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  1. La somministrazione dei test atletici nell’ambito del calcio

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    (Seconda parte)

    Essendo il calcio uno sport in cui sono importanti diverse qualità atletiche, è importante l’utilizzo di una serie di test che, oltre a rispettare le caratteristiche richieste nella prima parte di questo articolo, vadano:

    1) a valutare le qualità necessarie al calciatore e che

    2) 2 test non vadano a valutare le stesse abilità.

    Come evidenziato nella prima parte di questo articolo, le caratteristiche fondamentali de dovrebbero avere i test per essere somministrati nel calcio sono l’Attendibilità e l’Obiettività; secondariamente sono importanti anche la Sensibilità, la Validità e l’Economicità. Partendo dal presupposto che i test per le qualità aerobiche e per l’RSA (repeated sprint ability) sono quelli che hanno avuto maggiori riscontri sulla Validità (cioè è stata vista correlazione con i dati della match analisys), inizieremo ad analizzare quelli.

    Ovviamente ci limiteremo ad analizzare quelli che sono gli elementi statistici, tralasciando le specifiche operative dei protocolli che sono reperibili in rete o sui manuali.

    YO-YO INTERMITTENT RECOVERY TEST

    Caratteristiche del test: analogamente al più famoso test di Leger si tratta di correre a navetta in forma continua tratti di 20m a velocità progressivamente maggiori (step) guidati da un segnale sonoro. La differenza principale con il test di Leger è che tra un tratto e l’altro di 20+20m è da percorrere un tratto di 5m (in andata e ritorno) in 10”. Il test si conclude quando per la seconda volta l’atleta non è in grado di seguire il segnale sonoro. Esistono 2 protocolli di questo test, uno (YYIRT-Livello 1) che parte dalla velocità di 10 Km/h (utilizzato solitamente con i giovani) e l’altro (YYIRT-Livello 2) che parte da 13 Km/h.

    È sicuramente quello che a livello scientifico ha seguito maggiori approfondimenti, per questo motivo è possibile avere un’idea dell’utilità statistica e pratica di questo test.

    Caratteristiche statistiche

    È da considerarsi un test Ripetibile, Obiettivo, estremamente Sensibile (rileva facilmente cambiamenti di forma e la differenza tra calciato di livello diverso), Economico ma quel che è più interessante, può considerarsi un test Valido: infatti è stato dimostrato in diverse ricerche che il risultato del test (che si misura in metri percorsi) è correlato in giocatori adulti a:

    • Metri percorsi al di sopra della velocità 15 Km/h in partita.
    • Metri percorsi al di sopra della velocità 18 Km/h in partita.
    • Metri totali percorsi in partita.

    Correlazioni analoghe (per quanto riguarda la velocità oltre i 13 Km/h e la distanza totale) sono state viste anche in uno studio condotto con ragazzi di 14 anni (YYIRT-Livello 1).

    Considerazioni pratiche

    • Per le considerazioni statistiche fatte sopra, questo test è da considerarsi particolarmente utile per la monitorizzazione dello stato di forma nel calcio, anche nel settore giovanile; in questo modo la valutazione può avere continuità sin dai settori giovanili. L’unico fattore da valutare è quando decidere il “passaggio” dell’utilizzo del YYIRT-Livello 1 al YYIRT-Livello 2.
    • Dai dati sulla validità è un test che permette di valutare l’abilità dell’atleta di effettuare sforzi ad alta intensità durante la partita nonostante l’insorgere dell’affaticamento.
    • Malgrado sia un test massimale (la frequenza cardiaca può arrivare a valori prossimi di quella massimale), non porta l’organismo a livelli di affaticamento eccessivi, in quanto è stato visto che le concentrazioni finali di lattato sono di 10 mM/l, la concentrazione di fosfocreatina si dimezza, ma soprattutto la perdita di glicogeno e la disidratazione sono contenuti.
    • Il difetto maggiore di questo test è che non fornisce indicazioni significative per i ritmi da tenere in allenamento.
    • Dai dati disponibili in letteratura scientifica, una distanza superiore a 2320m (YYIRT-Livello 1) può considerarsi un livello sufficiente per calciatori d’elitè.

