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  1. Assegnato il tricolore del Subbuteo

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    1/8/19 Maggio 2013

    SCUDETTO AL BLACK & BLUE PISA

    I Black & Blue Pisa vincono il loro quarto scudetto dopo un girone di ritorno più difficile del previsto, gestendo il vantaggio sul grandissimo Reggio Emilia di capitan Saverio Bari che ha onorato l’impegno vin-cendo tutte le partite dopo un’ andata a corrente alter-nata. In coda Sessana e Brasilia Chieti retrocedono come da pronostici. Il CCT Roma si salva grazie ai grandissimi acquisti estivi del DS Rodriquez.

    Ma rivediamo il film di questo girone di ritorno, giocato nel centro federale di Chianciano a metà maggio. Si ripartiva da qui: Pisa 25, Napoli 20, Reggio 18, Fiamme e Perugia 16, Bologna 14, CCT Roma 9, Mi-lano 6, Sessa 2, Chieti 1.

    Alla prima giornata si gioca Pisa-Napoli. Partita che poteva chiudere i conti e invece…..finisce 1-2 e si riapre tutto.

    Sugli scudi il giovane Di Vito che batte Targui/Manganello e ilsubbuteo riesumato Emilio Richichi, schierato a sorpresa, che batte Pochesci. Vincono Reggio e Perugia (con Roma e Brasilia) e la classifica si accorcia. Le Fiamme batto-no Bologna 2-1 (manca Loureiro) e in coda Milano fa 3 punti d’oro contro Sessa. Il secondo turno si apre con la clamorosa vittoria di Milano con Perugia (che dice addio ai sogni di rimonta) grazie a Corradi-Iorio. Pisa travolge Bologna, Reggio strapazza Brasilia, mentre Napoli e Fiamme vincono i derby con Sessana e Roma. Tutto uguale in vetta con Napoli ad incalzare Pisa e con Reggio che stacca Perugia. Rimane una lotta a tre. Perugia però è sempre Perugia e alla terza giornata ferma Napoli sul 2-2, regalando un sospiro di sollievo a Pisa che suda (2-1) per superare Sessana. Reggio vince con Milano (la squadre del CT Lamberti vincerà tutte le partite….) Roma fa 3 punti con Bologna (l’assenza di Loureiro pesa) e le fiamme risalgono al 4 posto grazie alla vittoria con Chieti. La vittoria di

    Pisa con le Fiamme alla quarta (2-1) vale un pezzo di scudetto. I fratelli Bertelli superano di misura la coppia Noguera-Mateos e portano tre punti fondamentali. Positivo Targui (ottimo innesto il suo nella compagine to-scana) che ferma Nicky Napolitano. Dietro vincono Napoli, Reggio, Perugia e Milano. La classifica dopo 4 subbuteo1giornate: Pisa 34, Reggio e Napoli 30. In coda Milano super addirittura Bologna e Roma si porta ad un punto dalla squadra di Marinucci. Sessana e Chieti si giocheranno la retrocessione diretta. Quinta giornata, si passa l’equatore del girone di ritorno. Reggio-Perugia 2-1. Licheri ferma Flores ma non basta. Napoli butta tutto al vento pareggiando con Bologna mentre Pisa regola Brasilia 3-0. Milano e Roma non si fanno male (1-1) con Corradi e Maia che portano il punto, brutto stop delle Fiamme Azzurre che fanno 1-1 con Sessana. Sesta giornata, Pisa-Perugia e Napoli-Reggio: può deciderema alla fine nulla cambia. Il Pisa supera Perugia (vincono i due Daniele e Targui ferma De Francesco), mentre Napoli non riesce a fermare Reggio Emilia: 3-1 per la squadre dello stratosferico Flores.

    Dietro? Botte da orbi, Sessana batte Roma 2-0…Bologna esce dal baratro superando Chieti, Milano cede di misura alla Fiamme che ormai giocano per il prestigio. Alla settima giornata in programma c’è Pisa-Reggio. La partita è straordinaria (ben 26 reti) con tre pareggi in successione: Pochesci-Bari 1-1, Targui-Lamberti 2-2, Daniele-Cremona 3-3 e Manganello-Flores 2-9. La vittoria di Pisa per 1 a 0 riapre i giochi con gli emiliani che si riportano a un solo punto e due giornate da giocare.

