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  1. Scommesse: cos’è una Value Bet

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    (Articolo aggiornato al 01/06/2020)

    Le Value Bet rappresentano la chiave principale per comprendere le probabilità di vittoria nel mondo delle scommesse! Prendendo spunto dai blog più interessanti del settore, in particolar modo bettingnews24 (potete leggere l’elenco completo nella bibliografia in fondo al post), cercheremo di dare le indicazioni di base su come ottenere la massima efficienza nelle tue puntate, grazie ad una più profonda comprensione delle dinamiche che legano (e “slegano”) i pronostici dalle quote. Nella seconda parte del post, attraverso la sperimentazione di un metodo (che utilizza strumenti gratuiti) che ha coinvolto 2 stagioni di partite, cercheremo di comprendere in che modo i dati statistici possono essere utili nell’individuare scommesse di valore, e quali altre informazioni sono da integrare per ottenere strategie vincenti nel lungo termine. Se invece vuoi scoprire come avere un profitto matematico e garantito dalle scommesse (senza azzardo), ti invitiamo a leggere il nostro articolo sul Matched Betting.

    Importante: mistermanager.it è un sito di formazione, pertanto i contenuti del sito non rappresentano un incentivo al gioco d’azzardo né tantomeno costituiscono forma di pubblicità, come indicato dall’AGCOM al punto 5.6 delle proprie Linee Guida (allegate alla delibera 132/19/CONS).

    Il gioco è vietato ai minori di anni 18. Può causare dipendenza

    Se hai meno di 18 anni e sei uno scommettitore con problemi di gioco abbandona subito questa pagina!

    LA DIFFERENZA TRA QUOTA E PRONOSTICO

    QUOTA: come sappiamo tutti (e abbiamo anche chiarito nel post precedente), la quota è la cifra che vincerei (moltiplicato per quanto ho scommesso) se la partita finisse come ho puntato. Cioè, se in Juve-Fiorentina, la Juve è data a 1.5, puntando 10 Euro sulla vittoria della Juve vincerei 15 Euro in caso del suo successo.

    PRONOSTICO: il pronostico invece è la percentuale di vittoria. Facciamo l’esempio che a mio parere, la Juve, possa vincere con l’80% di probabilità; confrontando quota e pronostico, sono in grado di individuare una Vlue Bet, infatti:

    ogni quota è un pronostico e ogni pronostico è una quota.

    Cosa significa questo?

    La quota di un Bookmaker, rappresenta una stima (cioè un pronostico della realizzazione della stessa); per ricavarla è sufficiente fare questa operazione:

    Stima, pronostico del Bookmaker = (1:quota) x 100

    In questo caso (1:1.5)*100 = 67%; cioè il Bookmaker stima una vittoria del 67% della Juve. Spero che fino a questo punto sia tutto chiaro.

    A questo punto possiamo considerare che anche il nostro pronostico, possa essere considerato una quota, infatti dalla matematica è sufficiente fare questa operazione:

    Quota derivante dal nostro pronostico = (1:“nostro pronostico”)x100

    In questo caso (1:80)*100 = 1.25. Nella tabella sotto è facile comprendere i dati che abbiamo ottenuto.

    juveAlla luce di tutto questo, come confrontare i pronostici con le quote (visto che si possono comparare)? Come considerare le differenze al fine di ottenere indicazioni per le proprie scommesse?

    Analizzando il caso specifico, se io considero dell’80% la probabilità di vincita della Juve (ed il mio pronostico è esatto), posso accettare una quota solamente superiore a 1.25 (come nella tabella sopra); se accetto (cioè scommetto) sempre quote superiori a quelle da me stimate (e quelle che stimo sono esatte), allora nel lungo termine sono destinato a guadagnare.

    statistica scommesse

    Ma facciamo un esempio specifico: se assumo che i miei pronostici sono esatti e punto su pronostici dell’80%, significa che statisticamente vincerò 4 scommesse su 5 (perché l’80% di 5, è 4); se scommetto su quote di 1.25 (cioè quelle corrispondenti al mio pronostico) e scommetto sempre 1 euro, allora molto probabilmente vincerò (1.25 x 4) 5 Euro (cioè sarò in pari). Se invece scommetto su quote superiori (mantenendomi sempre su pronostici dell’80%) allora avrò la possibilità di guadagnarci.value bet

    Quindi, sempre ammettendo che i miei pronostici siano esatti, se la quota derivante dal mio pronostico è minore di quella del Bookmaker, allora è consigliabile fare la scommessa; ciò non significa che vincerò tutte le scommesse, ma nel lungo termine (dopo tante puntate), con tutta probabilità sarò in attivo. La sicurezza di essere in attivo però, è legata alla precisione dei pronostici.

    Domanda: sono in grado di fare pronostici esatti al 100%? Purtroppo nessuno è in grado di effettuare pronostici validi al 100%, ma è ragionevole cercare di arrivare il più possibile vicino all’esattezza…..o per lo meno, cercare di fare pronostici più aderenti alla realtà di quanto facciano i Bookmaker. Le strategie per essere più “aderenti” alla realtà rispetto ai Bookmaker sono 2:

    • Essere più competenti, per lo meno nelle partite considerate, rispetto ai Bookmaker, individuando i risultati con maggior probabilità di successo che vengono quotati realisticamente troppo. Non è facile, e bisogna essere molto abili nel fare pronostici.
    • Abbonarsi al servizio Ninjasure che si basa sul profitto statistico nel lungo termine che sono in grado di offrire le Value Bet di nuova generazione.

