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  1. Scommesse sportive: cosa sono le puntate Over 1.5.

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    Anche per gli scommettitori più accaniti è oramai difficile rimanere al passo con le molte novità introdotte ogni settimana nel mondo delle scommesse sportive soprattutto per quanto riguarda il settore online con la sua continua ricerca di espansione e innovazione.

    Una tipologia di puntata diventata molto popolare nell’ultimo periodo è quella definita Over ed in particolare la giocata Over 1.5.

    Importante: mistermanager.it è un sito di formazione, pertanto i contenuti del sito non rappresentano un incentivo al gioco d’azzardo né tantomeno costituiscono forma di pubblicità, come indicato dall’AGCOM nelle Linee Guida (allegate alla delibera 132/19/CONS).

    Se hai meno di 18 anni e sei uno scommettitore con problemi di gioco abbandona subito questa pagina!

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    Cosa si intende con puntata Over.

    Quando si parla di puntata Over, si vuole andare a scommettere sulla quantità dei gol segnati durante una determinata partita. Quando si scommette sull’Over, si presume che verranno segnati più gol di quelli indicati dal valore prestabilito. Nel caso specifico dell’Over 1.5, il valore prestabilito è appunto di 1.5 gol per partita. Da notare e tenere ben presente è il fatto che vengono valutati solamente i gol segnati nei 90 minuti di gioco regolamentari e sono esclusi quelli eventualmente convalidati nei minuti supplementari.

    L’Over 1.5 è una delle quote migliori per vincere le proprie schedine oltre ad essere molto intuitiva e facile da giocare, caratteristica che l’ha resa sempre più famosa tra gli scommettitori di tutto il mondo.

    Andiamo a vedere in dettaglio un esempio pratico. Ipotizziamo di scommettere sull’Over 1.5 per la partita Spal – Juventus: se il match dovesse finire con il risultato di 0 – 1 si finirebbe per perdere la schedina poiché il totale dei gol segnati durante l’evento è 1 e quindi inferiore al valore prestabilito di 1.5; se invece la partita dovesse finire 2 – 1, si otterrebbe una vincita poiché, in questo caso, il numero totale di gol segnati sarebbe di 3, valore superiore ad 1.5.

    Si vede fin da subito come le possibilità di vincita della scommessa Over 1.5 siano relativamente elevate dato che gli unici risultati negativi sarebbero uno zero a zero o 1 – 0.

    Uno dei modi migliori per avvicinarsi a questa tipologia di scommessa limitando i rischi è quello di studiare attentamente le statistiche, disponibili online su molti siti di betting e non, su prestazioni delle squadre, stato di forma e media di gol per ogni campionato. Avere una buona conoscenza del settore su cui si vuole scommettere è sempre una buona decisione perché aiuta a limitare i rischi e aumenta le proprie probabilità di vittoria. Le ultime statistiche pubblicate mostrano per esempio come il campionato maggiore tedesco sia quello con la percentuale più alta di gol segnati.

    I bookmaker cercano naturalmente di limitare i payout dell’Over 1.5 assegnando quote minori alle squadre famose per i molti gol segnati ma allo stesso tempo pagano molto bene per quelle con poche reti all’attivo.

    Come per tutte le tipologie di scommesse, anche per l’Over 1.5 esistono sistemi matematici che consentono di limitare i rischi e sfruttare al massimo le quote offerte per questo metodo di puntata.

    La difficoltà maggiore sta nel scegliere su quali eventi scommettere ed è anche qui che una buona conoscenza dei campionati offerti e delle statistiche passate può portare ottime ricompense.

  2. Sono tornate le 7 sorelle?

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    In questo calcio moderno spesso capita che piccole società riescano a raggiungere obiettivi importanti come Europa (vedi Sassuolo) o campionati nazionali e relativa Champions (vedi Leicester): ma in Italia potrebbe essere tornato il momento delle “7 sorelle”?

    L’argomento “7 sorelle” non è magari proprio alla portata dei più giovani mentre invece, per chi ha qualche anno in più, era l’argomento classico per ciò che concerne le qualificazioni europee: l’andamento delle sette sorelle, le sette grandi società italiane, era l’argomento di tutti i tifosi italiani che non si chiedevano, come magari accade oggi, se la propria squadra sarebbe riuscita ad arrivare in Europa o meno, quanto se fosse stata in grado di andare in Champions oppure no, possibilmente senza passare dai preliminari. La qualità del calcio italiano ha fatto si che, nell’arco di un decennio, si sia passati dalla domanda “andiamo in Champions?” a “arriviamo almeno nei primi 6 per giocare in Europa?”

    Eppure quest’anno, al netto delle “grandi” di oggi che sono Juventus e Napoli, sembra davvero che le altre “5 sorelle” siano veramente in grado di fare un campionato da protagonisti: proviamo ad analizzare velocemente una ad una per valutarne le effettive possibilità a fine stagione.

    Inter: attualmente terza in classifica è probabilmente la squadra con la situazione un po’più complessa rispetto alle altre sorelle. A fronte di una squadra decisamente composta di grandi nomi, la qualità del gioco sembra risultare decisamente latitante specie quando l’avversario non è la Juventus di turno. Servirà pazienza per i tifosi nerazzurri durante la stagione che potrebbe essere placata magari schierando qualche giovane di turno che tanto piace al tifoso affezionato ai colori della società e che potrebbe anche far chiudere più di un occhio sulle mancanze del De Boer allenatore. Credo sia più pronta per un Europa League che per una Champions dove però si candida sicuramente come outsider.

    Roma: quarta dopo una sconfitta per 3-1 contro il Torino secondo me i giallorossi hanno guadagnato meno di quanto probabilmente avrebbero dovuto. Difficile capire di chi sia la colpa, probabilmente solo un difetto di condizione e di fiducia che sta portando i giocatori più quotati lontano dalle loro prestazioni più ottimali. Probabile che la stagione giallorossa fosse stata studiata diversamente (pensando al passaggio in Champions), probabile che vedremo tra un mese la Roma al top della condizione per poi essere di nuovo al top verso primavera e chiudere al top il campionato. Secondo me possono arrivare tranquillamente in Champions se riescono a mantenere la calma nei momenti complicati.

    Lazio: è forse la squadra che mi ha impressionato di meno, a fronte di una qualità della rosa secondo me di buon livello (specie in attacco). Probabilmente sono da risolvere i problemi caratteriali della rosa, con forse troppe prime donne a fronte di un organico che ha bisogno soprattutto di solidità: una solidità che non sempre sarà in grado di mantenere un allenatore non proprio esperto come Inzaghi (Simone). Probabilmente saranno la “settima sorella”, fuori dalle coppe.

    Milan: sesto posto, grande contestazione dei tifosi è forse il miglior Milan a livello di solidità degli ultimi anni. A fronte di un potenziale offensivo non proprio al top, la formazione di Montella sembra essere molto più attenta a “non prenderne” che “a segnarne”. Un aspetto molto importante specie in un campionato duro come quello italiano: improbabile un arrivo in Champions, secondo me il Milan se mantiene la concentrazione attuale può togliersi la soddisfazione di ritornare almeno in Europa League dopo 3 anni di assenza dal palcoscenico continentale.

    Fiorentina: la classifica non le da un grande vantaggio, attualmente 12esima, anche perchè a differenza di tutte le altre ha una partita in meno (altrimenti con 3 punti probabili in più sarebbe al quarto posto) la formazione di Sousa sembra più pronta per giocarsela per l’Europa League che per la Champions. Personalmente mi piace la squadra viola, ha un gioco molto interessante anche se difficile da gestire in Italia. Forse quasi con più probabilità di fare bene in Europa che nello stivale, non credo sia un problema rimanere nei top 6.

    E voi che ne pensate, sono veramente tornate le “7 sorelle”?

  3. Milan ennesimo fallimento o inizio di una nuova era?

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    a cura di Paolo Riva*

    L’inizio di stagione non è stato dei più semplici per il Milan ed anche quest’anno la domanda sorge spontanea: siamo di fronte all’ennesimo fallimento?

    Non è semplice fare una disamina oggettiva al termine di 3 giornate di campionato, un numero troppo esiguo di partite che sicuramente non sono un target affidabile per qualsiasi tipo di conclusione; eppure per quanto riguarda i rossoneri sembra di essere di fronte, anche quest’anno, ad una stagione che si prevede come un calvario.

    Dopo una partita giocata assolutamente ad alto livello con l’esordio a S.Siro vinto per 3-2 contro il Torino con un rigore parato da Donnarumma in pieno tempo di recupero, il Milan ha poi impattato al S.Paolo con 2 giocatori espulsi e con un risultato che, per quanto negativo, poteva essere giustificato dal livello di un avversario ben oltre le possibilità dei rossoneri. Eppure la sconfitta interna contro l’Udinese, maturata per 0-1 con un gol di Perica pochi minuti dalla fine, riaprono sulla formazione di Montella la tragica domanda di cui al titolo.

    Quindi cosa devono aspettarsi i tifosi rossoneri? Cosa non ha funzionato di questa formazione e da cosa invece bisogna ripartire? Proviamo ad analizzare con la maggiore oggettività quanto mostrato dal Milan e proviamo quindi a rispondere alla domanda iniziale.

    COSA HA FUNZIONATO?

    Maturità Difensiva: per quanto i risultati possano dire assolutamente il contrario, quello che ha stupito di questo Milan rispetto al passato è la maturità difensiva acquisita con gli interpreti presenti (che poi non sono cambiati molto dall’anno scorso). Con un Donnarumma meno “caduto dal cielo”, un Romagnoli che sta imparando a guidare l’intero reparto sono probabilmente le note più liete per una squadra che deve ripartire dai suoi gioielli se vuole ritrovare prima di tutto se stesso.

    I Giovani Talenti: per una squadra come il Milan è strano pensare che i giocatori che stanno dimostrando di più in questo inizio di stagione non siano i campioni strapagati, ma i giovani straripanti che vogliono emergere. I già citati Donnarumma e Romagnoli, insieme a Niang e Suso stanno dimostrando giorno dopo giorno perchè sono nella formazione rossonera. Le loro prestazioni entusiasmano a tratti i tifosi rossoneri, ma risultano ancora troppo discontinue per dare solidità ad una ciurma un po allo sbando.

    Allenatore: per quanto questo 4-3-3 non stia dimostrando grandi risultati, sul piano del gioco quello del Milan sembra attualmente il migliore che viene mostrato dai rossoneri da qualche anno. Difficile pensare a Montella come salvatore della patria, bisognerà capire se la dirigenza (oltre i tifosi) sarà in grado di avere pazienza a sufficienza per attendere, oltre al gioco, anche i risultati.

    COSA NON HA FUNZIONATO?

    Fase di impostazione: quello che si nota dalle gare dei rossoneri è che, a fronte di una fase offensiva decisamente compassata, quello che manca è un creatore di gioco. Il pallone si muove per lo piu su linee orizzontali specie dopo la trequarti di campo: una lentezza che comporta ben due lati negativi; da un lato i rossoneri permettono alla linea difensiva avversaria di rientrare e chiudere tutti gli spazi, dall’altro la lentezza nel movimento del pallone, oltre che dei giocatori a ricercare gli spazi, permette agli avversari di recuperare palla e costringere il Milan a transizioni negative che, nella maggior parte dei casi, risultano catastrofici a livello di risultato.

    Carlos Bacca: siamo diventati pazzi? Mettiamo in discussione il miglior giocatore rossonero della passata stagione. Difficile contestare le qualità del singolo: ha gia dimostrato, fin dalla prima gara, che può battere da solo le squadre avversarie. Quello che si può contestare all’attaccante sudamericano è la sostanziale immobilità nel fronte offensivo specie quando gli spazi si chiudono. I palloni toccati contro l’Udinese si contano sulle dita di una mano oltre ai tiri in porta che, con i bianconeri a San Siro, sono stati uguali a 0. Probabilmente il sistema di gioco non aiuta il giocatore ad esprimersi al meglio, un problema che bisognerà valutare attentamente nelle prossime giornate.

    Centrocampo: il fatto di giocare quasi costantemente con un uomo in meno in mediana non aiuta il centrocampo dei rossoneri, che vive con grosse difficoltà qualsiasi situazione gli si porga davanti. In fase di impostazione manca personalità, aspetto che si manifesta ancora maggiormente in fase di transizione, sia negativa che positiva, dove i rossoneri vanno in difficoltà concedendo troppo gioco agli avversari. Ripartire da almeno un interprete con un carisma molto elevato, quello che prova a fare in parte Kucka quando schierato, sicuramente darebbe più solidità al reparto, aiutando il Milan ad essere più concreto in fase di difficoltà.

    COSA ASPETTARSI?

    Personalmente Montella è un allenatore che mi piace e sono convinto che, con il tempo, riuscirà a trovare la quadratura del cerchio anche con l’inserimento di qualche elemento di sua fiducia (vedasi Mati Fernandez). Il problema è il solito: il Milan ha poco tempo, e soprattutto voglia, di aspettare che i risultati arrivino con calma, per cui siamo alla solita diatriba del “vincere subito”. Quello che Montella potrebbe fare, probabilmente, per creare una nuova era rossonera è vincere probabilmente l’unica competizione conquistabile quest’anno: la Supercoppa Italiana contro la Juventus. Il problema dell’aeroplanino è l’avversario: un avversario che al di là delle qualità di individuali può essere la cartina al tornasole che può mostrare i più come, l’avversario che la passata stagione ha sconfitto i rossoneri in finale di Coppa Italia, possa essere domato come a vendicare una competizione che, l’anno precedente, doveva essere l’obiettivo che poi è andato, miseramente, fallito.

