Multivitaminici: quale la reale necessità?

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I Multivitaminici/Multiminerali sono la categoria di integratori più pubblicizzata in TV! Si differenziano in base al dosaggio dei vari micronutrienti, all’età per la quale sono consigliati e ai “possibili benefici”; abbiamo sottolineato “possibili benefici”, perché è abbastanza logico ipotizzare che dietro a questi prodotti ci sia un marketing piuttosto accurato, ed ultimamente anche abbastanza analitico. È quindi normale farsi delle domande sulla reale utilità di questi prodotti, anche in riferimento all’età, sesso, attività sportiva e stato fisiologico del soggetto.

Leggendo questo post potrete avere le risposte ai quesiti più comuni che insorgono quando ci si pone il dubbio sull’utilità o meno di questi prodotti; la fonte a cui attingeremo per ottenere le risposte, sarà la bibliografia scientifica internazionale e le opinioni dei massimi esperti mondiali in materia.

ATTENZIONE: le informazioni contenute sul nostro blog hanno esclusivamente scopo informativo, e in nessun caso possono costituire o sostituire parere e prescrizione medica e specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti prima di assumere integratori!

Quali sono i reali benefici?

Fanno vivere meglio? Fanno vivere più a lungo? Sono sicuramente le prime domande che sorgono spontanee quando si approccia ad un prodotto del genere. La prima risposta che mi sentirei di dare è la seguente: chiedilo al tuo medico! Sicuramente la carenza di una o più sostanze (vitamine, minerali o altri micronutrienti) è possibile evidenziarla da un esame medico accurato; di conseguenza sarà il medico (o lo specialista) a prescrivere l’integratore vitaminico o minerale (specifico o generale) più adatto all’eventuale carenza.

Ma in assenza di carenze accertate, si possono avere degli effetti benefici?

Bella domanda, alla quale diverse ricerche internazionali hanno cercato di dare risposta, per comprendere se la spesa del Sistema Sanitario del mondo occidentale (relativa alla prevenzione delle patologie e ai problemi dell’invecchiamento), potesse essere abbassata con la prescrizione, a tutta la popolazione, di questa tipologia di prodotti.

Se attualmente, non esiste una prescrizione medica generale (per le persone “non malate”) relativa a questi prodotti, significa che probabilmente questi prodotti non hanno questo “potere generale” di far vivere meglio e più a lungo chi è sano! Non a caso, nel nostro articolo sullo stile di vita, potete leggere che le variabili per migliorare la propria vita sono ben altre!

Per diversi anni il loro utilizzo principale (e giustificato) è stato quello di colmare deficienze nutrizionali gravi dovute alla povertà o alle malattie. Oggi ci si chiede, in particolar modo, se questi integratori possono ridurre il rischio di malattie e problematiche relative all’invecchiamento.

Ma quali sono le conclusioni delle maggiori ricerche scientifiche sull’argomento?

Il primo approfondimento interessante (ed esauriente), è possibile farlo andando a leggere le meta-analisi (cioè le revisioni scientifiche che riassumono non solo i risultati delle ricerche, ma anche la potenza degli effetti). Macpherson e coll 2013, trovarono che i multivitaminici/Multiminerali non hanno nessun effetto (positivo o negativo) sul rischio di mortalità nella popolazione generale; alla stessa conclusione, arrivò anche la meta-analisi di Guallar e coll 2013, con l’aggiunta che alcune vitamine liposolubi (come la E e la A e il Beta-carotene), nel lungo termine potrebbero dare dei problemi se assunte in maniera eccessiva.

L’ultima meta-analisi che citiamo è la più giovane in ordine di tempo, cioè quella pubblicata nel 2018 (Kim e coll), nella quale si arriva alla conclusione che i Multivitaminici/Multiminerali non sono in grado di prevenire i problemi cardiovascolari nella popolazione generale.

Esistono comunque ricerche che hanno verificato come alcuni tipi di popolazioni (o sub-popolazioni) siano a rischio di carenza di alcuni micronutrienti. Ad esempio, Fabian e coll 2011 in soggetti anziani (70 e 90 anni), trovarono carenza di Vitamina D nell’88% dei soggetti, nel 42% di Vitamina K, nel di 29% Vitamina B6 e nel 10% carenze di altre vitamine B; tale carenza era maggiore nei soggetti che prendevano più di 3 medicine al giorno.

