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  1. Scouting & match analysis: come “osserva” la Reggiana

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    E’ stato tanto gradito quanto interessante ricevere l’invito dal capo osservatori della Reggiana, società di Lega Pro – Prima Divisione, presso il “Mapei Stadium” di Reggio Emilia per parlare di Match Analysis e scoprire come è organizzata la sua rete di “scouters”.

    Rino D’Agnelli, torinese con un passato di calciatore al top dei dilettanti (l’allora interregionale), e’ il selezionatore degli osservatori della società emiliana; la passione per questo tipo di mestiere e’ tanta e anche lui come noi, è’ assolutamente convinto che occorrerebbe valorizzare molto di più’ la figura dell’analista tecnico tattico e del talent scout anche in Italia.

    Rino D'Agnelli
    Rino D’Agnelli

    Arrivare ai livelli di nazioni calcistiche come l’Inghilterra dove in certi club, a uno staff tecnico si integra addirittura uno staff scientifico, la Spagna e la Germania sarebbe un sogno, ma già trovare addetti ai lavori e società che la pensano come noi è stata già di per se, una notizia più che positiva, soprattutto in Italia e in Lega Pro!

    “Credo molto nello scouting e per questo motivo ho strutturato quest’anno una importante rete di osservatori. Ne abbiamo uno per regione e ben dieci nell’Emilia Romagna. Dobbiamo radicarci sul territorio e lavorare in prospettiva. In particolare abbiamo già evidenziato parecchi elementi nati fra il 1996 e il 1999. Ci stiamo inoltre strutturando per il futuro, seguendo le Primavere con grande attenzione. Inoltre per radicarci nei territori lontani ho instaurato un rapporto diretto con alcune scuole calcio in Campania”.

    Queste le sue parole in un’intervista rilasciata a Tuttolegapro.com lo scorso maggio e confermate oggi nel corso del nostro incontro

    La Reggiana, che condivide lo Stadio Mapei (anche a livello di sedi, ovviamente separate), con i “cugini” del Sassuolo, si avvale di due tipologie diverse di osservatori: la prima rete e’ composta da una decina collaboratori con il compito di scovare i ragazzini più promettenti sul territorio locale e regionale; la fascia d’età ricercata va dai pulcini sino agli allievi e i più promettenti e meritevoli della zona sono coinvolti nel progetto di un settore giovanile in costante crescita.

    Un altro gruppo di osservatori, quasi uno per regione, e’ incaricato di provvedere all’osservazione di gare relative a campionati che vanno dalla serie A alla serie D nel lungo e nel largo della penisola; in questo caso l’obiettivo dei collaboratori di D’Agnelli sarà quello di fornire una relazione sulla gara scelta, ricavandone i profili degli eventuali calciatori messisi in evidenza e mettendone in rilievo le caratteristiche anagrafiche, morfologiche, tecniche, tattiche e soprattutto psicologiche e caratteriali. Il campo d’azione e’ quindi ben distribuito nell’arco del territorio e può accadere che un osservatore possa avere in gestione anche un paio di regioni.

    mapei stadium
    Il Mapei Stadium

    Tutte le relazioni sono costruite su dei moduli base uguali per tutti, distribuiti e poi riconsegnati attraverso lo strumento tecnologico: gli “analysts” raccolgono i moduli da riempire in un server virtuale, lo stampano per la compilazione manuale che avviene prima durante e dopo la gara. Una volta battuta tramite pc, l’analisi notazionale viene rispedita nel server accessibile solo ai membri della rete e raccolta dal capo degli osservatori a integrazione di un archivio già ben nutrito.
    E’ ciò che prende nome di “tecnologia cloud”, da nuvola; ovvero un sistema di trasposizione e deposito dei dati virtuale, “sospeso” nel web come fosse appunto una nuvola.

    Diverso il criterio di analisi della squadra da afrrontare nel turno successivo. Viene utilizzata la relazione scritta di un incaricato tesserato della società che solitamente visiona la gara quindici giorni prima di affrontare la squadra rivale (per comprendere come si dispone a seconda che giochi in casa o in trasferta). La prassi è quella abituale:

    • formazioni della squadre con dati anagrafici;
    • disposizione grafica delle stesse (anche contrapposte);
    • sviluppo della fase di possesso e la gestione della fase di non possesso della squadra visionata;
    • le azioni della fase offensiva che si sono maggiormente ripetute;
    • la disposizione nelle palle inattive a favore e a sfavore;
    • la descrizione dettagliata delle caratteristiche dei giocatori della squadra visionata.