    * A cura di Paolo Riva, collabora come scout in Serie D per società di primo livello come Piacenza Calcio, partecipa come contributore per diverse testate sportive online quali footballscouting.it e mistermanager.it. E’ inoltre Co-Founder di Sports Open Data, organizzazione no-profit per la raccolta e l’elaborazione di statistiche sportive

  4. Juventus, campionato finito prima di iniziare?

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    a cura di Paolo Riva*

    Manca ancora 1 mese alla fine del calciomercato, qualcosa meno prima dell’inizio del campionato, eppure la domanda sorge spontanea: la Juventus ha già vinto il campionato?

    Forse come non succedeva da anni una squadra di serie A sembra essere diventata una “big” a livello europeo: la Juventus è riuscita a costruire in questi anni una reputazione che non si vedeva, rispetto a una squadra di serie A, probabilmente da inizio secolo. I bianconeri sono diventati la meta preferita da molti giocatori: talmente desiderata che, gli stessi, sono disposti ad aspettare l’offerta della società italiana pur di poter far parte di un progetto, quello juventino, che può essere definito solo con un termine: vincere.

    Dani Alves, Miralem Pjanic e Gonzalo Higuain sono solo 3 dei nomi più interessanti arrivati alla corte di Max Allegri, seppur con la attualmente probabile cessione di Paul Pogba (anche se tutto sembra fatto, si aspetta solo l’ufficialità delle parti), che non possono far pensare ad una Juventus che pensa “solo al campionato”.

    L’obiettivo, magari non dichiarato o semplicemente indicato tra le righe è, ovviamente, la coppa dalle grandi orecchie: acquistati uomini di esperienza internazionale e di talento indiscutibile, abbinati ad un mix di talento già presente e fortemente affamato in Europa: se da un lato abbiamo giocatori come Dani Alves che hanno vinto in Europa e non solo potendo portare la loro esperienza alla maggior parte dei giocatori in rosa, dall’altra la presenza di giocatori di immenso talento e fortemente affamati (Pjanic, Higuain e Dybala su tutti) possono trasformarsi in un vero e proprio crack a livello continentale.

    Ovviamente le voci vanno tutte in una direzione: Juventus già vincente di coppa italia e campionato ed in attesa di giocarsela fino in fondo in Champions League; ma sarà veramente così? Le quote dei principali bookmaker parlano chiaro: Juventus quotata a 1.50 per la vittoria della serie A e primo contendente, la Roma, a 7.00; una disparità già scritta che però rischia di rivelarsi in un’arma a doppio taglio per i bianconeri. La loro squadra B è sicuramente adeguata a giocarsela in Italia senza problemi (un attacco Mandzukic – Zaza in Italia se lo sognano l’80% delle squadre), ma sarà in grado di avere la capacità di esserci nei momenti che contano? L’anno scorso la grande rimonta bianconera, sicuramente merito di ogni giocatore in rosa, è valsa la vittoria finale anche a causa di un’autoeliminazione delle dirette contendenti che ha assolutamente dell’incredibile. Quest’anno però le contendenti potrebbero avere un obiettivo in più, un obiettivo silenzioso che potrebbe rivelarsi anche più catastrofico per i bianconeri: battere la corazzata Juventus: un atteggiamento, questo, che potrebbe rivelarsi pericoloso nelle fasi che contano (da Febbraio a Maggio) con conseguente possibilità da parte delle “altre” di portarsi a casa lo scalpo della serie A: uno scenario forse più assurdo che reale, ma che però potrebbe portare a guardare il nostro campionato con un interesse ancora maggiore.

    Attenzione Juve: un occhio all’Europa, ma soprattutto un occhio all’Italia.

    A cura di Paolo Riva, collabora come scout in Serie D per società di primo livello come Piacenza Calcio, partecipa come contributore per diverse testate sportive online quali footballscouting.it e mistermanager.it. E’ inoltre Co-Founder di Sports Open Data, organizzazione no-profit per la raccolta e l’elaborazione di statistiche sportive

  5. Saranno Scout – Analisi su Mauro Icardi

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    a cura di Fabio Piscione*

    Iniziamo questa settimana un nuova rubrica che vuole essere una sorta di “trampolino di lancio” per chi, come molti voi lettori, vuole provare a diventare scout. Per questo prendiamo a prestito la categoria “Talenti Emergenti” in maniera anomala, rapportandoci non ai giocatori, in questo caso, ma agli “Scout Emergenti”. Sentitevi liberi di commentare e dire la vs.opinione in merito aiutando questi talenti a crescere migliorando le loro analisi, ponendo anche il vs.contraddittorio in merito.

    Se anche voi volete scrivere la vostra analisi, contattateci proponendo un vs.articolo: insieme lo adatteremo ai contenuti web di mistermanager.it dandovi la visibilità che meritate, aiutandovi anche a mettervi un po più in gioco; passiamo ora alla scheda preparata da Fabio Piscione su Mauro Icardi.

    MAURO ICARDI
    Società: Inter
    Anno di nascita: 1993
    Nazionalità: Argentina

    Schierato come attaccante centrale in un sistema di gioco che varia dal 4-2-1-3 al 4-5-1. Giocatore dotato di una buona tecnica individuale, predilige la protezione della palla con scarico ai compagni vicini. Ottima capacità di smarcarsi e farsi vedere negli spazi vuoti giocando spesso sul filo del fuorigioco. Ha delle spiccate doti realizzative, specialmente dall’interno dell’area di rigore. Anche se marcato da giocatori più alti di lui, il giocatore ha dimostrato di saperli sovrastare nel colpo di testa, segnando numerosi gol.
    Predilige l’uso del piede destro, il mancino non viene usato molto. Per quanto riguarda la conclusione a rete, ha una certa confidenza col tiro piazzato quando si trova a tu per tu col portiere. Da fuori area il tiro piazzato è buono, quello di potenza non si è visto molto spesso. Inadatto a coprire un ruolo da attaccante esterno, in quanto gli mancano quella tecnica e velocità necessaria a correre lungo la fascia.
    Nonostante le caratteristiche da uomo d’area, in caso di necessità il giocatore ha saputo adattarsi a fare l’attaccante di manovra, andando incontro al pallone per smistare il gioco e sfornando anche qualche assist per i compagni. È il tipo di attaccante che chiede spesso l’uno – due, dando il pallone al compagno e scattando nello spazio per il pallone di ritorno.
    Un suo tipico movimento è quello di attendere il pallone quasi fermo per poi scattare verso il pallone o nello spazio un momento prima della partenza del cross o del passaggio, rendendosi quasi immarcabile. Ottima capacità nella realizzazione dei calci di rigore, scelto appunto come rigorista della squadra. Giocatore che pressa e lotta sui difensori in possesso di palla senza risparmiarsi. A livello di resistenza fisica ha dimostrato di saper resistere senza troppi problemi per 90 minuti, mantenendo abbastanza costante il proprio ritmo. La muscolatura è solida e fin’ora non si sono verificati gravi infortuni tali da far temere per la salute futura del giocatore.
    Sotto il punto di vista della mentalità sembra dare l’impressione di un ragazzo serio e responsabile, pronto a caricarsi la squadra sulle spalle.
    Non si sono mai verificate scene di proteste eccessive, è sempre stato nei limiti del regolamento quando si tratta di rivolgersi al direttore di gara. Ha il difetto di estraniarsi dal gioco di tanto in tanto, aspettando palloni all’interno dell’area di rigore, fattore che può essere migliorato col passare del tempo. Nonostante la giovane età non sembra dare segni di sregolatezza nella vita privata. È un giocatore molto deciso a far bene e a migliorare il proprio palmares. La via è quella giusta e se dovesse continuare su questa strada potrebbe diventare un top player a livello mondiale.

    *Fabio Piscione gioca a calcio dall’età di 6 anni. Attualmente impegnato nel suo primo corso da osservatore, punta a diventare uno scout a livello nazionale ed europeo.

  6. Quale sarà il futuro del Milan?

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    Sono ormai parecchi anni che i rossoneri sono lontani dalle posizioni di vetta: riusciranno a tornare in testa alla classifica in tempi brevi?

    Il campionato di serie A è stato fondamentalmente monopolizzato dalla Juventus: i bianconeri, dopo le vicende che li hanno visti lontani dalle posizioni che contano anche a causa di vicende che con il calcio giocato hanno poco a che fare, hanno praticamente distrutto la concorrenza con un progetto vincente non solo in campo (con giocatori di qualità come Pogba o Vidal), ma anche fuori con la costruzione di una società come un’azienda e naturalmente dello Juventus Stadium, vero e proprio fiore all’occhiello delle infrastrutture sportive italiane.

    Delle squadre che, più di tutte, è sparita dai radar delle posizioni di testa probabilmente il Milan è quella che ha subito una parabola discendente peggiore. Sono molti gli aspetti che, insieme, hanno provocato una caduta libera della società di Silvio Berlusconi: tanti, magari non sempre gravi, problemi che insieme hanno causato un’emorraggia che sembra difficilmente curabile senza un intervento esterno.

    In primis la rosa della squadra, probabilmente l’aspetto che in questo momento è più sotto gli occhi dei tifosi (in maniera negativa), ma che probabilmente è anche quello risultato più positivo al termine di questa stagione. Se da un lato sotto i riflettori appaiono le prestazioni magari non sempre all’altezza anche di nomi altisonanti (vedasi capitan Montolivo o il sempre citato Mario Balotelli), dall’altro molti nuovi acquisti hanno fatto un’ottima prestazione. Alcuni esterni quasi come scommesse (vedasi Bacca) altri interni e magari insperati (leggasi Donnarumma) e, purtroppo, alcuni inaspettati seppur in negativo (come ad esempio Bertolacci): quindi se da un lato qualcosa è andato storto, di certo molto è da ritenersi positivo e bisogna impegnarsi a vedere questo piccolo spiraglio di luce per ripartire verso le posizioni che contano.

    Secondo argomento, quello che fa discutere di più i giornalisti probabilmente, è il comparto tecnico. Ci sono stati anni in cui vigeva la leggenda del “…al Milan non si esonerano gli allenatori…” per passare all’attuale “5 allenatori in 2 anni”. Qui l’errore dirigenziale è stato molto grave: la voglia di riuscire a costruirsi l’allenatore in casa, purtroppo, ha portato i rossoneri a perdere una propria identità a fronte della ricerca di una nuova, sempre diversa, a seconda del mister di turno. Dove non arrivano i risultati a fare l’esonero ci pensano il carettere dell’allenatore a portare verso una risoluzione che non può fare altro che male ad una società in cerca di stabilità. Quasi assurdo pensare che l’allenatore è l’unico dei problemi (troppi i cambi a fronte di risultati uguali), con conseguente domanda spontanea: davvero servirà l’intervento di Brocchi per poter aiutare il Milan a vincere la Coppa Italia?

    Ultimo argomento che probabilmente merita un approfondimento è sicuramente l’aspetto dirigenziale: inutile nascondersi dietro a un dito, questa dirigenza sembra aver perso completamente il polso della situazione. Spesso con troppo poco mordente anche a causa di troppe condizioni da soddisfare per ogni singola decisione, troppe mani da stringere per riuscire ad arrivare a concludere un’attività. Questa burocrazia “obbligata” fa si che i tempi sportivi, tendenzialmente molto rapidi specie in ottica “prendere l’occasione al volo”, si dilatino in maniera abnorme, portando alla fondamentale debolezza societaria in qualsiasi trattativa sia essa interna ed esterna. A questo va aggiunto anche una debolezza societaria che, oltretutto, nasce dalla mancanza di visibilità al di fuori del territorio nazionale.

    Quindi quale sarà il futuro del Milan? Difficile dirlo, molto dipenderà dal suo presidente. Credo che un intervento esterno sia necessario, magari non un allontamento del presidente Berlusconi (anche se probabilmente potrebbe giovare anche di più). La necessità primaria è costruire sicuramente un progetto solido a livello sportivo: avere il coraggio di credere in un allenatore, nel bene e nel male (in questo caso probabilmente il concetto “Milan ai milanisti” dovrebbe far arrivare un allenatore in orbita rossonera nel passato: escludendo Ancelotti un papabile potrebbe essere Donadoni ad esempio), ma soprattutto di seguire le sue direttive per costruire una squadra vincente non nell’immediato, ma almeno nel breve. Considerando la situazione attuale difficile ipotizzare una società vincente prima di 3 anni: sempre che le condizioni di solidità si mantengano e portino dritte ad un progetto realistico che l’intera dirigenza abbia il coraggio di difendere anche durante i periodi più complicati. Per ora non resta che vedere se l’offerta cinese verrà accettata, che il Milan diventi di proprietà orientale?

  7. Per vincere servono i soldi nel calcio di oggi?

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    La favola del Leicester, che non è ancora conclusa perchè tenuta viva dalla concorrenza del Tottenham Hotspur, fa sorgere una domanda importante: servono ancora i soldi per vincere oggi?

    Nel calcio di oggi le squadre che portano con se un maggiore fatturato (es: PSG, Man City, Barca, Real Madrid e così via) sono anche quelle su cui tutti, o quasi, pensano di puntare su un ipotetica vittoria per le competizioni nazionali o continentali: quello che però, quest’anno più di altri probabilmente, sta emergendo è che, forse, non son solo i soldi ad essere importanti quanto la bontà di un progetto e, spesso, anche la sua programmazione.

    Le parole di Ranieri, sotto questo aspetto, sono la cartina al tornasole di quanto esposto nel nostro titolo-domanda: “Non siamo una squadra di campioni, siamo una squadra che scende in campo per divertirsi unita a raggiungere un obiettivo come se fossimo tutti un solo uomo”.

    E’evidente che il progetto Leicester è probabilmente più unico che raro: sarà complicato per loro, nella prossima stagione, riuscire a ripetere le performance di quest’anno, oltre che naturalmente sarà interessante vedere se, i campioni tanto emersi in Premier League quest’anno nei foxies, manterranno le performance anche nella massima competizione continentale, l’europeo. Rimane comunque lo spunto per poter provare a rispondere alla domanda: quindi, per vincere, i soldi servono?