    Per approfondire

    • Castagna C, Impellizzeri F, Cecchini E, Rampinini E, Alvarez JC. Effects of intermittent-endurance fitness on match performance in young male soccer players. J Strength Cond Res. 2009 Oct;23(7):1954-9.
    • Chaouachi A, Manzi V, Wong del P, Chaalali A, Laurencelle L, Chamari K, Castagna C. Intermittent endurance and repeated sprint ability in soccer players. J Strength Cond Res. 2010 Oct;24(10):2663-9.
    • Krustrup P, Mohr M, Amstrup T, Rysgaard T, Johansen J, Steensberg A, Pedersen PK, Bangsbo J. The yo-yo intermittent recovery test: physiological response, reliability, and validity. Med Sci Sports Exerc. 2003 Apr;35(4):697-705.
    • Krustrup P, Mohr M, Nybo L, Jensen JM, Nielsen JJ, Bangsbo J. The Yo-Yo IR2 test: physiological response, reliability, and application to elite soccer. Med Sci Sports Exerc. 2006 Sep;38(9):1666-73.

    TEST CAPANNA

    Caratteristiche del test: è un test per l’RSA (repeated sprint ability), cioè che va ad indagare la capacità dell’organismo di eseguire (nel breve termine) diversi sprint ad intensità massimale con poco recupero. In pratica (rimandiamo a pubblicazioni specifiche per i dettagli organizzativi del test) consiste nell’eseguire 6 volte un percorso “andata e ritorno” di 20+20m con recupero di 20” tra uno sprint e l’altro. Le caratteristiche del test (intensità massimali intervallate da brevi periodi di recupero) e il fatto di eseguire all’interno del test un cambio di direzione di 180° lo ha reso particolarmente interessante per la ricerca scientifica applicata al calcio.

    Valori misurati: si valuta il tempo migliore, tempo medio delle 6 ripetizioni e il decremento percentuale (dovuto alla fatica) dalla prima alla sesta ripetizione.

    Esempi: calciatori serie A 7.05-7.25” (valore medio), 7” (migliore) e 3.3% (decremento percentuale). Calciatori 17-19 anni (squadra prof) 7.20-7.43” (medio), 7.16” (migliore) e 7.55% (decremento percentuale). Dilettanti: 7.4-7.6 (medio).

    Caratteristiche statistiche

    L’utilizzo necessario delle fotocellule per rilevare i tempi lo rende un test Obiettivo (ma di conseguenza poco Economico); le diverse ricerche (vedi approfondimenti) ne hanno confermato l’Attendibilità per quanto riguarda il “valore medio” e il “valore massimo” (non è così per il “decremento percentuale”). È da considerarsi estremamente Sensibile perché è in grado di rilevare:

    • Cambiamenti di forma durante l’anno
    • Differenze tra atleti di livello diverso (anche di settori giovanili)
    • Differenze tra ruoli diversi

    La Validità attualmente è meno indagata, ma sembra (vedi ricerca di Rampini) che il “valore medio” possa essere correlato ad alcuni parametri della match analisys: metri corsi ad alta intensità (> 19.8 Km/h) e metri di sprint.

    Considerazioni pratiche

    • Per le considerazioni statistiche fatte sopra, questo test è da considerarsi particolarmente utile per la monitorizzazione dello stato di forma nel calcio (adulti). Sono presenti meno dati relativi ai settori giovanili.
    • Dai dati sulla validità è un test che permette di valutare l’abilità dell’atleta di effettuare sforzi a breve termine ad alta/altissima intensità durante la partita nonostante l’insorgere dell’affaticamento.
    • Il difetti di questo test sono relativi al fatto che non fornisce indicazioni significative per i ritmi da tenere in allenamento ed è un test che richiede comunque attrezzature costose.
    • Per alcune caratteristiche si sovrappone allo YYIRT (vedi aspetti relativi alla validità), anche se quest’ultimo è probabile che valuti maggiormente l’aspetto aerobico della performance, mentre il Test Capanna l’aspetto anaerobico e neuromuscolare; in ogni modo l’utilizzo di uno non esclude l’utilizzo dell’altro (vedi ricerca di Chaouachi).

    Per approfondire

    • Chaouachi A, Manzi V, Wong del P, Chaalali A, Laurencelle L, Chamari K, Castagna C. Intermittent endurance and repeated sprint ability in soccer players. J Strength Cond Res. 2010 Oct;24(10):2663-9.
    • Glaister M, Howatson G, Lockey RA, Abraham CS, Goodwin JE, McInnes G. Familiarization and reliability of multiple sprint running performance indices. J Strength Cond Res. 2007 Aug;21(3):857-9.
    • Rampinini E, Bishop D, Marcora SM, Ferrari Bravo D, Sassi R, Impellizzeri FM. Validity of simple field tests as indicators of match-related physical performance in top-level professional soccer players. Int J Sports Med. 2007 Mar;28(3):228-35. Epub 2006 Oct 6.

