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  1. 16° GIORNATA DEL CAMPIONATO DI APERTURA 2011 : IL BOCA SI AVVICINA AL TITOLO, L’ESTUDIANTES TORNA A VINCERE E IL BELGRANO SORPENDE IL RACING.

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    Tigre 3 – 0 Atl. Rafaela

    All Boys 0 – 0 Lanús

    Newell`s 0 – 0 San Lorenzo

    Racing 2 – 3 Belgrano (CBA)

    Olimpo 0 – 3 San Martín (SJ)

    Arsenal 1 – 2 Estudiantes

    Vélez Sarsfield 1 – 1 Colón

    Godoy Cruz 1 – 2 Boca

    Banfield 2 – 2 Argentinos

    Unión 0 – 0 Independiente

    Continua a spese del Godoy Cruz la marcia tronfale della truppa di Falcioni che ottiene una vittoria per 2-1(il video della gara in basso) sul difficile campo del “Tomba”, le reti decisive sono state di Cvitanich e Schiavi (foto in alto) a coronamento di una partita quasi mai in discussione; il primo tempo è tutto del Boca Juniors che , oltre ai 2 gol, gioca bene senza subire la pressione dell’importanza della gara, la prima rete è di Cvitanich abile a segnare dopo una bella azione di contropiede conclusa con un bell’assist di Rivero, raddoppio su rigore dell’intramontabile Schiavi che sembra tornato indietro di 10 anni per come sta giocando, rete della bandiera per il Godoy Cruz è firmata da Ariel Rojas che mette a segno il gol più bello della giornata con una bomba da 30 metri che trafigge Oriòn, nettamente sorpreso dalla potenza del sinistro del centrocampista del “Tomba”.

    Vittoria che consente agli xeneizes di poter festeggiare questo titolo, tanto atteso, davanti al suo pubblico nella tana della Bombonera, contro il Banfield in una partita in cui potrebbe addirittura bastare una sconfitta per l’aritmetica vittoria di questo campionato di apertura 2011.

    Dietro il Boca juniors ci sono addirittura 9 squadre in 2 punti che lottano per le posizioni di vertice, favorite per i gradini più bassi sono sicuramente Tigre e Racing; la prima ha battuto nettamente l’Atl. De Rafaela per 3-0 con reti di Luna, Castano e Morales, mentre il Racing si fa beffare dal Belgrano in casa perdendo per 2-3 in una gara scintillante che aveva visto come protagonista, ancora una volta, il fortissimo fantasista Moreno (suo il primo gol per il Racing), ma la squadra del “Cholo” Simeone non aveva fatto i conti con il Belgrano, squadra quadrata e molto spigliata in avanti e in grado di andare in rete 3 volte con doppietta di Pereyra e rete di Turus, a niente è servito il gol del 2-3 finale di Viola per l’Academia. L’Estudiantes, dopo 5 partite senza vincere, torna a provare la gioia della vittoria contro l’Arsenàl e lo fa grazie alle reti dei suoi due giocatori più importanti, “ la gata” Fernandez e “la brujita” Veròn firmano la vittoria rimontando il gol iniziale di Obolo; volge alla fine questo campionato per il “Pincha” che lo vedeva come favorito ma, sin da subito, si è capito che non sarebbe stato così, i 13 punti sono un record negativo per la squadra di Azconzabal. Il Velez, fresco di eliminazione in semifinale di Sudamericana, pareggia contro il Colòn e fa aumentare i rimpianti per un torneo che poteva vederlo come protagonista, le reti di Velazquez per il “Fortìn” e pareggio dell’ex leccese Chevanton, appena subentrato al posto di Costa. Una doppietta di Caprari e una rete di Bogado permettono al San Martin di espugnare il campo dell’Olimpo e di fare una bella vittoria in chiave promedio. Nelle altre gare tanti pareggi per 0-0, solo tra Banfield e Argentinos jrs finisce 2-2 con reti di Gomez e Ferreyra per i padroni di casa, di Bordagaray e Salcedo per gli ospiti.

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  2. CAMPIONATO APERTURA 2011 – 15° GIORNATA : IL BIG MATCH A RETI BIANCHE, VELEZ E INDEPENDIENTE NE FANNO 3.

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    Un pareggio per 0-0 tra Boca Juniors e Racing consegna , praticamente, il titolo di Apertura agli xeneizes che con 8 punti di vantaggio, a 4 partite dalla fine, hanno ormai il campionato in tasca.