    Sotto riportiamo la nostra sperimentazione, fatta usando il sito di pronostici scibet.com (ora offline); lo scopo della sperimentazione è quella di comprendere l’affidabilità di questo sito nella stagione 2016/2017 (e in quella successiva) in relazioni alle variabili che vedete sotto. Ma cerchiamo di capire quali sono i passaggi (cioè gli step) necessari per individuare una Value Bet.scomesse principianti

    STEP N° 1: Andare alla ricerca della Value Bet

    Collegarsi ad un sito di pronostici (nel nostro caso era stato scibet.com, ma ora è stato chiuso), selezionare il campionato desiderato (ad esempio quello Italiano); nella pagina che apparirà, nella colonna più a destra, potete vedere una linea di 3 colori (verde/giallo/rosso), che vanno ad indicare il pronostico (cioè la percentuale di realizzazione dei 3 risultati 1X2); andandoci sopra con il cursore del mouse, le cifre del pronostico (in percentuale) appariranno anche in numero. Le 3 colonne di numeri a destra invece rappresentano le medie delle quote Boomaker sui 3 risultati (che poi vanno ratificati dalle quote del Bookmaker che si usa per le scommesse). Sotto potete vedere una schermata di esempio.scommesse principianti

    STEP N° 2: selezionare variabili delle Value Bet

    A questo link potete scaricare il nostro foglio di calcolo excel per confrontare pronostici e quote. Prima di comprendere il funzionamento del nostro foglio di calcolo excel, sono da valutare i criteri di inclusione della Value Bet; nel nostro studio abbiamo proposto questi:

    • Puntare la quota simbolica di 1 euro a partita (per avere dati più facili da elaborare).
    • Partite di campionati importanti: Serie A, Bundesliga, Liga, Liga 1 (Francia) e Premier League.
    • Puntare su squadre che giocano in casa, la cui vittoria è data a meno di 2 (mattina stessa del giorno della partita).

    ISTRUZIONI FOGLIO DI CALCOLO: nella colonna bianca si inserisce la partita, e nelle colonne gialle la Quota del Bookmaker (partita vinta dalla squadra in casa) e la percentuale. Una volta inseriti i dati, nella casella viola apparirà la quota corrispondente al pronostico (effettivo) e in quella arancione la differenza tra la quota del Bookmaker e quella che abbiamo estrapolato dal pronostico (“effettivo”).esempio value bet

    Attenzione: se il numero che appare è superiore a 0, allora significa che siamo di fronte ad una valuebet; nella colonna blu diff% verrà indicata la differenza in termini percentuali (rispetto alla quota del Bookmaker). Questo dato è importante per definire quanto, nella Value Bet, si discostano pronostico e quota. Nell’immagine sopra, abbiamo riportato un esempio riferito alla prima giornata del Campionato di Serie A: le partite della Juve e del Milan, sono da considerare delle Value Bet, mentre quella del Genoa no.

    Nell’immagine sotto, abbiamo utilizzato la tabella per valutare l’opportunità di trovare delle Value Bet efficaci nelle partite del weekend del 20/21 Agosto 2016 nei campionati di Italia/Francia/Spagna/Inghilterra (non abbiamo incluso la Bundesliga perché riposava), con vittoria delle squadre in casa quotate meno di 2.prima settimana

    Nell’ultima colonna a destra, abbiamo aggiunto la colonna colore rosso Esito, in cui deve essere riportato manualmente la quota vincente (nel caso di vittoria della squadra in casa), oppure lo “0” (in caso di “non vittoria” della squadra in casa); questo per verificare l’eventuale utile o perdita.

    STEP N° 3: giocare la Value Bet

    Il primo aspetto evidente è che con i nostri criteri di inclusione hanno limitato il numero di partite totali a 4 nel weekend considerato. Puntando 1 euro a partita (cioè utilizzando 4 euro) abbiamo vinto 6.59 Euro, con un guadagno del 65%.

    Visti gli esiti positivi della settimana in questione, è sufficiente l’utilizzo di questo metodo matematico al fine di avere un rendimento (Yield) positivo nel lungo termine?

    La risposta è NO!…e nel proseguo di questo post potrete capire il motivo. Allo stesso tempo, questo metodo può fornire delle opzioni interessanti (pronostico grezzo) su cui successivamente rifinire il pronostico in base alle altre informazioni sulla partita. Ma vediamo com’è andata la stagione 2016/2017 (e quella successiva) utilizzando questo metodo.

    STUDIO STATISTICO STAGIONE 2016/2017

    Partiamo con il primo nostro studio, quello che ha utilizzato i criteri di inclusione citati sopra. Per chi non avesse excel (a questo link potete scaricare il nostro foglio di calcolo) o utilizzasse lo smartphone, è possibile utilizzare questo link per fare i calcoli: in “Your estimation” andrà inserito il pronostico in percentuale (quello che noi inseriamo nella casella gialla di destra), in “Odds” la quota (quella fornita dal Bookmaker) e poi si cliccherà sul bottone “Calculate”. Apparirà poi un numero in percentuale (preceduto dal segno + o -), che è praticamente quello che nel nostro foglio corrisponde al colore blu (diff%). Se il dato sarà positivo (preceduto dal “+”), allora saremo in presenza di una Value Bet.