    Gli altri risultati sono interlocutori. Bologna e Milano non si fanno male e finisce 1-1, Perugia pareggia con Sessana, le Fiamme battono Napoli (importante per il terzo posto) mentre Roma supera Chieti che retrocede. Da elogiare lo sforzo di Fedele e compagni per onorare la manifestazione nel migliore dei modi.

    Ottava giornata. Pisa e Reggio rimandano tutto all’ultimo. I toscani superano la Roma 3-1 mentre gli emiliani fanno il proprio dovere nel derby con Bologna con Flores che asfalta anche Patruno per 7-2. Le fiamme perdono il terzo posto perdendo con Perugia, mentre Napoli lo recupera nono-stante il pareggio con Milano, che vuole a tutti i costi evitare i play-out. Brasilia-Sessana 2-2 chiude la giornata. questi due punti persi pesano per Canicchio e compagni e li condannano allo spareggio.

    Ultima giornata. La stagione si decide nell’ultima mezz’ora. il calendario vuole che Pisa si giochi tutto contro Milano (ancora in corsa per evitare lo spareggio) mentre Reggio deve superare le Fiamme Azzurre, ostici sempre. Sul campo centrale Perugia-Roma. In caso di sconfitta gli umbri, che non hanno più nulla da perdere, potrebbero condannare Milano. La rivalità storica fra i due club potrebbe incidere. Come si addice ad un thriller di ottimo livello l’ultima giornata non è adatta per i cardiopatici. Reggio non riesce a superare le Fiamme Azzurre, manca poco, Alberto Mateos cade nella trappola del quarto tocco con il portierino, regola molto italiana nella sua interpretazione, perde palla e Saverio Bari segna il gola che vale 3 punti. Nella altre partite Flores supera Carmine Napolitano, Lamberti pareggia con Noguera, Cremona cede a Micky Napolitano. Finisce 2-1 per Reggio che aspetta Pisa. Il team toscano soffre, suda, sbuffa e rema. Alla fine vince con un Milano che non vuole arrendersi. E’ il belga Sami Targui che supera 1-0 un fantastico Mazzeo e regala lo scudetto alla squadra nerazzurra. Sessana batte Bologna, Napoli batte Chieti…e Perugia? Nonostante l’inattesa sconfitta di Nastasi con Maia De Francesco e Belloni portano i due punti che scacciano i sospetti e condannano Roma ai play-out contro Sessa Aurunca. Il torneo, ancora una volta straordinario nonostante i cambi in corsa della FISTF che hanno snaturato l’accesso alla Champions finisce cosi: Pisa 46, Reggio 45, Napoli 35, Fiamme 31, Perugia 29, Bologna 18, Milano 17, Roma 16, Sessana 10, Brasilia 2.

    Nello spareggio il CCT Roma batte 3 a 0 Sessana condannando i campani alla serie B e permettendo a Sonnino e Rodriquez di rimanere in serie A dopo un’estate veramente difficile.

    A livello individuale…grandi protagonisti Flores, Nastasi, Bertelli, Bolognino ma su tutti vorrei citare due giocatori che in testa e in coda hanno fatto la differenza: Sami Targui e Filipe Maia. Il belga si è inserito alla grande nel nostro campionato e ha dato un’arma in più alla corazzata Pisa. Solido e sicuro ha fatto la diffe-renza. Il portoghese, talento vero e grande esponente della storica scuola di Oporto di Sobral, Faria e Guimaraes, ha portato quei punti decisivi che hanno permesso a Roma di rimanere ai vertici.

    Due stranieri che hanno fatto davvero la differenza.

    A cura di: F.I.S.C.T.

  2. Inter – Juventus: derby di fuoco!

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    E’ la settimana del match più rovente del campionato, è la settimana di Inter-Juventus, il derby d’Italia, il derby delle due eterne rivali, un incontro che ha un peso specifico notevole, perchè è l’esame per una Juventus che vuole continuare a fare risultati, ma soprattutto è l’esame per la banda nero-azzurra che dovra’ assolutamente vincere per ridurre il distacco in classifica e dare credibilita’ alle proprie ambizioni di scudetto.