Altre 2 ricerche interessanti, sono quelle svolte da Graziano e coll 2012 e Christen e coll 2014, nelle quali fu visto come un’integrazione multivitaminica fosse in grado di avere un’influenza modesta sulla riduzione del rischio di cataratta e di cancro; i soggetti erano tutti medici Americani uomini over 50. Alla luce di queste ultime 2 ricerche, Balz Frei (direttore del Linus Pauling Institute, una delle strutture al mondo più avanzate sullo studio della Biochimica umana) afferma che se ogni adulto americano prendesse giornalmente un multivitaminico, si potrebbe ridurre la spesa nelle cure dei tumori.

myprotein

Tutto questo non vuol dire che soggetti oltre una certa età (soprattutto che prendono medicinali) dovrebbero anche integrare con multivitaminico, ma significa che dovrebbero frequentemente monitorare i loro livelli vitaminici (soprattutto se prendono medicinali) per valutare con il proprio medico l’eventuale supplementazione con integratori in grado di apportare i micronutrienti di cui si è carenti; oltre a questo, dovrebbero prestare maggiore attenzione alla propria alimentazione.

Thinking food first (pensare prima di tutto ad alimentarsi bene) sono le conclusioni di una revisione scientifica estremamente interessante di Jacobs e coll 2009; infatti, solo la sinergie dei diversi micronutrienti sono in grado di ottimizzare gli effetti benefici di un apporto adeguato. Nello specifico:

  • L’assunzione dei micronutrienti nel cibo, permette una più lenta assimilazione, ottimizzandone la biodisponibilità.
  • All’interno degli alimenti, troviamo altre sostanze (oltre a vitamine e minerali) in grado di avere effetti benefici sulla salute (Pandey e coll 2009). Ad esempio, in natura esistono i Polifenoli (vedi immagine sotto) cioè una famiglia formata da 5000 molecole prodotte dal metabolismo secondario dei vegetali, in grado di avere importanti effetti sulla salute umana (antiossidante, riduzione rischio di malattie cardiovascolari, tumorali, ecc.): tra questi, troviamo i fenoli, i tannini e i flavonoidi. Sono quest’ultimi ad aver ricevuto il maggior interesse da parte della comunità scientifica, che ha provato come solamente una dieta equilibrata sia in grado di fornire una qualità ed una varietà elevata di questi elementi (Egert e coll 2011); un integratore multivitaminico/multiminerale non contiene tutte queste sostanze.
  • Molti micronutrienti hanno effetti maggiori nei confronti della salute quando vengono ingeriti all’interno dei cibi dei quali sono ricchi, piuttosto che assunti individualmente (come potrebbe essere in un integratore). È l’esempio del licopene, un carotenoide in grado di avere effetti protettivi nei confronti delle patologie legate alla prostata; il consumo di pomodoro (elemento ricco di licopene) ha effetti benefici superiori rispetto alla sola ingestione di licopene. Questo avviene probabilmente grazie all’effetto sinergico delle altre sostanze (composti fitochimici) all’interno del pomodoro con il licopene stesso (Stacewicz e coll 2005, Chen e coll 2015 e Paur e coll 2017).

Possiamo concludere quanto segue: è ben documentata dal punto di vista della letteratura scientifica che una corretta alimentazione (piuttosto che gli integratori) dovrebbe essere il primo aspetto da considerare dal punto di vista nutrizionale per migliorare l’aspettativa di vita; solamente l’opinione o la prescrizione di personale medico/specialistico (medico, nutrizionista, dietologo, ginecologo, geriatra, ecc.) dovrebbero indirizzare l’utilizzo di multivitaminici/multiminerali o altri integratori.

Nei prossimi paragrafi andremo ad individuare i soggetti che possono avere più necessità di questi integratori e le caratteristiche che questi devono avere.

Chi può aver bisogno, più di altri, di questa tipologia di prodotti?

