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  1. Inter, Moratti: “L’Inter è stanca, con Mourinho non c’è niente”

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    Considerando che lo scorso anno a metà aprile l’Inter si stava avviando a realizzare un favoloso Triplete, costellato di vittorie esaltanti e prestazioni sopra le righe, se si guarda a quest’anno e al cammino tortuoso che i nerazzurri stanno affrontando, è impossibile non parlare di crisi. Proprio questa parola serpeggia ad Appiano Gentile ormai da mesi, escludendo ovviamente il periodo della “remuntada” di Leonardo, che aveva ridato linfa vitale e voglia di provare a tornare l’armata invincibile dello scorso anno.

    Il sogno però non si è realizzato e ora lo stesso presidente Moratti ammette mestamente il periodo difficile che la sua squadra sta vivendo: “è un momento di crisi che prima o poi doveva arrivare per forza di cose, l’Inter è stanca fisicamente e psicologicamente. Non siamo stati all’altezza degli incontri che abbiamo disputato per una serie di motivi più o meno comprensibili, dall’esterno quando qualcosa non va viene messo la qualunque sul banco degli imputati mentre bisognerebbe rimanere più lucidi ed oggettivi.” Impossibile poi non parlare di Leonardo, ritenuto da tutti il redentore dell’Inter fino a pochissimo tempo fa ed ora bistrattato a destra e a manca: “Leo ha fatto un lavoro incredibile fino alla partita col Milan, lì ci si aspettava il massimo da tutti e quando questo non è arrivato è stato accusato con forza a livello psicologico. Pensavamo di essere nel pieno delle nostre forze quando invece non era affatto così, anche le Nazionali hanno contribuito a peggiore la nostra precaria situazione fisica. Lui ha fatto quello che ha potuto, è difficile amministrare una situazione simile. Avremmo sicuramente bisogno di una bella settimana di riposo ma dato che questo non è possibile spero che presto potremmo ricominciare ad essere di nuovo l’Inter che tutti ricordano.”

    Le voci che si susseguono con una certa intraprendenza che rivorrebbero Josè Mourinho all’Inter si fanno sempre più frequenti tanto da giungere persino alle orecchie di Moratti, che però ci tiene a negare tutto: “Ho letto la notizia sui giornali come voi ma posso assicurarvi che con Mou non c’è niente.” La Milano interista deve rassegnarsi definitivamente o ha ancora possibilità di sperare nel ritorno del Mago di Setubàl che la manderebbe sicuramente in visibilio?

  2. Inter, Zanetti: “In Champions la rimonta è possibile”

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    Il tempo delle “remuntadas” per l’Inter sembra non finire mai. Il capitano Zanetti da saggio trascinatore qual è però non ci sta e lancia un monito a tutto l’ambiente al fine di non deprimersi e tentare per l’ennesima volta l’impresa, che spesso negli anni è riuscita alla “pazza” squadra nerazzurra.

    Così Zanetti si rivolge alla stampa: “Ci sono molte persone che non aspettavano altro che questo momento per criticarci e mettere il carico da dodici alle nostre “disgrazie”. In squadra siamo molto amareggiati per le brucianti sconfitte contro Milan e Schalke ma purtroppo sappiamo che in una squadra prima o poi si verificano eventi negativi come questi, quindi non vogliamo e non dobbiamo accusare eccessivamente il colpo. Sono sei anni che l’Inter non fa altro che vincere quindi un momento di stasi come questo è perfettamente fisiologico, mi stupirei se si parlasse sempre bene di noi quindi va benissimo così, mi preoccuperei solo nel caso contrario.”

    Zanetti non ci sta e pensa che molte delle critiche che sono piovute sull’Inter negli ultimi giorni sono state causate da invidia e poca obiettività e professionalità, chiedendo quindi ai tifosi di non farsi condizionare: “Chiedo soltanto alla tifoseria di rimanere lucida e di contestualizzare bene il nostro periodo, bisogna che ognuno ragioni con la propria testa e non si faccia fautore di critiche eccessive e fuori luogo. Noi sappiamo bene che nel mondo del calcio se vinci sei un fenomeno e se perdi se un “menefreghista mercenario”, ma io conoscendo molto bene i tifosi dell’Inter so che non ci abbandoneranno in questo momento perchè sanno la passione e l’attaccamento che nutriamo verso questa maglia.”

    Le brutte sconfitte però non hanno scalfito l’ottima opinione che i giocatori nerazzurri hanno nei confronti dell’attuale tecnico Leonardo: “è una persona fantastica, un grande uomo sotto ogni punto di vista, noi abbiamo completa fiducia in lui e lui nutre una grandissima stima nei nostri confronti. Conosco Leonardo da dieci anni e posso dire con certezza che da quando c’è lui è un’altra Inter, spero proprio che possa essere possibile andare avanti con lui.” Moratti ascolterà le richieste dei propri giocatori o deciderà di affidarsi allo spagnolo delle meraviglie, Pep Guardiola?

