Tag Archive: propedeutica

  1. Tecnica: insegniamo lo stop orientato

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    Come gia espresso in un precedente post, la capacità di effettuare lo stop orientato in maniera disinvolta (come gesto automatizzato, in contesti di gioco) con entrambi i piedi è una delle lacune più frequenti dei giocatori dilettanti. Sempre nello stesso post abbiamo approfondito un mezzo per stimolare quest’aspetto della tecnico-tattica per giocatori dotati di tecnica sufficiente; ma come allenare lo stop orientato nella scuola calcio? Da che età è possibile inserire le esercitazioni più semplici al fine di creare i prerequisiti di quest’importante dettaglio della tecnica? Sotto, presenteremo quello che probabilmente è l’esercizio base su cui poi costruire la successiva didattica.

     

    ESERCIZIO DI BASE

    Com’è possibile vedere dalla figura sopra, la Struttura di base consiste in 4 quadrati (possibilmente delimitati da coni) disposti a rettangolo con una coppia di cinesini tra ogni vertice del rettangolo. L’ideale è la presenza di 6 giocatori (1-2 per ogni quadrato) con 2 palloni per struttura, anche se inizialmente è preferibile utilizzarne 1, affinché i giocatori comprendano il senso dell’esercitazione. Essendo un mezzo di natura Analitica è particolarmente importante che i giocatori imparino il “senso” dell’esercizio dando la priorità alla precisione dei movimenti piuttosto che alla velocità. Per questo motivo è opportuno utilizzare strutture con rettangolo di 10-20m per lato, con vertici formati da quadrati di circa 1.5-2m di lato.

    Nell’esempio della figura sopra, il giocatore rosso (proveniente dal Quadrato 4) con la palla dovrà condurla tra i 2 cinesini e fermarla:

    • Successivamente effettuerà il passaggio con il piede sinistro al giocatore blu nel Quadrato 1 cercando di far passare la palla tra i 2 coni del lato inferiore del quadrato stesso.
    • Il giocatore blu dovrà stoppare la palla (ovviamente con l’interno del piede sinistro) in un tocco facendolo uscire dal lato destro del Quadrato 1 e a sua volta ripetere quanto fatto dal giocatore Rosso in precedenza.

    Ogni volta che un giocatore passa la palla, si porta dietro al quadrato a cui l’ha passata. Com’è possibile intuire, la fase cruciale di questo mezzo è lo stop orientato con il piede appropriato alla situazione (in questo caso il sinistro perché la palla segue il verso “orario”) facendolo uscire dal quadrato dal lato oltre il quale si deve guidare la palla.

    • Altra regola fondamentale (nell’esercizio di base) è quello di vincolare il giocatore a formulare il compito in 4 tocchi. Il primo tocco sarà lo stop orientato con l’interno (grazie al quale la palla dovrà uscire dal quadrato), il secondo è di guida con l’esterno collo del piede sinistro (nel nostro esempio), il terzo tocco è con la suola del piede per fermare la palla tra i 2 cinesini e il quarto è con l’interno per passare la palla al compagno.

     

    VARIANTI

    Il giro della palla in senso orario corrisponde all’esclusivo utilizzo (tutti i tocchi di palla) con il piede sinistro; viceversa per il senso antiorario (piede destro).

    La prima variante è quella di passare da 4 a 3 tocchi di palla; in questo caso la palla non verrà fermata tra i cinesini, ma trasmessa direttamente (praticamente si elimina il tocco che permette di fermare la palla e tutto viene fatto in movimento).

    La seconda variante è quella di ampliare le dimensioni del rettangolo e/o ridurre quelle dei quadrati. In entrambi i casi viene richiesta una maggiore precisione dei gesti.

    La terza variante (la più impegnativa) è esemplificata sopra. Partendo dal senso orario/piede sinistro ad ogni stazione i giocatori dovranno effettuare 3 passaggi anziché 1 (gli altri parametri rimangono gli stessi). Osservando la figura sopra è possibile comprendere che dopo il primo passaggio (dal rosso al blu) il giocatore blu dovrà restituire di prima intenzione al giocatore rosso CHIUDENDO il passaggio con il piede sinistro; il terzo passaggio sarà poi effettuato dal giocatore rosso (possibilmente di prima intenzione) al blu che successivamente APRIRA’ sempre con il sinistro per condurre la palla verso i cinesini che lo dividono dal compagno successivo. Quando viene affrontata questa variante, è fondamentale riproporre le stesse dimensioni della struttura di base (rettangolo piccolo-quadrati grandi) a causa della difficoltà dell’esercizio.