    Partita molto importante alla Bombonera, il Racing di Simeone si gioca le ultime possibilità di ritornare nei giochi per il primato, il Boca di Falcioni , invece, ha il match point per chiudere definitivamente un campionato mai in discussione. L’importanza della partita si sente e la tensione in campo è molto alta, ne fa le spese l’Academia che chiude la partita in 9 uomini per le espulsioni di Pelletieri e Gutierrez ma, nonostante ciò, riesce a difendersi in modo ordinato e a chiudere la gara sullo 0-0, anche grazie ad un Saja (foto in alto) superlativo, l’ex portiere del Brescia compie una serie di miracoli incredibili che tengono in piedi il fortino del Racing. “I diavoli rossi” dell’Independiente battono 3-0 l’Olimpo,le reti di Tuzzio, Perez ed il solito Parra che mettono in risalto una difesa ospite davvero imbarazzante. Purtroppo anche questa giornata di campionato mette in risalto uno dei problemi più gravi del calcio sudamericano e argentino in particolare, stiamo parlando della violenza negli stadi; ennesimo episodio da condannare si è verificato a La Plata durante Estudiantes e Banfield, al 13 esimo minuto la curva più calda della squadra di Veron ha iniziato a gettare petardi in campo stordendo il portiere ospite Lucchetti, la sospensione è arrivata dopo il lancio di una bomba carta che ha costretto l’arbitro Echenique a fischiare il termine della gara anticipatamente e a mettere al sicuro gli uomini in campo. Delusione in tutta la Federazione Argentina per questo episodio che ha mostrato come in Argentina sia ancora forte il potere in mano agli ultras tanto che anche un veterano come Veron non è riuscito a calmare la curva ed ha dovuto rassegnarsi davanti a cotanta violenza. Negli altri campi, per fortuna, si è giocato con partite anche molto belle, un esempio è Belgrano – Velez , finita 3-1 per gli ospiti che hanno dominato la gara e il bolide da fuori area di Franco è una delle cose più belle di questa giornata; il bomber messicano gode di un ottimo momento, segna e fa segnare e regala prestazioni che ricordano quelle che lo avevano lanciato nel grande calcio con la maglia dei sottomarini gialli del Villarreal. Nelle altre gare, vittoria del Colon sull’ Atl. De Rafaela grazie al bomber sempreverde Fuertes; vittoria dell’Union , con rete di Rosales, in casa di un San Lorenzo sempre più in crisi e con la panchina del “turco” Asad in bilico. Un gol di Guillermo Burdisso regala tre punti d’oro all’Arsenàl di Sarandi sul difficile campo del Lanùs ed, inoltre, dà una gioia al fratello Nicolàs, infortunatosi gravemente in nazionale ed operato al ginocchio sinistro. Vittorie anche per l’Argentinos jrs e per il Tigre, rispettivamente contro Godoy Cruz e Newell’s old Boys, con reti di Oberman per i “bichos colorados” allenati da Gorosito, mentre per la squadra di Arruabarrena decide un gol di Casteglione. Altro pareggio, oltre a quello nel big match, arriva tra San Martìn e All Boys con la squadra di casa che rimane ultima nella classifica del Promedio. Nella classifica cannonieri si fermano tutti, salgono solo Rosales e Fuertes che si fermano a quota 5 marcature.

  3. IL RITORNO DEGLI XENEIZES

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    Dopo anni di sofferenze, cambi di allenatori, vicissitudini societarie, addii importanti e cessioni di tanti talenti, sembra sia ritornata la luce alla “Bombonera” e la “Doce” può finalmente tornare a gioire per le vittorie dei propri beniamini. Ma andiamo con ordine.

