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  1. Scuola calcio: guida e centra il bersaglio

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    La struttura allenante e le varianti che vi presentiamo in questo post racchiudono un insieme di stimoli allenanti molto interessanti, che vanno dalla guida della palla, alla coordinazione (agilità) ed ad alcuni principi di base della trasmissione/ricezione della palla in regime di situazione. Lo considero un insieme di esercitazioni molto utili fino per la categoria Piccoli Amici, da somministrare più volte e con un’adeguata progressività esecutiva dovuta alle numerose varianti.

    STRUTTURA DI BASE

    Come disegno di base, è sufficiente un quadrato delle dimensioni di circa 10x10m per 10-12 giocatori con circa 6-7 coni sparsi dentro al campo. Ovviamente le dimensioni possono essere modificate in base al numero di giocatori, all’età e alle caratteristiche del terreno (sul sintetico e in palestra, la palla scorre più velocemente, quindi è meglio tenere il campo leggermente più largo). La prima variante è molto semplice: senza uscire, si guida la palla all’interno del quadrato di gioco.

    Si farà un punto nel caso in cui si abbatte con le mani un cono; si faranno 2 punti se si raccoglierà (e si rimetterà dritto) un cono che qualcun’altro ha abbattuto. Com’è possibile intuire, con questa variante i giocatori saranno impegnati a gestire 2 situazioni (che è un ottimo stimolo allenante nei primi anni della scuola calcio), cioè la guida e il movimento dei coni. Il fatto di effettuare il gioco sottoforma di punteggio, stimolerà i giocatori a comprendere qual è il modo più efficace di fare punti; ovviamente l’istruttore potrà variare dimensioni e numero di punti attribuiti ai vari movimenti sui coni. Per rendere l’esercitazione più impegnativa, possiamo introdurre 2 varianti:

    • Se ad un giocatore esce la palla, questo dovrà stare fermo un minuto fuori dal campo. In questa variante, è possibile inserire anche un vincolo analitico, obbligando i giocatori a gestire la palla con un solo piede; nel caso in cui si utilizzi il piede sbagliato, si esce 1’ dal campo.
    • Si inseriscono un numero limitato di ragni (vedi il gioco delle piccole tane per le 2 regole dei ragni). A questo punto, il giocatore dovrà trovarsi a gestire 3 situazioni (palla, coni e ragni), ma la difficoltà non elevata dei compiti, permette di poter giocare con sufficiente disinvoltura. Ovviamente l’istruttore, potrà verbalizzare insieme ai giocatori quali sono le strategie migliori per effettuare punti e allo stesso tempo non rischiare di farsi rubare la palla dai ragni.

    Prima di passare alla prossima variante, ci tengo a fare alcune considerazioni sull’importanza di questa tipologia di esercizi per la categoria Piccoli Amici; infatti la guida in regime globale (cioè senza vincolo di piede), nel contesto della gestione di altri compiti motori come il movimento dei coni, ragni, ecc, permette di apprendere la tecnica in contesti di spazio/temporali variabili, fungendo da grande stimolo allenante, superiore (a quest’età) alle esercitazioni di tipo analitico. Non solo, il chinarsi ad abbattere/raccogliere i coni e gattonare (ragni) sono stimoli coordinativi che vanno ad agire sia sull’agilità che sul senso del movimento, fungendo da prerequisiti di alcuni movimenti che si svilupperanno successivamente nella didattica, cioè l’accelerazione, il saper cadere/tuffarsi e l’uscita bassa del portiere.