    Il pareggio contro l’Atalanta ha messo a nudo i soliti problemi difensivi dell’Inter e ha messo in evidenza una seria crisi in fase realizzativa, con Pazzini abbandonato e Milito smarrito. Ranieri sa che questa partita rappresenta il bivio della stagione, perdere a S.Siro contro una diretta concorrente che si porterebbe a +11 sarebbe un sucidio. Assenti Julio Cesar e Samuel, l’Inter si affida all’estro di Snejder e alla buona condizione di Maicon e Zarate, in difesa confermati Lucio e Chivu centrali con Nagatomo a sinistra, Zanetti , Thiago Motta e Cambiasso al centro della mediana. “Venderemo cara la pelle” ha dichiarato Maicon, ma solo l’orgoglio non puo’ bastare, bisogna ritrovare freschezza atletica e mentale. Di sicuro meno di tre giorni per preparare una gara di questo tipo sono pochi e non sara’ facile per mister Tinkerman.

    Tutt’altro clima si respira sotto la Mole, dove la squadra di Conte sta preparando la sfida di sabato con il morale alle stelle, dopo il meritato successo contro la Fiorentina. Tanto gioco, ma pochi gol, questa l’unica pecca di una squadra che stupendo per organizzazione tattica e freschezza atletica e tanta qualita’ in mezzo al campo. Si presenta con otto punti di vantaggio, e la possibilita’ di giocare per due risultati, c’è pero’ la voglia di dimostrare maturita’ da grande squadra. Sara’ confermata la formazione anti-viola, che ha dato sicurezza e qualita’, impossibile il recupero di Buffon, mentre rischia nuovamente la tribuna Krasic a favore di un Quagliarella che scalpita, panchina per Alex Del Piero che pero’ è pronto a diventare un asso nella manica bianconera, e questo il mister pugliese lo sa benissimo.

    Tutto è pronto quindi per quello che da sempre è la partita dell’anno, semplicemente Inter-Juventus.

    Totale partite disputate a S. Siro: 108
    VITTORIE INTER: 48 – PAREGGI: 33 – VITTORIE JUVENTUS: 27
    Gol Inter: 177 – Gol Juventus: 125

    Giovanni Remigare

    “Se vuoi assistere alla partita, puoi trovare i biglietti per Inter – Juventus su Ticketbis”

    www.ticketbis.it

     

  3. Inter, Zanetti: “Stagione ok, siamo campioni del mondo”

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    Capitan Zanetti non si abbatte per la stagione altalenante che la sua Inter ha dovuto affrontare nell’annata post-triplete, ricordando fieramente che i nerazzurri venivano da un’annata strepitosa che li ha visti diventare persino Campioni del Mondo.

    Così ha infatti dichiarato oggi alla stampa: “Mi piace ricordare a tutti che la stagione dell’Inter non è stata affatto fallimentare, abbiamo avuto momenti di crisi e periodi di sbandamento, ma ci siamo sempre saputi riprendere, soprattutto riuscendo ad ottenere sia la Coppa del Mondo per club sia la Supercoppa italiana. Per la Champions e il campionato ci dispiace molto ma era quasi impossibile pensare di ripetere l’impresa meravigliosa dello scorso anno, anche se ora sicuramente lotteremo per portarci a casa la Coppa Italia, trofeo che negli ultimi anni ha acquistato sempre più valore e che vorremmo realmente regalare ai nostri tifosi. Sicuramente faremo l’impossibile per arrivare in finale e per vincere la coppa, anche perchè ci permetterebbe di giocare la prossima Supercoppa Italiana contro il Milan, uno stimolo in più per noi e per tutta la tifoseria.”

    Il capitano interista che non conosce stanchezza ha poi affermato: “Il Milan quest’anno porta a casa lo Scudetto con merito, seppur ci sia una rivalità accesa fra di noi è giusto riconoscere che i rossoneri hanno fatto un’ottima stagione e che a tratti sono stati migliori di noi. La nostra annata però, considerando com’era iniziata, è quasi stata superiore a tutte le nostre più rosee aspettative e per questo dobbiamo ringraziare soprattutto Leonardo, un allenatore ed un uomo realmente speciale che ha saputo ridarci fiducia ricompattando il gruppo e ricordandoci che, seppur fra mille difficoltà, restavamo una delle squadre più forti al mondo. Siamo una squadra unita e competitiva, sono sicuro che nel mercato estivo la presidenza farà di tutto affinchè l’Inter possa tornare ai livelli suntuosi dello scorso anno, con l’inserimento di qualche grande acquisto in questa rosa già fantastica. Il prossimo anno torneremo ad essere competitivi su ogni fronte.”