    ALTRI TEST PER LA VALUTAZIONE DELLE QUALITA’ AEROBICHE DEL CALCIATORE

    Tra gli altri mezzi che in letteratura scientifica hanno trovato un certo numero di consensi per la valutazione possiamo trovare:

    • Montreal University Track Test.
    • Test navetta continui: Leger e Yo-Yo Endurance test.
    • Time trial: prove sui 1500-3000m

    Ecco un breve escursus per ognuno

    Montreal University Track Test

    È il classico test incrementale (cioè si incrementa la velocità ad ogni “step” di 2’) che si corre su una pista da atletica (o percorso circolare senza curve “impegnative”), la cui velocità è indicata da un segnale sonoro che indica il ritmo da seguire ogni 50m; il test finisce quando l’atleta non riesce più a tenere il ritmo del segnale sonoro. È considerato un test abbastanza Attendibile, Obiettivo ed abbastanza Economico (se si ha a disposizione delle “piste” che mantengono le stesse qualità durante le stagioni); sulla Sensibilità non esistono dati.

    Purtroppo esiste un solo studio che ne ha ricercato la Validità (Rampini e coll 2007; Int J Sports Med); sono state viste correlazioni tra la velocità finale del test e la distanza totale corsa in partita, i metri percorsi oltre i 14.4 Km/h e i metri percorsi oltre i 19.8 Km/h.

    L’interesse maggiore per il quale è stato approfondito questo test è che (a differenza degli altri sopra citati) è in grado di fornire indicazioni fondamentali per svolgere gli allenamenti delle qualità aerobiche (intermittenti, intervallati, ecc.)!

    N.B.: nel Notiziaro Settore Tecnico N° 1 del 2004 (http://www.settoretecnico.figc.it/notiziario.aspx?c=8&sc=&ssc=&n=44) è possibile leggere un interessante articolo che permette di applicare i risultati ottenuti dal test in allenamento e fornisce indicazioni su come “costruire” una pista in un campo da calcio (attenzione alla precisione!!!!).

    Per approfondire

    • Rampinini E, Bishop D, Marcora SM, Ferrari Bravo D, Sassi R, Impellizzeri FM. Validity of simple field tests as indicators of match-related physical performance in top-level professional soccer players. Int J Sports Med. 2007 Mar;28(3):228-35. Epub 2006 Oct 6.

    Test navetta continui: Leger e Yo-Yo Endurance test

    Sono molto simili allo Yo-Yo Intermitten Recovery Test (prevedono andata/ritorno di 20m con step incrementali), a differenza che la richiesta è quella di correre continuamente senza fermarsi. Differiscono tra loro per la durata degli step e le velocità di partenza; è presumibile pensare che rispetto allo Yo-Yo Intermitten Recovery Test indaghi maggiormente le qualità aerobiche piuttosto che la capacità di effettuare sforzi ad alta intensità durante la partita nonostante l’insorgere dell’affaticamento. Dal punto di vista statistico sono stati meno approfonditi (in particolar modo le correlazioni con la match-analisys), infatti, non si conosce la Validità e la Sensibilità, affinchè possa considerarsi Attendibile è da ripetere almeno 2-3 volte. Inoltre non fornisce indicazioni importanti per i ritmi da tenere in allenamento. Per questo motivo non è consigliabile l’utilizzo di questi 2 test nel calcio.

    Per approfondire

    • Castagna C, Impellizzeri FM, Chamari K, Carlomagno D, Rampinini E. Aerobic fitness and yo-yo continuous and intermittent tests performances in soccer players: a correlation study. J Strength Cond Res. 2006 May;20(2):320-5.

    Time Trial

    In italiano significa (Prove a Tempo); sono test particolarmente utilizzati nelle discipline di resistenza (Ciclismo, Corsa, Canottaggio, ecc.), perché sono particolarmente Attendibili, Obiettivi, Sensibili ed Economici.

    Si tratta di percorrere (per i calciatori ovviamente correndo) una distanza prefissata su una pista misurata correttamente nel minore tempo possibile; per la loro lunghezza (oltre i 1500m) possono ritenersi particolarmente utili per la valutazione delle qualità aerobiche dell’atleta. Diversamente dal Test di Cooper (durante il quale invece si corre per un tempo prefissato) questi tipi di test possono considerarsi più Attendibili, proprio perché l’atleta ha la percezione visiva della “durata” del test e quindi riesce a gestire al meglio le energie.