    A questi parametri viene aggiunta una video analisi integrale dei 90′ di gara non montata, che viene vista da mister Battistini; attraverso la complementarità dell’analisi notazionale scritta egli ottiene quindi un quadro generale su cui poter basare la tattica di principio durante la settimana. Non dimentichiamo che tutto ciò che è match analysis (nelle sue varie branche), è orientato alla programmazione a sua volta finalizzata al miglioramento della performance e quindi del risultato.

    Se poi dovesse succedere ciò che è accaduto domenica scorsa, in casa contro il Lumezzane ( 2 a 2 il risultato finale), con due sostituzioni forzate nella prima mezzora, tutto ciò che è stato preparato in settimana è andato un po’ a dissolversi e la tattica di principio si è ben presto trasformata in tattica applicata, da risolvere nell’immediatezza.

    E’ curata molto anche l’auto analisi: ovvero una forma di team analysis con cui non si disdegna di sottolineare particolari errori d’impostazione tecnico tattica della Reggiana stessa, in particolare nella fase difensiva. E’ curata da un collaboratore tecnico della società, ex difensore tra le altre di Inter, Bari, Lucchese, Venezia e Reggiana che risponde al nome di Marcello Montanari. Questo ulteriore mezzo consente di intervenire laddove si sbaglia e soprattutto di far meglio comprendere ai singoli calciatori particolari mancanze in molti casi negate dagli stessi ma inevitabilmente smentite dalla fatidica prova video…

    A cura di Claudio Damiani

    Claudio Damiani

  2. La presentazione video della squadra da affrontare – seconda parte

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    Di Daniele Zoratto – Relatore Prof. E. Ferrari – Tesi dl Corso Master F.I.G.C. 2005/06; Fonte: Settore Tecnico

    Riprendiamo il discorso iniziato nella prima parte relativo alla redazione (raccolta dati, analisi ed elaborazione, esposizione), di un’analisi video riguardante l’avversaria da affrontare, sulla base dell’esperienza dell’ex giocatore del Parma e attuale tecnico della Nazionale U17, Daniele Zoratto.

    L’ESPERIENZA – Cosa​ il​ giocatore ​vuol ​vedere​ dal ​video ​di​ una​ squadra​ avversaria? Considerando l’esperienza fatta da giocatore e da collaboratore tecnico con diversi allenatori ritengo la preparazione video importante per:

    • ​avere un quadro completo dei concetti di gioco della squadra che si andrà ad affrontare;
    • ​valutare la condizione psico-fisica;
    • ​individuare e selezionare le azioni che tendono a ripetersi durante la gara;
    • ​il comportamento della difesa, del centrocampo e dell’attacco in fase di possesso palla o di non possesso palla;
    • ​individuare come la squadra difende e come attacca; come effettuano le situazioni di palle inattive a favore e contro; individuare i movimenti più importanti dei singoli giocatori e capirne le caratteristiche tecnico-tattiche e fisiche;

    imageQueste situazioni devono essere selezionate per poi spiegare ai giocatori le strategie da attuare in funzione delle caratteristiche individuali e di squadra per evitare il più possibile le sorprese durante la competizione. Per catalogare in maniera razionale tutte le variabili ho trovato interessante la scheda che ha preparato il Sig. A. Zaccheroni da me modificata in alcuni punti.

    Questo tipo di lavoro richiede competenza, esperienza e tempo. Un aspetto importante nella ricerca e montaggio delle immagini riguarda il rapporto strategico interpersonale che si instaura tra allenatore e collaboratore in quanto la presentazione del VIDEO deve soprattutto rispecchiare la filosofia dell’allenatore.

    Durante questo lavoro mi avvalgo di un collaboratore per poter essere più preciso nell’analisi delle immagini, avendo così la possibilità di confrontarmi ed essere aiutato nella parte tecnica del montaggio.

    Il giocatore generalmente dal video vuole vedere: qual è il sistema di gioco della squadra avversaria, ​quali​ sono le caratteristiche del giocatore che andrà ad affrontare nella sua zona, quali i movimenti che l’avversario potrebbe ripetere più spesso nel corso della partita,​capire se questi movimenti saranno fatti in combinazione con altri giocatori.

    Maggiori informazioni riceve il giocatore sugli avversari e sulle strategie adottate dalla squadra avversaria, minori saranno le sorprese che potrà avere il giocatore durante la partita. Queste considerazioni portano anche il giocatore ad avere minori ansie e più sicurezze per se stesso e per il gruppo.

    La tecnologia che oggigiorno viene utilizzata nel preparare le partite da’ ovviamente dei vantaggi sia allo Staff Tecnico che hai giocatori, e’ quindi difficile, soprattutto per squadre di alto livello, effettuare delle partite senza avere delle conoscenze approfondite sugli avversari.