    CONCLUSIONI

    Questo mezzo esercitativo rappresenta la prima fase della didattica dello stop oriento che finge da presupposto al concetto dell’APRO/CHIUDO (che ovviamente andrà sviluppato con mezzi di natura tecnico/tattica). Le varianti sopra proposte andranno affrontate nel tempo man mano che la precisione dei gesti si affina. La ricerca delle dimensioni ideali (rettangolo e quadrati) diventa un aspetto fondamentale per modulare le difficoltà esecutive. Altro aspetto fondamentale è che se i giocatori non riescono ad effettuare l’esercitazione di base in maniera corretta (imprecisione dei gesti malgrado gli spazi ridotti), è necessario proporre mezzi più semplici. L’aspetto analitico della struttura obbliga i giocatori ad effettuare l’esercizio con una ritmica dei movimenti estremamente lenta all’inizio, per poi velocizzarsi pian piano che i giocatori acquisiscono disinvoltura nell’esecuzione dei gesti.

    Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico US Povigliese (melsh76@libero.it)

  2. AUDIO/VIDEO: Lo sviluppo della rapidità nel calcio (prima parte)

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    Inauguriamo oggi la sezione “Audio/Video” con la prima parte dei post dedicati alla rapidità nel calcio. Questo primo video tratta la parte dedicata alle “Esercitazioni analitiche mirate all’esecuzione corretta dei cambi di direzione” (vedi primo, secondo e terzo post). Verranno approfonditi i dettagli correttivi relativi al posizionamento dei piedi durante i cambi di direzione, l’inclinazione del corpo e l’importanza della frequenza dei passi anche in funzione della prevenzione degli infortuni.

    Guarda il video a dimensioni originali su Vimeo: http://vimeo.com/42932889

    È possibile scaricare anche la presentazione in formato PDF:

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    Autore dell’articolo: Melli Luca allenatore Scuola calcio Audax Poviglio (melsh76@libero.it)

     

  3. La differenza tra Rapidità ed Esplosività

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    (Aggiornato al 27/03/2020)

    Rapidità ed esplosività sono 2 qualità neuromuscolari spesso citate quando si parla di preparazione atletica nel calcio; ma quali sono le differenze e le analogie tra queste qualità?  Quali mezzi allenanti hanno maggior influenza sull’una o sull’altra? Ma soprattutto, quale di queste è più importante per il calciatore? In questo post analizzeremo le “definizioni canoniche” di queste caratteristiche, per poi approfondire le differenze pratiche e le relative applicazioni nella metodologia d’allenamento.

    Definizioni

    Esplosività: “l’esplosività è la capacità di reclutare in modo dirompente e veloce (istante 0) il massimo numero di unità motorie”. In altri termini, nel calcio, si potrebbe definire come la capacità di estendere la muscolatura estensoria/antigravitazionaria (tricipite surale, quadricipite e glutei) nel minor tempo possibile (vedi figura sotto).

    • Le esercitazioni per l’esplosività e per la potenza muscolare specifica possono trovare il loro razionale nel fatto che la massima potenza metabolica (sprint da fermo) si esplica tra 0.5-1.5” dall’inizio del movimento (Colli 2015) e che nei primi passi dello scatto (3m) c’è il 27% di differenza tra dilettanti e professionisti (Marella, Baraldo 2004).

    esplosività calcio

    Rapidità: “qualità che permette di effettuare azioni motorie nel più breve tempo possibile alla massima intensità”. Nel calcio è la capacità di effettuare azioni complesse nel minor tempo possibile in particolar modo in relazione ai cambi di direzione. Senza addentrarci eccessivamente nei dettagli di cui si compone la rapidità, appare abbastanza chiaro che a differenza dell’esplosività:

    • È implicata in movimenti complessi (mentre l’esplosività nel solo movimento di estensione delle articolazioni) e concatenati (cioè effettuati in successione).
    • Coinvolge anche la muscolatura flessoria (tibiali, posteriori della coscia, flessori dell’anca), per stabilizzare le articolazioni e spostarsi sul piano orizzontale.
    • È strettamente legata alla Coordinazione (adattamento e trasformazione, ritmica dei movimenti, velocità di reazione, ecc.) e all’applicazione Cognitiva del movimento (scelta in base alle situazioni contingenti).