     

  4. Milan, Galliani: “Faremo un mercato da Champions”

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    Galliani non gioisce ancora per l’imminente e praticamente ormai detto Scudetto rossonero, poichè come afferma lui stesso “frenato dalla scaramanzia e dalle “gufate” bipartisan”, seppur pervaso dall’ottimismo scelga di volgere già uno sguardo al mercato estivo.

    Il Milan è infatti ormai ad un passo (ad un punto più correttamente) dal tricolore e l’ad rossonero non ha intenzione di perdere tempo, così come afferma entrando in Lega questa mattina: “Il Milan sta già monitorando e seguendo varie situazioni, anche se ancora tutte in linea prettamente teorica dato che abbiamo intenzione di muoverci soltanto ad obiettivo raggiunto ed ufficializzato. Finora non abbiamo parlato con nessuno dei nostri giocatori, e quando dico “nessuno” mi riferisco anche a Seedorf, lui come tutti gli altri dovrà aspettare che il campionato sia finito.”

    Tanti amuleti quindi, bocche pressochè cucite, ma con un’unica certezza: il prossimo mercato rossonero sarà improntato ad un miglioramento della squadra soprattutto in chiave Champions League, competizione dove il Milan ha continuato a trovare difficoltà anche in questa ottima annata. “L’Europa e il blasone continentale sono sempre stati nostre priorità, dal prossimo anno lo saranno ancora di più perchè senza ombra di dubbio le operazioni che faremo quest’estate saranno propedeutiche ad un accrescimento dell’organico in chiave Champions.”

    Per ora Galliani è convinto,e non si nasconde dietro schermaglie del caso, soltanto su un argomento, snellire l’organico di un numero cospicuo di giocatori: “Di una cosa siamo certi e cioè che nella prossima stagione il Milan dovrà avere una rosa meno estesa, 31 giocatori sono davvero troppi e difficili da gestire. Dovranno diventare massimo 25-26 in modo da permettere anche all’allenatore di muoversi meglio e con più tranquillità. Chi verrà sacrificato? Non ne ho idea ora, parleremo al più presto con Allegri e decideremo di conseguenza. Abbiamo tanti giovani nel nostro organico, così come tanti “anziani”, vedremo più in là come sarà più opportuno agire.”

  5. Milan, Allegri: “Lo Scudetto è vicino”

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    è quasi tempo di bilanci per le squadre coinvolte nel campionato italiano, soprattutto per il Milan che si appresta a festeggiare il tanto bramato Scudetto probabilmente con qualche giornata d’anticipo. Massimiliano Allegri è raggiante ed ammette senza mezzi termini: “è vero se l’Inter domani viene bloccata in casa dal Cesena potremo festeggiare lo Scudetto con tre giornate d’anticipo, un sogno e una grande soddisfazione per noi. Per ora però non vogliamo pensare a quest’ipotesi rosea e ci teniamo a rimanere ben concentrati, al fine di vincere nello scontro che ci vedrà contrapposti ad un Bologna ferito e pur sempre pericoloso. Se non festeggeremo questa domenica lo faremo la prossima ne sono certo.”
    Il tecnico rossonero riesce a trattenere a stento la felicità in conferenza stampa, anche se ci tiene a ricordare a tutti che ancora non è stato vinto nulla in maniera ufficiale e che quindi è d’obbligo restare con i piedi per terra: “Non voglio che i miei giocatori affrontino le partite sentendosi già i trofei in tasca, sia per rispetto dell’avversario sia perchè nel calcio si sa tutto è possibile e non voglio che qualche colpo di scena improvviso ci rovini la festa. Per ora siamo in ballo per Scudetto e Coppa Italia, ma parleremo di successi e trionfi soltanto quando sarà tutto finito, magari davanti ad un bel bicchiere di vino..” Allegri scherza pur mantendosi concentrato e razionale, anche quando i giornalisti in sala gli fanno notare che seppur a livello italiano quest’anno il Milan sia “risbocciato”, a livello europeo la strada sia ancora lunga: “Credo che anche quest’anno avremmo potuto fare bene in Champions League, purtroppo ci hanno penalizzato alcuni infortuni ed un pò di malasorte. Il prossimo anno senza dubbio ci rinforzeremo ulteriormente e con ogni probabilità riusciremo a dire la nostra in Europa fino alla fine.”
    Il futuro infatti è già dietro l’angolo, come anche il talentuoso Ganso, che pare sia sempre più intenzionato a firmare per il club rossonero. Se tutto andrà in porto come preventivato ed immaginato fino ad ora, l’esordio per Allegri alla guida di una grande squadra come il Milan sarà giudicato da tutti, forse anche dai suoi detrattori iniziali, come assolutamente positivo. Anche in Italia è iniziato un nuovo ciclo di allenatori “alla Guardiola?”
  6. Lo scudetto nei piedi di Cassano

