I giocatori A e B iniziano l’esercizio contemporaneamente dapprima con degli sprint verso i coni, poi attaccando la palla posta al centro di uno spazio 10 x 15 mt. Chi conquista la palla la deve proteggere per almeno 4”, prima di poter fare gol in una della due porte. Chi non conquista la palla per primo, può conquistarla e fare gol.
Variante: l’allenatore chiama i colori dei coni e i due contendenti devono attaccarli in quella sequenza.
N.B. l’esercizio viene svolto da entrambi i lati.
Obiettivi tattici: attacco alla palla, pressione, protezione della palla, 1 vs 1
Durata: 15’
Materiale occorrente: palloni, coni colorati, porticine e delimitatori.
I giocatori A e B partono contemporaneamente eseguendo entrambi degli esercizi coordinativi, rispettivamente agli over bassi e alle scalette, con successivi cambi di direzione ai paletti e attacco alla palla, per condurre poi sino alla sagoma, fintare e concludere a rete di sinistro.
La stessa cosa fanno D e C rispettivamente ai cerchi e con dei cambi di direzione ai paletti, successivi cambi di direzione e finta e conclusione di destro. Poi si spostano in senso antiorario, cioè, D va nella postazione di B, B in quella di C, C in quella di A e quest’ultimo in quella di D.
Gli esercizi ai cerchi e agli over vedranno la corsa adattata alla loro distanza, (differenziazione).
Materiale occorrente: palloni, over bassi, scaletta, paletti, coni, sagome e cerchi.
Durata esercizio: 12 minuti
Numero di serie: 1
Recupero: 3 minuti
Numero recuperi: 1
Numero giocatori: 18
Fasce interessate: Pulcini, Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Prima squadra.
Variante: figura sotto, si effettuano degli 1 vs 1 con conclusioni a rete A1 vs B1 e C1 vs D1.
Altra variante si effettuano dei 2 vs 2, cioè A1 e D1 vs C1 e B1.
A e B partono contemporaneamente con una corsa alla scaletta (coordinazione), stabilendone di volta in volta, le modalità. Giungono in A1 e B1, ed eseguono uno sprint verso il cono centrale in A2 e B2. Comanda (si decide di volta in volta) A che decide dove andare, in questo caso in A3; B2 si comporta di conseguenza, dirigendosi sullo stesso cono.
Poi eseguono uno sprint sulla palla per effettuare un 1 vs 1 e fare gol in una delle due porticine frontali.
Variante: A2 va in A3 e B2 va sul conetto laterale a quello scelto da A2.
OBIETTIVI: coordinazione, reattività, abitudine alla conquista della palla.
Materiale occorrente: palloni, scaletta, conetti, paletti, cerchi, Durata esercizio: 8 minuti Numero di serie: 2 Recupero: 3 minuti Numero recuperi: 3 Numero giocatori: 18 Fasce interessate: Pulcini, Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Prima squadra.
I due contendenti A e B partono contemporaneamente con una corsa coordinativa nei cerchi, adeguandola alla loro distanza (differenziazione) e arrivano veloci sul cono centrale in A1 e B1.
Si stabilisce chi comanda il movimento, in questo caso A, che sceglie di andare in A2; B1 si comporta di conseguenza andando sul cono diametralmente opposto, in B2.
Contemporaneamente, curando i tempi di corsa, dai lati partono altri due contendenti che devono essere di colore diverso da A2 e B2 (in questo caso E e C) che effettuando una corsa coordinata alla scaletta, vanno a contendersi la palla con rispettivamente con B3 e con A3 dando vita a due situazioni di 1vs1 parallele con l’obiettivo di far gol in una delle due porticine poste ai loro lati.
Si ruota in senso orario.
OBIETTIVI: coordinazione, reattività, abitudine alla conquista della palla.
I giocatori A e B partono contemporaneamente affrontando rispettivamente un percorso con corsa nei cerchi e una corsa tra gli over bassi, adeguandola alla loro distanza (differenziazione).
Successivamente effettuano tre sprint di 5 mt. intervallati da due frenate in uno spazio di 1 mt. arrivati al centro del campo, l’allenatore chiama un colore (in questo caso giallo) e i due contendenti attaccano la palla per un 1 vs 1 e fare gol in una delle due porticine.
