L’uso del PC nel calcio: “Scouting in tempo reale dietro il Parma degli anni ’90”
Leave a CommentL’antesignano dei Clubs: Carminati.
Uno alla «tastiera», l’altro alla… voce. Erano gli anni del Parma che sorprendeva l’Italia calcistica, conquistando vittorie e regalando agli appassionati di pallone (insieme al Foggia di Zeman) spettacolo di grande qualità.
Una squadra innovativa, quella di Nevio Scala, dentro e fuori dal campo. Ivan Carminati, preparatore atletico, dopo il riscaldamento, si sistemava in tribuna armato di portatile (che all’epoca, parliamo del ’93, erano grandi quanto una valigia); accanto a lui, il preparatore dei portieri, Vincenzo De Palma.
Racconta Carminati: «Avevamo un software che faceva lo scouting della partita. Vincenzo dettava e io scrivevo». Voce solista e tastiera. Poi, qualche istante prima del fischio dell’arbitro, alla fine del primo tempo, Carminati chiudeva il computer e insieme a Di Palma si fiondava negli spogliatoi. Pochi secondo di attesa e arrivavano Nevio Scala e la squadra.
Tre, quattro minuti per rilassarsi, quindi Nevio, sulla base delle indicazioni raccolte nel computer di Carminati, spiegava alla squadra le cose buone fatte in campo e quelle da correggere.
Il rapporto di Carminati con il computer è continuato anche dopo l’esperienza parmigiana (con Roberto Sassi, coautore di un paio di software, è stato tra i più innovativi preparatori atletici).
Ma è cambiato il contenuto: «A Parma il lunedì e il martedì quei dati venivano utilizzati massicciamente per migliorare tutta la prestazione, fase offensiva, fase difensiva, eccetera. All’Inter, dove la rosa era più ampia, c’erano i vice di Mancini che si occupavano dei vari aspetti della prestazione in campo.
Il computer lo utilizzavo soprattutto per il mio lavoro di preparatore: raccoglievo dati sulla prestazione fisica (corsa lunga, corsa breve, scatti, eccetera) e sulla base di essi definivo le tabelle personalizzate di preparazione».
Dal “Corriere dello Sport -Stadio” di qualche tempo fa.