    L’unico difetto di questo test è che non è mai stato confrontato con i dati della match analisys (mancanza di Validità), per questo motivo i risultati ottenuti non forniscono indicazioni sulla “probabile performance in partita”, ma (come accade per il Montreal Test presentato sopra) forniscono indicazioni importanti per stabilire i ritmi di allenamento per le delle qualità aerobiche (intermittenti, intervallati, ecc.)! La lunghezza ideale che dovrebbe avere tale test per i calciatori dovrebbe essere di 2000m (su pista anche costruita sul campo da calcio, ma che non cambia caratteristiche durante le stagioni).

    Per approfondire

    • Lorenzen C, Williams MD, Turk PS, Meehan DL, Kolsky DJ. Relationship between velocity reached at VO2(max) and time-trial performances in elite Australian Rules footballers. Int J Sports Physiol Perform. 2009 Sep;4(3):408-11.

    CONCLUSIONI

    La scelta di uno o più test per valutare le qualità aerobiche e l’RSA del calciatore deve tenere anche in considerazione dei mezzi a disposizione di ogni società; proprio per questo abbiamo ritenuto l’Economicità uno dei parametri più importanti per stabilire l’utilità di un test. I Time Trial (per stabilire i ritmi di allenamento) e lo Yo-Yo Intermitten Recovery Test (per stabilire lo stato di forma e la crescita atletica durante la carriera) sono test utilizzabili praticamente da qualsiasi società calcistica. Squadre che invece hanno maggiori “mezzi” a disposizioni possono permettersi di utilizzare anche il Montreal University Track test (in sostituzione dei Time Trial) e il Test di Capanna (in sostituzione o insieme allo Yo-Yo Intermitten Recovery Test).

    Nella terza e ultima parte di questo articolo andremo ad approfondire le caratteristiche statistiche dei test per le qualità neuromuscolari e per i dati antropometrici.

    Autore: Melli Luca allenatore settore giovanile Audax Poviglio (melsh76@libero.it)

  2. La somministrazione dei test atletici nell’ambito del calcio

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    (prima parte)

    Non è raro sentire discutere allenatori, preparatori e dirigenti su “cali di condizione” della propria squadra, di “scarsa brillantezza a causa di carichi di lavori troppo elevati”, accuse di “non arrivare mai primi sulla palla” o altri giudizi sulla condizione atletica dei giocatori basati su quanto accade in campo.

    Sono tutte considerazioni che non tengono in considerazione delle molteplici varianti che stanno alla base di una prestazione atletica condizionata dagli aspetti tecnici, tattici e psicologici. Quindi, agli occhi di un osservatore esterno è difficile ipotizzare l’entità della prestazione atletica senza avere dati precisi ottenuti da test appropriati; basti pensare a cosa possa accadere ad una squadra perfettamente preparata dal punto di vista atletico che però entra in campo scarsamente motivata.

    Affinché un test possa considerarsi utile ed efficace per la valutazione atletica del calciatore è necessario che soddisfi determinati criteri che spaziano dalla statistica (validità, oggettività, ecc.) alla fisiologia (cioè indaghino le qualità che servono al calciatore); non a caso sono pochi i test che nel corso degli anni hanno ricevuto “consenso scientifico” per la valutazione del calciatore. Di seguito esamineremo in breve (e in maniera particolarmente sintetica) quelli che sono i “requisiti” che deve avere un test e nel prossimo articolo andremo ad elencare quelli maggiormente efficaci.

    REQUISITI STATISTICI

    In statistica ogni parola utilizzata ha un determinato significato e un determinato “peso”, per questo motivo rappresenta l’aspetto più preciso e delicato della valutazione. Di seguito riportiamo una semplificazione degli elementi da considerare quando si analizzano i dati di un test:

    • Validità: rappresenta la “correlazione” (se è “0” la correlazione è nulla, se è “1” la correlazione è massima) con le qualità indagate durante la gara (match analisys). In altre parole, se un determinato test (ad esempio il Test di Cooper) ha delle buone correlazioni (per esempio 0.7 o 0.8) con i “metri percorsi ad alta intensità in partita”, significa che è un test che “fotografa” in maniera significativa le qualità che un calciatore esprime in gara ed è quindi un test “valido”.
    • Attendibilità: rappresenta la “ripetibilità” di un test, cioè la probabilità di ottenere lo stesso risultato nelle stesse condizioni di somministrazione (solitamente dopo 48 ore). In altre parole, se un test a breve distanza di tempo fornisce risultati diversi significa che non è “attendibile”; l’esempio classico è per tutti quei test tecnici che prendono in considerazione l’uso della palla e sono sottoposti ad un numero eccessivo di variabili (condizioni del campo, stato di attivazione, ecc.) e quindi non possono essere considerati “attendibili”; stesse considerazioni possono essere fatte per test che utilizzano superfici diverse (terra, sintetico, asfalto, tartan).
    • Obiettività: la capacità di un test di fornire gli stessi risultati, nelle stesse condizioni, ma da operatori diversi. Ad esempio un test di velocità sui 10m con cronometraggio manuale (cioè usando il cronometro a mano) darà risultati diversi in base al soggetto (e alla sua prontezza di riflessi) che effettua la misurazione; in questo caso, il cronometraggio manuale non è da considerarsi “Obiettivo”.