    Cliccando qui, potete vedere l’elenco delle partite (dalla prima di campionato) che entravano a far parte delle Value Bet, secondo i criteri indicati sopra. Tra le 219 partite, 159 si sono concluse con il segno 1, con un’efficienza del metodo è del 18% cioè: se avessi investito 100 euro in tutto, adesso avrei 118 Euro. Il 18% è un indice di efficienza alto, ed è superiore alla soglia del 10% ritenuta quella per essere considerati (nel lungo termine) uno scommettitore professionista.

    Nel grafico sopra, è possibile vedere l’andamento della media dell’efficienza settimanale del metodo. Si nota facilmente che a fronte di un indice medio del 18%, si assiste a delle oscillazioni marcate, con indici parziali che vanno dall’80% al -50%.

    Utilizzando questo metodo anche per altri campionati, abbiamo visto che nella stagione in questione, non è possibile ottenere gli stessi risultati rispetto all’inclusione dei 5 campionati “TOP”. A questo LINK è possibile scaricare la sperimentazione fatta con gli stessi parametri, ma con altri campionati, cioè Austria (Bundesliga), Belgio (Jupiler League), Olanda (Eredivise), Portogallo (Primeira Liga) e Svizzera (Super League), Inghilterra (Championship), Francia (Liga2), Italia (Serie B), Germania (Bundesliga2) e Spagna (Segunda division, ex Liga Adelante). Nelle prime settimane di prova, l’efficienza del metodo su 117 partite (dati) è stata del -4%; cioè, se avessi investito 100 euro, alla fine me ne sarei ritrovati 96 (cioè 4 in meno). Anche includendo ulteriori variabili (eliminazione campionati più incerti, utilizzo di valori oltre una certa soglia, ecc,) abbiamo visto che il rendimento non raggiunge mai livelli soddisfacenti! Per questo motivo non è consigliabile utilizzare questo metodo con i campionati “non TOP”!

    Ci si può quindi illudere di aver trovato un metodo per guadagnare facilmente con le scommesse, utilizzando almeno i 5 Campionati maggiori (Inghilterra, Francia, Spagna, Germania e Italia)?

    La risposta è NO! Questa risposta si spiega con i risultati della stagione successiva (2017/2018). Infatti, utilizzando lo stesso metodo, su 189 partite analizzate, si è ottenuto un Yield del -6%; in altre parole utilizzando la stessa strategia, sarei andato in perdita! Da questo, si deduce che nel lungo termine, il solo utilizzo dei dati statistici non è sufficiente per vincere alle scommesse. Infatti, è fondamentale la rifinitura del pronostico, altrimenti si è quasi certi di andare in perdita. Sotto potete trovare il nostro esempio dei 6 Step per effettuare un pronostico.

    pronostico calcio

    Ma andiamo oltre, e cerchiamo di comprendere come mai questa strategia abbia portato a 2 risultati così diversi nelle 2 stagioni comparate. A mio parere, le cause potrebbero essere:

    • I campionati sono diventati più incerti, e di conseguenza questo tipo di approccio si è rilevato insoddisfacente: questa spiegazione a mio parere potrebbe giustificare solamente una piccola porzione della differenza tra i risultati delle 2 stagioni. Infatti da un anno all’altro è impossibile che il calcio d’elitè subisca cambiamenti così profondi.
    • I bookmaker hanno leggermente modificato la modalità con la quale aprono e modificano le quote: anche in questo caso è difficile essere sicuri di questa affermazione (solo un quotista potrebbe averne la certezza), ma è un’opzione a mio parere più probabile rispetto alla precedente. Infatti anche usando altri programmi per effettuare pronostici (come soccer-rating), è possibile notare come da anno ad anno possano esserci risultati differenti; questo, a mio parere, non può essere colpa solamente della varianza, quanto invece del modo con cui i Bookmaker aprono le quote e modificano questa strategia nel tempo.
    • Altre cause? Se avete ulteriori ipotesi o idee, potete inserirle nei commenti a fondo pagina.

    VALUE BET GREZZE ED EFFETTIVE

    Questo paragrafo spero possa aiutare ulteriormente a comprendere la differenza tra una Value Bet ottenuta solamente con procedimenti matematici (Value Bet Grezza) ed una ottenuta grazie ad un pronostico accurato (Value Bet Effettiva). In molti programmi e siti online, è facile trovare tabelle e widget con le quote dei Book affiancate alle probabilità che queste si verifichino. Come abbiamo visto prima, queste probabilità sono ottenute tramite calcoli o algoritmi proprietari (più o meno complessi) che tengono in considerazione delle partite passate; tramite la formula sotto è possibile, utilizzando quota e probabilità, comprendere se siamo ipoteticamente di fronte ad una scommessa di valore (è possibile usare anche il nostro foglio di calcolo; vedi istruzioni di utilizzo e link per scaricarlo nel capitolo “STEP N° 2” di questo articolo). Ovviamente il risultato ottenuto è un Valore Grezzo, cioè un qualcosa che ha bisogno di una rifinitura, che deve tenere in considerazione di tutte le altre variabili che possono influenza una partita.

    Non a caso, nella formula sopra, è presente il termine Valore Gr (che significa Valore Grezzo) utilizzando il pronostico che proviene dagli algoritmi (Pronostico Gr, che significa Pronostico Grezzo). Questo dato è importante, perchè permette di selezionare le partite da andare a studiare; infatti, quando ci si trova davanti ad un numero elevato di match (come nei weekend) è possibile fare una prima selezione basata proprio sul Valore grezzo, prima di rifinire il pronostico. Affiancando al Valore Grezzo l’andamento della quota, riuscirò a fare una selezione più fine: potete approfondire l’argomento al nostro post dedicato ai dropping odds.