I soggetti che possono aver necessità di integrare con questi elementi dovrebbero prima di tutto chiederlo al proprio medico o specialista (medico dello sport, dietologo, ginecologo, ecc.) ed eventualmente farsi prescrivere degli esami che possano accertare o meno carenze. Rientrano in questa casistica solitamente:

  • Donne in gravidanza: è raccomandato l’acido folico, che contribuisce a prevenire alcune malformazioni del feto; non è raccomandato solamente alle donne incinte, ma anche a tutte quelle che stanno programmando di avere un figlio (Drug & Therapeutics Bulletin 2016). Integratore consigliato è la Vitamina D.
  • Persone anziane: malgrado questi soggetti vadano facilmente incontro a carenze di micronutrienti (vitamina D, vitamina B12, calcio, ecc.), la sola integrazione può far poco per ridurre le problematiche relative all’invecchiamento (Browon 2019); per migliorare quantità e qualità della vita, occorre un intervento sull’intero stile di vita.
  • Soggetti sottoposti a diete restrittive: rientrano in questa casistica i vegani/vegetariani, celiaci e tutte quelle persone che per motivi etici, o per altre ragioni, restringono la varietà dei cibi della loro alimentazione. In questi casi sarà un dietologo (la figura professionale più completa in materia), un dietista o un nutrizionista a determinare l’intervento nutrizionale per evitare che si configurino carenze, ed eventualmente valutare l’utilizzo di un multivitaminico/multiminerale.
  • Soggetti con problemi di assorbimento: contrariamente alla casistica di sopra, alcune persone possono alimentarsi adeguatamente, ma avere problematiche relative all’assorbimento (ad esempio il Morbo di Crohn) o al metabolismo dei micronutrienti (a causa di terapie e medicinali). In questo caso, è l’intervento di sole figure mediche specifiche (dietologo o dietista) a definire l’intervento nutrizionale appropriato.
  • Individui sottoposti a chirurgia bariatrica: detta anche chirurgia dell’obesità, cioè quella branca che si occupa del trattamento di pazienti affetti da obesità. In questi casi, potrebbero essere più figure professionali (medico, dietista, specialista) ad individuare o meno la necessità di utilizzare multivitaminici/multiminerali.
  • Soggetti malati o che sono sotto cura di medicinali: in questi casi, l’eventuale prescrizione è da effettuare dal medico, dallo specialista o dal dietista che collabora con lo specialista.
  • Sportivi: chi fa sport a livello professionistico, è costantemente seguito da equipe mediche che hanno al loro interno figure professionali in grado di ottimizzare l’intervento alimentare e l’integrazione. Chi fa sport a livello amatoriale/dilettantistico farebbe bene ad informarsi seriamente sulla dieta ideale da seguire, valutando insieme a figure professionali competenti (nutrizionista o il proprio medico, dietologo, ecc.) la necessità o meno di utilizzare integratori anche in base ad esami periodici prescritti (se lo ritiene opportuno) dal proprio medico.
  • Tutti gli altri casi in cui si configura una carenza nutrizionale: alcuni stati fisiologici come la menopausa o una dieta inadeguata, possono generare deficit nutrizionali accertati che necessitano della prescrizione di integrazione.

Può servire a soggetti sani che non si alimentano in maniera adeguata?

La tentazione di ricorrere ad un multivitaminico/multiminerale per chi non ha voglia di alimentarsi in maniera appropriato, è grande, ma veramente poco utile. Andando a leggere la pagina di Examine.com (punto di riferimento mondiale per le revisione scientifica di tutte le sostanze) sull’argomento, possiamo notare che:

1) Le maggiori meta-analisi attualmente pubblicate hanno evidenziato che in soggetti sani, l’utilizzo di questi prodotti non allunga e non accorcia la vita. Non solo, l’utilizzo di multivitaminici ad altissimo dosaggio di antiossidanti, può anche essere deleteria per la salute nel lungo termine.

2) È comunque ragionevole ipotizzare che in soggetti con uno scarso livello nutrizionale, questi possano migliorare l’umore e ridurre la percezione della fatica (Long e coll 2013).