    FASI DI PREPARAZIONE AL VIDEO

    Prima fase:

    Analisi dei dati. Si analizzano i dati dell’Analisi quantitativa (1.a) per passare successivamente all’Analisi qualitativa attraverso la visione di alcune partite giocate dalla squadra avversaria identificando i principi del gioco degli avversari su situazioni offensive, difensive e di palle inattive.

    Seconda fase:

    Preparazione del video. Ci si riunisce con i collaboratori cercando di focalizzare le immagini in video che corrispondono ai principi di gioco precedentemente identificati (3.1.). Il video è preparato affinché sia breve ed obbiettivo; è inoltre fondamentale che trasmetta esattamente lo stile di gioco della squadra avversaria.

    Terza fase:

    Analisi individuale. Quindi si cercano sia le informazioni individuali quantitative tecnico-tattiche (per esempio quante volte il giocatore si sovrappone sulla fascia destra, se dribbla o porta palla) che video qualitative sul singolo giocatore con le caratteristiche individuali e sui comportamenti offensivi e difensivi.

    TIPO DELLE IMMAGINI

    I giocatori​ ricevono da parte dell’ allenatore una vera lezione di tutte le caratteristiche della squadra avversaria:

    • ​di gruppo (situazioni tattiche collettive)
    • di ​tattica individuale o tecnica applicata
    • ​passaggio dall’analisi singola a quella tattica di squadra

    imageSi devono preparare informazioni ed immagini individuali da dare ad ognuno dei giocatori con le caratteristiche degli avversari che giocano vicino alla propria zona. Durante il montaggio delle azioni ritengo che si debba seguire una sequenzialità di immagini che ripetano almeno per due o tre volte la stessa finalità di azioni individuale o collettiva.​Per​esempio per quanto riguarda le azioni individuali:

    • ​tagli degli attaccanti
    • ​attacco alla profondità
    • ​inserimento “da dietro”

    Mentre per quanto riguarda le azioni collettive l’esempio potrebbe essere:

    • ripartenze
    • due contro uno in fascia
    • pressing

    Nel montaggio delle immagini si deve fare molta attenzione a quelli che in gergo tecnico vengono definiti dei “segnali”. I segnali sono delle situazioni che si ripetono e indicano una determinata azione specifica. Quando un giocatore per esempio in fase di trequarti campo “scarica palla dietro”, quindi verso la propria porta, a un giocatore che e’ andato a “sostegno” può essere il segnale per il giocatore della zona opposta di effettuare un taglio.

    A cura di Claudio Damiani

    Claudio Damiani

  3. La presentazione video della squadra da affrontare – Prima parte

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    Di Daniele Zoratto – Relatore Prof. E. Ferrari – Tesi dl Corso Master F.I.G.C. 2005/06; Fonte: Settore Tecnico

    PRESENTAZIONELa presentazione video della squadra da affrontare e’ un’analisi che generalmente viene effettuata solo in squadre di alto livello. Negli ultimi anni si ha la possibilità attraverso la televisione e soprattutto attraverso SKY di vedere e registrare le partite del Campionato e delle varie manifestazioni Internazionali.

    E’ possibile avere le registrazioni delle ultime partite della squadra che si dovrà affrontare, inoltre in due o tre stadi italiani e’ stato installato un sistema di registrazione visiva (SICS Digital Stadium) che attraverso una elaborazione computerizzata da’ la possibilità di analizzare non solo le immagini visive da varie angolazioni che permettono di vedere i movimenti di alcuni reparti, ma anche gli aspetti statistici delle prestazioni fisiche. Inoltre con questo sistema e’ possibile tracciare linee che evidenziano le distanze tra due o più giocatori, tra i reparti e di tutta la squadra.

    Mentre nel video si vede il movimento tecnico-tattico del giocatore o di una zona di gioco in prossimità della palla con questa particolare analisi si ha una visione globale reale dei movimenti tattici di tutti i giocatori delle due squadre. Questo tipo di analisi e’ poco utilizzata in Italia a causa dell’alto costo di gestione, solo negli stadi di Parma e Milano sono installate le apparecchiature, in Spagna la metà delle squadre hanno queste apparecchiature gestite da AMISCO, mentre in Inghilterra la ProZone fornisce le informazioni a quasi tutte le squadre Inglesi.

    imageEssendo questo tipo di analisi abbastanza recente ho pensato di sviluppare la mia presentazione analizzando i diversi aspetti che un allenatore deve affrontare per preparare le immagini da presentare alla squadra. Alla presentazione scritta mi sono proposto di allegare un montaggio video di una squadra da affrontare. Oltre alle immagini parziali o globali della squadra avversaria è bene preparare anche quelle che si riferiscono al singolo giocatore.