Materiale occorrente: palloni, cinesini, over bassi, coni e cerchi.
Durata esercizio: 12 minuti
Numero di serie: 2
Recupero: 3 minuti
Numero recuperi: 3
Numero giocatori: 18
Fasce interessate: Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Prima squadra.
4 gruppi; i due contendenti A e B partono contemporaneamente con una corsa coordinativa nei cerchi, adeguandola alla loro distanza (differenziazione) e arrivano veloci sul cono centrale A1 e B1.
Si stabilisce chi comanda il movimento, in questo caso A, che scegli di andare in A2, B1 si comporta di conseguenza andando sul cono opposto, in B2.
Contemporaneamente, curando i tempi, dai lati partono altri due contendenti che devono essere di colore diverso da A2 e B2, in questo caso E e C che effettuando una corsa coordinata alla scaletta e vanno a contendersi la palla con rispettivamente con B3 e con A3 e a cercare di fa gol in una delle due porticine poste ai loro lati.
Si ruota in senso orario.
OBIETTIVI: coordinazione, reattività, abitudine alla conquista della palla.
Esercitazione da svolgere su dimensioni di campo anche ridotte (15 x 15 metri), a seconda della finalità “metabolica” che si vuole raggiungere.
Si collocano due piccole porte in prossimità dell’area di rigore dando vita a duelli esercitativi sull’ 1>1 secondo le modalità visibili nel filmato.
Il difensore ha l’obiettivo di interrompere l’azione del diretto avversario eseguendo il giusto temporeggiamento e indirizzamento. L’attaccante deve finalizzare attraverso diverse strategie correlate a altrettanti tipi di punteggio:
calciando prima di superare una delle due porticine ma facendo passare il pallone all’interno di essa (2 punti);
realizzando dopo aver condotto il pallone all’interno di una delle due porticine e vincendo l’1>1 anche con il portiere (3 punti);
segnando il gol calciando dal limite dell’area a prescindere dalle due porticine (1 punto).
Eseguita una serie di duelli con partenza dei giocatori difendenti da un lato dell’area di allenamento, cambiare lato della loro rincorsa in base a tempi o numero di ripetizioni stabilite. Materiale occorrente: palloni, coni o delimitatori, casacche.
A cura di Claudio Damiani, Coach Uefa B, Match & Video analyst
Si tratta di una variante per l’allenamento tattico del 2vs2 attraverso un’esercitazione situazionale che coinvolge anche i portieri.
Un gruppo di giocatori si schiera all’altezza del centrocampo coi palloni. Il gruppo dei “difendenti” (inizialmente 6), si prepara come da figura da fondo campo al limite dell’area di rigore.
Ognuno di questi è presso un delimitatore e ha un numero di riferimento. Al primo segnale dell’allenatore la prima coppia di attaccanti inizia a palleggiare rasoterra; al secondo “via” incomincia la fase di attacco alla porta finalizzata alla conclusione.
L’allenatore chiama un numero e la coppia di “difendenti” corrispondenti sale alla massima velocità con l’obiettivo di difendere e non subire la rete.
Chi difende dovrà curare il “gioco” delle coperture, la neutralizzazione di eventuali sovrapposizioni e tagli, mentre la coppia che attacca dovrà utilizzare queste componenti tattiche nonché l’uno-due per raggiungere l’obiettivo del gol.
Tempo dell’esercitazione: a discrezione dell’allenatore e a seconda del gruppo di giocatori a disposizione.
Materiale occorrente: palloni, delimitatori e casacche.
A cura di Claudio Damiani, Coach Uefa B, Match & Video analyst
Il giocatore A trasmette a B1(1), che controlla (B2) e calcia in porta (2). Poi corre in B3 e affronta C1 in un 1 vs 1. C, per arrivare in C1 effettua una corsa nella scaletta (o skip) poi attacca la fila di cerchi (la fila del colore del delimitatore chiamato dall’allenatore, in questo caso giallo) con appoggio mono podalico, adattando la corsa alla loro distanza (differenziazione) e poi prende la palla per affrontare B3.
Stesso esercizio effettuato dai calciatori a destra, al posto dei cerchi ci sono degli over che vanno affrontati correndo o saltandoli, adattando sempre la corsa alla loro distanza.