    Il Valore Effettivo (cioè quello reale, quello che mi dice se vale la pena o meno scommettere su quel determinato evento), lo posso dedurre esclusivamente utilizzando il Pronostico Effettivo (mettendolo nella formula al posto del Pronostico Gr; vedi immagine sotto); questo è possibile ottenerlo solamente grazie ad un accurato studio della partita! Di conseguenza, il pronostico Effettivo si arricchisce (rispetto a quello Grezzo) di innumerevoli altre informazioni, che saranno poi elaborate in base all’incidenza che queste possono avere sulla partita.

    È logico quindi immaginare che i Tipster con maggior rendimento, abbiano una maggiore capacità di effettuare Pronostici Effettivi che si avvicinano il più possibile alla realtà, riuscendo a cogliere effettivo valore (Valore effettivo) quando questo si presenta. Per fare un buon pronostico Effettivo, è necessario saper ottenere più informazioni possibili sulla partita e dare a queste il giusto peso che possono avere sul risultato finale.

    In definitiva, grazie ai calcoli che permettono di ricercare i Valori Grezzi (quando presenti) si selezionano le partite da approfondire, mentre con lo studio si verifica se c’è o meno Valore Effettivo, cioè se vale la pena o meno di effettuare la giocata.

    Non solo, in base al valore e alla quota, è importante anche stabilire il giusto Stake (cioè quanto scommettere in base al totale della propria cassa); di norma, a pari quota, maggiore è il valore, e maggiore sarà lo stake utilizzato. A pari valore, minore sarà la quota e maggiore sarà lo stake utilizzato.

    Il miglior programma attualmente in commercio con innumerevoli soluzioni statistiche per trovare partite con Valore Grezzo è Betpractice; Betpractice non è solamente un software, ma è anche una community dove condividere e commentare le proprie giocate, strategie e live, in particolar modo per chi fa trading online. Nella sezione “Live”, settimanalmente vengono effettuati dei veri e propri tutorial live (cioè durante le partite interessate) in cui vengono effettuate le giocate da trader esperti che insegnano a sfruttare al meglio i dati che mette a disposizione il programma. Non solo, nella sezione Coupon è possibile selezionare in maniera ancor più proficua le partite da studiare confrontando l’andamento della quota con il Valore Grezzo; per vedere come fare, leggi il nostro approfondimento sui Dropping Odds. Betpractice è un programma a pagamento (anche in Italiano), ma con il migliore rapporto qualità/prezzo esistente. Per poterne provare le potenzialità, è possibile effettuare una prova gratuita di 7 giorni.

    CONCLUSIONI

    Giocare Value Bet (di Valore Effettivo) non significa vincere tutte le scommesse, ma vuole dire avere profitto nel lungo termine, in particolar modo se si utilizza uno stake adeguato. Trovare Value Bet nel palinsesto di partite non è facile, perché serve la capacità di selezionare i match giusti da approfondire e giocare solo quelle che (dopo uno studio accurato) presentano valore. Questa è la base per trarre profitto con le scommesse; ovviamente è possibile, con opportune strategie, migliorare i propri profitti.

    Ad esempio, facendo Trading Online con le scommesse correttamente (piuttosto che solo scommesse pre-match), è possibile avere dei profitti superiori, ma è sempre necessario effettuare correttamente i pronostici oltre a passare molto tempo nello studio della materia; nel nostro articolo sul Betting Exchange potrai trovare l’articolo introduttivo e le fonti per approfondire.

    Se invece vuoi sfruttare il Valore che si genera dal differenziale tra la quota reale estrapolata dall’exchange di Betpractice e quella dei Bookmaker (per ottenere un profitto statistico nel lungo termine), allora ti consigliamo l’abbonamento a Ninjasure; per avere le idee più chiare sull’argomento, ti consigliamo di leggere il nostro articolo sulle Value Bet di nuova generazione.

    Per finire, ti invitiamo a leggere anche la nostra pagina dedicata al Matched Betting, l’unica strategia (insieme alle Sure Bet) in grado di garantire profitto con le scommesse (indipendentemente dai risultati delle partite), seppur in maniera limitata nel tempo e nel volume di vincita.

    Per leggere tutte le altre nostre strategie sul betting online, vai alla nostra pagina principale dedicata alle scommesse!

    BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

    Autore dell’articolo: Luca Melli (melsh76@libero.it)

  2. Scommesse online: cos’è una Sure Bet

    2 Comments

    (Articolo aggiornato al 20/12/2019)

    Se hai sempre associato la parola “scommessa” a quella di “azzardo”, con il post odierno potrai ricrederti; oggi ti spiegheremo una delle 2 strategie attualmente esistenti per vincere con certezza matematica le scommesse. La prima, quella più semplice ed efficace (nel breve termine), la puoi trovare nell’articolo sul Matched Betting, mentre nella prima parte di questo post troverai la strategia delle Sure Bets (non a caso viene definito “sure bet”, cioè “scommessa sicura”). Rispetto al Matched Betting, il Sure Betting è un sistema difficile da realizzare dal punto di vista pratico (per i motivi che enunceremo), ma il ragionamento matematico è abbastanza semplice, e cercheremo di spiegartelo in questo post. Rappresenta comunque la base per comprendere le statistiche associate ai vari sistemi, e di conseguenza i presupposti per capire i metodi più vincenti (che presentano comunque nei prossimi post).