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    Sarà Antonio Cassano a guidare l’attacco rossonero nelle ultime cinque partite del campionato che potrebbero consegnare al Milan il 18° scudetto. Saranno probabilmente le sue giocate a decidere questo campionato che ha visto la squadra di Allegri in testa alla classifica dal turno infrasettimanale del 10 Novembre quando, sconfiggendo il Palermo di Delio Rossi (avversario domani sera nella gara di andata della semifinale di Coppa Italia), scavalcò la Lazio fermata a Cesena.

    Antonio domani sera a Palermo sarà affiancato in attacco da Zlatan Ibrahimovic che in campionato salterà i prossimi due turni per squalifica, dopo gli insulti rivolti al guardalinee in occasione del match contro la Fiorentina. Ma in campionato tutto sarà sulle spalle del talento di Bari vecchia poiché Pato si è procurato uno stiramento ai flessori della coscia destra e ne avrà per tre settimane (rientrerà alla penultima giornata contro il Cagliari) mentre Inzaghi, pur essendo in via di guarigione dopo il lungo infortunio al ginocchio che lo tiene fermo da metà novembre, non è ancora pronto per tornare in campo da titolare.

    Dopo le brusche frenate di Napoli e Inter, il Milan è a un passo dal titolo nazionale che manca nella bacheca di Via Turati dalla stagione 2003-2004 (il Milan di Ancelotti, Kaka e Shevchenko). Per coronare il sogno dei tifosi rossoneri serve un Cassano diverso da quello visto nei minuti finali del derby contro l’Inter: “Il mio è un record mondiale: gol, ammonizione ed espulsione in un minuto, anche se sono contento di essere entrato nella storia del derby di Milano. Mentre contrastavo Cordoba sapevo di prendere il giallo, ma ero talmente felice per il gol che mi ero dimenticato di essere stato appena ammonito: è un’altra ingenuità che ho commesso e che pagherò. Ne ho commesse tante nella mia carriera, spero di commetterne sempre meno”.

    E i tifosi sognano che sia proprio Antonio il giocatore decisivo in questo rush finale, che possa decidere le prossime due partite contro Brescia e Bologna, che possa sentirsi punto di riferimento per i compagni, come a lui piace essere, e che possa trasformare la sua esuberanza in senso di responsabilità, soprattutto adesso che è diventato papà di Christopher.

    E che il 18° titolo del Milan possa passare dai suoi piedi.

     

  7. Napoli, De Laurentiis: “Scudetto? Non lo nomino”

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    Come ogni buon napoletano che si rispetti in un momento come questo la parola Scudetto appare impronunciabile e la scaramanzia è d’obbligo, ma pur non parlandone apertemente il presidente azzurro De Laurentiis crede sia possibile che il suo Napoli riesca a vincere il campionato. Così ha dichiarato ai giornalisti al suo arrivo in Lega: “Sei partite sono tante e può accadere di tutto, sia nel bene che nel male. Questo campionato è diverso dagli altri perchè è molto avvincente ed imprevedibile e noi, pur non pensando al traguardo in questo momento, ci crediamo e lottiamo affinchè questo sogno possa diventare realtà. Il calcio italiano purtroppo ha la tendenza inconscia a concentrarsi spesso e volentieri soltanto sulle squadre del nord e su quelle più blasonate in generale, lasciando magari da parte realtà sensazionali come il Napoli di quest’anno. C’è bisogno di un concetto italiano di calcio più equo e non eccessivamente nordista o di “prepotenza” societaria.”