Materiale occorrente: palloni, delimitatori colorati, over bassi, scaletta, conetti e cerchi.
Durata esercizio: 12 minuti
Numero di serie: 2 (cambiando postazione)
Recupero: 3 minuti
Numero recuperi: 3
Numero giocatori: 18
Fasce interessate: Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Prima squadra.
Dalla gara persa dal Sassuolo a Torino contro la Juventus dell’ormai certo terzo scudetto è rimasta sicuramente impressa la buona prestazione del tridente offensivo emiliano composto da Floro Flores, Zaza e Sansone.
Di quest’ultimo ho estrapolato dall’analisi video della far tre sequenze che definiscono molto bene le caratteristiche tecniche, tattiche e condizionali del giocatore.
Suo l’assist utile a sbloccare il risultato dopo una conduzione di palla di circa 60 metri regalato al compagno di reparto Zaza, ma
da evidenziare una conversione con controllo (semi) orientato da sinistra verso la zona centrale della trequarti con successiva finta ubriacante e conclusione fuori dello specchio della porta eseguita con il sinistro;
quindi una combinazione (1-2), sempre con Zaza a tagliar fuori Pirlo per la conclusione di collo pieno ad incrociare poco sopra l’incrocio dei pali.
Un giocatore del ’91 rapido (175cm x 73kg), assolutamente capace nell’1vs1 offensivo; cerca molto il rapporto tecnico con Zaza in zona centrale e non esita a calciare verso la porta avversaria, più di potenza che di precisione. Poco propenso alla fase difensiva (come tutto il reparto d’attacco del Sassuolo) e sostanzialmente apprezzabile dal punto di vista caratteriale e nervoso.
In questa esercitazione che presenta componenti di tattica collettiva, legati alla fase di possesso, di non possesso e alla fase intermedia di transizione si parte da una situazione di inferiorità numerica dei difensori.
Il portiere calcia il pallone a uno dei tre attaccanti. Questi dovranno impostare un’azione finalizzata alla realizzazione del gol. Nel momento in cui il portiere calcia la palla, i due difensori dovranno affrontarli prendendo cura di darsi copertura reciproca, non farsi mai trovare allineati e neutralizzare eventuali tagli e sovrapposizioni per difendere la porta.
La transizione avrà rapidamente inizio dal portiere attraverso la rimessa in gioco del pallone con le mani per i difensori che potranno avvalersi della collaborazione di due compagni in più; questi partiranno veloci e posizionati larghi dalla zona di fondo campo contrassegnata dai delimitatori quando:
• uno degli attaccanti tira e segna un gol (si fa passare rapidamente un altro pallone da un collaboratore posto all’esterno del campo); • uno degli attaccanti tira fuori (vedi sopra); • uno degli attaccanti tira e il portiere para (farà ripartire egli stesso il gioco).
Si passa quindi a una transizione (positiva per i difensori), finalizzata alla realizzazione di una rete nelle due porticine disposte come da video. Materiale occorrente: palloni, casacche, (delimitatori), porte piccole.
Due circuiti, il giocatore A (blu) parte in allungo fino al primo conetto, sterza e cambia direzione, arriva in A1 riceve (1) e conclude in porta (2), poi cambia ancora direzione, si porta in A2 e corre (o salta) tra gli over bassi, e poi corre in coda ad H in A3. Nel frattempo, F ricomincia con H.
Nell’altro circuito, il giocatore C (rosso) parte in slalom, poi arriva ai paletti effettua un vai e torna, poi arriva in C1 riceve (1) dal compagno D, finta sulla sagoma (dribbling) e calcia in porta C2, portandosi poi in coda a G in C3. D corre in allungo in coda ad E, che nel frattempo ha ricominciato con G.
Materiale occorrente: palloni, conetti, over bassi, paletti e sagome.
Durata esercizio: 12 minuti
Numero di serie: 2 ( con cambio, i blu vanno al posto dei rossi e viceversa)
Recupero: 4 minuti
Numero recuperi: 3
Numero giocatori: 18
Fasce interessate: Giovanissimi, Allievi e Prima squadra
A scarica su B (1) e va ad effettuare una corsa tra le aste (scaletta), e si porta in A1, riceve da B (2) e scarica su C (3). A1 si porta in A2 per ricevere il passaggio di C1 (4). C1 effettua una corsa tra gli over bassi e si porta in C2 e riceve da A2 (5). C2 scarica lungo su D e si porta in C3 per ricominciare con lo stesso D ed E. B è andato in coda a D, e A2 va in coda ad E.