    Nella seconda parte del post invece, ti illustreremo i nostri consigli per un approccio realistico e graduale alle scommesse.

    Importante: mistermanager.it è un sito di formazione, pertanto i contenuti del sito non rappresentano un incentivo al gioco d’azzardo né tantomeno costituiscono forma di pubblicità, come indicato dall’AGCOM al punto 5.6 delle proprie Linee Guida (allegate alla delibera 132/19/CONS).

    Il gioco è vietato ai minori di anni 18. Può causare dipendenza

    Se hai meno di 18 anni e sei uno scommettitore con problemi di gioco abbandona subito questa pagina!

    IL FUNZIONAMENTO MATEMATICO

    Tranquilli, non c’è nulla di matematicamente complesso in questo metodo, e per aiutare nella comprensione cercheremo di fare un semplice esempio utilizzando un sistema “1X2” (cioè le opzioni del Totocalcio). Prendiamo ad esempio la partita Roma-Udinese del 20/08/2016 (riferimento reale a quote del 11/08/2016). Le quote sono:

    • “1”, cioè vittoria Roma: 1.4
    • “X”, cioè pareggio: 4.5
    • “2”, cioè vittoria Udinese: 8

    Per capire quanto ricaverei dall’eventuale vincita, è sufficiente moltiplicare la somma investita per la quota. Quindi, se scommettessi 10 Euro sulla Roma e si verificasse tale risultato, ricaverei dalla vincita 14 Euro (con un guadagno di 4 Euro). Se scommettessi 10 Euro sul pareggio e si verificasse tale evento, ricaverei 45 Euro (con un guadagno di 35 Euro). Precisiamo che per Ricavo (o vincita), si intende la quota restituita dal Bookmaker (all’interno del quale trovo anche il mio investimento), mentre per guadagno, la quota che ho in più rispetto a prima di aver giocato.

    Ma facciamo ora il discorso inverso: quanto dovrei investire (cioè puntare) per ogni quota, per riuscire ad arrivare a ricavare 10 euro per risultato (cioè a vincere 10 euro in entrambe le 3 puntate)? È semplice, basta dividere il ricavo desiderato per la quota assegnata ad ogni risultato. Nel dettaglio

    • “1”, cioè vittoria Roma. Investimento di 7.14 Euro, che si ottiene dividendo 10 Euro per la quota di 1.4. Fondamentalmente, se puntassi 7.14 e vincesse la Roma, ricaverei 10 Euro.
    • “X”, cioè pareggio. Investimento di 2,22 Euro, che si ottiene dividendo 10 Euro per la quota di 4.5
    • “2”, cioè vittoria Fiorentina 1.25 Euro, che si ottiene dividendo 10 Euro per la quota di 8

    Nella tabella sotto è ulteriormente schematizzato il ragionamento

    Roma Fiorentina

    Quanto dovrei investire quindi per vincere 10 Euro con certezza (perché sono sicuro che si verificherà solo 1 dei 3 risultati su cui ho puntato)? Facendo la somma delle 3 puntate (7.14+2.22+1.25) risulta 10.61 Euro; quindi, per vincere 10 Euro con questo sistema e con questo Bookmaker dovrei giocare 10.62 Euro (cioè ci perderei). È ovvio che un singolo Bookmaker non permette di guadagnare da questo tipo di approccio, ma…..

    Prima di andare oltre vi diamo la possibilità di scaricare a questo link, un foglio di calcolo che permette proprio di aiutare in questo tipo di approccio.

    ISTRUZIONI

    Nella casella rossa si inserisce la quota che si vuole vincere per ogni giocata (10 Euro nel nostro caso), nelle caselle gialle si inseriscono le quote dei Bookmaker e non serve aggiungere altro. Nelle caselle “Puntare”, verrà poi indicato come risultato quanto è necessario giocare (per ogni risultato) per vincere la cifra nella casella rossa (di 10 Euro), nella casella “Totale da investire” la quota totale da spendere e in “Guadagno”, l’eventuale perdita/guadagno….che nel nostro caso è in perdita (-0.62 Euro).

    A questo punto è possibile chiedersi: ma se considerassi tutte le agenzie di scommesse (e non solo una, come nel nostro esempio), puntando (per ogni risultato) solo sul Bookmaker che paga di più per quella variante, potrei guadagnarci qualcosa?

    Prendiamo un altro esempio reale, quello della partita di Europa League Krasnodar-Partizani Tirana (in data 11/08/2016), considerando le quote più alte tra tutti i Bookmaker: queste erano 1.22-7.5-23. Nell’immagine sotto, potete vedere il risultato sul nostro foglio di calcolo:

    metodi, vincenti, scommesse

    In questo caso, volendo vincere 10 Euro, ne dovrei puntare 9.96, vincendo con certezza 0.04 Euro!