    Probabilmente per vincere una volta, in maniera estemporanea, no. La moltitudine di competizioni continentali, le amichevoli internazionali a campionati fermi, i ritmi delle gare sempre più serrate fanno si che, formazioni magari meno impegnate, ma organizzate comunque in maniera eccellente, siano in grado di spodestare i giganti nei propri campionati nazionali. Sicuramente quella dei foxies di Ranieri è la storia con maggiore visibilità, ma anche in casa nostra possiamo seguire la storia di un Crotone che, dopo anni di programmazione, è riuscito finalmente a raggiungere la massima serie: un progeto, quello della formazione calabrese, che dimostra come non siano solo i milioni spesi immediatamente possano protare a risultati importanti.

    La continuità di prestazione, insieme ad una concretezza ed una voglia di raggiungere l’obiettivo importante, possono aiutare formazioni di seconda fascia (o magari non di primissima) a raggiungere risultati che nemmeno i bookmaker più ottimisti avrebbero sperato.

    Ci sono campionati dove questo aspetto può avvenire maggiormente? Sicuramente si. L’Inghilterra ha una modalità di distribuzione economica dei diritti televisivi che sicuramente aiuta anche le formazioni più piccole: giocatori di buono/ottimo livello saranno maggiormente interessati ad andare ad una media squadra inglese di Premier che ad una pari livello italiana (diversa la tassazione, diversa la disponibilità economica delle squadre nostrane). Tutto questo unito agli acquisti giusti possono aiutare a creare una favola che pensavamo non si potesse più realizzare: vedere un “underdog” finalmente trionfare, distruggere i poteri forti, aiutarci ad unirci a tifare per il piccolo che vince sul gigante. Con la speranza che però, l’anno prossimo, possa finalmente toccare alla nostra squadra preferita (magari anche in barca al fatto che di soldi ne ha, ma li spende male).

    …Chi ha orecchie per intendere, intenda….

    A cura di Paolo Riva, collabora come scout in Serie D per società di primo livello come Piacenza Calcio, partecipa come contributore per diverse testate sportive online quali footballscouting.it e mistermanager.it. E’ inoltre Co-Founder di Sports Open Data, organizzazione no-profit per la raccolta e l’elaborazione di statistiche sportive.

  8. I perchè della crisi dell’Inter

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    Dall’inizio di gennaio l’Inter ha subito una profonda involuzione culminata con la sconfitta di ieri nel derby. Analizziamo quali sono le cause di questa serie negativa.

    Non è un mistero la cinicità con cui l’Inter, dall’inizio di questa stagione, è riuscita a chiudere con un successo di misura molte partite di questa serie A. Una capacità di vincere che, i maliziosi, avrebbero potuto confluire in semplice “fortuna” (o espressioni più colorate a vs.scelta), ma che trovano una profonda struttura nell’architettura della squadra.

    Partiamo dalla difesa, vero fiore all’occhiello di quest’Inter 2015-2016 (almeno prima di quest’ultimo mese): la coppia di centrali Miranda – Murillo è riuscita in tempi brevissimi a trovare un’affinità, ma soprattutto una solidità, assolutamente unica. La sinergia dei due giocatori sembra costruita negli anni, una capacità di completamento probabilmente uniche nel panorama italiano. A questo va anche aggiunto le prestazioni, di assoluto primo livello di Samir Handanovic: il portiere nerazzurro, fresco di rinnovo contrattuale arrivato nell’ultima sessione estiva, sta dimostrando quanto di meglio riserva il suo repertorio risultando molto spesso il principale artefice delle vittorie nerazzurre.

    Un reparto difensivo a cui vanno aggiunte le qualità di recupero palla a centrocampo: nonostante una linea di mediana spesso sacrificata, specie per ricercare i movimenti dei trequartisti, le prestazioni di Medel stanno dimostrando come, in mezzo al campo, un giocatore che sia in grado di dare solidità al reparto arretrato risulta fondamentale per l’equilibrio di una squadra; da non dimenticare, tra l’altro, che Medel, nonostante sia considerato un centrocampista difensivo più abile nella fase difensiva che offensiva, ha risolto con uno storico gol la sfida, allora, scudetto contro la Roma.

    Cosa è mancato, fino ad oggi all’Inter? Probabilmente la solidità del reparto offensivo, maggiormente visibile con la caduta di prestazione dell’attaccante più prolifico della scorsa stagione Mauro Icardi. Nella scorsa stagione l’attaccante argentino è stato capocannoniere del campionato, a pari merito con Luca Toni, mentre quest’anno fatica ad entrare nelle posizioni di rilievo con soli 8 reti segnate a fronte delle 22 gol del capocannoniere Gonzalo Higuain (da notare, tra l’altro, che il bomber del Napoli ha segnato il numero di reti totalizzate durante l’intera precedente stagione proprio da Icardi). Quindi la colpa è da attribuirsi al solo giovane attaccante argentino? Assolutamente no. Probabilmente è l’intero reparto avanzato a risultare poco efficiente in entrambe le fasi.

    La squadra risulta spesso molto lunga spaccando in due parti la squadra: da un lato il reparto difensivo con 5/6 uomini, dall’altro quello offensivo con i 3 trequartisti e la punta centrale. Questo tipo di sistema di gioco, molto solido in fase difensiva con i giocatori adeguati (come evidenziato sopra), risulta avere 2 difetti sostanziali:

    1. Se il reparto offensivo risulta poco efficace, la lentezza nel recupero del pallone sulla transizione negativa rischia di creare una costante superiorità degli avversari nella loro transizione positiva, agevolando un ipotetico vantaggio per gli avversari.
    2. L’incapacità ad apportare un pressing molto alto, stimolato dalla spaccatura in due tronconi della formazione, per recuperare il pallone il più velocemente possibile (come fa ad esempio il Napoli, per intenderci) rischia di creare disequilibrio ed inefficienza offensiva.

    Questi due punti si sono manifestati, in particolare nella gara contro il Milan, nelle ultime gare: un sistema di gioco dispendioso per la linea mediana può essere applicato con un livello di condizione molto elevato; attualmente l’impressione è che l’Inter sia una fase di condizione discendente (probabilmente legata al recupero effettuato nel periodo natalizio), aspetto che probabilmente si manifesta maggiormente per l’impostazione in campo molto spegiudicato.

    Calerà mai la crisi dell’Inter? Assolutamente si. Bisognerà aspettare che la condizione della formazione di Mancini ritorni in una curva positiva: probabilmente ritroveremo l’Inter in condizione positiva tra un 10-15 giorni, capace quindi di risultare un osso duro come all’inizio di questa stagione.

  9. La crisi della Roma di Garcia

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    * a cura di Paolo Riva

    Dopo la sconfitta casalinga contro l’Atalanta ci soffermiamo ad analizzare i motivi della crisi della Roma per comprenderne ed ipotizzarne possibili soluzioni.

    Non è stata una settimana semplice per la Roma: dopo la sonora scoppolla rimediata in Champions League contro il Barcellona di Luis Enrique, la formzione di Garcia subisce una sonora sconfitta contro l’organizzatissima Atalanta: i nerazzurri, che non meno di due giornate fa avevano fermato il Milan di Mihajlovic a San Siro, sono una formazione molto fisica e ben messa in campo, aspetto che la rende, per le “grandi”, uno di quegli undici molto insidioso specie se non si è al top della forma.

    Al di là del concetto di condizione, indubbiamente tra gli aspetti che stanno penalizzando i giallorossi in questo momento, sono sicuramente alcune scelte tattiche (obbligate e non) a lasciare perplessi di questa gestione Garcia 2015-2016.

    Quali sono gli aspetti negativi che sono emersi, specie nella gara di campionato, di questa Roma?

    • La pochezza del reparto difensivo: già durante la scorsa stagione i giallorossi avevano palesato forti difficoltà nella fase difensiva, specie nella capacità di mantenere la linea di difesa ordinata. Le stesse amnesie, nonostante il cambiamento di alcuni interpreti, si stanno manifestando ancora oggi. Le difficoltà difensive si basano su due aspetti differenti: da un lato la qualità del singolo giocatore non è probabilmente all’altezza, almeno per ora, del campionato italiano (vedasi ad esempio Rudiger, probabilmente ancora acerbo per questa Roma); Rudiger, infatti, si trova costantamente a giocare disallineato rispetto ai suoi compagni di reparto, creando così lo spazio agli avanti avversari di infilarsi negli spazi che si vengono a creare lanciando gli attaccanti verso la propria porta. Dall’altro giocatori come Digne e Florenzi, dotati di un’importantissima spinta offensiva, risultano poco propensi all’aiuto creando le possibilità, per gli avanti avversari, di andare in superiorità numerica o almeno ad affrontare l’uno contro uno verso i difensori centrali.
    • La carenza di un reparto offensivo completo: la Roma ha dominato in Italia, un po’meno in Europa, grazie alla presenza di due giocatori che impersonificano alla perfezione i dettami del gioco di Garcia, ovvero Salah e Gervinho. Se dovessimo definire, in maniera anglofona, il gioco dei giallorossi potremmo definirlo come un “long-pass-and-run”: palla lunga alla ricerca degli spazi per i cursori esterni che sfruttano le loro qualità di corsa per generare occasioni in contropiede; questo tipo di approccio permette alla squadra di difendere con maggiori interpreti, aiutando di fatto il reparto difensivo, cercando di concretizzare le occasioni possibili. Con la perdita temporanea dei due attaccanti, i loro sostituti Iago Falque e Iturbe (che non impersonificano a pieno lo spirito di gioco “long-pass-and-run”) si ritrovano in difficoltà a cercare costantemente gli spazi in profondità, andando ad occupare le zone che vengono controllate da Edin Dzeko, abile nel posizionarsi spalle alla porta per il recupero del pallone, risultando però poco utile non avendo incursori che vanno a cercare la conclusione.

    Non possono però essere solo aspetti negativi quelli che stanno accompagnando la Roma, comunque, nelle zone alte della classifica:

    • La forza del centrocampo: i giallorossi hanno un terzetto di centrocampo tra i più forti della serie A; l’ordine e la completezza del reparto di mediana composto da Nainggolan, Pjanic e De Rossi devono essere la pietra su cui Garcia deve ricostruire questa Roma, magari inserendo un centrocampista in più (Florenzi?) sacrificando magari una punta ed aiutando maggiormente Dzeko alla ricerca della porta.
    • La qualità di Manolas, fortemente cresciuto durante questa stagione, deve essere la base di un reparto difensivo in difficoltà. Probabilmente aiutare maggiormente il reparto con l’inserimento di terzini leggermente meno offensivi anche in modo asimettrico (solo Digne con un difensore più in copertura dal lato opposto) possono permettere di alzare Digne in fase offensiva rischiando la difesa a 3 solo in fase di transizione negativa fornendo una maggiore copertura a centrocampo (con 5 potenziali uomini sulla palla persa).

    A cura di Paolo Riva, Match Analyst per la serie D, collaboratore per diverse testate sportive online quali matchanalysis.it, footballscouting.it e mistermanager.it. E’ inoltre Co-Founder di Sports Open Data, organizzazione no-profit per la raccolta e l’elaborazione di statistiche sportive.

  10. Nicola Sansone: fantasia a Sassuolo!

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    Conclusioni verso la porta (Dati Opta)
    Conclusioni verso la porta (Dati Opta)

    Dalla gara persa dal Sassuolo a Torino contro la Juventus dell’ormai certo terzo scudetto è rimasta sicuramente impressa la buona prestazione del tridente offensivo emiliano composto da Floro Flores, Zaza e Sansone.

    Di quest’ultimo ho estrapolato dall’analisi video della far tre sequenze che definiscono molto bene le caratteristiche tecniche, tattiche e condizionali del giocatore.

    • Suo l’assist utile a sbloccare il risultato dopo una conduzione di palla di circa 60 metri regalato al compagno di reparto Zaza, ma
    • da evidenziare una conversione con controllo (semi) orientato da sinistra verso la zona centrale della trequarti con successiva finta ubriacante e conclusione fuori dello specchio della porta eseguita con il sinistro;
    • quindi una combinazione (1-2), sempre con Zaza a tagliar fuori Pirlo per la conclusione di collo pieno ad incrociare poco sopra l’incrocio dei pali.

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    Un giocatore del ’91 rapido (175cm x 73kg), assolutamente capace nell’1vs1 offensivo; cerca molto il rapporto tecnico con Zaza in zona centrale e non esita a calciare verso la porta avversaria, più di potenza che di precisione. Poco propenso alla fase difensiva (come tutto il reparto d’attacco del Sassuolo) e sostanzialmente apprezzabile dal punto di vista caratteriale e nervoso.

    A cura di Claudio Damiani coach, match & video analyst

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  11. La Juventus soffre ma doma il Sassuolo (video analisi)

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    Parte con freschezza atletica e la giusta dose di concentrazione il Sassuolo; le motivazioni erano alte su entrambe le sponde: la Juve per avvicinarsi sempre più all’obiettivo scudetto, i neroverdi per conquistare punti salvezza.

    Ma gli uomini di Conte, pur evidenziando qualche sbavatura soprattutto a livello difensivo, ha portato a casa l’intera posta in palio.

    In questo estratto di video analisi si vogliono evidenziare a scopo puramente didattico:

    • l’atteggiamento accorto del Sassuolo che tende a non far partire bassi gli avversari, con una manovra ragionata;
    • la contraddizione nel vedere Pirlo libero di ricevere tra la prima e la seconda linea emiliana e di impostare come mai come nelle ultime gare (specialmente di Europa League) gli riusciva.
    • L’arma vincente del primo tempo del Sassuolo: conquista e ripartenza veloce
    • le disposizioni delle due squadre nella fase di possesso e non possesso
    • i calci d’angolo non particolarmente efficaci battuti dalla squadra di casa.