    Considerazioni importanti: in molti sport è difficile trovare test che rispondono a tutti i criteri elencati sopra (nel calcio sono molto pochi, come lo Yo-Yo Intermittent Recovery test), quindi a volte è sufficiente che il test rispetti i criteri di “Attendibilità” e “Obiettività” (la “Validità” è più difficile da ottenere) e indaghi comunque qualità importanti nella disciplina (come può essere il test dei 10-30m con fotocellule che valuta l’accelerazione/velocità).

    REQUISITI PRATICI

    • Sensibilità: un test può definirsi “sensibile”, quando è in grado di monitorare il cambiamento di forma durante l’anno in maniera evidente e percepire la differenza tra atleti di livello diverso. Dal punto di vista pratico non è “sensibile” un test che dall’inizio alla fine della preparazione dia cambiamenti inferiori all’1% della condizione di forma (perché questa varia in maniera più marcata) o che non rileva differenze tra atleti professionisti e dilettanti.
    • Economicità: non tutte le società sono in grado di permettersi apparecchiature di valutazione costose, quindi è importante la ricerca e lo studio di test semplici ed economici.

    Quali test scegliere: ma come comportarsi, dal punto di vista pratico, di fronte ad una vastità di test che oggi vengono proposti? Un test è da considerarsi utile quando (oltre a rispettare i REQUISITI elencati sopra):

    1) Ha correlazione (“validità”) con le qualità di gara (dati match analisys) o con qualità fondamentali nel gioco del calcio (accelerazione, Potenza Aerobica, agilità, ecc.)

    oppure

    2) È in grado di fornire indicazioni importanti per stabilire i ritmi da tenere in allenamento (come i test sui 2000-3000m o per la Forza massima)

    oppure

    3) È in grado di indagare qualità biologiche (test del sangue), qualità anatomiche (test antropometrici o posturali) o qualità fisiologiche (consumo di ossigeno, frequenza cardiaca, ecc.) importanti per valutare l’attitudine/talento, stato di crescita e rischio di infortuni del calciatore.

    Condizioni essenziali prima di somministrare test:

    1) Lontano dai pasti (almeno 3 ore)

    2) Condizioni di massima forma (48 h lontano da sforzi impegnativi) e ben idratati

    3) Riscaldamento adeguato

    4) Dieta mista ed equilibrata nei giorni che precedono il test. Non assumere caffeina.

    5) Padronanza tecnica del test di chi lo somministra e di chi lo esegue (per alcuni protocolli è necessario far eseguire diverse prove in diversi giorni prima di effettuare quella definitiva).

    7) Effettuare test nelle stesse ore del giorno e con lo stesso livello di motivazione.

    8) Assicurarsi che le qualità dei terreni e del clima non vadano ad influenzare la prestazione del test.

    Condizioni essenziali per l’analisi dei dati:

    L’analisi dei dati è da effettuare da personale in grado di avere un minimo di conoscenza statistica, soprattutto quando si confrontano gruppi diversi o lo stesso gruppo in momenti diversi dell’anno.

    CONCLUSIONI

    Con questo articolo speriamo di aver dato indicazioni interessanti (la statistica rappresenta comunque una scienza particolarmente complessa che non può essere trattata in un solo articolo) a preparatori atletici e ai vari addetti al calcio su quelli che devono essere i criteri che stanno alla base della somministrazione dei test nel calcio. Ovviamente di ogni test sono da seguire attentamente le “istruzioni” e le “evidenze scientifiche” presenti in bibliografia internazionale (preferire pubmed come motore di ricerca). Nei prossimi articoli andremo ad analizzare i test che, per i requisiti elencati sopra, possono considerarsi interessanti nell’ambito del calcio.

     

    Autore: Melli Luca allenatore settore giovanile Audax Poviglio (melsh76@libero.it)

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