    Ma si vince così poco con questo metodo? Purtroppo le vincite con questa strategia (quando si trovano le condizioni favorevoli) sono veramente risicate, visto che i Bookmaker verificano anche le quote dei loro concorrenti ed evitano, nel limite del possibile, che queste situazioni si vengano a creare. Ma vediamo sotto i pro e i contro di questo metodo:

    PRO

    • La vincita è certa (indipendentemente dall’esito della partita), non c’è nessun rischio o azzardo.
    • Esistono siti in grado di dare in tempo reale le partite Sure-bet, i Bookmaker associati ad ogni quota e i vari importi da giocare per ottenere profitto risparmiando ovvie perdite di tempo. Il migliore in assoluto in lingua Italiana (cioè con Bookmaker AAMS; in questi casi i profitti sono esentasse perché tassati alla fonte) è Ninjasure, perché comprende all’interno dello stesso abbonamento anche le Value Bet di nuova generazione.

    CONTRO

    • Per vincere quote significative è necessario fare puntate considerevoli, e non tutti i Bookmaker permettono ricariche giornaliere/mensili elevate. Non è una strategia adeguata per chi opera con basse liquidità
    • Le quote possono cambiare in poco tempo, quindi mentre sto scommettendo su un risultato, la quota di un altro risultato (della stessa partita) può cambiare, invalidando la mia strategia. Ricordiamo che questa è una situazione che può venirsi a creare; infatti le agenzie di scommesse appena se ne accorgono, abbassano la quota.
    • È necessario avere un collegamento ad internet veloce e conti aperti in tanti Bookmaker. Non è quindi consigliabile eseguire questa strategia dal cellulare.
    • I Bookmaker possono invalidare la scommessa a loro discrezione (accade quando ci sono parecchie Sure Bet).
    • La legge Italiana, seppur in contrasto con quella Europea, vieta di utilizzare bookmaker con dominio “.com” (ad esempio pinnacle.com), permettendo di adoperare solamente quelli con dominio “.it” (ad esempio betfair.it); questo viene fatto per tutelare gli scommettitori, ma allo stesso tempo, alcuni Bookmaker con dominio “.it” tendono a limitare il conto agli scommettitori che secondo loro effettuano dulle Sure Bet.

    Alla luce di queste valutazioni, è da considerare una strategia profittevole all’atto pratico?

    È difficile (ma non impossibile) fare dei profitti significativi con questa strategia; quello che è necessario, è avere un’elevata liquidità oltre ad avere la possibilità di trovarsi spesso davanti al PC e seguire i giusti consigli. Per questo motivo, il Sure betting non può considerarsi la strategia migliore per avere dei profitti online con le scommesse (per lo meno per la maggior parte delle persone).

    Volendo guadagnare online, è possibile affiancare questa metodica alle Value Bet di nuova generazione, che permettono di avere un profitto statistico nel lungo termine. L’abbonamento a Ninjasure, comprende entrambi questi servizi; potete trovare il modo di effettuare una strategia proficua (abbinando anche il Matched Betting, nel caso in cui si parta con un budget limitato) nel nostro post dedicato alle Value bet di nuova generazione. Nella figura sotto è rappresentato un semplice metodo per approcciare ai guadagni online con un budget non elevato.

    SECONDA PARTE: CONSIGLI DI BASE SULLE SCOMMESSE ONLINE

    Partiamo dal presupposto che le Scommesse devono essere (e rimanere) un “gioco” (a meno che si sia scommettitori professionisti) e di conseguenza non essere un “azzardo”; per essere chiari riportiamo sotto la definizione:

    Def. Azzardo: Rischio cui si va incontro senza scorgere alcuna possibilità a favore o contro.

    Per questo motivo, se vogliamo che le scommesse diventino qualcosa di stimolante e divertente è necessario avere una o più strategie, acquisire delle competenze (come la conoscenza dello sport specifico), ma soprattutto scommettere in maniera responsabile! Sotto riporteremo i consigli essenziali che ogni principiante (e non solo) dovrebbe sapere. Nella pagina principale dedicata alle scommesse, potete vedere l’elenco completo dei nostri articoli sull’argomento.

    COME SCOMMETTERE

    Prendendo spunto dagli articoli di Stefano Lodetti e dalle altre fonti citate in blibliografia essenziale, è fondamentale comprendere che per vincere alle scommesse servono 2 componenti, cioè un minimo di conoscenza statistica/matematica e competenze specifiche. Ma vediamo sotto nel dettaglio:

    • Conoscenza statistica/matematica: è relativa alla comprensione dei dati e delle strategie (o metodi). Ogni strategia utilizza dei meccanismi matematici più o meno semplici (pensiamo alle Sure-Bet di cui abbiamo parlato sopra) che ovviamente vanno compresi. Attenzione, ad esclusione delle Sure-bet e del Matched betting non esistono altri metodi che garantiscono la vincita matematica al 100%. In ogni modo, la matematica e la statistica sono al servizio dello scommettitore per approfondire le variabili che possono influire sui risultati (vedi Betpractice) o determinare le strategie più proficue (vedi le Value bet di nuova generazione).
    • Competenze specifiche: sono le conoscenze che ognuno ha sullo sport su cui scommette, e di come le variabili del mondo del calcio possono incidere sul pronostico. Potete approfondire quest’argomento leggendo il nostro post dedicato ai pronostici.

    Da quanto espresso sopra, spero sia abbastanza chiaro che

    solo ottimizzando statistica e conoscenza dello sport su cui si scommette è possibile avere un approccio soddisfacente al mondo del Betting online

    Anche l’esperienza gioca un ruolo importante, quindi è altamente consigliabile iniziare a scommettere senza puntare denaro per verificare/allenare il proprio livello di efficacia, senza rimetterci. Quando e se si avrà la percezione di poter guadagnare con le proprie strategie, allora si può iniziare a scommettere seriamente.