2°
A passa a B (1) e si porta in A1 dopo aver effettuato uno slalom stretto tra i paletti, riceve da B (2), e scarica su C (3), e si porta in A2 per ricevere il passaggio di ritorno (4), C effettua uno scivolamento sui conetti e si porta in C1 per ricevere da A2 (5). C1 scarica lungo su D e si porta in C2, per ricominciare con lo stesso D ed E. A2 si porta in A3 in coda ad E e B si porta in coda a D.
3°
A passa a B (1) e si porta in A1 dopo aver effettuato una corsa differenziata tra gli over bassi posti a distanze diverse, e riceve (2), scarica su C (3) e si porta in A2 per ricevere ancora da C (4). C si porta in C1 smarcandosi dal conetto e riceve ancora da A2 (5). Ricevuto il passaggio C1 scarica lungo su D e si porta in C2 per ricominciare con lo stesso D ed E. A2 si porta in A3 in coda ad E, B va in coda a D.
Paletti, over, bassi, aste o scaletta, coni e palloni.
Con questo post è mia intenzione portare all’interesse dei lettori alcune considerazioni che derivano da qualche anno di osservazione (nel ruolo di preparatore atletico) di allenamenti di adulti che militano nelle categorie dilettantistiche. In quanto anche allenatore di Scuola Calcio (Pulcini ed Esordienti), mi capita spesso di confrontare gli elementi della tecnica calcistica che si insegnano nella Scuola Calcio (cioè ai “calciatori da formare”) e le caratteristiche Tecniche dei “calciatori gia formati”, che in linea teorica dovrebbero aver ben appreso e stabilizzato. Ovviamente le considerazioni nascono da esperienze personali (Prima Categoria e Promozione) e sono aperte ad opinioni ed approfondimenti di chi vuole intervenire. Andremo quindi ad analizzare 3 lacune di tipo tecnico/tattico che ho ritrovato (in generale) nelle categorie dilettantistiche, che sono:
Capacità di fare l’1c1 offensivo
Capacità di stoppare in movimento un pallone alto.
Capacità di stoppare il pallone in maniera orientata (apro/chiudo).
STOP ORIENTATO DELLA PALLA (APRO/CHIUDO)
Malgrado la maggior parte del lavoro tattico durante l’allenamento viene fatto a tocchi limitati, è difficile vedere in partita giocatori stoppare il pallone in maniera orientata corretta con il piede debole. Nell’immagine sopra è presentato la classica situazione in cui, ricevuta la palla, il giocatore “chiude” lo stop orientato (linea tratteggiata rossa) con il piede sinistro perché si presenta un avversario di fronte che non gli permette di avanzare. Nella figura sotto, invece, il giocatore “apre” lo stop orientato con il piede sinistro perché l’avversario diretto è lontano.
Questa è una situazione tattica abbastanza frequente durante l’impostazione da fondocampo ed eventuali situazioni di “giropalla”; il 99% delle volte, in situazioni come questa l’esterno basso effettua lo stop orientato correttamente (cioè con il piede giusto), ma è possibile vedere in mezzo al campo diversi giocatori che stoppano il pallone con il piede “preferito” anche quando sarebbe bene utilizzare il “piede debole”. Questi elementi di natura Tecnico/tattica vengono insegnati solitamente negli ultimi anni della categoria Pulcini e nella categoria Esordienti e sono particolarmente importanti perché in questa fascia d’età i campi sono più stretti (si gioca a 7 o a 9), c’è meno specializzazione e le squadre che rimangono più lunghe obbligano in qualsiasi momento della partita a stoppare la palla nella maniera più “efficace”. Con l’ampliamento dello spazio di gioco e l’abitudine a giocare più “corti” questi elementi vengono in parte persi, in particolar modo dai difensori perché anche uno stop effettuato con il piede “sbagliato”, che rallenta di qualche frazione di secondo la palla, può considerarsi “non pericoloso”. Malgrado questo, uno stop effettuato in maniera “non corretta” in mezzo al campo può rallentare la velocità dell’azione. Quindi, l’ampliamento degli spazi di gioco e la specializzazione tipica dell’età adulta favorisce la perdita di questo elemento tecnico; nella parte finale del post andremo a vedere come poter ovviare a questa lacuna.