    VARIANTE 1: COLPISCI E LIBERA IL COMPAGNO

    Questa variante permette sempre di rimanere nel contesto di guida globale, ma incrementando le difficoltà del gioco. Rispetto alla struttura di base, si eliminano i coni e si amplia il quadrato di gioco. Conducendo la palla liberamente nel campo con i piedi ogni giocatore potrà:

    • Colpire un compagno con la propria palla; in questo caso farà 1 punto e il compagno colpito dovrà “ghiacciarsi”, cioè posizionarsi con la palla tra le mani (ad esempio nella posizione tipica della rimessa laterale) e gambe divaricate, senza potersi muovere.
    • Liberare un compagno ghiacciato facendogli un “tunnel” (cioè facendogli passare il proprio pallone sotto le gambe divaricate); in questo caso il giocatore farà 2 punti e il compagno liberato potrà tornare a guidare la palla.

    Com’è possibile comprendere, gli stimoli diventano superiori rispetto alla struttura di base, in quanto ogni giocatore potrà colpire, librare, essere ghiacciato e farsi liberare. Ulteriore variante, per stimolare la precisione, potrebbe essere quella di considerare “ghiacciato” un giocatore al quale esce la palla dal campo. In questo caso, per essere liberato dovrà posizionarsi appena dentro il campo in una posizione in cui i compagni abbiano la possibilità di fargli il “tunnel”.

    Un’altra variante molto stimolante, è quella (mantenendo tutte le regole sopra) di dividere i giocatori in 2 squadre. In questo caso, i membri di un team dovranno cercare di “ghiacciare” (cioè colpire) solo gli avversari e di liberare solamente i propri compagni. Vince la squadra che riesce a ghiacciare tutti gli avversari senza che questi possano più liberarsi. Quest’ultima variante necessita l’utilizzo di almeno 6 giocatori per squadra.

    VARIANTE 2: SEGNAMO NELLE PORTE

    Questo esercizio è molto utile per stimolare le collaborazioni. Nei primi anni della scuola calcio, viene ricercato (visto le caratteristiche fisiologiche e psicologiche dei calciatori) in particolar modo il miglioramento del dominio della palla (sopratutto guida/controllo), la coordinazione e l’1c1; cioè non esclude il poter lavorare sulla capacità dei giocatori di collaborare e dialogare in situazioni di gioco. Torniamo quindi alla prima struttura di base, quella con i coni in mezzo al campo.

    Si suddivideranno i giocatori a gruppi di 2 con un pallone a coppia; ogni coppia di coni adiacenti (indipendentemente dal colore) sarà considerata una porta; per essere più comprensibili, nella figura sopra abbiamo riportato solo i movimenti di una coppia. Ogni coppia effettuerà un punto ogni volta che si passa la palla attraverso una porta, non potendo farla passare consecutivamente nella stessa porta. Dopo 30” definiti dall’istruttore, ogni coppia indicherà il numero di passaggi fatti. Questo compito motorio può sembrare banale, ma in un’età in cui nel gioco prevale l’egocentrismo, richiede uno sforzo cognitivo di collaborazione non indifferente. Quindi, oltre ad allenare la tecnica, questa variante stimola un DIALOGO COSTRUTTIVO tra i giocatori, che è un importante prerequisito degli aspetti collaborativi che si andranno poi a sviluppare negli anni successivi. Nella figura sopra, il giocatore rosso inizialmente la passa al blu, e successivamente, con il suo movimento detterà il passaggio verso la porta di coni successiva attraverso la quale farsi passare la palla. Non solo, i giocatori scopriranno come sia più facile raggiungere gli obiettivi del gioco comunicando tra loro, portando questa esperienza anche negli altri giochi e nelle partite.

    CONCLUSIONI FINALI

    Con una struttura di base ed altre 2 varianti, siamo riusciti a creare stimoli allenanti che vanno in direzione della tecnica applicata (globale), della coordinazione e della collaborazione, tutto in regimi di difficoltà diversi. Sotto riportiamo i link ad altri post dedicati alla tecnica, in particolar modo alla guida in regime globale.

    Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo sul social network che preferisci (sarà sufficiente utilizzare i pulsanti sotto); a noi farà molto piacere e ci servirà per comprendere quali sono le categorie di post più seguite.

    Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola Calcio A.S.D. Monticelli Terme 1960 (melsh76@libero.it)

  2. Didattica (e riscaldamento) analitica e globale per la guida della palla

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    L’esercitazione di questa settimana è dedicata alla didattica della guida della palla nella Scuola Calcio; come altri mezzi, con opportune modifiche (intensità e difficoltà progressive), può essere considerato anche un interessante esercizio per il riscaldamento per i dilettanti. Saranno le varianti a definire l’impegno di natura tecnico-coordinativo e di conseguenza il livello di impegno.

     

    STRUTTURA DI BASE

    L’esecuzione di base (utilizzata per la categoria Piccoli Amici), prevede una struttura come in figura sopra: si posizionano un numero di stazioni (con 2 giocatori e un pallone per stazione) sulla circonferenza di una cerchio di 12-15 m circa, con al centro un cono. L’obiettivo sarà quello di guidare la palla in andata/ritorno (facendo la curva all’altezza del cono) con un numero di tocchi definiti (ad esempio 15) senza scontrarsi con i compagni; ad ogni “scontro” sarà attribuito un punto di penalità. Al 15° tocco, il giocatore passerà la palla al proprio compagno che ripartirà immediatamente. È importante che i giocatori (soprattutto i più piccoli) si focalizzino sul primo tocco (stop a seguire) e i primi di conduzione (esterno collo); poi quando entreranno nella zona più “trafficata” dovranno prestare attenzione non solo a condurre la propria palla, ma anche alle traiettorie di conduzione dei compagni, per evitare di scontrarsi. Soprattutto la prima volta che viene proposto a giocatori di I° o II° elementare è importante verbalizzare questi aspetti: “come posso fare per evitare di scontrarmi con un compagno?”…..”posso mettere il piede sulla palla e fermarla”….”posso condurre la palla lontano dal cono, quando vedo traffico”……”posso avvisare il compagno che ci stiamo scontrando”….ecc.

    VARIANTI DI BASE

    Le più semplici sono riferite al tipo di conduzione della palla

    • Variazione del N° di tocchi: riducendo i tocchi la guida diventa più veloce ed è più facile scontrarsi.
    • Variazione del piede di guida: è meglio utilizzare il concetto di “piede forte/piede debole” a quello di “destro/sinistro”.
    • Alternare piede di conduzione: 2 tocchi di destro alternati a 2 di sinistro.
    • Alternare modo di conduzione: “4 tocchi di suola destra alternati a 4 di suola sinistra”
    • Alternare piede e modo di conduzione: “2 tocchi liberi di destro alternati a 2 di suola sinistra” e viceversa.

     

    VARIANTI PIU’ IMPEGNATIVE

    Modifiche più impegnative riguardano l’utilizzo della finta come momento iniziale di guida della palla. Si mantengono i compiti e le relative varianti citate in precedenza (N° tocchi, piede, parte del piede di utilizzo), ma appena ricevuta la palla, il giocatore dovrà affrontare il compagno che glie l’ha passata con una finta decisa dall’allenatore (esempio “forbice con il piede destro e uscita con il sinistro”). Le varianti non saranno solo relative alla tipologia di finta, ma molto dipenderà dal “momenti didattico di questo fondamentale”. Ad esempio, se una finta che viene affrontata la prima volta, ci si dovrà focalizzare esclusivamente sulla precisione del gesto senza richiedere particolare velocità esecutiva. Nell’effettuazione di un gesto gia appreso, è possibile richiedere un minimo di “pressione temporale” da parte del giocatore che ha appena trasmesso la palla per ottenere una maggiore velocità esecutiva nella finta.