    CONSIGLI ESSENZIALI

    • Separare i soldi della vita con quelli delle scommesse: il badget per le scommesse non deve essere preso da altri tipi di badget. Fondamentalmente è come se fosse un hobby, cioè utilizzare solamente la quota che realmente ci si può permettere di perdere senza problemi. Non puntare mai più del 5% del tuo bankroll per scommessa (per bankroll si intende il denaro che si utilizza per le scommesse). È quindi fondamentale (se si vuole essere efficienti) avere una predisposizione da “formica” piuttosto che da “cicala”.
    • Preferire scommesse singole (cioè, non doppie, triple, ecc.) e puntando il minimo (il famoso 5% del Bankroll citato sopra)!! Nel lungo termine sono più redditizie!
    • Non approcciare alle scommesse in maniera emotiva, altrimenti è meglio cambiare hobby! È necessario essere analitici e concreti (utilizzare il foglio excel), considerando i profitti nel lungo termine e riportare tutto quello che può essere rilevante ai fini della propria esperienza. Studiare, approfondire e perfezionare uno (massimo 2) metodi alla volta in relazione a campionati di simile caratura tecnica, per ottimizzare la propria efficienza nel giocare.
    • Attenzione che all’inizio dei campionati è più difficile seguire le statistiche, perché queste sono più “povere” di dati, e di conseguenza meno indicative (basta pensare quali fossero i dati della Juve dopo le prime partite del Campionato 2015/2016).
    • Prima di puntare, controllare sempre le regole relative alle situazioni particolari: è l’esempio classico delle partite con passaggio del turno (o assegnazione di titoli). Spesso le quote si riferiscono alla situazione relativa alla fine dei 90’ (più relativo recupero). Stessa attenzione va fatta negli sport come il tennis, in relazione alla sospensione/annullamento della partita a causa d’infortunio di uno dei 2 giocatori o al rinvio/sospensione per maltempo.
    • Effettuare pronostici accurati! Nel nostro post dedicato ai pronostici potete leggere molti spinti interessanti, come le strategie che potete vedere nella home page dedicata alle scommesse.
    • Attenzione ai siti di pronostici: prima di seguire un servizio di questo tipo è necessario saper comprendere l’efficacia, la trasparenza, il valore e la qualità del servizio clienti. Nel nostro post specifico puoi leggere come destreggiarsi tra quello che offre la rete.

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    BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

    Autore dell’articolo: Luca Melli (melsh76@libero.it)

  3. Conoscenza e comunicazione: i segreti di una ”tattica” vincente.

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    L’inizio della stagione sportiva per una squadra di calcio è una delle fasi più delicate ed importanti dell’anno, in quanto proprio in tale periodo si gettano le basi sulle quali costruire un campionato.

    Ciò vale per la preparazione fisica, che deve essere calibrata con gran cura ed equilibrio, in modo da arrivare gradatamente alla migliore forma, per garantire la massima continuità e assicurare il top della condizione in occasione degli “appuntamenti che non si possono sbagliare”.

    È valido, altresì, per quanto riguarda la componente tattica, che proprio in quel periodo è esaminata, esercitata e messa a punto, per consentire ai giocatori di apprendere e all’allenatore di valutare la più ampia ed appropriata gamma di soluzioni tattiche a disposizione. Ma, non di meno, è soprattutto determinante la cura dell’aspetto psicologico, che un allenatore deve perseguire, cercando di fare una valutazione complessiva sia del singolo giocatore e sia della squadra.

    In altre parole, non si devono considerare solo gli aspetti strettamente specifici (tecnici, tattici e fisici) del calcio: chi sa tirare, stoppare, passare la palla, chi sa coprire o aggredire gli spazi, chi è veloce, forte, resistente ecc.; si deve prestare particolare attenzione anche alle componenti intellettive, caratteriali, motivazionali e di relazione rispetto all’ambiente, alla società, all’allenatore stesso ed ai compagni.

    Saper valutare il carattere dei singoli giocatori, le relazioni che intercorrono tra loro, le dinamiche di gruppo esistenti diventa fondamentale per individuare eventuali leader positivi e negativi all’interno di una squadra, ossia chi con il suo modo di essere e di rapportarsi con i compagni funge da elemento aggregante e trascinante e chi, invece, in prospettiva potrebbe generare problemi e avere la tendenza a disgregare il gruppo o comunque a ostacolare la coesione.

    L’individuazione immediata del carattere e delle capacità intellettive dei singoli giocatori nell’ambito della squadra è un importantissimo elemento di valutazione: la “forza” o “debolezza” caratteriale, l’intelligenza, l’intuito di un giocatore possono essere effettivi o presunti e solo con il tempo e con il verificarsi di particolari situazioni probanti si possono avere validi riscontri.

    Porre attenzione a questo aspetto permette, quindi, all’allenatore di calcolare e prevedere effetti e reazioni del singolo e del gruppo ai suoi comportamenti e alle sue decisioni.

    In pratica, prima il mister riesce a inquadrare un suo giocatore sotto il profilo del carattere, dell’intelligenza e del modo in cui si relaziona con gli altri, prima saprà come comportarsi con lui, come parlargli, che cosa dirgli, come “gestirlo”.