3) Alte dosi di antiossidanti, sono in grado di ridurre il rischio di cataratta e di degenerazione maculare senile; attenzione perché in questi casi, l’alto dosaggio di antiossidanti tramite l’integrazione, può rivelarsi deleterio per altri fattori che riguardano la salute (vedi punto 1).

Per un soggetto sano: un’alimentazione adeguata, un corretto stile di vita (corredato da un’adeguata attività fisica) e un monitoraggio medico del proprio stato di salute, rimangono le armi migliori per vivere bene e a lungo! Un multivitaminico/multiminerale, senza necessità avvalorata da personale qualificato, può fare ben poco.

Quali sono i requisiti di un buon multivitaminico/multiminerale?

Per quanto riguarda ingredienti e dosaggio, la risposta è “dipende”; dipende dalle necessità che l’individuo ha in relazione al suo stato fisiologico/patologico, alle sue abitudini alimentari, alla sua età ed alle eventuali carenze. Chi è carente di una sola vitamina, è sufficiente che integri con la vitamina in questione ed altri elementi che ne facilitano l’assorbimento e il metabolismo.

Ad esempio (per prevenire l’osteoporosi), può essere prescritto di integrare con Vitamina D a chi è in menopausa per chi è carente esclusivamente di questa vitamina; in questi casi l’ideale è un integratore a base di Vitamina D e calcio, perché lavorano in maniera sinergica per la salute delle ossa.

Al fine di attuare una strategia efficace per la prevenzione dell’osteoporosi (e rischi annessi), l’integrazione e una dieta corretta non saranno comunque sufficienti. Infatti sarà necessaria anche un’appropriata e corretta esposizione solare ed un’adeguata attività fisica al fine di “attivare” al meglio il metabolismo della Vitamina D, aumentare/preservare la massa ossea e migliorare forza e coordinazione per prevenire le cadute. Da qui è possibile comprendere quanto sia importante l’intervento di personale qualificato (e non il “fai da te”) nel trattamento e prevenzione dei deficit nutrizionali.

Ma dove comprare un multivitaminico/multiminerale per risparmiare?

L’integrazione con questa tipologia di integratori ha un costo inferiore (con grandi differenze tra marca e marca) di un euro al giorno; se si è certi del prodotto da acquistare (perché prescritto da personale medico o specialistico) è possibile trovare degli e-commerce che effettuano ottimi sconti rispetto al prezzo della farmacia sottocasa. Quando ci si rivolge a questi siti, è fondamentale che questi siano efficienti e non presentino lacune legate alla spedizione e agli ordini.

Oggi, comprendere la qualità di questi servizi è molto semplice grazie a quei siti che recensiscono e certificano la qualità dei servizi online come Trustpilot o Trustedshop. Andando proprio a spulciare su questi siti, troviamo ottimi e-commerce come Farmacia Rocco (5 stelle Trustpilot) e Shop-farmacia (5 stelle Trustedshop).

In alternativa, Amazon rappresenta un’ottima soluzione nel caso in cui sia presente il prodotto specifico; attenzione però alle recensioni di chi effettua la spedizione, assicurandosi che sia un servizio efficiente.

I Valori nutritivi di riferimento

rda

Come leggere la tabella sopra:

Gli NRV sono stati stabiliti dall’Unione Europea nel 2014 e sostituiscono a tutti gli effetti l’RDA (sono la stessa cosa). La Massima Dose Giornaliera indicata è stabilita del Ministero della Salute nell’Aprile 2019, e rappresenta la dose massima giornaliera ammessa in un integratore. Il Sovradosaggio invece è quella dose cronica giornaliera (proveniente da tutte le fonti, cioè alimenti, integratori ed eventualmente farmaci) oltre la quale è probabile andare incontro ad effetti avversi; è stata pubblicata dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) in un documento del 2018; com’è possibile vedere, non per tutte le vitamine e minerali sono stati stabiliti dei valori.