    Annotiamo inoltre, specie nella prima frazione una particolare imprecisione nei passaggi da parte di Pirlo & C. negli ultimi 30 mt e una relativa poca pressione e densità da parte del Sassuolo proprio in questa zona di campo per tutta la durata della gara (evidenziata anche dalle immagini).

    Schermata 2014-04-30 alle 06.24.40
    La disposizione delle due squadre contrapposte a inizio gara

    Addirittura a Ogbonna (negativa la sua prestazione contro avversari con un passo nettamente diverso dal suo), era consentito di portare palla sino alla trequarti offensiva in modo indisturbato!

    Alcuni dati statistici (fonte: Opta)

    • Tiri totali: 14 a 12 per il Sassuolo, in porta 4 a 6, fuori 7 a 5, bloccati 1 a 3;
    • Possesso di palla: Sassuolo 36,4%, Juventus 63,6%;
    • Passaggi Sassuolo: 219 completati su un totale di 303 (72%); Juventus 474/550 (86%).
    • Passaggi in fuori gioco: Sassuolo 2, Juventus 6.
    • Anticipi: Sassuolo 21, Juventus 9.

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    A cura di Claudio Damiani coach, match & video analyst

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  12. Roma – Milan: pillola di video analysis (tiki-taka e gol!)

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    Dalla video analisi di Roma-Milan del 25 aprile 2014, ho estratto una fase di gioco emblematica di cosa sta producendo la Roma di Garcia a livello tecnico-tattico.

    Lo scambio di ruoli effettuato dai giallorossi sia in fase di possesso che in fase difensiva ha oramai raggiunto una sincronia e un’efficacia importante!

    I difensori esterni sono due attaccanti aggiunti che coprono le fasce laterali nell’ 85/90% delle azioni offensive; le tre punte spaziano a destra e sinistra su tutto il fronte difensivo avversario rimanendo costantemente imprevedibili; i tre centrocampisti hanno capacità tecniche che li rendono molto spesso dare inizio alle azioni ragionate dalle retrovie (un po’ meno Nainggolan).

    Roma - Milan disp
    Il modulo della Roma: in campo regna efficace l’imprevedibilità vincente!

    E’ il sistema di gioco che fa vincere la Roma, la filosofia ben inculcata da Garcia ai suoi giocatori; il modulo è molto poco indicativo, è roba da carta stampata e siti web.

    Il modulo di gioco è il posizionamento dei giocatori in campo; il sistema di gioco è l’interpretazione dei ruoli che l’allenatore dà partendo da esso.

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    Alcune statistiche (Fonte Opta)

    Tentativi. Roma: 14 tiri, 2 gol, 4 in porta. Milan: 13 tiri, 5 in porta.

    Possesso palla: Roma: 63,8%. Milan 36,2%.

    Passaggi totali: Roma 560/639. Milan 282/353. Percentuali passaggi completati: Roma 88%, Milan 80%.

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    A cura di Claudio Damiani

  13. Roma – Atalanta: giallorossi a trazione anteriore!

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    La mentalità offensiva della Roma è apparsa palesemente superiore al “pacchetto” tecnico-tattico offerto dagli avversari di turno.

    Difensori esterni a fungere da attaccanti aggiunti, tre punte a spaziare nel fronte offensivo a riempire spazi vuoti e quindi senza dare punti fissi di riferimento agli orobici, con Toloi e Castan sempre attenti e assistiti dalla costante copertura preventiva di Taddei.

    La video analisi vuole sottolineare:

    • L’inizio basso della Roma con De Rossi a scendere tra i due difensori centrali a impostare; Dodo con Maicon già posizionati da “ali” aggiunte a occupare zone che difficilmente sono state percorse da Totti & C.
    • La capacità di corsa di Gervinho autentica spina nel fianco.
    • La conquista e successiva transizione offensiva da “manuale del calcio” che ha scaturito la terza segnatura della Roma.
    Roma - Atalanta Disposizione Iniziale
    La disposizione a inizio gara

    Alcuni dati statistici:

    Possesso palla nettamente a vantaggio dei capitolini (65,6%), che di conseguenza hanno eseguito il maggior numero di passaggi (697 a 360) completati rispettivamente per il 92% contro il 76% dell’Atalanta. Nel computo degli assist vince 3 a 1 la Roma; La Roma ha tirato 7 volte in porta contro le 5 conclusioni nello specchio da parte degli avversari (Dati Opta)

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    Il tabellino:

    Roma-Atalanta 3-1

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6 (79′ Romagnoli 6), Toloi 6, Castan 6, Dodò 6,5; De Rossi 7, Nainggolan 6, Taddei 7; Gervinho 7, Totti 7 (75′ Bastos 6), Ljajic 6,5 (86′ Ricci sv)

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli 6,5; Benalouane 5, Stendardo 5 (73′ Lucchini 6), Yepes 5, Brivio 6; Estigarribia 5,5 (66′ Baselli 6), Cigarini 5,5, Migliaccio 5,5, Bonaventura 6,5; De Luca 6 (59′ Livaja 6); Denis 5,5

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    A cura di Claudio Damiani

  14. Gesti tecnici da Serie A!

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    In questo brevissimo filmato si vogliono enfatizzare due gesti di tecnica calcistica eseguiti da due giocatori del Napoli nel corso della gara di Serie A che la squadra partenopea ha affrontato a Parma il 6 aprile scorso.

    1. Il cross dalla trequarti di Mertens, perfettamente indirizzato nella “zona cieca” all’interno dell’area del Parma.
    2. l’arresto con pallone alto proveniente da un lungo lancio dalle retrovie, di Insigne.

    Sono entrambi giocatori brevilinei, dotati di ottima tecnica calcistica (il primo anche di una discreta forza fisica).

    Nel primo gesto comprendiamo come possa essere efficace anche un cross eseguito non necessariamente dal fondo del campo;

    Esiste una particolare porzione di campo chiamata “zona cieca” data dallo spazio vuoto situato tra la linea difensiva e portiere nella quale, quando passa il pallone, vengono create difficoltà oggettive alla squadra difendente provocata da una mancanza di “visione periferica” a 360 gradi”.

    Le situazioni in cui si può creare la possibilità di eseguire un cross dalla trequarti si verificano molto spesso ed è importante che il giocatore in possesso di palla abbia la capacità di valutare se sia efficace o meno il tipo di gesto che ha intenzione di compiere: “esiste una zona cieca in cui far arrivare la palla?”

    Il gesto di Insigne, è tecnica, estro, fantasia. Si noti come l’arresto del pallone avvenga con entrambi gli arti sollevati e il controllo sia orientato verso l’interno del campo. (Senza sottovalutare, dopo la conversione in conduzione, il perfetto assist sulla testa del compagno Zapata).

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    A cura di Claudio Damiani

  15. Analisi (video) Fiorentina – Milan: contro ogni pronostico!

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    Rossoneri improvvisamente rinati o Fiorentina deconcentrata, al di sotto delle sue potenzialità?

    Il Milan visto in questa gara, in una situazione societaria e tecnica a dir poco complicata, ha mostrato compattezza, voglia di fare e personalità. Reparti ben collegati in fase difensiva, qualche errore a livello individuale certo, ma per ciò che riguarda la fase di non possesso la squadra si è ben comportata.

    Fiorentina - Milan
    La disposizione delle due squadre contrapposte a inizio gara

    In fase offensiva, si son viste più d’una transizione eseguita con velocità e concretezza. Gli elementi che maggiormente hanno partecipato alle azioni di contropiede sono stati Kakà, Muntari, Honda (ottima la sua prestazione) e Taarabt.

    La Fiorentina, sembrava avesse trovato una serata diversa dalle altre, quelle che nel calcio possono capitare ma che per gli obiettivi e le aspirazioni viola, non devono persistere. Più un problema di approccio alla gara, seppur al primo tentativo di inizio dell’azione basso del Milan, un’azione di pressing andato a buon fine lasciasse presagire a tutt’altra mentalità.

    [vimeo]https://vimeo.com/90272819[/vimeo]

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomovic (23′ st Wolski), G. Rodriguez, Savic, Pasqual ( 18′ Roncaglia); Mati Fernandez, Ambrosini, Borja Valero; Joaquin (34′ st Matos), Matri, Cuadrado. A disp.: Rosati, Lupatelli, Diakitè, Fazzi, Venuti, Bakic, Aquilani, Ilicic. All.: Montella

    Milan (4-2-3-1): Abbiati; Bonera, Rami, Mexes, Constant; De Jong, Muntari; Taarabt (34′ st Birsa), Kakà, Honda; Balotelli (44′ st Zaccardo). A disp.: Amelia, Gabriel, Zapata, Emanuelson, Silvestre, Cristante, Essien, Saponara, Robinho, Pazzini. All.: Seedorf

    Arbitro: Orsato

    Marcatori: 23′ Mexes, 19′ st Balotelli

    Ammoniti: Balotelli (M), Ambrosini (F), De Jong (M), Constant (M), Roncaglia (F), Taarabt (M), Abbiati (M), Bonera (M), Mexes (M), G. Rodriguez (F)

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    A cura di Claudio Damiani

     

  16. Pillole di video analisi: Catania – Juventus

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    In virtù della collaborazione tra mistermanager.it (Claudio Damiani) e Sics, società di Bassano del Grappa specializzata nella fornitura di servizi e tecnologie per il controllo degli allenamenti e la Match Analysis ai principali club professionistici italiani ed europei, andiamo “battezzare” una nuova rubrica legata alla Video Analisi degli episodi più significativi presi da una gara dei massimi campionati.

    Il match preso in esame questa settimana è Catania – Juventus; palese la superiorità della “Vecchia Signora”, ma altrettanto evidenti sono state le ingenuità difensive dei giocatori della squadra etnea.

    Abbiamo preso in considerazione:

    1. la giocata in verticale della Juventus dopo una palla letta “coperta” dai difensori dl Catania;
    2. la tendenza della maggior parte delle squadre (in tutti di campionati), di giocare il corner in modo indiretto, al fine di far salire la linea difensiva e “giocare” sul cross immediato a prendere in contropiede i difensori stessi;
    3. il grave errore di comunicazione tra i difensori rossoblù in occasione del gol della Juve;
    4. il movimento “a galleggiare” sulla linea dei difensori avversari eseguito da quel fuoriclasse che risponde al nome di Carlitos Tevez;
    5. la pressione eseguita dallo stesso a fine gara, oramai stremato, che ha portato a una nitida occasione da gol.

    [vimeo]https://vimeo.com/90304865[/vimeo]

    CATANIA-JUVENTUS 0-1 LE PAGELLE

    Catania (3-5-2): Andujar 5,5; Gyomber 6, Rolin 5,5, Bellusci 6 (21′ st Leto 5,5); Izco 5,5, Plasil 6 (37′ st Peruzzi 5,5), Lodi 5,5, Rinaudo 6, Monzon 5; Barrientos 6 (39′ st Keko 5,5), Bergessio 5. A disp.: Ficara, Legrottaglie, Alvarez, Capuano, Biraghi, Petkovic, Fedato, Boateng. All.: Maran 5,5.
    Juventus (3-5-2): Storari 6; Caceres 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6; Lichtsteiner 6, Vidal 5,5, Pirlo 6,5, Padoin 6, Isla 5,5 (21′ st Asamoah 6); Osvaldo 6 (19′ st Llorente 6), Tevez 7 (42′ st Giovinco sv). A disp.: Buffon, Rubinho, Quagliarella, Romagna, Gerbaudo. All.: Conte 6,5
    Arbitro: Damato
    Marcatori: 14′ st Tevez
    Ammoniti: Gyomber, Rolin (C), Osvaldo (J)
    Espulsi: Bergessio (C) per doppio giallo
    Note: espulsi Conte (J) e Maran (C) per proteste

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    A cura di Claudio Damiani

    A

  17. Garcia, multa scampata per il cellulare. Se nel calcio irrompe la tecnologia…

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    Il caso Rudi Garcia, “sorpreso” in panchina durante una comunicazione al cellulare con il suo vice non appena arrivato in Italia, aveva riaperto il dibattito sull’invadenza della tecnologia nel calcio e nello sport. L’allenatore della Roma non fu stato multato dal giudice sportivo, perché il contatto “vietato” non era stato trascritto nel referto arbitrale.

    «Non sapevo che da voi in Italia non si potesse parlare al cellulare in panchina», si è giustificato dopo Livorno-Roma l’ex tecnico capitolino Rudi Garcia, che nel primo tempo aveva telefonato al suo collaboratore tattico Frederic Bompard. Scena che non è sicuramente passata inosservata ai media che, alla fine della partita, hanno avvisato Garcia sul probabile arrivo di una multa. «Ho usato il telefonino – ha detto sorpreso l’allenatore della Roma – perché la radio non funzionava. Dovevo sentire il mio vice che segue la partita dall’alto. È vietato? In Francia l’ho sempre fatto». Non è così però: nel calcio la Fifa, nel suo regolamento sovranazionale, si
    oppone allo strapotere del cellulare e delle radiocomunicazioni. Garcia insomma non avrebbe potuto parlare al telefonino con il suo assistente nemmeno in Francia. Intanto il giudice sportivo ha emesso i provvedimenti sulla prima giornata di campionato, ma non si è espresso sulla comunicazione vietata in quanto non era stata segnalata dal referto arbitrale né, al momento, dagli ispettori della procura federale.

    GarciaLE REGOLE – Nelle Interpretazioni delle “Regole del giuoco e linee guida per arbitri”, l’articolo 4 non lascia spazio a interpretazioni stabilendo che “l’uso di sistemi di radio comunicazione tra calciatori e/o lo staff tecnico non è consentito”. Ma si ricordano tanti casi di comunicazione tra campo e tribuna, soprattutto tra allenatori squalificati e i loro vice in panchina. Comportamento sulla carta contro il regolamento, ma ormai diventato “consuetudine”.