STOP IN MOVIMENTO DI UN PALLONE ALTO E INDIRIZZAMENTO CORRETTO DELLA PALLA
Rappresenta un’abilità tecnica particolarmente fine, difficile da insegnare anche nei settori giovanili perché non richiede solamente un’adeguata maestria tecnica nell’ammortizzare il contatto con la palla da parte del piede/corpo, ma anche l’abilità di leggere la traiettoria della palla ed orientare il corpo in maniera corretta (abilità allenabile sin dai primi anni di Scuola Calcio). Le prime punte sono i giocatori più abili in questo fondamentale perché la specializzazione del loro ruolo porta ad affinare questo elemento; gli altri giocatori (soprattutto i difensori) sono abituati a “rilanciare” la palla piuttosto che controllarla, proprio perché si trovano a colpire la “palla alta” in situazioni difensive. In ogni modo, in diverse situazioni può essere richiesta questo tipo di abilità, soprattutto per gli esterni in fase offensiva; da qui, l’importanza di lavorarci anche in allenamento.
1c1 OFFENSIVO
Apriamo un capitolo abbastanza dolente per quanto riguarda una buona parte dei giocatori dilettanti. Mentre nei primi anni di Scuola Calcio l’1c1 è l’elemento tecnico/tattico fondamentale da insegnare (perché va incontro alle esigenze dei bambini piccoli), con il passare degli anni e l’ampliamento della visione di gioco, perde sempre più peso nella didattica; non a caso, è abbastanza frequente vedere negli adulti esercitazioni di natura tecnico-tattica effettuate a “tocchi limitati”. Anche in partita, quando non si è certi di avere un “passaggio sicuro” si tende a cercare immediatamente la trasmissione della palla in profondità; questo concetto di natura tattica è fondamentalmente corretto (in fase difensiva e nella propria metacampo), ma contribuisce a far perdere quelle abilità su cui si è tanto lavorato nella prima parte della propria carriera calcistica. Fondamentalmente, non manca l’abilità di guidare la palla, ma la capacità di “saper cosa fare” (finte, cambiare direzione velocemente con la palla, ecc.) quando si affronta l’avversario frontalmente per saltarlo e creare una superiorità numerica fondamentale in fase offensiva.
CONCLUSIONI E RICADUTE APPLICATIVE
Le considerazione sopra fatte, sono fondamentalmente frutto di un’osservazione personale che è possibile arricchire ed in parte smentire da altri eventuali commenti; ma andiamo ora a vedere come poter lavorare su questo tipo di “lacune” senza modificare eccessivamente il lavoro fondamentale che viene fatto nelle categorie degli adulti. Ovviamente il momento migliore è il riscaldamento; 15-20’ di lavoro tecnico durante il riscaldamento effettuato in maniera progressiva e adeguata (in termini di difficoltà) all’età dei giocatori rappresenta a mio parere il compromesso ideale.
Per quanto riguarda lo stop orientato sono utili tutte quelle esercitazioni (solitamente inserite dalla categoria Esordienti) di possesso palla facilitato in cui è necessario leggere la situazione dell’avversario per capire come stoppare la palla (apro o chiudo); nella figura sopra è presentata una classica esercitazione (possesso palla a tema che simula le situazioni di partita) nella quale il giocatore rosso in alto a derstra può “aprire” con il piede destro (linea rossa), perché l’avversario (blu) in ritardo. Nella figura sotto invece l’avversario non consente di “aprire” il passaggio, quindi il giocatore che riceve la palla è costretto a “chiudere” il passaggio con il piede sinistro (linea rossa) e ritrasmetterla al giocatore dal quale ha appena ricevuto la palla. Altre esercitazioni sono tutte quelle in cui il passaggio rappresenta un aspetto fondamentale, nel quale viene inserita la regola “obbligo di 2 tocchi usando obbligatoriamente entrambe i piedi” (con 1 piede la stoppo e con l’altro lo trasmetto).
