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  1. Principali differenze tra il gioco “a zona” e il gioco “a uomo”

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    A “uomo”

    A “zona”

    Piazzamento in base alla posizione dell’avversario diretto. Piazzamento in rapporto alla posizione del pallone, dei compagni e degli avversari.
    L’iniziativa del gioco è lasciata maggiormente in mano agli avversari. Si è più numerosi in prossimità del pallone. Pressing attuabile in maniera più semplice.
    E’ più difficile mantenere il contatto tra i reparti. Maggiore partecipazione collettiva tra i compagni tanto in fase difensiva quanto in fase offensiva.
    La squadra è più dispersa sul campo e consente spazi più ampi all’avversario, quindi più profondità. E’ più facile collegare i reparti, quindi tenere la squadra “corta”.
    Il gioco dei singoli è più individualista. Bisogna “scalare” la marcatura; serve la massima collaborazione tra i compagni si squadra.
    Gioco basato sul duello, sull’1>1. Gioco basato sull’aggressività collettiva.
    L’applicazione del fuorigioco è molto più difficile. Lo stesso vale per i raddoppi di marcatura ed il pressing. Consente più facilmente l’allineamento in difesa e l’attuazione della tattica del fuorigioco.
    L’asse del gioco è verticale: da dietro in avanti. L’asse del gioco è laterale: squadra raggruppata, corta.
    La responsabilità individuale fa determinare più facilmente i responsabili di una sconfitta. La responsabilità è generalmente collettiva.
    Comporta maggior dispendio energetico. Comporta minor dispendio energetico, ma un maggior impegno mentale.
  2. Alleniamo il pressing: dislocazioni e coperture.

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    Esercitazione finalizzata al movimento difensivo di tutta la squadra in relazione alla localizzazione del pallone nelle zone laterali del campo (e non).

    Vengono schierati 10 giocatori in un’area di 40x50mt schierati in base al sistema di gioco più comunemente utilizzato; altri 7 giocatori disposti come in figura faranno girare il pallone.

    I compagni schierati dovranno effettuare le opportune uscite con le relative “scalate” e “coperture” cercando di mantenere le giuste distanze tra i reparti.

    Si consigliano blocchi da 3′ esclusi gli eventuali intervalli “a correggere” dell’allenatore.

    L’intensità massimale dell’esercizio permette inoltre di arrivare a una giusta componente aerobica dello stesso.

    Scambiare i giocatori tra un blocco e l’altro per affinità di ruolo.

    Materiale occorrente: delimitatori e palloni.

    • Variante 1: inserire degli altri riferimenti visivi all’interno del rettangolo esercitativo (colori).
    • Variante 2: inserire anche giocatori attivi, a simulare altri avversari da andare ad attaccare in azione di pressing o di “assorbire” in marcatura.

    Claudio Damiani [skype-status]

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