    CONTE, L’ALLENATORE IN TRIBUNA – Il mister juventino due volte campione d’Italia, Antonio Conte, durante i dieci mesi di squalifica che la Corte di Giustizia Federale gli ha comminato nella sentenza di appello, sussurrava al cellulare da un palco in tribuna con i vetri oscurati. A bordo campo campo Massimo Carrera, suo vice, si sgolava per riportare alla squadra gli ordini che arrivano dall’allenatore, quindi “dall’alto”. Un esperimento, alla luce delle vittorie in campionato, che ha funzionato e che ha dimostrato che (forse) avere o meno l’allenatore in panchina fa lo stesso.

    CALCIATORI COME ROBOT – Nel 2005 in una partita del trofeo Bernabeu, il Real Madrid dotò di auricolare ricetrasmittente il capitano Raul Gonzalez, coronando il sogno segreto di ogni allenatore: entrare nella testa dei calciatori e impartire ordini di squadra senza urlare e gesticolare da bordo campo. L’allora tecnico Vanderlei Luxemburgo e la dirigenza madridista all’epoca non diedero seguito all’esperimento, lasciando ancora spazio (e che spazio) alla fantasia dei blancos.

    COMUNICAZIONI IN CHIARO PER LA F1 – In Formula 1 da molti anni sono consentite, in modo accessibile ai media e alla Fia, le comunicazioni via radio tra pilota e box, sia nelle prove ufficiali sia in gara. Lo scambio di informazioni tecniche fa parte ormai integrante della corsa, non a caso spesso si attribuisce al box il merito di una vittoria o la responsabilità di una sconfitta, quasi a porre in secondo piano il ruolo del pilota.

    AURICOLARI PER TUTTI I CICLISTI – Le comunicazioni radio sono libere anche nel ciclismo. Dal 1998 sono state consentite in tutte le corse. I primi esperimenti vennero fatti nel 1992 dalla Carrera, al Giro d’Italia. Nel 1995 la prova fu estesa al Tour de France, dove Jalabert e compagni ricevevano le indicazioni di gara direttamente via radio dall’ammiraglia lontana. Nel 1996 l’esordio della radio ai mondiali, fu l’italiano Chiappucci a utilizzare per primo il contatto radio permanente con il suo direttore sportivo durante la corsa. Dal 1998 gli auricolari sono tutt’uno con i corridori in gara, e ciò ha cambiato anche le abitudini delle ammiraglie e dei direttori sportivi, che possono gestire meglio le corse delle rispettive squadre.

    PRIMA DI SCIARE – Nello sci le comunicazioni radio fra lo sciatore e i propri tecnici sono autorizzate fino al momento della partenza. L’atleta fino a un momenti prima di lanciarsi in pista può ricevere indicazioni dal suo direttore sportivo.

    IL FOOTBALL – Ma la disciplina pilota nel campo delle telecomunicazioni tra protagonisti è il football americano: lì, da tempo (in parallelo all’introduzione dell’istant replay, una moviola istantanea per gli arbitri) l’head coach, il capo allenatore, si parla costantemente via cuffie con i suoi collaboratori e addirittura con il proprietario che assiste ai match in tribuna. Il sogno segreto di Berlusconi e del suo Milan?

    Luca Salici
    Fonte: paesesera.it
  18. I consigli per il fantacalcio dal 23/11/2013 al 25/11/2013

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    Finalmente la sosta per le nazionali è passata e ritorna anche questa settimana il nostro amatissimo gioco del fantacalcio.Questo periodo di riposo ha permesso a molti giocatori di poter recuperare dai propri infortuni come ad esempio El Sharawy ma soprattutto Mario Gomez sul quale moltissimi fantallenatori avevano puntato all’inizio del campionato ottenendo poco o niente fino ad adesso.senza ulteriori perdite di tempo andiamo ad analizzare le singole partite:

    Hellas Verona-Chievo Verona (Sabato 23/11/2013 ore 18.00)

    DA SCHIERARE: Luca Toni, il bomber modenese sta vivendo una seconda giovinezza nella speranza di essere convocato da Prandelli per il mondiale brasiliano.Nei derby l’esperienza è importantissima e lui ne ha quasi da vendere;Sergio Pellissier, il nuovo mister Corini ha detto che si affiderà alla vecchia guardia per risalire la classifica e chi meglio del capitano è chiamato a guidare la squadra nel derby della sua città.

    DA EVITARE: Fabrizio Cacciatore, è sicuramente una delle sorprese della squadra ma la sua foga potrebbe portarlo a commettere degli errori in una partita molto sentita e delicata dove il sangue freddo conta molto;Dario Dainelli, al rientro dopo un lungo infortunio se la vedrà con il suo ex compagno di squadra Luca Toni che sta attraversando un eccellente momento di forma.
    Milan-Genoa (Sabato 23/11/2013 ore 20.45)
    DA SCHIERARE: Kakà, l’asso brasiliano potrebbe essere spostato nella posizione di playmaker che potrebbe garantirgli ancora tanti anni di ottima carriera visto che il cambio passo non è più quello di una volta ma la tecina sopraffina è sicuramente intatta; Mattia Perin, azzardiamo col giovane e promettente portiere che potrebbe subire diversi reti ma che siamo convinti farà numerose parate prima di un eventuale
    DA EVITARE: Sulley Muntari, il centrocampista rossonero sembrava essere entrato in forma quando aveva segnato l’inutile doppietta allo Juventus Stadium, ma le ultime prestazioni hanno fatto un pò ricredere chi credeva che il ghanese potesse diventare uno dei cardini della formazione di Allegri;Francelino Matuzalem, è uno dei giocatori preferiti da Gasperini ma potrebbe soffrire la qualità del centrocampo rossonero che potrebbe farlo innervosire.
    Napoli-Parma (Sabato 23/11/2013 ore 20.45)
    DA SCHIERARE: Dries Mertens, una delle maggiori sorprese della squadra di Benitez, sta impressionando per velocità e qualità, anche in nazionale ha mostrato di essere in gran forma, contro la Colombia ha fatto due azioni personali eccellenti culminate in un clamoroso palo; Antonio Cassano, nello stadio che fu di Maradona il fantasista barese si esalterà sicuramente e cercherà di colpire la lenta retroguardia partenopea.
    DA EVITARE: Pablo Armero, il terzino colombiano è chiamato da un po di tempo a sostituire l’infortunato connazionale Zuniga, ma al momento sono molti i rimpianti, non sta certamente sfruttando l’occasione al meglio;Amauri, il centravanti brasiliano è probabilmente una delle maggiori delusioni di quest’inizio campionato, al San Paolo non avrà vita facile.
    Udinese-Fiorentina (Domenica 23/11/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Luis Muriel, l’avanti colombiano è chiamato a riscattare il parzialmente deludente inizio di stagione, visto che quest’anno in molti aspettano il definitivo salto di qualità; Giuseppe Rossi, il centravanti ha effettuato una grande partenza e questa settimana è rientrato in nazionale andando anche a segno nell’amichevole contro la Nigeria, cercherà di far continuare il suo magic-moment.
    DA EVITARE: Thomas Heurtaux, sembrava destinato a sostituire degnamente Benatia ma sta un pò deludendo le attese, e Domenica avrà di fronte un Giuseppe Rossi in formissima; Stefan Savic, il centralone montenegrino potrebbe soffrire la velocità degli attacanti friuliani.
    Sassuolo-Atalanta (Domenica 23/11/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Gaetano Berardi, sulle ali dell’entusiasmo scommettiamo sul talento neroverde che dopo la tripletta di Marassi contro la Sampdoria ha segnato il gol decisivo che ha determinato il pareggio della squadra all’Olimpico contro la Roma; Luca Cigarini, il cervello della squadra orobica sta giocando ad alti livelli e sta cercando di entrare nel giro della nazionale come vice-Pirlo.Sempre molto pericoloso sui calci piazzati.
    DA EVITARE: Ezequiel Schelotto, il laterale argentino è al rientro dall’infortunio e potrebbe soffrire la non ottimale condizione e sopratutto la mancanza del ritmo partita; Giacomo Bonaventura, idem per il fantasista bergamasco che rientra dopo un lungo stop, tra l’altro fino ad oggi sta giocando molto al di sotto del livello mostrato l’anno scorso che lo aveva portato anche ad essere convocato in nazionale.
    Sampdoria-Lazio (Domenica 23/11/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Manolo Gabbiadini, il giovane attacante è chiamato a guidare la sua squadra fuori da una situazione delicata, dopo un ottimo inizio è in evidente calo nelle ultime giornate ma la squadra blucerchiata ha bisogno dei suoi gol per raggiungere la salvezza; Antonio Candreva, il forte centrocampista biancoceleste è in formissima come dimostrato dalle buone prestazioni fornite in nazionale dove sta ottenendo un ruolo sempre più importante nel gruppo di Prandelli.

    DA EVITARE: Andrea Costa, il laterale mancino verrà schierato dal neo-allenatore Mihajlovic come quarto di sinistra della difesa a quattro, faticherà a dimenticare la partitaccia contro il Sassuolo; Keita, il giovane attacante a cui Petkovic affida un importante ruolo, la giovana età e l’inseperienza potrebbe prevalere in una delicata trasferta come quella di Marassi.

    Livorno-Juventus (Domenica 23/11/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Andrea Luci, il capitano labronico è sempre l’ultimo a mollare e Domenica dovrà lottare e soffrire molto contro i campioni d’Italia ma darà tutto quello che ha in mezzo al campo; Paul Pogba, il fortissimo centrocampista bianconero sta disputando la stagione della definitiva consacrazione, ottenendo il posto da titolare sia nella Juventus che nella nazionale francese con la quale ha ottenuto il pass per Brasile 2014 rimontando in settimana l’Ucraina, è sicuramente in un momento straordinario.
    DA EVITARE: Innocent Emeghara, il centravanti nigeriano naturalizzato svizzero sarà chiamato a sostituire bomber Paulinho assente per squalifica.Il compito sarà arduo sia per la forza della difesa bianconera sia per le prestazioni deludenti che ha fornito finora soprattutto nelle ultime giornate, ha difatti perso il posto da seconda punta che è passato al giovane Siligardi; Simone Padoin, il jolly di Conte sarà chiamato a sostituire gli infortunati Lichtsteiner e Isla, sicuramente la mancanza di minuti e ritmo partita si farà sentire.
    Torino-Catania (Domenica 23/11/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Ciro Immobile, il giovane attacante granata dopo un inizio stentato sta trovando la via del gol con una discreta continuità.Ha difatti segnato sia nella trasferta di Livorno che in quella di Cagliari.I suoi tifosi aspettano un gol anche nello stadio Olimpico e questa è sicuramente un ottima occasione; Gino Peruzzi, il laterale destro argentino è al debutto dopo il lungo infortunio che non gli ha ancora permesso di scendere in campo con la squadra siciliana.Gli etnei si aspettano molto da questo prospetto che è definito come l’erede di Javier Zanetti.
    DA EVITARE: Matteo Darmian, il laterale destro della formazione di Ventura sembra l’anello debole della squadra, difatti molti gol ed occasioni nascono proprio dal suo lato, non convince; Maxi Lopez, l’infortunio di Bergessio gli ha aperto le porte della formazione titolare ed ha subito sfruttato l’occasione segnando il rigore decisivo nella vittoria al Massimino contro l’Udinese, Le vicende extra-calcistiche e le chiacchere di queste settimane potrebbero però condizionarlo.
    Bologna-Inter (Domenica 23/11/2013 ore 20.45)
    DA SCHIERARE: Rolando Bianchi, il gol segnato all’Atalante dovrebbe aver sbloccato il bomber che stava deludendo i tifosi rossoblù.Lui ha dichiarato di aver avuto diversi guai fisici che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio, se questi sono veramente alle spalle ci aspettiamo tanti gol dal bomber che verrà innescato da capitan Diamanti; Rodrigo Palacio, l’attaccante argentino è sempre micidiale, in particolar modo in trasferta quando gli avversari si sbilanciano e lasciano un pò di campo che viene immediatamente sfruttato da “El Trenza”.
    DA EVITARE: Diego Fernando Perez,il centrocampista tornato all’ultimo momento non è ancora riuscito a trovare la forma migliore e sta facendo molto fatica, gli anni iniziano a farsi sentire; Fredy Guarin, il centrocampista colombiano sta giocando a corrente alternata anche se fino ad oggi hanno prevalso le prestazioni negative, sembra non riuscire ad integrarsi negli schemi di Mazzarri.
    Roma-Cagliari (Lunedì 24/11/2013 ore 20.45)
    DA SCHIERARE: Miralem Pjanic, il forte centrocampista bosniaco sta finalmente mettendo in mostra tutto il suo valore con continuità, cosa gli era sempre mancata.Ha preso per mano la squadra dopo l’infortunio di Totti e proprio l’assenza del capitano gli consentirà di tirare tutti i calci piazzati della squadra capitolina; Victor Ibarbo, l’attaccante colombiano ha segnato un gran gol in Belgio con la sua nazionale, e potrebbe sfruttare la sua velocità negli spazi che inevitabilmente la squadra di casa lascerà agli avanti sardi.
    DA EVITARE: Federico Balzaretti, dopo il gol segnato nel derby e la conseguente convocazione in nazionale, sembrava di rivedre il Balzaretti dei tempi migliori, ma le ultime deludenti prestazioni hanno mostrato di nuovo il deludente giocatore dell’anno scorso.Ha perso anche la nazionale venendo sostituito da Criscito; Luca Rossettini, il centrale sardo non sta giocando bene ma ha la fortuna che il suo naturale sostituo Ariaudo ha grossi problemi con la società relativi al rinnovo del contratto.Lunedì sera soffrirà sicuramente la velocità e l’imprevedibilità degli attaccanti