  3. Inter, Leo addio torna Mourinho

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    Tempo di rivoluzioni in casa Inter. Rivoluzioni probabilmente impreviste e sicuramente non preventivate, considerando che il rapporto con il tecnico attuale Leonardo prima della disfatta di sabato scorso contro il Milan sembrava solido e duraturo. L’allenatore brasiliano era stato infatti descritto da tutti come il “salvatore della patria” e colui che era stato in grado di rifondare e dare nuovamente fiducia ad una squadra che dopo Benitez brancolava nel buio,stanca,demotivata e senza sapere dove andare a parare.

    Nel calcio si sa l’imprevedibilità la fa da padrone e proprio per questo ora dopo la bruciante sconfitta nel derby e la “Caporetto” di martedì scorso in Champions contro lo Schalke 04, il futuro di Leonardo in nerazzurro non sembra più così roseo. Pare che per la panchina del prossimo anno dell’Inter ci sia un serrato testa a testa fra l’ex e mai dimenticato Josè Mourinho, attuale allenatore del Real Madrid, e Pep Guardiola, talentuoso allenatore spagnolo del Barcellona. I due tecnici più famosi e pagati al mondo non sono infatti solo “nemici” nella Liga, in Champions League e nella Coppa del Re, ma sono avversari anche nei “pensieri” di Moratti che pensa di portare (o riportare nel caso di Mou) a Milano uno dei due allenatori.

    Il presidente interista ha sempre dichiarato di stimarli entrambi e di ritenerli i migliori al mondo, e pensa sempre con più sicurezza di costruire l’Inter del futuro grazie al carisma e alla qualità di uno fra Mourinho e Guardiola. Del portoghese rimpianto da tutto l’ambiente nerazzurro, il presidente ama soprattutto la sua grinta, la sua indiscutibile leadership e il suo essere interista al 100% senza mezzi termini o remore. Dello spagnolo ama invece la sua serietà, le sue idee calcistiche tese ed incentrate ad esprimere sempre un bel gioco, spumeggiante ed emozionante, e lo stile risoluto ma sempre rispettoso.

    Per ora solo soltanto fantastiche ipotesi per Moratti, sebbene appaiano ogni giorno più plausibili e realizzabili, considerando che Mourinho ha avuto fin dall’inizio dei problemi e delle incomprensioni con la dirigenza del Real Madrid paventando spesso l’idea di andarsene a fine stagione, e che Guardiola ha un contratto con il Barça solo fino al 2012.

  4. Abbiati: “Leonardo all’Inter? Ci siamo rimasti male”.

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    Sabato sera si fa sempre più vicino e lo scenario intorno al derby milanese si fa parallelamente sempre più arroventato. Mai negli ultimi anni la stracittadina della “Madonnina” era stata così importante per decidere le sorti del Campionato, tanto da causare da entrambe le parti un forte clima d’aspettative con l’ansia di buttare via una stagione con un solo match.

    Argomento principe della settimana è sicuramente Leonardo, che tornerà tra le “grinfie” del tifo rossonero per la prima volta dopo il sorprendente passaggio all’Inter di inizio anno.

    L’accoglienza dei tifosi milanisti nei confronti dell’ex giocatore ed allenatore rossonero probabilmente non sarà delle migliori, come ammette lo stesso portierone Abbiati, che però riserva a Leonardo anche parole d’affetto: “Non posso parlare male di Leonardo. Fa parte della storia del Milan e per di più io l’ho conosciuto bene sia come compagno che come allenatore, è una brava persona e non ce l’ho mai avuta con lui, neanche quando non mi faceva giocare.”

    Christian Abbiati però si mostra sorpreso e lancia qualche frecciatina al tecnico brasiliano: “Non porto rancore ma di certo mi ha creato un pò di perplessità il fatto che a noi avesse detto, dopo essere andato via dal Milan, che non avrebbe più allenato, o almeno non nell’anno successivo. Leonardo deve capire che sicuramente non ha fatto nulla di particolarmente grave ma la delusione dei tifosi del Milan è perfettamente normale e condivisibile, persino quella di qualcuno nello spogliatoio.”

    Un’ultima riflessione del portiere rossonero è diretta poi all’importanza che questo derby ricoprirà, nonostante alcuni dell’ambiente continuino a sostenere, forse per scaramanzia, che non sarà la partita che deciderà il campionato: “Non so se tramite il derby avremo più o meno il lasciapassare per lo Scudetto ma so solo che a Milanello in questi giorni si respira un’atmosfera tesissima, la tensione è alle stelle e la voglia di fare bene altrettanto. Il clima è saturo di adrenalina come quello che precedette il derby in semifinale di Champions League del 2003.”

    In quell’occasione finì con due pareggi, il Milan in finale e successivamente sul tetto d’Europa..sarà così anche questa volta o l’Inter riuscirà a fare il colpaccio dopo una “remuntada” nella quale quasi nessuno credeva?

    Alessia Tonti

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