I giocatori adulti sono in grado sia di ribattere un palla alta che di controllarla da fermo; il passo per essere in grado di controllarla in maniera orientata in corsa non è particolarmente difficile. Questa esercitazione rappresenta un buon punto di partenza su cui costruire le varianti necessarie per apprendere questo fondamentale.
Anche il passo per riprendere l’1c1 offensivo non dovrebbe essere particolarmente difficile proprio perché i giocatori adulti hanno un buon livello di conduzione della palla. L’introduzione prima di esercitazioni analitiche (di adeguata difficoltà) per le finte e i cambi di direzione con palla e poi di fasi di 1c1 in spazi “adeguatamente stretti” rappresentano le fonti di allenamento ideale per questo fondamentale.
Concludiamo sul “perché” di questo ragionamento: per la squadra, perché è bene avere giocatori più versatili che in campo riescano a risolvere situazioni che vanno anche al di fuori della specificità del proprio ruolo. Per i singoli giocatori che avranno sicuramente un maggior “valore” perché in grado di giocare in più ruoli.
Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico US Povigliese (melsh76@libero.it)
Allenamento della tattica individuale in 1vs1 in situazione lanciata.
Due gruppi di giocatori si schierano a fondo campo come in figura.
Dopo che l’allenatore ha posizionato il pallone a qualche metro oltre il limite dell’area emette un fischio.
I due giocatori “A” e “B” dovranno raggiungere il pallone, aggirando il paletto, alla massima intensità e eseguire un 1vs1 .
Il primo a giungere in possesso di palla deve segnare un gol, l’altro giocatore deve difendere la porta curando l’aspetto del posizionamento del corpo in base alla posizione del pallone e dell’avversario rispetto alla stessa.
Modalità di esecuzione dell’esercitazione consigliata: 3 giocate da dx e 3 da sx per ogni giocatore (o comunque a discrezione dell’allenatore in base al numero di atleti a disposizione).
Una variante per l’allenamento tattico del 2vs2 attraverso un’esercitazione situazionale che coinvolge anche i portieri.
Un gruppo di giocatori si schiera all’altezza del centrocampo e dispone di palloni. Il gruppo dei “difendenti” (inizialmente 6), si posiziona come da esempio filmato dalla linea di fondo campo al limite dell’area di rigore.
Ognuno di essi si sistema all’altezza di un delimitatore (cinesino).
Al primo segnale dell’allenatore la prima coppia di attaccanti inizia a palleggiare rasoterra; al secondo “via” inizia la fase di attacco alla porta finalizzata alla conclusione. Nello stesso momento la coppia di “difendenti” sale alla massima velocità con l’obiettivo di non subire la rete.
Chi difende dovrà curare il “gioco” delle coperture, la neutralizzazione di eventuali sovrapposizioni e tagli, mentre la coppia che attacca dovra utilizzare queste armi nonchè l’uno-due per raggiungere l’obiettivo del gol.
Tempo dell’esercitazione: a discrezione dell’allenatore e a seconda del gruppo di giocatori a disposizione.
Materiale occorrente: palloni, delimitatori e casacche.
Un giocatore per poter superare l’opposizione dell’avversario deve avere tecnica, capacità fisiche, capacità psicologiche, ma deve saper muoversi anche tatticamente. E’ stato visto che un giocatore all’interno della partita va a contatto con la palla per circa il 10% del tempo di gioco, pertanto per il 90% del tempo egli non è a contatto con essa. Quindi il dominio della tattica è un elemento fondamentale per avere un massimo rendimento sia individuale che collettivo.
Ci sono diversi motivi che giustificano questo:
– Nel calcio vi è un marcato carattere tattico (è uno sport collettivo) per la presenza di differenti azioni di gioco senza palla.
– Qualche azione tecnica o fisica sta condizionata dall’aspetto tattico (relazione tra compagni, avversari, palla, difensore/attaccante).
– Il bambino nella fase della scuola calcio ha una gran capacità e motivazione ad apprendere.
– Se non si effettuano degli apprendimenti tattici corretti il bambino automatizzerà movimenti scorretti che poi saranno difficili da modificare.