  19. I consigli per il fantacalcio dal 26/10 al 27/10/2013

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    Buon giorno e un bentornato a tutti i fantallenatori, l’ultima giornata di campionato è stata molto ricca di gol ma anche di spiacevoli sorprese come l’infortunio che fermerà capitan Totti per almeno un mese, mettendo in difficoltà tutti quelli che avevano puntato forte su di lui.
    Ma senza perdere altro tempo passiamo subito alla prossima giornata di campionato che si aprirà Sabato alle ore 18.00 con la partita Sampdoria-Atalanta per poi chiudersi col posticipo della Domenica sera che si disputerà all’Olimpico di Roma tra Lazio e Genoa.fantacalcio
    Sampdoria-Atalanta (Sabato 26/10/2013 ore 18.00)
    DA SCHIERARE: Lorenzo De Silvestri, il laterale destro sta fornendo ottime prestazioni per potersi garantire un posto tra i 23 nazionali che andranno in Brasile.Domenica se la vedrà o con Del Grosso o con Brivio che non sono assolutamente alla sua altezza soprattutto dal punto di vista fisico;German Denis, el Tanque dopo essersi sbloccato sembra non fermarsi più, sta attraversando un momento di forma psico-fisica eccezionale.
    DA EVITARE: Nenad Krsticic, il giovane centrocampista ha quest’anno l’occasione della vita visto che Delio Rossi gli ha affidato le chiavi del gioco blucerchiato, ma finora ha sicuramente deluso sia la squadra che i fantallenatori che si aspettavano voti migliori e forse anche qualche bonus; Maxi Moralez, sembrava essere tornato quello della prima sorprendente stagione ma purtroppo già Domenica ha dimostrato la regressione che ha imboccato a partire dall’ultima stagione.
    Inter-Verona (Sabato 26/10/2013 ore 20.45)
    DA SCHIERARE: Rodrigo Palacio, il vero top player della squadra di Mazzarri come ha dimostrato la doppietta realizzata nell’ultima partita di Torino.Potrebbe sfruttare l’anello debole della squadra scaligera che è rappresentato dai centrali di difesa;Juan Iturbe, il fantasista argentino, se vuol fare il salto di qualità, deve dimostrare il suo talento anche contro le grandi squadre, quale occasione migliore della partita alla scala del calcio?.
    DA EVITARE:Esteban Cambiasso, el Cuchu dopo un sorprendente inizio sembra essere un pò in calo fisicamente e Domenica se la vedrà col dinamico centrocampo gialloblù che potrebbe metterlo molto in difficoltà;Vangelis Moras, al rientro dall’infortunio potrebbe pagare a caro prezzo la mancanza di condizione.
    Napoli-Torino (Domenica 27/10/2013 ore 12.30)
    DA SCHIERARE: Josè Maria Callejon, lo spagnolo sarà sicuramente gasato a mille per il goal segnato a Marsiglia e potrebbe così continuare il suo buon momento di forma; Danilo D’Ambrosio, l’esterno di origine campane cercherà sicuramente di ben figurare vicino alla sua terra di origine anche perchè le voci di mercato lo accostano proprio alla squadra di De Laurentis.
    DA EVITARE: Pablo Armero, il sostituto dell’infortunato Zuniga non sta certamente sfruttando l’occasione visto che sta fornendo prestazioni al di sotto della sufficienza; Daniele Padelli, il portiere è sembrato molto incerto nell’ultima partita col Milan, purtroppo per lui sono previsti molti gol al San Paolo.
    Bologna-Livorno (Domenica 27/10/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Alessandro Diamanti, il grande ex della partita dovrà prendere per mano la sua squadra e portarla fuori da una situazione che sta diventando sempre più pericolosa; Luca Siligardi, il gioiellino di scuola Inter si è finalmente sbloccato Domenica al Picchi contro la Sampdoria e sembra proprio che mister Nicola gli voglia dare fiducia, dovrà sfruttare l’occasione per superare Emeghara nelle gerarchie.
    DA EVITARE: Petr Cech, il terzino della nazionale ceca sta molto deludendo in questo inizio di campionato e forse si capisce anche il motivo per cui un titolare di una buona nazionale europea sia sbarcato a Bologna; Andrea Luci, il capitano potrebbe essere condizionato dal grave errore commesso all’ultimo minuto nella sfida contro la Sampdoria, ha difatti causato il rigore che ha condannato la squadra labronica alla sconfitta in un importante scontro diretto.
    Catania-Sassuolo (Domenica 27/10/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Gonzalo Bergessio, il bomber etneo si è finalmente sbloccato e cercherà con la sua esperienza di continuare la sua striscia positiva contro il modesto Sassuolo; Antonio Floro Flores, il goal segnato al Bologna lo ha sicuramente galvanizzato e soprattutto gli dà la certezza di aver scavalcato Zaza nelle gerarchie di Di Francesco.
    DA EVITARE: Panagiotis Tachtsidis, il giovane centrocampista greco sta buttando all’aria la grande possibilità di affermarsi nel massimo campionato italiano giocando al di sotto delle aspettative; Ezequiel Schelotto, l’esterno argentino sta deludendo chi sperava che potesse riproporsi ai buoni livelli che lo avevano portato addiritura alla convocazione in nazionale.
    Parma-Milan (Domenica 27/10/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Antonio Cassano, il talento barese sembra aver trovato una condizione fisica come dimostrato dall’ultima partita giocata a Verona. Cercherà sicuramente di farsi rimpiangere da una delle sue ex squadre; Riccardo Montolivo, il nuovo capitano ha dimostrato contro il Barcellona di attraversare un buon momento di forma e cercherà di andare anche in rete visto che il centrocampo ducale sembra soffrire gli inserimenti.
    DA EVITARE: Alessandro Lucarelli, il capitano della squadra di Donadoni è perennemente ammonito e sempre molto nervoso potrebbe soffrire la velocità e l’imprevedibilità di Robinho; Cristian Zapata, il centrale colombiano sembra proprio essere l’anello debole della squadra di Allegri e anche contro il Barcellona ha mostrato tutte le sue difficoltà.
    Udinese-Roma (Domenica 27/10/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Andrea Lazzari, il centrocampista mancino è sembrato uno dei più in palla Sabato a San Siro e Domenica cercherà di colpire i giallorossi con la sua arma che è il tiro dalla distanza; Adem Ljajic, l’avanti serbo ha finalmente la grande occasione di dimostrare che può essere titolare in questa ambiziosa squadra visto che Gervinho si è infortunato, non deve sprecare quest’occasione.
    DA EVITARE: Luis Muriel, quello che dovrebbe essere un nuovo top player sembra proprio in difficoltà soprattutto fisiche come dimostrato nelle ultime deludenti prestazioni, come a San Siro dove è entrato nel secondo tempo e lo si è solo notato per un’ottima occasione sprecata; Alessandro Florenzi, il giovane centrocampista è stato sicuramente protagonista di un ottimo inizio di campionato ma già contro il Napoli è parso un pò in difficoltà, è in naturale calo di condizione fisica.
    Chievo-Fiorentina (Domenica 27/10/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Sergio Pellissier, l’esperto centravanti sarà chiamato in causa per l’ennesima volta per cercare di far uscire dalla brutta classifica che occupa la sua squadra; Joaquin, il goal segnato alla Juventus lo avrà sicuramente galvanizzato, cercherà di continuare il buon momento di forma.
    DA EVITARE: Luca Rigoni, il centrocampista clivense sta giocando al di sotto delle prestazioni offerte nella passata stagione ed è anche spesso ammonito; Juan Cuadrado, il pedalino colombiano potrebbe essere condizionato dal grave errore commesso contro la Juventus che ha provocato il goal di Pogba.
    Juventus-Genoa (Domenica 27/10/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Arturo Vidal, il centrocampista cileno cercherà di far dimenticare il ritardo del rientro dalla nazionale della scorsa settimana che gli è costata la panchina al Franchi di Firenze; Juraj Kucka, il centrocampista non ha iniziato benissimo il campionato ma proverà a fare una gran partita in uno stadio importante come lo Juventus Stadium.
    DA EVITARE: Kwadwo Asamoah, il laterale ghanese è sembrato in grosse difficoltà a Firenze; Alberto Gilardino, il centravanti biellese difficilmente riuscirà a segnare alla retroguardia bianconera che sarà attenta soprattutto a non prendere gol dopo le pesanti critiche subite in seguito alla sconfitta del Franchi.
    Lazio-Cagliari (Domenica 27/10/2013 ore 20.45)
    DA SCHIERARE: Miroslav Klose, il centravanti è finalmente al rientro e dovrà portare la sua squadra fuori da questo brutto periodo di crisi che sta attraversando; Victor Ibarbo, l’avanti colombiano sfrutterà i probabili spazi che la difesa biancoceleste lascerà nel tentativo di vincere la partita.
    DA EVITARE: Lorik Cana, essendo piuttosto lento potrebbe soffrire la velocità degli attacanti sardi; Luca Rossettini, il rientro di Klose non è sicuramente una buona notizia per il centrale della squadra sarda che potrebbe pagare prezzo l’esperienza e la qualita del bomber tedesco.
    Anche per questa settimana abbiamo finito non mi resta che augurare un grosso in bocca al lupo a tutti i fantallenatori e ci risentiamo Martedì visto che c’è il turno infrasettimanale