    Un pensiero poi al calciomercato che già ricomincia ad affollare i quotidiani con i nomi dei giocatori più talentuosi d’Europa come Cavani, richiesto e corteggiato da moltissimi club: “Ovviamente quest’estate qualcuno ci chiderà Cavani così come altri nostri calciatori, domandare è perfettamente lecito nel calciomercato ma è ancor più lecito avere la possibilità di rispondere con un no. Perchè dovrei lasciare che Cavani parta? Sarebbe assurdo ma non per un fatto di cifre, piuttosto per una questione di utilità alla squadra. Quest’anno Edinson è stato incredibile e ci ha permesso più di tutti di arrivare ad un soffio da un traguardo storico per noi e per tutta Napoli, se lo vendessi sarei un pazzo. Credo che nel calcio non si possa agire o ragionare solo secondo logiche economiche, capisco che molte società siano costrette a vendere dei calciatori importanti per risanare il bilancio, ma dato che noi sotto quell’aspetto siamo apposto non ho alcuna intenzione di cedere alle lusinghe o al “portafogli” di nessuno. Arrivare teoricamente fra le prime tre poi porta ad un aumento del capitale e del fatturato.. Io quella parola (scudetto,ndr) non la pronuncio però, sia chiaro.”

  8. Napoli, Cannavaro: “Abbiamo voglia di vincere”

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    L’entusiasmo dei tifosi napoletani è alle stelle, tutta una città sogna trasportata da un secondo posto attuale insperato ad inizio stagione e dal desiderio di raggiungere lo Scudetto dei sogni, che comincia a diventare sempre più concreto e plausibile. Ormai sia Mazzarri che la squadra non si nascondono più ed esprimono tutta la loro fame di vittorie e di raggiungere traguardi che manderebbero in visibilio un’intera città.

    Così dichiara a Sky Sport 24 il capitano degli azzurri Paolo Cannavaro: “A Bologna sembrava di essere al San Paolo,andare in trasferta e sentire boati simili durante il riscaldamento o i goal è qualcosa di unico ed indescrivibile. Vedere il Dall’Ara per metà azzurro è stato qualcosa di pazzesco, credo che fatti così accadano molto raramente nel calcio e questo ci ha dato un’adrenalina assurda. La passione dei tifosi napoletani è unica nel suo genere, ora che la gente vede realmente la possibilità di vincere qualcosa di importante dopo anni di “inferno e purgatorio” comincia a darsi completamente e a crederci totalmente. Nel sociale le cose non vanno particolarmente bene e le soddisfazioni sportive possono risollevare lo spirito di una città intera, che meriterebbe di raggiungere traguardi così nobili e prestigiosi.”

    Paolo Cannavaro sostiene che nello spogliatoio ora ci siano però più che altro serenità e concentrazione, poichè è importante farsi trascinare dalla carica dilagante del pubblico ma senza esagerare, altrimenti perdere la lucidità potrebbe diventare un problema reale: “Stiamo cercando di mantenere la calma non guardando alla vetta ma dietro di noi, perchè le inseguitrici sono sempre dietro l’angolo e non abbiamo alcuna intenzione di abbandonare questa posizione. Alle nostre spalle ci sono squadre anche meglio attrezzate di noi e con rose qualitativamente superiori ma non dobbiamo pensarci e continuare a dare il nostro meglio partita dopo partita. Il Milan è il club più titolato al mondo con una storia costellata di trofei e successi incredibili, ma il Napoli ha voglia di stupire e di riscattarsi, quindi lotteremo fino all’ultimo sperando che i nostri sogni e quelli di una città intera possano diventare realtà.”

