Scuola calcio: “Il gioco delle piccole tane”

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Oggi presentiamo una struttura esercitativa, che gia dal titolo, possiamo ritenere molto interessante per i primissimi anni della scuola calcio (I° e II° elementare). Il Gioco proposto unisce lo stimolo della guida con la palla ad alcuni aspetti della Coordinazione, come l’Agilità e il Senso del gioco. Pur essendo una struttura estremamente divertente, è necessario, nelle sedute precedenti a quella in cui sarà somministrato, proporre un esercizio propedeutico per facilitare lo svolgimento del gioco.

ESERCIZIO PROPEDEUTICO: IL GIOCO DEL RAGNO

piccole tane

Ci si dispone in un campo (per 12-16 bambini) di dimensioni simili a quella da pallavolo; metà dei giocatori con palla ai piedi (detti “giocatori”, in rosso nella figura sopra) e l’altra metà a terra (“ragni”, in blu nella figura sopra), senza palla e senza potersi alzare (possono solo gattonare, strisciare o rotolare). Lo scopo dei “giocatori” sarà quello di guidare la palla con i piedi nel rettangolo di gioco senza uscire dal campo e senza che i “ragni” glie la rubino. Lo scopo dei ragni, sarà quello di afferrare a terra la palla dei giocatori. Si invertono i ruoli tra ragno e giocatore quando:

  • Un ragno afferra la palla di un giocatore: in tal caso, il ragno si alza in piedi e diventa giocatore e viceversa.
  • Ad un giocatore esce la palla dal campo di gioco: in questo caso, dovrà recuperare la palla con le mani e darla ad un ragno (a sua discrezione), scambiandosi di ruoli.

Ovviamente il rapporto ragni/N° giocatori e le dimensioni del campo potranno essere variate in base alle caratteristiche dei giocatori; è comunque fondamentale che i giocatori con palla al piede non diano “calci” ai ragni quando questi riescono ad afferrare la palla. Altro aspetto fondamentale è che i ragni prendano la palla afferrandola con le mani e senza calciarla con i piedi. Probabilmente, le prime volte che sarà somministrato questo mezzo, per i giocatori sarà istintivo correre forsennatamente con la palla con la conseguente fuoriuscita di questa dal campo o la cattura da parte dei ragni. Sarà quindi fondamentale verbalizzare il fatto di “guidare la palla negli spazi vuoti” e il fatto di poterla arrestare con la suola quando si è lontano dai ragni per poter valutare dove condurla. Una variante che può dare un’ulteriore motivazione (quando lo svolgimento del gioco sarà ben consolidato) è quella di inserire la regola “un punto ad ogni giocatore che tocca la schiena di un ragno senza farsi rubare la palla”!!! Una volta che i giocatori sono riusciti a comprendere il senso del gioco, questo potrà costituire la base di partenza (come il gioco del lupo, gia approfondito in un altro post) di esercitazioni più impegnative.

 

IL GIOCO DELLE PICCOLE TANE

piccole tane 1

Struttura di base: campo 18x13m, 17 giocatori di cui 12 giocatori e 5 ragni (dimensioni e N° di giocatori adattabili alle caratteristiche dei giocatori) e 6 cerchi dentro il campo. I 12 giocatori si divideranno 6 con palla liberi e gli altri 6 fermi dentro ai cerchi. Lo scopo dei 6 giocatori con la palla e dei 5 ragni sarà lo stesso del gioco precedente, cioè “guida libera senza uscire dal campo e senza farsela prendere dai ragni”; al fischio dell’allenatore i 6 giocatori con la palla dovranno passarla ai 6 dentro ai cerchi, scambiandosi di ruolo (sempre senza farsi prendere la palla dai ragni). Le prime volte, l’allenatore dovrà dare tempo ad ogni giocatore di scambiarsi la palla con un compagno nel cerchio; questo per consentire di acquisire le regole del gioco. Di seguito, l’istruttore potrà fischiare con più frequenza, magari dando 5” per effettuare lo scambio di ruoli/palla. È da notare, che per un giocatore di 6-7 anni, il carico cognitivo di questo gioco non è semplice, perché dovrà prestare attenzione ai ragni, a non far uscire la palla dal campo ed allo stesso tempo cercare un compagno a cui passare la palla che non la stia gia “scambiando” con un altro! Proprio per questo, lo consideriamo un mezzo fondamentale per lo sviluppo del Senso del Gioco, un prerequisito fondamentale per lo sviluppo delle componenti tattiche affrontate nelle fasi successive.

figura 1

Rappresentando un impegno elevato dal punto di vista mentale, dopo alcuni minuti di svolgimento, si dovranno introdurre alcune varianti per ridurre il carico cognitivo, contestualmente all’incremento di quello tecnico e coordinativo (che è più adeguato all’età considerata). Mantenendo la presenza (e regole annesse) dei ragni, i giocatori potranno scegliere liberamente quando passare la palla ai compagni nei cerchi. Verrà assegnato:

  • 1 punto ogni volta che si passerà la palla (e si scambieranno i ruoli) ad un compagno nei cerchi. Non si può trasmettere la palla al giocatore dal quale la si è appena ricevuta.
  • 2 punti se si riesce a toccare la schiena del ragno senza farsi prendere la palla.

In questo modo, verranno stimolati entrambi gli aspetti, cioè quello del cercare un compagno a cui passare la palla e quello della guida tra i ragni; modificando l’attribuzione dei punti, si stimoleranno i bambini a lavorare maggiormente sull’aspetto della trasmissione o della guida.

 

CONCLUSIONI

figura 2

Tempo fà, abbiamo indicato l’1c1 come mezzo fondamentale per apprendere la guida della palla in contesto di gioco per le categorie di età inferiore; tuttavia, il N° di giocatori e le dimensioni dei campi (soprattutto quando ci si allena in palestra) non sempre consentono di effettuare questo tipo di esercitazioni con un’adeguata densità di gioco. Per la categoria Piccoli Amici può essere utile l’utilizzo di giochi con l’introduzione dei “ragni” per contestualizzare la guida nello spazio e sviluppare alcuni aspetti della coordinazione (soprattutto i presupposti dei portieri, che a quest’età hanno timori a gettarsi a terra sulla palla). Nell’introduzione di alcuni aspetti tecnici, come la trasmissione della palla ad un compagno, si deve tenere in considerazione che spontaneamente i bambini passano la palla senza guardare ed accertarsi che il compagno sia attento; per questo motivo, sin dalle prime volte è da verbalizzare:

  • “quando si passa la palla al compagno?”…..”quando il compagno mi sta guardando!”
  • “come faccio ad attirare l’attenzione di un compagno per passargli la palla?”……”chiamandolo per nome e trasmettendo la palla solo dopo che ho il contatto visivo!!”

Sono aspetti “non scontati” a cui bisogna porre attenzione! Di seguito, riportiamo altri giochi tecnici-coordinativi con stimoli allenanti sovrapponibili:

Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola Calcio Audax Poviglio (melsh76@libero.it)

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