    CONCLUSIONI

    Questo mezzo per la guida della palla, rappresenta un’esercitazione in parte analitica (relativa al piede di utilizzo, modalità e numero di tocchi) e in parte globale (”guida nel traffico”); per questo motivo si presenta in maniera versatile (in base alle varianti utilizzate) per l’apprendimento della conduzione della palla (nella scuola calcio), per la stabilizzazione dei gesti nella didattica delle finte e per il riscaldamento per giocatori più evoluti. Sotto indichiamo altri post in cui sono stati approfonditi mezzi con fini allenanti analoghi:

    Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola calcio Audax Poviglio (melsh76@libero.it)

  3. Riscaldamento dilettanti: esercitazione analitica e psicocinetica

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    Il post di oggi è dedicato ad una struttura esercitativa che ha come base un mezzo di natura psicocinetica (che immagino molti conoscano), ma che ingloba anche andature con palla in maniera tale da essere utilizzata come riscaldamento durante gli allenamenti. Infatti, come precedentemente fatto notare, ritengo sia importante nei dilettanti l’utilizzo della palla (ad intensità e difficoltà progressiva) durante il riscaldamento. Ciò non esclude che questa tipologia di esercitazione possa essere utilizzata anche come mezzo per allenare la tecnica e la coordinazione nei settori giovanili.

    ESERCIZIO DI BASE

    Com’è possibile vedere dalla figura sopra, si posizionano 18-20 giocatori in 2 gruppi di file contrapposte alla distanza di 8-12m (un pallone per fila); lo scopo dell’esercizio è molto semplice, cioè partire dalla propria fila con il pallone, girare intorno al cono di fronte e successivamente ripassare la palla alla propria fila. Ciò che differenzia l’impegno tecnico dell’esercizio sarà dato dalle consegne dell’allenatore che verranno cambiate ogni 90/120”. Queste consegne sono relative a:

    • Piede di conduzione della palla: piede destro o sinistro.
    • Numero tocchi della palla prima di arrivare al cono: un numero di tocchi elevato (12-15) permette di lavorare sulla tecnica e differenziazione, mentre un basso numero di tocchi sulla velocità. È possibile anche richiedere di cambiare il piede di conduzione ogni 2 tocchi.
    • Modo di conduzione della palla: oltre al modo corretto di “portare” la palla (esterno/collo) è possibile richiedere di condurla anche con la suola o alternando (andatura a zig-zag) l’interno all’esterno dello spesso piede.
    • Modalità di trasmissione della palla: è ovvio che maggiore è il livello di allenamento e minore sarà l’effetto allenante di un passaggio effettuato da 8-12m; per questo motivo è possibile richiedere la trasmissione della palla in maniera particolarmente “intensa” (senza esagerare) in maniera tale da mettere in leggera difficoltà chi stoppa la palla e comportando uno stimolo allenante sufficiente.
    • Lato della curva del cono: in base al piede di utilizzo e del lato di curva del cono, il cambio di direzione intorno al cono potrà essere fatto con l’interno o con l’esterno del piede.

    È ovvio che questa sarà quella che, per i dilettanti rappresenterà la parte iniziale del riscaldamento in cui l’intensità fisiologica è bassa, ma si presenta comunque un carico tecnico sufficientemente allenante, in cui il numero di tocchi e la tipologia di conduzione rappresentano una parte fondamentale nel determinarlo. Con un numero di giocatori inferiori si possono eliminare una o più file, in maniera tale che la maggior parte delle file non deve avere più di 2-3 giocatori (l’ideale è 3!).

     

    VARIANTE TECNICA PSICOCINETICA

    Se l’esercizio di base prevede l’utilizzo della tecnica in maniera analitica, la parte successiva è ovvio che debba richiedere una maggiore intensità e in particolar modo l’utilizzo della palla in maniera globale. La struttura di base non è molto diversa dalla precedente; com’è possibile vedere dalla figura sopra, l’unica differenza è che ogni coppia di file poste frontalmente dovrà essere contrassegnata da un colore (cono o cinesino) che caratterizza la propria fila, quella posta frontalmente e il riferimento centrale. Davanti ad ogni fila sarà posto un cerchio con dentro un pallone. Ogni ripetizioni inizia con l’allenatore che indica uno dei 3 colori: il giocatore corrispondente al colore nominato dovrà condurre la palla, effettuare la curva nel riferimento centrale corrispondente e riportare il pallone nel proprio cerchio. Gli altri 2 giocatori di ogni terzetto dovranno fare il giro del riferimento centrale (cono o cinesino) dell’altro colore (non nominato dall’allenatore) e tornare nel proprio cerchio con la palla (sempre in guida). Nella figura sotto è rappresentato un esempio nel quale l’allenatore indica il colore ROSSO!!!