    Il Boca Juniors è la squadra che vanta più trofei internazionali al pari del Milan ed il fatto di vederla arrancare in questi ultimi anni ha sorpreso tutti, in particolare, i suoi tifosi, la mitica “Doce” (foto in alto) che è stata abituata davvero troppo bene, 23 campionati argentini, 6 coppe Libertadores, 2 cope Sudamericane, 4 Recope Sudamericane, 3 Coppe Intercontinentali e altre 9 coppe Internazionali in poco più di cento anni di storia del club. E’ vero che l’ultimo campionato è stato vinto nel 2008 con la vittoria del Torneo di Apertura , ma 3 anni di digiuno per un club così prestigioso sono davvero tantissimi; infatti, quest’ultimo triennio è stato caratterizzato da scarsi risultati, poche soddisfazioni e soprattutto tanti cambi in panchina. Il primo a prendere in mano la squadra di Buenos Aires, subito dopo la vittoria dell’Apertura 2008 firmata dal tecnico Carlos Ischia, è stato Alfio Basile che terminerà il Clausura all’11esimo posto e si dimetterà nel gennaio del 2010, dopo di lui Abel Alves durerà poco più di 3 mesi e anch’esso si dimetterà per lasciar spazio a Borghi che , invece, si dimetterà dopo la sconfitta nel “Superclasico” del novembre 2010; l’ultimo a terminare questo calvario sarà Pompei che guiderà la squadra per le ultime 6 gare fino a lasciare il posto all’attuale tecnico del Boca, Julio Cesar Falcioni. L’ex tecnico del Banfield ha subito dimostrato la sua bravura, ha plasmato la squadra, ha ridato fiducia a giocatori importanti, Viatri e Mouche su tutti, e ha dato il via libera ad acquisti discutibili, ma sicuramente adatti al nuovo progetto Boca, un nome su tutti, il ritorno del vecchio baluardo Schiavi che all’età di 38 anni ha ridato compattezza al reparto arretrato. Molte sono state le critiche al tecnico Falcioni che all’inizio della sua avventura non ha ottenuto grandi risultati e sembrava fosse destinato ad un epilogo simile ai suoi ultimi predecessori, ed invece la sua indiscussa bravura e qualche innesto di un certo livello hanno reso il Boca Juniors di oggi una squadra quasi imbattibile; in 14 gare del torneo di Apertura 2011 ha collezionato 9 vittorie e 5 pareggi senza neanche una sconfitta, con 17 gol fatti e solo 3 subiti, 32 punti fatti ed un vantaggio di ben 8 punti sul Racing di Avellaneda. Se questo non è l’inizio di un ciclo importante allora poco ci manca, i numeri ci sono tutti e anche il gruppo sembra davvero solido come non mai, una difesa che prima del gol di Alexis Castro dell’Atl. de Rafaela non subiva gol da più di 5 partite e dava l’impressione di essere davvero imperforabile. Il portiere Oriòn sembra essere rinato e le sue prestazioni sono finalmente all’altezza dei suoi trascorsi al San Lorenzo ed il merito è anche della difesa composta da Roncaglia, Insaurralde, Clemente Rodriguez e il sopracitato Schiavi, senza dimenticare i vari Caruzzo, Sauro e Sosa che spesso hanno ben sostituito i titolari. A centrocampo è avvenuta la vera rivoluzione, non tanto nei giocatori quanto nella mentalità e nell’efficacia di questo reparto, Somoza è diventato sin da subito un leader indiscusso e accanto a lui i vari Erbes, Colazo, Erviti, Rivero sono diventati dei giocatori spesso importantissimi, in particolare Erviti ha alzato il livello delle sue prestazioni; più avanti l’idolo Riquelme ha regalato spesso giocate a cui ci aveva abituato negli anni passati ma le sue prestazioni non sono sempre continue, a causa anche dei suoi tanti infortuni, per questo il tecnico Falcioni lo ha spesso sostituito con Chavez con ottimi risultati. In avanti Viatri ha finalmente dimostrato di essere un grande attaccante, ha giocato molto bene ed ha dimostrato che forse il suo problema era quello di soffrire troppo la presenza di un’icona come Palermo che spesso lo costringeva alla panchina; il ritiro del “loco”, paradossalmente, ha giovato un po’ a tutto il reparto offensivo, Viatri ha iniziato a segnare con continuità, Mouche ha fornito prestazioni sempre al di sopra della sufficienza, e, nel frattempo, si sono messi in mostra i talentini del vivaio xeneizes, i vari Blandi (capocannoniere della squadra con 4 gol), Paredes e Araujo, hanno dimostrato di essere dei piccoli fenomeni e di poter rimpiazzare l’assenza, comunque sentita, dell’idolo Martin Palermo, senza dimenticare l’ex Ajax Cvitanich. In particolare Sergio Araujo ha mostrato giocate incredibili e se riuscisse a mantenere le aspettative allora la “Doze” potrebbe aver ritrovato un nuovo idolo destinato a regalare tante gioie quante ne ha regalate “el loco” Palermo.

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