    Guido Marco

  20. Consigli per il fantacalcio dal 06-10-2013 al 07-10-2013

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    fantacalcioSiamo ormai già giunti alla settima giornata di fantacampionato che finalmente si svolge senza il turno infrasettimanale che ha causato non pochi problemi a tutti i fantallenaori e che presenta diverse partite di cartello,come ad esempio Inter-Roma,Lazio-Fiorentina e Juventus-Milan.
    L’ultimo turno è stato caraterizzato dalla goleada della Roma contro il Bologna che ha permesso a ben 4 giocatori giallorossi (De Sanctis,Benatia,Florenzi e Gervinho) di finire nel top 11 di giornata. Nella formazione pertanto troviamo nell’ordine:De Sanctis (Roma);Benatia (Roma),Dias (Lazio),Gobbi (Parma);Candreva (Lazio),Castro (Catania),Florenzi (Roma),Vargas (Fiorentina);Gervinho (Roma),Denis (Atalanta),Pandev (Napoli).
    La Flop 11 di settimana ha solo due elementi della squadra felsinea ed è un po più varia: Curci (Bologna),Dramè (Chievo),Antonsson (Bologna),Gabriel Silva (Udinese),Gavazzi (Sampdoria),Kucka (Genoa),Aquilani (Fiorentina), Alvarez (Inter), Immobile (Torino), Matri (Milan), Calaiò (Genoa).
    Ma, senza ulteriori indugi, passiamo subito ad analizzare la prossima fantagiornata.
    Chievo Verona-Atalanta (Sabato 06/10/2013 ore 18.00)
    DA SCHIERARE: Cyril Thereau.L’attaccante francese sta attraversando un buon momento di forma come dimostra il bel gol realizzato alla Juve.Come la propria squadra sembra trasformato quando gioca al Bentegodi;Luca Cigarini.Il forte centrocampista dell’Atalanta ha dimostrato domenica, con una convincente prestazione, di aver dimenticato la squalifica inflittagli per l’ingiusta espulsione di Napoli, servendo anche un bel assist per il 2 a 0 di Denis.
    DA EVITARE: Boukary Dramè, il laterale sinistro della formazione scaligera non riesce ad esprimersi agli alti livelli mostrati la scorsa stagione e Domenica ha giocato una pessima partita a Catania che gli è anche valsa la presenza nel flop 11 settimanale; Guglielmo Stendardo, il centrale dopo un inizio scoppiettante caratterizzato anche da due gol, sta adesso attraversando un momento non molto brillante.Potrebbe soffrire molto Thereau.
    Inter-Roma (Sabato 06/10/2013 ore 20.45)
    DA SCHIERARE: Esteban Cambiasso, il capitano della squadra guidata da Mazzarri sta vivendo una seconda giovinezza,gioca a tutto campo ed è anche tornato a segnare.Sarà tra quelli che beneficerà del riposo di una settimana intera dopo il tour de force della scorsa settimana; Daniele De Rossi, capitan futuro sta tornando ai livelli di gioco
    che gli appartengono.Nelle grandi partite sono gli uomini di forte personalità che devono prendere per mano la squadra e Sabato sera dovrà guidare la compagine giallorossa nella difficile trasferta di San Siro.
    DA EVITARE: Jonathan, il laterale brasiliano, dopo un inizio travolgente, è parso in evidente fase di flessione causata probabilmente dalla stanchezza e dal fatto che non era abituato a giocare ogni tre giorni con una tale intensità; Dodò, il giovane terzino avrà l’arduo compito di sostituire l’infortunato e grande ex della partia Maicon.Sabato sera si troverà davanti una squadra di qualità che vuol dimostrare a tutti che può competere le prime tre posizioni da Champions League se non addirittura per lo scudetto.
    Parma-Sassuolo (Domenica 07/10/2013 ore 12.30)
    DA SCHIERARE: Ludovic Biabiany, la freccia nera del Parma sta dimostrando, in questa inizio di stagione, come, le attenzioni di grandi squadre come la Juventus, siano giustificate.Nel posticipo di Lunedì ha fornito, negli ultimi minuti, un gran assist a Gobbi ed ha quindi dimostrato di essere fisicamente al top.Tra l’altro, probabilmente, verrà spostato dalla fascia destra in attacco al fianco di Cassano; Simone Zaza, il giovane centravanti neroverde, dopo il gran gol segnato al San Paolo di Napoli, sembra essersi ambientato nella massima categoria e potrebbe creare molti grattacapi alla lenta difesa ducale.
    DA EVITARE: Antonio Cassano, per la seconda settimana consecutiva il talento barese finisce in questa rubrica perchè anche a Firenze ha dimostrato di essere in difficoltà atletiche evidenti che lo portano anche a commettere errori banali che non appartengono ad un talento come lui; Davide Missiroli, il centrocampista calabrese fatica ad adattarsi alla nuova categoria ed ha mostrato, in queste prime giornate di campionato, notevoli difficoltà, peccato per i fantallenatori che speravano su una buona media voto e soprattutto a qualche gol che aveva sempre segnato nelle ultime stagioni.
    Bologna-Hellas Verona (Domenica 07/10/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Panagiotis Kone, il forte centrocampista ellenico sta confermando, questa stagione, di essere un giocatore fondamentale per la squadra di Pioli.I suoi inserimenti e il l’abilità aerea sui calci piazzati potrebbe permettergli anche di segnare; Juan Manuel Iturbe, il fantasista argentino giunto in prestito dal Porto ha subito dimostrato Domenica, all’esordio, tutte le sue qualità compresa quella balistica culminata con un gran gol su punizione.Con la sua velocità potrebbe sfruttare gli spazi che si creeranno per la necessità dei padroni di casa di ottenere i 3 punti.
    DA EVITARE: Mikael Antonsson, il centralone svedese ha fatto una disastrosa partita a Roma Domenica sera, causando direttamente almeno 3 gol giallorossi. Domenica se la vedrà con Toni che, per caratteristiche, dovrebbe agevolargli il lavoro ma potrebbe comunque pagare l’esperienza del centravanti gialloblù che sta attraversando una seconda primavera; Matteo Bianchetti, il difensore che è anche capitano dell’Under 21 ha esordito Domenica scorsa a causa dell’infortunio di capitan Moras e a Bologna ha l’occasione per guadagnare definitivamente un posto in squadra. Potrebbe soffrire la voglia dei padroni di casa di ottenere i 3 punti ma soprattutto la paura di sbagliare la grande occasione di guadagnare definitivamente il posto in squadra.
    Catania-Genoa (Domenica 07/10/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Gonzalo Bergessio, il centravanti argentino deve ancora trovare la via della rete in questo campionato, ma già Domenica, ci è andato vicino mancando di poco l’invitante pallone di Leto che poi si è tramutato nel gol del vantaggio. La forma ritrovata lo aiuterà probabilmente a trovare il gol contro i grifoni; Sime Vrsaljko il laterale croato ha iniziato il campionato in modo esemplare attirando anche le attenzioni dei grandi club italiani ed europei. Al Massimino si troverà di fronte il giovanissimo Biraghi e gli potrebbe far pesare la maggiore esperienza maturata anche nella nazionale croata.
    DA EVITARE: Mariano Izco, il capitano etneo è al rientro dopo un infortunio e dovrà cercare di limitare il suo ex compagno di squadra Francesco Lodi che, invece, proverà a farsi rimpiagere dai suoi ex sostenitori; Sebastian De Maio, il difensore francese è chiamato, per l’ennesima volta, a sostituire l’infortunato Manfredini.A differenza dell’esperto difensore italiano, il giovane centrale fatica ad inserirsi nella nostra massima serie.
    Napoli-Livorno (Domenica 07/10/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Marek Hamsik, l’asso slovacco ha faticato, come tutta la squadra, Martedì sera all’Emirates Stadium a Londra dopo aver saltato la vittoriosa trasferta di Genova contro i grifoni. Il Livorno si barricherà dietro e allora ci vorrà un invenzione o una magia del centrocampista slovacco per scardinare la retroguardia labronica; Andrea Luci, il capitano, dopo aver segnato un gol importantissimo al Picchi contro il Cagliari ha fornito un altra ottima prestazione a Verona, nonostante la sconfitta. La partita è molto complicata ma il 10 livornese, grazie alla sua personalità, fara sicuramente bella figura al San Paolo.
    DA EVITARE: Paolo Cannavaro, l’ormai storico capitano partenopeo ha definitivamente perso il posto da titolare a favore del brasiliano Britos. Le poche occasioni che ha avuto le ha sprecate malamente dimostrando di soffrire molto la mancanza di continuità e ritmo; Leandro Greco, il centrocampista scuola Roma era atteso da una stagione che rappresenta un importante crocevia per la sua carriera. Fino ad ora sono forse più le ombre delle luci. I fantallenatori si aspettano sicuramente ben altro e sperano anche in qualche gol visto che le punizioni dovrebbero essere una sua specialità.
    Sampdoria-Torino (Domencia 07/10/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Nicola Pozzi, il centravanti blucerchiato ha la grande occasione, davanti al pubblico amico, di dimostrare che lui è una pedina fondamentale per la squadra allenata da Delio Rossi; Ciro Immobile, il giovane attacante granata non può, ormai, permettersi di sbagliare ancora, visto che nelle prime sei giornate non è riuscito ancora ad andare a segno e soprattutto non ha fornito prestazioni all’altezza della categoria.
    DA EVITARE: Gianluca Sansone, sono ormai diverse giornate che sta giocando al posto dell’infortunato Eder, ma non sta assolutamente sfruttando l’occasione dato che non è ancora andato in rete e non ha ancora raggiunto una sufficienza; Cesare Bovo, il difensore granata è obbligato a giocare questa partita, a causa di numerosi infortuni nella squadra di Ventura, nonostante non sia in perfette condizioni e questo potrebbe penalizzarlo notevolmente.
    Udinese-Cagliari (Domenica 07/10/2013 ore 15.00): Thomas Hertaux, il difensore francese, dopo un inizio di stagione condizionato da un infortunio, sta trovando la migliore condizione e gli alti voti ricevuti nelle ultime uscite confermano che questa potrebbe essere la sua definitiva consacrazione; Radja Naingollan, il forte centrocampista rossoblù è andato a segno nell’ultima partita nei minuti finali permettendo alla squadra sarda di raggiungere un insperato quanto importante pareggio contro l’Inter. Domani, sulle ali dell’entusiasmo, cercherà in ogni modo di ripetersi.
    DA EVITARE: Luis Muriel, strano trovare il talento colombiano in questa rubrica ma molto probabilmente Guidolin lo manderà in campo nonostante non abbia ancora recuperato al 100% dall’infortunio che gli ha fatto saltare la trasferta di Bergamo e lui ha sempre dimostrato che, quando non è al massimo della condizione, fatica a mostrae il suo enorme potenziale; Gabriele Perico, il terzino destro sta sostituendo Pisano che è ancora infortunato ma non sta mettendo in difficoltà mister Lopez perchè le prestazioni non sono state all’altezza della situazione.

    Juventus-Milan (Domenia 07/10/2013 ore 20.45)
    DA SCHIERARE: Arturo Vidal, il fortissimo centrocampista cileno sa esaltarsi nelle grandi partite soprattutto nello stadio di casa e potrebbe far male alla squadra di Allegri con i suoi inserimenti; Robinho, l’attaccante brasiliano potrebbe mettere in difficoltà, con la sua agilità, la compassata retroguardia bianconera che soffre sempre i giocatori rapidi come il “pedalino” rossonero.
    DA EVITARE: Mauricio Isla, il laterale bianconero sarà chiamato a sostituire il titolarissimo Lichtsteiner che si è infortunato durante la partita pareggiata contro il Galatasaray e già, in quella occasione ha mostrato di non riuscire ad interpretare il ruolo del quinto di centrocampo in maniera adeguata; Alessandro Matri, ex dal dente avvelenato cercherà in tutti i modi di segnare, ma nelle ultime due uscite ha mostrato di avere le polveri bagnate, fallendo numerose occasioni da gol.
    LAZIO-FIORENTINA (Domenica 07/10/2013 ore 20.45)
    DA SCHIERARE: Sergio Floccari, il bomber ponentino sta sostituendo Klose da alcune settimane ma non è ancora riuscito a segnare in campionato, Giovedì, in Turchia, ha segnato due fondamentali reti in pochi minuti, dimostrando di essere in gran forma; Alberto Aquilani, il centrocampista romano sente particolarmente la partita che per lui è un derby, si è potuto riposare Giovedi sera in Ucraina e pertanto potrebbe sfruttare il riposo concessogli per riscattare l’opaca prestazione dell’ultima partita pareggiata col Parma a Firenze.
    DA EVITARE: Luis Pedro Cavanda, il terzino angolano è sottoposto ad un vero e proprio tour de force causato dai numerosi infortuni che stanno attanagliando la retroguardia biancoceleste e, gia nelle ultime uscite, ha dimostrato che una crescente stanchezza che ne condiziona il rendimento; Joaquin, il centrocampista spagnolo sta faticando ad inserirsi nel nostro campionato, e Domenica faticherà molto contro la rocciosa difesa biancoceleste.

    Non mi resta che salutarvi augurare un buon fantacampionato a tutti e mandare un grosso in bocca al lupo a tutti i fantallenatori.

    Guido Marco

  21. Serie A, sesta giornata: consigli per il Fantacalcio

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    fantacalcioA poche ore dal termine di questa sorprendente giornata di campionato che ha causato il primo mezzo passo falso del Napoli e la debacle del Milan, i fantallenatori devono già iniziare a pensare al prossimo turno di campionato che si apre con l’anticipo che si svolgerà allo stadio Marassi tra Genoa e Napoli alle ore 18.00 e si conclude col posticipo di Lunedì 30 Settembre allo stadio Franchi tra Fiorentina e Parma.
    Putroppo il turno infrasettimanale ostacola notevolmente il lavoro dei fantamister che subiscono le scelte di turn-over dell’ultim’ora delle squadre di serie A.
    Ma non perdiamo altro tempo ed analizziamo partita per partita questa interessante giornata che ha nel derby di Torino il big match di giornata.

    Genoa-Napoli (Sabato 28/09/2013 ore 18.00)
    DA SCHIERARE: Francesco Lodi, napoletano verace che vorrà sicuramente mettersi in mostra contro la squadra della sua città, deve, tra l’altro, far dimenticare le ultime due insufficienti prestazioni.Sempre pericoloso coi calci piazzati.
    Marek Hamsik, la stella slovacca cercherà di cancellare l’opaca partita giocata al San Paolo contro il Sassuolo, d’altronde può succedere anche ai campioni di sbagliare una partita.
    DA EVITARE: Daniele Portanova, non avrà vita facile contro Gonzalo Higuain che vuole riprendere la sua marcia nella classifica dei cannonieri.
    Gokhan Inler, ci è sembrato veramente in difficoltà Mercoledi sera e domani sera potrebbe soffrire il dinamismo dei vari Biondini, Cofie.
    Milan-Sampdoria (Sabato 28/09/2013 ore 20.45)
    DA SCHIERARE: Alessandro Matri, credo che sia il giocatore con la voglia maggiore di segnare un po per farsi perdonare gli errori di Bologna e un po per dimostrare alla scala di calcio di essere un giocatore da Milan e non solo un “cocco” di mister Allegri
    Pedro Obiang, centrocampista giovane di gran prospettiva potrà mettere in difficoltà il leggero centrocampo milanista con la sua straripante energia.
    DA EVITARE: Valter Birsa, non è assolutamente facile per l’ultimo arrivato occupare la posizione di trequartista in una grande squadra come il Milan.Ma il sostituto di Kakà deve cercare di sfruttare le poche occasioni che gli capitano per cercare di garantarsi una conferma ad alti livelli.
    Pedro Da Costa, il portiere brasiliano non sembra trasmettere sicurezza alla squadra blucerchiata soprattutto a causa dei numerosi errori commessi finora, stasera si prevede una partita molto impegnativa.
    Torino-Juventus (Domenica 29/09/2013 ore 12.30)
    DA SCHIERARE: Arturo Vidal e Carlos Tevez, saranno gli elementi più freschi per Conte li ha fatti riposare Mercoledi sera, tra l’altro sono due grandi lottatori e cercheranno di far di tutto per vincere il derby coi cugini granata.
    Ciro Immobile, Cerci sarà sicuramente il giocatore più temuto dalla squadra bianconero e sarà marcato a vista, questo potrebbe aiutare il giovane attacante a trovare gli spazi per colpire la sua ex squadra.
    DA EVITARE: Stephan Lichsteiner, il forte laterale svizzero potrebbe pagare la tensione da derby, non sarebbe la prima volta che perde la testa durante una partita calda.
    Kamil Glik, le stesse motivazioni valgono per il capitano polacco che sente particolarmente la partita e potrebbe anche perdere la calma facilmente.
    Verona-Livorno (Domenica 29/09/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Luca Toni, il forte centravanti cercherà di ripetere la gran prestazione a Torino fornendo l’assist del primo gol e procurandosi il rigore del pareggio.
    Leandro Greco, il forte centrocampista mancino deve cercare di essere più continuo per dimostrare che lui in serie A ci sta benissimo e anzi potrebbe ambire a qualcosa di più.
    DA EVITARE: Gonzalez Alejandro, il giovane centrale argentino ha faticato molto Mercoledi sera all’esordio e sicuramente il duo Paulinho-Emeghara cercherà di metterlo in difficoltà.
    Mbaye, il laterale mancino non sembra essere a proprio agio nel ruolo di esterno di un centrocampo a cinque.
    Sassuolo-Lazio (Domenica 29/09/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Domenico Berardi, il talentino neroverde ha una gran voglia di mostrare tutto il suo talento anche nella massima serie.
    Hernanes, come si vede ho un debole per il fantasista brasiliano che ha ripagato il mio pronostico segnando un gran gol contro il Catania.Anche oggi credo, essendo anche riposato, che potrà essere decisivo.
    DA EVITARE: Gianluca Pegolo, le qualità non sono assolutamente in discussione ma temo che potrà subire diverse reti.
    Lorik Cana, il capitano della nazionale albanese non sembra attraversare un gran momento di forma ma i vari infortuni nella retroguardia biancoceleste obbligano Petkovic a schierarlo nonostante necessiterebbe di un po di riposo.
    Atalanta-Udinese (Domenica 29/09/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: German Denis, “el tanque” ha finalmente rotto il ghiaccio e sicuramente cercherà di sbloccarsi anche davanti al proprio pubblico.
    Roberto Pereyra, il centrocampista ex River Plate sembra stia cambiando marcia dopo un inizio difficile, potrebbe rendersi pericoloso con i suoi inserimenti.
    DA EVITARE: Mario Yepes, il centrale colombiano potrebbe subire la velocità del suo connazionale Muriel e del bomber Di Natale.
    Naldo, potrebbe pagare il fatto di giocare 3 partite in una settimana non a livello fisico ma a livello mentale, visto che ancora non è abituato a giocare a questi livelli.
    Catania-Chievo (Domenica 29/09/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Gonzalo Bergessio, il bomber siciliano prima o poi si sbloccherà, questa è sicuramente una occasione molto ghiotta.
    Ciryl Thereau, l’attacante francese, forse condizionato da un estate tormentata da mille voci di mercato, non ha iniziato la stagione nel migliore dei modi.L’importantissimo gol con la Juventus potrebbe aver sbloccato la sua solita stagione da 10 o più goal.
    DA EVITARE: Tiberio Guarente, il gravissimo errore dell’Olimpico peserà ancora come un macigno.
    Alessandro Bernardini, l’autogoal è stato solo un episodio sfortunato, sta facendo rimpiagere l’infortunato Dainelli.E’ proprio un peccato vedere un giovane sprecare l’occasione della vita.
    Cagliari-Inter (Domenica 29/09/2013 ore 15.00)
    DA SCHIERARE: Marco Sau, il piccolo fantasista sardo si è riposato durante la trasferta di Livorno e sarà quindi pronto a cercar di impesierire la forte retroguardia nerazzura.
    Mateo Kovacic, il talentuoso croato è ancora alla ricerca della migliore condizione causa un infortunio muscolare all’inizio della stagione, però il suo ingresso con la Fiorentina ha cambiato completamente la squadra.La sua qualità potrebbe mettere in difficoltà la difesa sarda.
    Roma-Bologna (Domenica 29/09/2013 ore 20.45)
    DA SCHIERARE: Adem Liajic, la velocità dell’estroso serbo potrebbe creare grossi problemi alla lenta difesa emiliana.
    Diego Laxalt, segnare una doppietta all’esordio è il sogno di ogni giocatore.Avrà il morale alle stelle e soprattutto le ali ai piedi.
    DA EVITARE: Dodò, l’esterno brasiliano deve dimostrare in questa stagione di essere un giocatore da Roma e Garcia sembra che riponga molta fiducia nel ragazzo ma sembra ancora molto fragile in fase difensiva e potrebbe soffrire gli inserimenti di Garics e delle mezze punte rossoblu che svariano su tutto il fronte d’attacco.
    Fiorentina-Parma (Lunedi 30/09/2013 ore 20.45)
    DA SCHIERARE: Giuseppe Rossi, il magic moment attraversato dal Pepito nazionale dovrebbe continuare anche contro la squadra gialloblù che ha una difesa ancora da registrare.
    Ludovic Biabiany, il veloce laterale francese se la vedrà contro Alonso,perchè Pasqual si è infortunato durante il posticipo perso con l’Inter, che mostra ancora molte difficoltà di inserimento nel campionato italiano.
    DA EVITARE: Alberto Aquilani, il centrocampista romano è apparso un po appanato durante la trasferta di Milano.La mancanza di alternative a centrocampo, non gli consente di poter riposare.
    Antonio Cassano, il talento barese ha sposato quest’avventura con la speranza di poter partecipare ai mondiali 2014 in Brasile, ma questi sembrano realisticamente molto lontani.