  9. Serie A: gli anticipi e i posticipi sino a fine campionato.

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    La Lega Serie A ha deciso gli anticipi e i posticipi della massima serie fino alla fine del campionato, tra le gare spiccano Napoli-Samp, Genoa-Samp e Napoli-Inter. ecco tutto il programma:

    14ª GIORNATA RITORNO
    Sabato 16 aprile 2011 ore 18.00 ROMA – PALERMO (*)
    Sabato 16 aprile 2011 ore 20.45 PARMA – INTER (*)
    Sabato 16 aprile 2011 ore 20.45 MILAN – SAMPDORIA (*)
    Domenica 17 aprile 2011 ore 20.45 NAPOLI – UDINESE

    15ª GIORNATA RITORNO
    Venerdì 22 aprile 2011 ore 18.00 INTER – LAZIO (ç)
    Sabato 23 aprile 2011 ore 12.30 ROMA – CHIEVO
    Sabato 23 aprile 2011 ore 19.00 BRESCIA – MILAN
    Sabato 23 aprile 2011 ore 21.00 JUVENTUS – CATANIA

    16ª GIORNATA RITORNO
    Sabato 30 aprile 2011 ore 18.00 CESENA – INTER
    Sabato 30 aprile 2011 ore 20.45 NAPOLI – GENOA
    Domenica 1 maggio 2011 ore 20.45 BARI – ROMA
    Lunedì 2 maggio 2011 ore 20.45 LAZIO – JUVENTUS (§)

    17ª GIORNATA RITORNO
    Sabato 7 maggio 2011 ore 18.00 PALERMO – BARI (*)
    Sabato 7 maggio 2011 ore 20.45 ROMA – MILAN (*)
    Domenica 8 maggio 2011 ore 20.45 GENOA – SAMPDORIA
    Lunedì 9 maggio 2011 ore 20.45 JUVENTUS – CHIEVO (§)

    18ª GIORNATA RITORNO
    Sabato 14 maggio 2011 ore 18.00 LAZIO – GENOA
    Sabato 14 maggio 2011 ore 20.45 MILAN – CAGLIARI
    Domenica 15 maggio 2011 ore 12.30 FIORENTINA – BOLOGNA
    Domenica 15 maggio 2011 ore 20.45 NAPOLI – INTER
    (*): anticipo disposto per gli impegni nelle semifinali di TIM Cup
    (ç): in caso di qualificazione dell’Inter alle semifinali di UEFA Champions League (altrimenti sabato 23 aprile 2011 alle ore 15.00)
    (§): posticipo disposto su richiesta dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno

  10. Napoli, Cavani: “Credo nello Scudetto”.

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    Momento d’oro per la punta di diamante del Napoli, Edinson Cavani, che si sta godendo un periodo ricco di felicità e soddisfazioni meritate. Da pochi giorni è nato il primogenito Bautista, la scorsa domenica ha battuto il record di Vojak per maggior numero di reti segnate in serie A con la maglia azzurra, ma soprattuto il tricolore sembra sempre più vicino, in maniera quasi insperata ad inizio stagione.

    Da quanto sostiene il suo agente, Claudio Anellucci, Cavani è forse uno di quelli a credere maggiormente nello Scudetto in tutto lo spogliatoio azzurro. Così ha dichiarato infatti questa mattina a Radio Manà Manà riguardo il suo assistito: “Edinson sta attraversando un momento stellare e sono felicissimo per lui e per tutto il Napoli che finalmente può ambire ad un traguardo prestigioso come lo Scudetto. Cavani è il primo a crederci perchè è sicuro che una stagione così sia quasi irrepetibile e quindi è ben pronto ad approfittarne e a fare di tutto affinchè questo sogno meraviglioso diventi realtà. Come me poi ci tiene a ringraziare Mazzarri per quello che ha fatto, perchè ha saputo valorizzarlo nel migliori dei modi, mettendo il suo enorme talento al servizio della squadra e di un collettivo unito e volenteroso.”

    L’agente del giocatore uruguagio parla poi delle voci di mercato che si sono susseguite negli ultimi giorni che vogliono Cavani in partenza dal Napoli a fine stagione: “Ci tengo a smentire tutto con fermezza. Edinson è felicissimo qui e non ha alcuna intenzione di cambiare squadra a fine anno, i tifosi lo amano e lui ha un contratto di altri 5 anni con De Laurentiis che intende assolutamente rispettare, il futuro per noi si chiama Napoli.”

