l’esercizio di base prevede l’utilizzo della tecnica in maniera analitica, la parte successiva è ovvio che debba richiedere una maggiore intensità e in particolar modo l’utilizzo della palla in maniera globale. La struttura di base non è molto diversa dalla precedente; com’è possibile vedere dalla figura sopra, l’unica differenza è che ogni coppia di file poste frontalmente dovrà essere contrassegnata da un colore (cono o cinesino) che caratterizza la propria fila, quella posta frontalmente e il riferimento centrale. Davanti ad ogni fila sarà posto un cerchio con dentro un pallone. Ogni ripetizioni inizia con l’allenatore che indica uno dei 3 colori: il giocatore corrispondente al colore nominato dovrà condurre la palla, effettuare la curva nel riferimento centrale corrispondente e riportare il pallone nel proprio cerchio. Gli altri 2 giocatori di ogni terzetto dovranno fare il giro del riferimento centrale (cono o cinesino) dell’altro colore (non nominato dall’allenatore) e tornare nel proprio cerchio con la palla (sempre in guida). Nella figura sotto è rappresentato un esempio nel quale l’allenatore indica il colore ROSSO!!!
I giocatori corrispondenti al colore rosso faranno la curva nel loro cono (rosso) corrispondente e torneranno a fare “meta” (cioè a fermare la palla con il piede!) nel proprio cerchio; i giocatori gialli (cioè che partono dai cinesini gialli) dovranno fare la curva dal cinesino arancione (cioè dell’altro colore) e tornare nel cerchio della propria fila. I giocatori arancioni (cioè che partono dai cinesini arancioni) dovranno fare la curva dal cinesino giallo (cioè dell’altro colore) e tornare nel cerchio della propria fila. Nel caso in cui l’allenatore chiami il colore GIALLO, i giocatori corrispondenti al cinesino giallo dovranno fare la curva dal cinesino corrispondente (giallo) e ritornare a far meta nel cerchio; i giocatori rossi e arancione dovranno invece fare la curva nel riferimento centrale dell’altro colore rimanente.
È evidente che, ponendo l’esercitazione sottoforma di gara è possibile ottenere un effetto allenante di intensità superiore alla fase analitica proposta nella prima parte dell’esercizio, perché la guida della palla sarà stimolata in “pressione temporale” e con “l’ingombro” degli altri giocatori; non solo, sarà stimolata anche la capacità di interpretare nella maniera più veloce possibile la richiesta dell’allenatore (colore nominato), mantenendo la concentrazione elevata per un esercizio sostanzialmente semplice. Un’ulteriore variante possibile è data dalla possibilità di far “stoppare” la palla nel proprio cerchio da un compagno della propria fila (ovviamente dopo aver fatto la curva nel riferimento centrale); in questo modo, oltre alla guida in pressione verranno stimolate anche la veloce trasmissione della palla e la ricezione (vedi figura sotto).
VARIANTE RAPIDITA’ PSICOCINETICA
È ovvio immaginare come questo mezzo possa essere utilizzato (nella variante psicocinetica) anche senza palla per lo sviluppo della rapidità a carattere globale; le regole sono le stesse della variante precedente, ma lo scopo è quello di arrivare a fermarsi nel cerchio corrispondente (vedi figura sotto). Ulteriori varianti sono riferite alla tipologia di partenza (seduti, in ginocchio, ecc.) e alla possibilità di effettuare l’esercizio con il pallone in mano per passarlo al compagno in fila (con le mani), il quale dovrà fare meta nel cerchio corrispondente; in questo modo saranno coinvolti 2 giocatori per fila alla volta.
CONCLUSIONI ED APPLICAZIONI PRATICHE
Quello proposto in questo post con le sue varianti rappresenta un ottimo mezzo che, con le opportune varianti, può essere utilizzato per allenare la tecnica (in maniera globale ed analitica) e la rapidità (globale). Per i dilettanti è anche un ottimo spunto per il riscaldamento, in particolar modo per l’ultima seduta settimanale, perché comprende sia una fase di carico progressivo che una di rapidità. Un’ultima considerazione: è chiaro che nella variante psicocinetica (se fatta sottoforma di gara, come ulteriore stimolo), i giocatori che per primi arriveranno in “meta nel cerchio” saranno quelli del colore nominato dall’allenatore; per questo motivo, in questa esercitazione “non vince chi arriva per primo”, ma “perde chi arriva ultimo”. Ovviamente sta alla sensibilità dell’allenatore dare il giusto “peso” a questo dettaglio, ponendo in primo piano lo stimolo allenante e successivamente anche il divertimento.
Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico US Povigliese (melsh76@libero.it)
In uno dei precedenti post abbiamo fatto notare come tra i calciatori dilettanti fossero presenti alcune lacune di natura tecnica sulle quali si lavora ampiamente nei settori giovanili, ma poi cadono nel dimenticatoio nelle fasi successive. Abbiamo anche segnalato come alcuni elementi tecnici (come la ricezione di palla alta in maniera orientata) siano particolarmente impegnativi e andrebbero allenati anche tra gli adulti. In questo post analizzeremo una struttura esercitativa gia proposta su Mistermanager, ma con le varianti che lo rendono un mezzo efficace sia per l’apprendimento (nei settori giovanili) della trasmissione/ricezione della palla alle varie intensità, che per la ricezione di palla alta in maniera orientata.
ESERCITAZIONI DI BASE
Il quadrato di riferimento è di 20x20m (per i settori giovanili si può usare 15x15m) strutturato come nella figura sopra. Il primo giocatore Rosso prende la palla e la conduce (linea nera a zig-zag) in avanti con il piede opposto ai cinesini (in questo caso il destro). All’altezza del paletto lascia correre il pallone internamente a questo mentre lui fa il giro esterno e di prima intenzione “calcia” verso la porta di coni presente nell’altra fila; successivamente torna senza palla dietro la propria fila. Il giocatore Blu che ha ricevuto la palla, la stoppa in maniera orientata (possibilmente interno sinistro) e conduce con il sinistro lungo il suo lato di cinesini in maniera complementare a quanto fatto dal giocatore Rosso.
È ovvio che lo stimolo allenante principale di questo esercizio è nei confronti della trasmissione/ricezione della palla. In ogni modo è consigliabile assegnare alla conduzione lungo il lato di cinesini, un numero di tocchi preciso (da 7 a 12) in maniera tale da focalizzare l’attenzione del giocatore anche su questo dettaglio. Il numero standard di giocatori è 6-7 con 2 palloni; modificando questi parametri (vedi VARIANTI sotto) si va ad influenzare l’intensità dell’esercitazione.
VARIANTI
Il portare a 3 palloni per quadrato è la variante che più di altre incide sull’intensità, sia dal punto di vista atletico che attentivo. Incrementando la lunghezza del tratto in conduzione (quello dei cinesini) si aumenta la difficoltà esecutiva del passaggio/ricezione (oltre che l’intensità) portandolo progressivamente verso la tipologia del “lancio lungo”. Altra variabile è costituita dalla tipologia di conduzione della palla; mantenendo lo stesso piede, è possibile variare il N° di tocchi (solitamente con meno tocchi si è più veloci), oppure condurre la palla a zig-zag (alternando l’interno e l’esterno del piede) o con la suola. L’alternanza di 2-3 tocchi con un piede e 2-3 con l’altro, costituisce un’ulteriore difficoltà.
VARIANTE PER LA RICEZIONE ORIANTATA DEL LANCIO LUNGO
La struttura esercitativa di base prevede la trasmissione di palla del giocatore rosso a quello blu che dopo uno stop orientato dovrà trasmettere (lancio lungo) la palla verso lo stesso giocatore rosso scattato lungo il lato di cinesini che a sua volta dovrà stoppare la palla in maniera orientata per farla entrare nella porta di paletti (possibilmente ad 1 tocco). Una volta entrato nella porta di paletti potrà ripassare la palla ad uno dei propri compagni e tornare in fila. La distanza del lato di cinesini (da 30 a 40m) sarà quello che determinerà l’intensità e soprattutto la difficoltà della ricezione della palla. È consigliabile utilizzare 2 palloni, ponendo 2 giocatori nel quadrato di coni (blu) e 5 giocatori nell’altro lato; ovviamente si ruotano i ruoli dei giocatori all’interno dell’esercitazione.
CONCLUSIONI
È possibile inserire questo mezzo sin dai settori giovanili a patto che i ragazzi riescano ad effettuare con sufficiente disinvoltura la trasmissione della palla con il piede debole sulla distanza richiesta. L’incremento delle difficoltà esecutive rappresentano ulteriori step, man mano che si passa di categoria. L’ultima variante (quella del lancio lungo) a mio parere è possibile inserirla solo dagli Juniores e per gruppi sufficientemente dotati tecnicamente. Per le squadre dilettanti è, a mio parere, un ottimo mezzo per il riscaldamento, perché modificando poche variabili sul posto è possibile creare un riscaldamento ad intensità e difficoltà progressiva in maniera variata, divertente e motivante.
Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico US Povigliese (melsh76@libero.it)
A cura di Maurizio Bruni – Allenatore UEFA B – Allenatore Esordienti Professionisti U.S.Grosseto
Tutti sappiamo dell’importanza nel gioco del calcio, del passaggio e della ricezione della palla. Per questo, molte esercitazioni , dalla Scuola Calcio in poi, devono essere mirate a migliorare tali gesti tecnici. Siccome oggi, come non mai prima, i suddetti obiettivi, dovranno essere abbinati al movimento dinamico, qui di seguito, propongo alcune esercitazioni che ho messo in atto con la formazione esordienti professionisti dell’U.S. Grosseto, di cui sono l’allenatore :
OROLOGIO:
esercitazione come da disegno, i coni sono posti a 13 metri di distanza uno dall’altro. La postazione con il pallone, parte in senso anti orario e di interno piede passa il pallone al compagno il quale controlla con l’interno piede dx e calcia con l’interno piede sx. ogni volta che si passa il pallone si corre dietro allo stesso e si prende la posizione al cono successivo. Naturalmente dopo qualche minuti si inverte il giro e si va in senso orario impegnando di conseguenza i piedi giusti. Al fine di aumentare il ritmo e la difficoltà tecnica , basta aggiungere un secondo pallone e poi un terzo.
CORRIDOIO:
esercitazione come da disegno, i coni sono posti a 15 metri uno dall’altro. La postazione con la palla posta sul lato sx parte con un passaggio di interno piede al compagno posto al cono di contro, il quale controlla con l’interno piede sx e passa con l’interno dx. ogni volta che si calcia la palla, si corre dietro la stessa e si prende la posizione al cono opposto. L’esercitazione prosegue andata e ritorno per almeno 10’. Si cura anche in questa postazione l’esatta esecuzione tecnica del gesto, la postura, il piede di appoggio. Al fine di aumentare il ritmo e la difficoltà tecnica , basta aggiungere un secondo pallone e poi un terzo.
DOPPIO QUADRANTE:
esercitazione come da disegno, i coni sono posti a 15 metri uno dall’altro e a 10 metri dal giocatore posto di fronte al cono. Si parte in contemporanea con il passaggio di interno piede al compagno di fronte il quale controlla e passa di interno piede ricordando di invertire la sequenza ovvero, controllo con il dx e passaggio con il sx e poi viceversa. L’esercitazione prosegue per almeno 10’. Si cura anche in questa postazione l’esatta esecuzione tecnica del gesto, la postura, il piede di appoggio ecc.ecc. Al fine di aumentare il ritmo e la difficoltà tecnica , basta aggiungere un secondo pallone.
TRIPLO QUADRANTE:
esercitazione come da disegno, i coni esterni sono posti a 15 metri uno dall’altro. Tra quelli esterni e quelli interni ci sono 4 metri. I giocatori centrali sono posti a 6 metri dal primo cono e 15 dal secondo. L’esercitazione parte in contemporanea dal cono esterno con passaggio di interno piede al giocatore centrale, il quale controlla e passa di interno piede ricordando di invertire la sequenza ovvero, controllo con il dx e passaggio con il sx e poi viceversa al compagno posto al cono corto . L’esercitazione prosegue per almeno 10’. Ogni volta che si passa la palla si corre dietro la stessa. Asi cura con attenzione la esecuzione esatta del gesto tecnico , la postura, il piede di appoggio ecc.ecc. Al fine di aumentare il ritmo e la difficoltà tecnica , basta aggiungere un secondo pallone. Si possono utilizzare anche sue sole postazioni o 3 in base ai giocatori presenti all’esercitazione.
QUADRATO TECNICO:
esercitazione come da disegno, il quadrato ha lati da 13 mt. La postazione con la palla parte con il passaggio di interno piede al compagno di fronte il quale controlla con l’interno sx e passa con l’interno dx . ogni volta che si passa il pallone si segue lo stesso. Il compagno che riceve dopo il primo passaggio da il pallone in diagonale e così via per 10’’. Si cura anche in questa postazione l’esatta esecuzione tecnica del gesto, la postura, il piede di appoggio ecc.ecc. Al fine di aumentare il ritmo e la difficoltà tecnica , basta aggiungere un secondo e poi un terzo pallone.
VIENI INCONTRO:
esercitazione come da disegno, i coni grandi sono posti uno di fronte all’altro a 15 metri mentre a 5 metri di larghezza . di fronte ai coni grandi vengono posizionati i cunesini a formare una distanza di 3 metri. L’esercitazione parte come da disegno con il passaggio di interno piede al compagno di fronte il quale viene incontro subito fuori dai cinesini, controlla con l’interno piede sx e passa con il dx al compagno della postazione di fronte laterale. Il giocatore in questa postazione viene incontro ed effettua l’esercitazione di sua pertinenza. Si va in avanti e indietro per 10’ . si cura anche in questa postazione l’esatta esecuzione tecnica del gesto, la postura, il piede di appoggio ecc.ecc. Al fine di aumentare il ritmo e la difficoltà tecnica , basta aggiungere un secondo pallone.