    Vi saluto augurandovi una buon campionato a tutti e un grosso in bocca al lupo a tutti i fantallenatori.

    Guido Marco

  22. Pronosticando

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    Cagliari-Sampdoria 2

    Per gli amanti del brivido, pronostico una vittoria esterna per la “Sampdoria“.

    Un modesto Cagliari, che occupa il 12° posto della classifica del campionato di serie “A” a quota 4 punti, ha dalla sua parte il pubblico amico è sembra l’occasione adatta per riuscire a strappare un buon pareggio contro la Samp.

    Proprio quest’ultima ha l’occasione è la voglia di riscattarsi dall’incredibile tonfo casalingo contro gli acerrimi nemici del Genoa.

    Hanno tutte le carte in regola per sovrastare ed abbattere i sardi..

    Chievo-Udinese X2

    Non mi fido tanto di questo Udinese, che come ha dimostrato nelle gare precedenti, spesso presenta lacune di troppo..

    Non credo che il Chievo Verona, nelle proprie mura amiche non riesca a strappare nemmeno un pareggio… Una partita incerta..Quindi mi rifugio nel Pareggio/vittoria..

    Genoa-Livorno Over 1,5

    Dopo aver espugnato il campo della Sampdoria, il Genoa si rituffa in campionato alla ricerca della seconda vittoria consecutiva.L’ostacolo da superare e un ottimo Livorno proveniente da 2 vittorie consecutive prima contro il Sassuolo, poi contro il Catania….

    Non credo che espugnerà anche Genoa… Nell’incertezza mi rifugio nel modesto Over 1,5

    consigli per scommesseSassuolo-Inter 2

    Sassuolo ancora a secco di punti, ma sopratutto di vittorie in questo campionato di serie “A“,collezionando 3 sconfitte consecutive in casa e in trasferta.

    Sicuramente il supporto del pubblico di casa sarà determinante, ma escludo che la squadra “Nerazzurra” perda o pareggi con i “Neroverdi“…

    Atalanta-Fiorentina X-2 Doppia Integrale

    L’Atalanta è stata vittoriosa in casa grazie alla vittoria fortunosa col Torino di mister Ventura.

    Terminò 2-0 per i nerazzurri, ma in quell’occasione il toro ha giocato e l’Atalanta ha segnato..

    Buona gara con il Napoli, dove alla luce del 2-0 si sia vista una buona Atalanta..

    La viola vittoriosa in Europa, potrebbe incorrere in un passo falso, data la stanchezza europea..Non escludo un pareggio…

    Juventus-Hellas Verona X-2

    L’armata di conte, reduce da 2 pareggi consecutivi tra campionato e coppa europea, potrebbe incorrere in un K.O. contro i veronesi(Vedi Milan).

    A volte bisogna rischiare, anche perché gli avversari non hanno nulla da perdere…

    Queste squadre giocano a viso aperto, ma anche al classico “Catenaccio all’Italiana“.

    Dato anche le quote molto prosperose, per la vittoria ed il pareggio del Verona..

    Proverei questo azzardo.

    Roma-Lazio 1

    Roma favorita alla vittoria nel Derby contro i cugini Laziali..

    Favoriti dalla non partecipazione a nessuna competizione Europea, possono tranquillamente stendere i Biancocelesti, evidentemente stanchi dalle fatiche Europee..

    Nonostante il Turn Over in Europa la favorita per me è la Roma.

    Milan-Napoli X

    Il Napoli quest’anno e veramente fortissimo, ma non credo riuscirà ad aggiungere un altro tassello vittorioso in questo turno.

    Entrambe provengono, dai rispettivi impegni in campo Europeo..

    Le fatiche si faranno sentire, non credo nella vittoria del Milan…Un pareggio credo sia molto abbordabile

    Chi non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla e non è nulla

    Lorenzo Battista

  23. Analizziamo tre schemi su palla inattiva visti alla prima giornata di Serie A

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    1) SCHEMA PUNIZIONE INTER

    Lo schema viene eseguito sul fronte destro della squadra che attacca.

    Sulla palla va Alvarez (A), Jonathan (C), sta al suo fianco, quasi sulla linea della squadra che difende, a scarica su B (Guarin), che di prima intenzione lancia c che corre alle spalle della difesa. C o calcia in porta o la mette per i compagni.

    Variante:

    A finta di scaricare su B ma la passa direttamente a che si regola poi di conseguenza.

    N.b. I tempi di inserimento non devono fare in modo a di far finire C in fuorigioco.

    I compagni di C, eseguono un contro movimento ad uscire e rientrare, nell’area avversaria

    pun.centrale inter

    2) CALCIO D’ANGOLO GENOA

    Da sinistra, un compagno appoggia a Lodi che calcia di sinistro direttamente in area.

    Da destra batte direttamente Lodi

    Corner Genoa

    3) SCHEMA PUNIZIONE NAPOLI

    Punizione sui 30 metri circa, va sempre Callejon sulla palla e la squadra si schiera cosi’ come in figura, la palla viene lanciata a scavalcare su Albiol (1), che la scarica sul taglio di Hamsik (2).

    Questo sia da destra che da sinistra.

    Le batte tutte Callejon

    punizione napoli

    Nicola Amandonico

  24. Calcio e denaro: le plusvalenze di gestione

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    imageOrmai è quasi un lustro che il calcio italiano non è più competitivo nel resto d’Europa. Stadi vuoti e crisi economica hanno accentuato le difficoltà della compagini italiane in campo internazionale; ed il più delle volte si è dovuti ricorrere a cessioni sì dolorose, ma un toccasana per bilanci ormai da anni in rosso, producendo delle grandi plusvalenze. Per capire al meglio come e da quando le plusvalenze hanno cambiato il mondo del calcio partiamo dalla definizione.

    La plusvalenza è un aumento di valore entro un determinato periodo di tempo di beni immobili (ad esempio abitazioni) e di valori mobiliari (ad esempio azioni). Tradotto in termini calcistici è la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di cessione di un calciatore.

    Ad esempio acquistando oggi un giocatore a 5 milioni di euro e rivendendolo tra un anno a 10 milioni di euro si avrà una plusvalenza di 5 milioni di euro che vanno scritti nel bilancio della società come utile. Partendo dal presupposto che questo è sempre esistito nell’ambiente del calcio, è solo dalla seconda metà degli anni novanta che le plusvalenze iniziano a recitare un ruolo decisivo per i club. Se alle spese per gli ingaggi, il più delle volte elevatissimi, si aggiungono i normali costi di gestione e le elevatissime quote di ammortamento si arriva ad una situazione in cui le perdite superano abbondantemente i ricavi.

    Mentre precedentemente le perdite si limitavano a pochi milioni delle allora lire, a cavallo tra i due secoli la forbice iniziava ad essere sempre più larga. E i conti in rosso determinano una sola conseguenza: il loro ripianamento, ovvero un versamento di denaro fresco che riporti il bilancio in parità. Ovviamente non tutti i proprietari delle società di calcio possono o vogliono sborsare ogni anno milioni di euro per coprire le perdite. Ed ecco arrivare le plusvalenze, quindi tramite la cessione di un giocatore ad una cifra superiore rispetto a quella di acquisto.

    Esempio emblematico per far comprendere il tutto è la Lazio di Sergio Cagnotti. Il patron biancoceleste è stato capace di trasformare una squadra normale in uno dei club più prestigiosi d’Europa. Tutta la forza dei capitolini si basava sull’acquisto e la cessione di campioni. Bobo Vieri arrivò nell’estate del ’98 per 50 miliardi di lire e venne rivenduto dodici mesi più tardi per 90, con una plusvalenza di 40. Ma non fu il solo, 75 miliardi incassati per Crespo, 45 per Salas, 75 per Nedved alla Juventus.

    La Lazio, inoltre, fu anche la prima società italiana ad essere quotata in Borsa, seguita da Roma e Juventus, e per una società quotata il bilancio è un punto fondamentale. I biancocelesti continuarono con la compravendita di fuoriclasse riuscendo a ottenere successi e trofei almeno fino alla crisi del gruppo Cirio che la portò ad un passo dal fallimento. Le Plusvalenze, quindi, sono un punto fondamentale del bilancio del club insieme agli sponsor e agli introiti provenienti dalla pay tv.

    Ma ovviamente non è stata solo la Lazio ad avvalersi delle plusvalenze per salvare il bilancio, basta pensare all’Inter di 3 stagioni orsono con la cessione di Balotelli, frutto del settore giovanile, e al Napoli che grazie alle plusvalenze di Lavezzi (acquistato a 5,5 milioni e venduto a 30 dopo 5 stagioni) e alla plusvalenza di circa 50 mln per Cavani (acquisto a 16 milioni pagabili in 4 esercizi e vendita dopo 3 anni a 64 milioni) si sta distinguendo nel mercato odierno come l’unica società in europa di poter disporre una così consistente cifra da spendere sul mercato (124,5 milioni di euro a detta del suo presidente Aurelio De Laurentiis).

    Che dire, con il Fair Play Finanziario alle porte, la parità del bilancio è una condizione necessaria per la partecipazione alle coppe e la plusvalenza continuerà ad assumere un ruolo di assoluta protagonista nelle sessioni di mercato.

    Michele Rea

  25. Mario Gomez…un bomber panchinaro

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    gomez_maglia_fiorentina-300x225Mario Gomez è stato acquistato recentemente dalla Fiorentina ed è uno dei più forti attaccanti europei, ma non sempre il suo ruolo, nelle varie società in cui ha militato, è stato importante. Dopo essere stato allo Stoccarda segnando 63 reti in 121 partite ( più di 1 gol ogni 2 partite) si trasferisce al Bayern dove però è chiuso dai vari Ribery, Robben e Klose. I numerosi infortuni occorsi a gran parte del reparto offensivo danno al tedesco l’opportunità di giocare con continuità e fra Ottobre e Dicembre del 2011 segna con regolarità e trascina il Bayern a numerose vittorie prestigiose. Alla fine della stagione risultò il capocannoniere della Bundesliga con 28 reti. Nell’estate del 2012 però si sottopose ad un’operazione chirurgica alla caviglia e per sopperire alla sua assenza il Bayern acquistò Mandzukic. Le buone prove di Mandzukic fanno si che per tutta la stagione Gomez non trovasse spazio. Nella finale vinta dai bavaresi per 2-1 contro il Borussia Dortmund, Mario giocherà soltanto il recupero del secondo tempo. Ieri 15 Luglio 2013 Mario viene presentato allo stadio Franchi, con un pubblico di 25000 persone e forse qui avrà l’opportunità di giocare con più costanza e dimostrare, se ancora c’è chi dubita, la sua grande capacità di fare gol.

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