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  1. Lo sport salva il cuore.

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    Le malattie cardiovascolari sono colpevoli di circa 242.000 vittime l’anno solo in Italia; l’unico modo per “difendere” la salute di ciascun individuo, passa attraverso la prevenzione.

    Eliminare o ridurre i comportamenti a rischio ed adottare uno stile di vita più sano, rappresenta l’unica alternativa in linea col nostro benessere:

    – Smettere di fumare
    – Mantenere il peso sotto controllo
    – Controllare sistematicamente la pressione arteriosa
    – Mantenere i livelli di colesterolo entro i limiti consigliati
    – Limitare il consumo di grassi ed alcolici
    – Praticare del moto

    Combattere le cause che favoriscono l’insorgenza di patologie che colpiscono il cuore, deve essere un impegno quotidiano.

    L’attività fisica costituisce un momento fondamentale nella vita d’ogni persona sana, ma anche dei soggetti cardiopatici, purché praticata nei modi e nei tempi giusti.

    Il movimento, infatti, rappresenta la scelta più efficace e piacevole per combattere l’obesità, il diabete, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione, lo stress (…).

    Attività sportiva: come, dove e quando.
    Il beneficio massimo si ottiene con tre quattro sedute a settimana, per un totale di 5-6 ore d’attività sportiva, oltre i quali non esistono vantaggi in termini di prevenzione.

    Anche la durata è importante; la soglia ottimale è di 30’ a seduta, superata la quale l’effetto è modesto.

    L’intensità d’esercizio, deve essere obbligatoriamente modesta, ad impegno prevalente aerobico. Proprio per questo, consiglio di adoperare un cardiofrequenzimetro, che misuri le pulsazioni durante l’esercizio. Una volta tarato sulle esigenze di chi lo indossa ed individuato la “target zone” di frequenza cardiaca ottimale, consente di monitorare per tutta la durata dell’allenamento, il lavoro cardiaco ed avvertirci qualora dovessimo superare i valori limite precedentemente impostati.

    Meglio allenarsi nel pomeriggio o di sera e preferire il mattino qualora non esistano alternative. Il mattino presto, infatti, è il momento più critico, dal punto di vista cardiovascolare, perché registra un aumento fisiologico sia della frequenza cardiaca sia della pressione arteriosa.

    Occhio alla temperatura! I soggetti cardiopatici possono incorrere in una crisi qualora la temperatura sia troppo rigida.
    In caso di caldo soffocante ed umidità elevata, occorre prevenire l’eccessiva perdita di liquidi bevendo regolarmente ad intervalli regolari piccoli sorsi d’acqua meglio se arricchita con sali minerali.

    Fonte:www.alltrainer.it

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