    Uno degli obiettivi che il mister deve perseguire, per formare il cosiddetto “spirito di gruppo”, è quello di favorire e alimentare in ciascun giocatore, se non l’amicizia, almeno la stima, il rispetto e la predisposizione al sacrificio (in termini calcistici, s’intende) nei confronti di tutti gli altri compagni: una squadra, infatti, è formata da individualità spesso profondamente diverse tra loro che vanno assemblate non solo in senso tecnico-tattico, ma anche dal punto di vista relazionale.

    Il mister, quindi, deve essere capace di osservare le dinamiche del gruppo, intervenendo, con discrezione, solo laddove le relazioni interpersonali potrebbero rischiare di pregiudicare l’equilibrio e l’armonia del gruppo stesso o di parte di esso.

    Sottolineo l’espressione “con discrezione”, in quanto non va dimenticato che l’allenatore, per quanto possa costituire un punto di riferimento per i giocatori, resta sempre, per così dire, un “estraneo”, un “altro” da loro.

    Inoltre, nell’indispensabile bagaglio dell’allenatore, vi devono essere, oltre che una specifica competenza tecnico-tattica, anche alcune caratteristiche di buon comunicatore.

    Infatti, ho riscontrato che i messaggi trasmessi da forme di comunicazione non verbale sono ben più incidenti rispetto a quelli verbali, per cui è consigliabile pensare bene prima di agire, poiché sono proprio le nostre azioni, anziché le nostre parole, a offrire i messaggi migliori: mancare o arrivare tardi agli allenamenti e alle partite, dirigere le sedute con scarsa voglia, non trasmette certo valori di disponibilità o d’impegno, sostituire, in ogni occasione, gli stessi giocatori, adducendo ogni volta una scusa diversa, non è certo esempio di sincerità.

    Per ottenere il massimo dai giocatori, il mister deve usare le armi dell’autorevolezza, ovvero dimostrare di conoscere la materia-calcio, di saper coinvolgere appassionare i giocatori in quello che stanno facendo, di credere nelle cose che dice, di essere coerente con le proprie idee, di essere imparziale ed equo nelle decisioni e nelle valutazioni.

    Tutt’altra cosa è l’autoritarismo, dietro il quale non di rado si nasconde, in realtà, insicurezza ed incapacità di instaurare un rapporto equilibrato con i giocatori: dire ad un giocatore “si fa così perché lo dico io”, significa alzare un muro di incomunicabilità che non può che creare malumori e tensioni all’interno del gruppo e perdita di entusiasmo e collaborazione.

    Sulla base dell’esperienza vissuta durante la mia attività di allenatore di squadre di varie categorie dilettantistiche e di settore giovanile, ho maturato alcune considerazioni, che ora propongo come spunti per conseguire un miglioramento della propria capacità di dialogo con i giocatori:

    • -prima di incontrare un nuovo gruppo si potrebbe inviare una lettera o telefonare a ogni calciatore per ben presentarsi ed instaurare un primo rapporto di comunicazione, consigliando alcuni esercizi fisici per mantenere una certa confidenza con l’attività sportiva;

    • -riprendere periodicamente con la telecamera i giocatori durante una partita fatta, per poi rivedersi assieme, potrebbe essere un modo per far meglio comprendere i miglioramenti individuali e di squadra raggiunti;

    • -eseguire periodicamente dei test (tecnici, coordinativi, fisici e situazionali) evidenziando pregi e difetti;

    • -far scrivere ad ognuno la propria “formazione ideale”, oltre che divertire, può farci rendere conto delle dinamiche sociali del gruppo squadra.

    Comunque, ritengo molto importante dedicare alcuni minuti del primo allenamento settimanale per discutere dell’ultima partita giocata: in questo caso, la partecipazione dei giocatori diventa fondamentale, in quanto troppo spesso, in questi casi, si assiste a veri e propri monologhi degli allenatori, soprattutto nei settori giovanili.

    Invece, bisognerebbe stimolare l’intervento dei giocatori con domande del tipo: “come avete visto la partita?”, “come abbiamo gestito il possesso palla?”, “come abbiamo gestito le fasi difensive?”, “quali sono stati gli aspetti positivi della partita?”.

    Aspettarsi un’iniziale situazione d’imbarazzo è più che normale, insistere incentivando la discussione è fondamentale. Accettare la vittoria e la sconfitta come elementi di normalità del gioco, analizzandone gli aspetti positivi e negativi, deve essere motivo di crescita importante, cercare i rimedi agli errori, discutendone assieme, deve diventare un imperativo imprescindibile.

    La comunicazione non può ovviamente, prescindere dalla qualità del gioco di squadra: pensare di istituire un modello di alta partecipazione ed elevato coinvolgimento emotivo, in un modello di squadra prevalentemente basata su di un gioco ispirato solamente dalle qualità individuali e non collettive, è pura fantasia.

    Tutti i giocatori devono contribuire alle fasi offensive e difensive, per cui è bene che, anche durante gli allenamenti, queste esigenze siano considerate e che, nell’attività di riscaldamento, nelle situazioni di gioco e nei giochi a tema, siano opportunamente sottolineate dall’allenatore: il possesso palla, i movimenti senza palla coordinati, la ricerca, la creazione, nonché la difesa degli spazi in modo collettivo, sembrano essere principi necessari al coinvolgimento di tutti gli elementi della rosa.

    Alla fine, dunque, la tattica migliore per gestire il gruppo in modo efficace, è proprio il saper comunicare con i propri giocatori, i quali, bisogna ricordarlo, sono i veri artefici delle prestazioni sportive di una squadra di calcio.

    Maurizio Ciani

    Allenatore di Base

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