    Impossibile poi non parlare dell’interesse che il Real Madrid ha manifestato negli ultimi giorni nei confronti del “Matador”: “Sono fiero del fatto che una squadra così blasonata e dalla storia illustre come il Real Madrid possa interessarsi a Cavani, so che Mourinho apprezza Edinson dai tempi del Palermo e quindi quando ho sentito che anche ora vorrebbe averlo alla sua corte non mi sono sorpreso, anche se questo non accadrà.” Nel calcio poi, in maniera piuttosto desueta, sono in molti ad amarlo, compresi tifosi di tante squadre più o meno “nemiche” del Napoli, che come tutti riconoscono in Cavani un ragazzo serio, tranquillo e con un cuore grande.

    L’agente dell’uruguagio ci tiene infatti a ribadire: “Edinson è un ragazzo educato e volenteroso che non ama fare tardi la sera andando in discoteca o in giro per i locali. Probabilmente sotto questo aspetto è a tutti gli effetti “l’anticalcio” considerando che ad una “bevuta in compagnia” preferisce stare a casa con la propria famiglia ed andare a letto presto, in modo da sentirsi più riposato e pronto per l’allenamento del giorno dopo. Ama la casa ed il proprio lavoro e senza ombra di dubbio è uno che non ama la mondanità. Forse il suo sembrare “diverso” dalla maggior parte dei suoi coetanei deriva anche dallo stretto rapporto che ha con la religione, che lo ha aiutato nei momenti difficili e che ora gli sta permettendo di godersi le cose belle che gli stanno accadendo con maggiore serenità. Fra poco uscirà un suo libro dove parla del rapporto intimo e profondo che nutre verso la fede, lo consiglio a tutti.”

    Probabilmente il paragone con “El pibe de oro” Diego Armando Maradona è e sarà sempre improponibile, ma di sicuro a Napoli aspettavano un giocatore così dal lontano 1991, anno in cui l’argentino più famoso della storia del calcio se ne andò dalla squadra partenopea lasciando in tutti un vuoto apparentemente incolmabile.

    Alessia Tonti

  11. Il Napoli non si ferma: ora è a -3 dal Milan

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    Il Napoli e tutta una città intera continuano a sognare e a far sognare grazie ad un giocatore che, a soli 24 anni e al suo primo anno di militanza in squadra, è stato già in grado di entrare nella storia. Erano infatti 78 anni che nessun giocatore partenopeo segnava così tanto in campionato e grazie alla sua doppietta di ieri sera oltre il record battuto da Cavani è stato sfatato anche un altro tabù: il Napoli è finalmente riuscito a vincere al San Paolo contro il Cagliari, fatto che non accadeva da qualche anno.

    Notte da record (stabilito anche quello di De Sanctis per quanto concerne l’imbattibilità interna) ma soprattutto una notte di festa per tutti i tifosi accorsi allo stadio, che hanno sofferto guardando la gara ma che alla fine sono andati via raggianti e con in testa un’idea sola: “Mancano otto partite si può veramente sognare!” Il sogno Scudetto non appare neanche così irrealizzabile, almeno rifacendosi alla classifica, considerando che il Napoli è a soli 3 punti dal Milan e che dista un punto soltanto dall’Inter, seconda nella graduatoria, e considerando che in squadra ha l’uomo dei record. Edinson Cavani infatti ha segnato il suo 22° goal in questo campionato entrando quindi a pieni titoli nella storia della società campana, eguagliando le reti messe a segno ben 78 anni fa da Antonio Vojak e meravigliando ancora tutti con la sua umiltà ed il suo spirito di sacrificio.

    Così ha dichiarato “El Matador” ai microfoni di Sky dopo essere stato eletto uomo partita: “Questa mia doppietta è importantissima soprattutto per il bene della squadra, perchè ci ha permesso di vincere e di fare un ulteriore salto in avanti in classifica. Sono molto felice per il Napoli, siamo una squadra che merita quello che le sta accadendo perchè ci impegnamo duramente durante la settimana e con grande dedizione. Sappiamo che continuando a credere in noi ed al lavoro che facciamo è possibile anche continuare a credere nel sogno Scudetto.” Siamo certi che tutta Napoli farà eco al suo beniamino.

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