    Queste informazioni di solito rappresentano alcune azioni del singolo giocatore che vengono assemblate e mostrate ai giocatori che fanno parte di uno specifico reparto e consegnate successivamente su un DVD a livello individuale. Non sempre e’ possibile effettuare questo tipo di informazione. Alcune squadre internazionali come ad esempio il Fulham, il Liverpool o il Chelsea, oltre a consegnare al giocatore il video, trasmettono in circuito chiuso nello spogliatoio questo tipo di immagini.

    INTRODUZIONE – L’analisi individuale e collettiva delle squadre avversarie è un processo di raccolta di informazioni sull’avversario unito a un’analisi sull’effetto che questa informazione potrà avere nella nostra squadra; un processo di raccolta e trattamento di informazioni dei punti forti e deboli degli avversari, al fine di utilizzarli per la preparazione delle partite. La relazione non dovrà essere molto esaustiva e di difficile analisi dal momento che il tempo destinato alla preparazione di una partita è alquanto ridotto. L’allenatore oltre a preparare attentamente il lavoro specifico per le caratteristiche individuali e collettive degli avversari, deve occuparsi di raggiungere l’obbiettivo principale di ogni sessione di allenamento: migliorare le capacità della squadra.

    La definizione di scouting è “un processo comune di osservazione e di analisi delle squadre basato su tre fasi fondamentali di utilizzo della conoscenza.

    • Osservazione – l’obbiettivo di questa prima fase è ottenere un’informazione dettagliata sui comportamenti individuali e collettivi delle squadre durante la competizione analizzata;
    • Preparazione – questa seconda fase è incentrata sul trattamento dell’informazione raccolta;
    • Applicazione – la terza fase è incentrata sull’utilizzazione dell’informazione trattata al fine di adeguare le strategie tecniche esistenti”

    Categorie di informazione. I vari aspetti e questioni relazionate ci portano a raggruppare gli elementi di controllo suddivisi in quattro categorie.

    • Caratteristiche individuali dei giocatori: sono qui inclusi tutti gli elementi di osservazione relativi ai giocatori;
    • Attacco – Tutti gli elementi di osservazione relativi alla squadra quando ha il possesso della palla
    • Difesa – Tutti gli elementi di controllo relativi alla squadra quando non ha il possesso della palla.
    • Ambiente circostante – In questa categoria sono inclusi gli elementi che non sono direttamente collegati alla partita in sé, bensì alle condizioni cui essa si svolge.

    Vi sono due forme di analisi delle partite che se bene sono complementari, è interessante analizzarle singolarmente per poi trarre delle conclusioni:

    • Analisi quantitativa. Come citato nel libro del Dott. F. Ferrari “I dati numerici trattano di quantità (quanti sono) e di frequenza (quante volte si ripetono), ma hanno un grande limite: non spiegano il perché di una situazione, di un risultato: non esprimono il dettaglio ed il motivo contingente, indagini che rappresentano l’argomento fondamentale per un allenatore”. Questa analisi viene definita SCOUTING e sono per esempio imagequante occasioni da gol vengono create; in che modo vengono realizzati i goal (sui tagli su ripartenze ecc.); si analizzano la quantità di passaggi corti, lunghi o alternati per individuare il tipo di gioco, la zona di inizio dell’azione dove il gioco si sviluppa maggiormente; le palle inattive (azione giocata a palla ferma). Queste statistiche possono essere prese in considerazione solamente dopo aver analizzato molte partite della squadra da affrontare.
    • Analisi qualitativa. Oggigiorno sostituisce o si preferisce per la maggior parte delle informazioni e viene effettuata attraverso l’assemblaggio di immagini video. Viene valutata in base al modulo di gioco (o sistema) degli avversari analizzando in primo luogo le situazioni di gioco o combinazioni che si ripetono frequentemente per poter dare una risposta adeguata in partita all’avversario.

    La raccolta di queste informazioni da’ la possibilità di preparare un serie di allenamenti “strategici” prima di ogni partita per mettere in pratica le principali giocate degli avversari e poter così trovare soluzioni.. Questi allenamenti è come se fossero spezzoni di partita contro la squadra da affrontare dove tutto è studiato e simulato. Il calcio non è una scienza esatta, ma questi dati e immagini aiutano molto i giocatori sul campo affinché non si facciano trovare impreparati. Oltre ai giocatori anche l’allenatore acquista maggiore sicurezza nella preparazione della strategia tattica della partita.

    Claudio Damiani

    A cura di Claudio Damiani

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