Questi sono alcuni errori che si verificano abitualmente:
– Il possessore di palla guida la palla verso il difensore e non verso lo spazio libero.
– I compagni del possessore di palla si avvicinano ad esso e non verso lo spazio, non creano ampiezza, così facilitano l’azione del difensore.
– Entrata precipitosa del difensore verso il possessore di palla invece di mantenere una certa distanza orientandosi correttamente.
– Mancanza di profondità in uno degli attaccanti.
– Mantenere il possesso palla, da parte del giocatore che guida la palla, fino alla pressione del difensore, invece di evitare il rischio di perdere la palla nell’1>1 mediante un passaggio al compagno smarcato.
Per tutti questi motivi pensiamo che la tattica sia nella fase difensiva che in fase di attacco sarà uno degli obiettivi fondamentali in questa fascia di età.
Aspetti base della tattica in una scuola di calcio
Analizzeremo le differenti azioni tattiche che sono gli obiettivi fondamentali della tattica in una scuola di calcio; analizzeremo le diverse situazioni e come si sviluppano.
Aspetto difensivo
Su una situazione di 1<1 tutte le azioni effettuate dal giocatore in possesso palla saranno tecniche. In questa situazione il giocatore in possesso palla non effettua nessuna azione tattica propriamente detta. L’azione del difensore invece sarà completamente tattica e tenderà come primo obiettivo la riconquista della palla, il recupero della palla per evitare il gol, convertendo l’azione da difensiva ad offensiva.
Aspetto offensivo
Se creiamo su un campo di gioco una situazione di 11>0 cercando come obiettivo di realizzare il maggior numero di gol nel minor tempo possibile, i giocatori dovranno collocarsi in tre linee cercando di creare una buona profondità facendo in modo che le tre linee non siano distanti tra loro.
Da questa situazione (linee vicine) si consegue:
– Minimo sforzo fisico dei giocatori
– Ridotta perdita di tempo nel collocare la palla nella zona di tiro
Esercizi
1. collocare la squadra in una situazione di 11>0
2. collocare in difesa tre giocatori uno per linea creando una situazione di 11>3, mantenendo la collocazione degli attaccanti
3. cercare l’ampiezza
4. 11>11 mantenendo gli aspetti di profondità ed ampiezza
in questa situazione tutti i giocatori creano delle situazioni di 1>1. Grazie all’ampiezza e alla profondità possiamo superare l’avversario in due modi:
– mediante un’azione tecnica
produrre immediatamente la creazione di superiorità numerica nello spazio libero.
– Mediante un’azione tattica
1. creare spazio libero.
2. superiorità numerica 2>1 (appoggio e smarcamento) .
Tattica difensiva del giocatore
Consideriamo la tattica come:
l’insieme dei movimenti, posizioni statiche del giocatore in non possesso palla.
Ci sono due tipi di tattica:
– tattica difensiva
insieme delle azioni tattiche realizzate quando la palla sta in possesso dell’avversario
– tattica offensiva
insieme delle azioni tattiche realizzate quando la palla è in possesso di un compagno.
Concetti e azioni della tattica
Tattica individuale
– Insieme delle azioni tattiche che si realizzano esclusivamente verso l’attaccante con palla o l’attaccante che si appresta a ricevere la palla.
Azioni di tattica individuale
– Marcare individualmente
– Entrata
– Anticipazione
– Temporizzate
Tattica collettiva
– Insieme delle azioni tattiche che si relazionano con l’avversario, il compagno, la palla e la porta.
Esistono due tipi di tattica collettiva:
1. azione individuale
insieme delle azioni della tattica collettiva che vengono realizzate da un solo giocatore
– marcamento ad uomo
– marcamento a zona
– marcamento misto
– copertura difensiva
– temporizzazione collettiva- vigilanza difensiva
– pressione individuale
– lavoro nelle differenti zone
2. azione collettiva
insieme delle azioni di tattica collettiva che vengono realizzate da più giocatori
– questa azione collettiva viene sviluppata nelle categorie successive
principi tattici difensivi
– superiorità numerica
– aiuto costante
– aumento e riduzione dello spazio
– presenza costante del difensore tra la palla e la porta
– recupero della palla con ottimo controllo per iniziare l’azione di attacco
– transizione attacco – difesa