    I giocatori corrispondenti al colore rosso faranno la curva nel loro cono (rosso) corrispondente e torneranno a fare “meta” (cioè a fermare la palla con il piede!) nel proprio cerchio; i giocatori gialli (cioè che partono dai cinesini gialli) dovranno fare la curva dal cinesino arancione (cioè dell’altro colore) e tornare nel cerchio della propria fila. I giocatori arancioni (cioè che partono dai cinesini arancioni) dovranno fare la curva dal cinesino giallo (cioè dell’altro colore) e tornare nel cerchio della propria fila. Nel caso in cui l’allenatore chiami il colore GIALLO, i giocatori corrispondenti al cinesino giallo dovranno fare la curva dal cinesino corrispondente (giallo) e ritornare a far meta nel cerchio; i giocatori rossi e arancione dovranno invece fare la curva nel riferimento centrale dell’altro colore rimanente.

    È evidente che, ponendo l’esercitazione sottoforma di gara è possibile ottenere un effetto allenante di intensità superiore alla fase analitica proposta nella prima parte dell’esercizio, perché la guida della palla sarà stimolata in “pressione temporale” e con “l’ingombro” degli altri giocatori; non solo, sarà stimolata anche la capacità di interpretare nella maniera più veloce possibile la richiesta dell’allenatore (colore nominato), mantenendo la concentrazione elevata per un esercizio sostanzialmente semplice. Un’ulteriore variante possibile è data dalla possibilità di far “stoppare” la palla nel proprio cerchio da un compagno della propria fila (ovviamente dopo aver fatto la curva nel riferimento centrale); in questo modo, oltre alla guida in pressione verranno stimolate anche la veloce trasmissione della palla e la ricezione (vedi figura sotto).

    VARIANTE RAPIDITA’ PSICOCINETICA

    È ovvio immaginare come questo mezzo possa essere utilizzato (nella variante psicocinetica) anche senza palla per lo sviluppo della rapidità a carattere globale; le regole sono le stesse della variante precedente, ma lo scopo è quello di arrivare a fermarsi nel cerchio corrispondente (vedi figura sotto). Ulteriori varianti sono riferite alla tipologia di partenza (seduti, in ginocchio, ecc.) e alla possibilità di effettuare l’esercizio con il pallone in mano per passarlo al compagno in fila (con le mani), il quale dovrà fare meta nel cerchio corrispondente; in questo modo saranno coinvolti 2 giocatori per fila alla volta.

    CONCLUSIONI ED APPLICAZIONI PRATICHE

    Quello proposto in questo post con le sue varianti rappresenta un ottimo mezzo che, con le opportune varianti, può essere utilizzato per allenare la tecnica (in maniera globale ed analitica) e la rapidità (globale). Per i dilettanti è anche un ottimo spunto per il riscaldamento, in particolar modo per l’ultima seduta settimanale, perché comprende sia una fase di carico progressivo che una di rapidità. Un’ultima considerazione: è chiaro che nella variante psicocinetica (se fatta sottoforma di gara, come ulteriore stimolo), i giocatori che per primi arriveranno in “meta nel cerchio” saranno quelli del colore nominato dall’allenatore; per questo motivo, in questa esercitazione “non vince chi arriva per primo”, ma “perde chi arriva ultimo”. Ovviamente sta alla sensibilità dell’allenatore dare il giusto “peso” a questo dettaglio, ponendo in primo piano lo stimolo allenante e successivamente anche il divertimento.

    Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico US Povigliese (melsh76@libero.it)

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