    Citiamo le conclusioni di uno studio di Young et al 2001 in cui è stato visto che “maggiore è la complessità del compito di rapidità e minore è il transfert con le qualità responsabili con la corsa in linea (tra le quali l’Esplosività)”; di conseguenza, possiamo affermare che la differenza sostanziale è che

    l’Esplosività (oltre ad essere una qualità importante per l’elevazione) nel calcio è un  presupposto della Rapidità, e può avere influenza positiva esclusivamente nelle accelerazioni.

    Ne deriva che per gli adulti, l’allenamento neuromuscolare generale nel calcio deve essere primariamente dedicato alla rapidità. La metodologia d’allenamento è discussa nei 3 post dedicati alla rapidità.

    Non solo, “La chiave della rapidità nel calcio non è solamente l’esecuzione di movimenti alla massima intensità, ma anche l’abilità di aggiustare costantemente la propria posizione/postura in maniera tale da reagire velocemente ai determinati stimoli” (Ian Jeffreys); ne consegue che

    per essere rapidi mentre si gioca a calcio, è necessario contestualizzare l’allenamento alle componenti neuromuscolari in un regime di elevatissima coordinazione e situazione (con palla)

    rapidità calcio

    Come allenare l’esplosività

    Senza addentrarci eccessivamente sull’argomento  è possibile dare alcune indicazioni:

    • Il mezzo maggiormente utilizzato per lo sviluppo dell’esplosività è la Pliometria che va adattata (come volumi ed intensità) all’età e alle caratteristiche dei soggetti.
    • L’attenzione deve essere focalizzata prevalentemente sull’intensità dello stimolo e correttezza esecutiva.
    • L’allenamento funzionale (correttamente eseguito) rappresenta un presupposto all’esplosività, perché permette di sensibilizzare l’estensione delle articolazioni in direzione multiplanare e consente di ridurre il rischio di infortuni grazie allo sviluppo preventivo della stiffness e della resistenza muscolare locale.
    • Per quanto riguarda i giovani (dalla pubertà in avanti), rappresenta una componente importante dell’allenamento, perché permette di “realizzare” il potenziale motorio del giovane calciatore orientandolo verso qualità atletiche fondamentali per lo sport praticato, in un periodo della crescita in cui è particolarmente sensibile a determinati stimoli (Ford et al 2011); deve essere strutturato in maniera multilaterale con particolare attenzione alla tecnica esecutiva e in rapporto allo schema corporeo della corsa; vedi i nostri articoli dedicati all’efficienza dei movimenti in età puberale e allo sviluppo dell’esplosività del giovane in età puberale. In ogni modo, se non si hanno competenze adeguate per organizzare un allenamento adeguato all’età, è meglio dedicarsi solamente alla rapidità.
    • Per quanti riguarda i dilettanti (adulti) l’inserimento di questo tipo di esercitazioni è di importanza secondaria rispetto alla rapidità ed alla prevenzione infortuni; a mio parere, l’eventuale inserimento di mezzi allenanti dedicati all’esplosività deve essere estremamente graduale ed inserita quando il giocatore ha sviluppato una buna capacità di recupero (cioè non in fase di preparazione). Leggi la prima e la seconda parte dedicata all’argomento.
    • L’utilizzo dei pesi per allenare le componenti esplosive del movimento (e in particolar modo l’accelerazione nel calcio) è da valutare in base alla disponibilità di attrezzi e alla capacità di contestualizzarlo all’interno della periodizzazione della disciplina; a mio parere è prerogativa esclusivamente delle società professionistiche.

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    Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico AC Sorbolo, istruttore Scuola Calcio A.S.D. Monticelli Terme 1960  e Istruttore di Atletica leggera GS Toccalmatto. (melsh76@libero.it)

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