Questo perché quest’ultimo documento si basa sulle evidenze scientifiche; se per un determinato elemento non sono presenti evidenze scientifiche, allora non è riportato il valore, ma non significa che non si possano presentare effetti avversi da sovradosaggio (tossicità). Per 2 Vitamine (B3 e B5) abbiamo riportato i dati estrapolati dal documento del National Institute of Health (USA) nel 1998 in quanto i valori non erano dichiarati in quello dell’EFSA.

Questa tabella, assume un ruolo molto importante, perchè aiuta a leggere con spirito critico le etichette dei vari integratori; infatti, anche tra i multivitaminici più famosi e recensiti, non è raro trovare dosaggi di Vitamina A, D o B3 comparabili o superiori al sovradosaggio. Per questo motivo è sempre bene affidarsi a personale qualificato nella prescrizione di questi prodotti e leggere sempre attentamente le etichette. Sotto riportiamo alcuni esempi e consigli nella scelta di un Multivitiaminco/Multiminerale generico.

Come scegliere un multivitaminico/multiminerale “generico”?

È corretto ipotizzare che nel caso in cui venga prescritto un multivitaminico/multiminerale “generico” (senza specificare il prodotto o un target vitaminico specifico), questo debba avere una quantità di micronutrienti il più aderente possibile al NRV (leggi l’articolo di Wyatt Brown per approfondire); questo per garantire un dosaggio sufficiente ed evitare allo stesso tempo che, per alcune vitamine (soprattutto quelle liposolubili come A, D, E e K), si vada incontro a sovradosaggio se assunte per lungo periodo.

Purtroppo esistono molte lacune nella formulazione e vendita di questi prodotti. Infatti:

  • Molti multivitaminici/multiminerali hanno dosi dichiarate superiori ai VNR, anche per quelle vitamine (A, D, E e K) per le quali non sarebbe bene avere quantità superiori. Ovviamente questo non è un problema per quei soggetti a cui vengono prescritte dosi superiori di queste vitamine (perché, ad esempio, hanno carenze nutrizionali), ma potrebbe esserlo per i soggetti a cui è stato prescritto un multivitaminico/multiminerale “generico”.
  • È raro trovare dosaggi “precisi” all’interno dei prodotti. Consultando la pagina di Labdoor della categoria, si comprende come anche i migliori prodotti abbiano una quota effettiva di nutrienti non sempre aderente a quanto scritto sull’etichetta; esistono (anche per i migliori) dosaggi effettivi pure superiori al 50% del dichiarato sull’etichetta, anche per quelle vitamine per le quali sarebbe importante non avere una quantità superiore all’RDA. Tutto questo è confermato anche dalla ricerca di Andrews e coll 2017.

Allora come fare a scegliere un multivitaminico/multiminerale generico?

A mio parere, è importante attenersi ai punti indicati nella figura sotto:

Attualmente possiamo affermare che non esista il Multivitaminico/multiminerale “generico” perfetto, in quanto tutti i prodotti presenti sul mercato hanno qualche lacuna; andiamo comunque a vedere i migliori.

  • Multivitaminico A-Z della Myprotein: è sicuramente quello che, più di altri, rispetta gli ultimi 3 requisiti dell’immagine sopra. La serietà della ditta è già stata discussa nel nostro post specifico, come le certificazioni; anche il rapporto qualità/prezzo è uno dei migliori sul mercato. Inoltre, anche i dosaggi sono quasi tutti aderenti ai NRV. L’unica differenza è la quantità di Vitamina D che è il doppio del NRV; tale dosaggio (10 microgrammi) non è comunque particolarmente elevato (è al di sotto del dosaggio massimo consentito in un integratore e al di sotto del sovradosaggio); in ogni modo, prima di ricorrere a questo prodotto, è sufficiente far notare questo aspetto a chi ha prescritto l’integratore.
  • Multivitaminico SiS: per chi è atleta di alto livello e vuole avere la certezza che il prodotto non abbia all’interno sostanze che possano dare positività ai controlli, questo è sicuramente il miglior multivitaminici/multiminerale generico. I dosaggi sono simili a quello della Myprotein (con lo stesso dettaglio della Vitamina D), la ditta ha un’altissima reputazione e gode delle migliori certificazioni. Anche il rapporto qualità prezzo è buono, ma è da considerare il costo di spedizione, visto che attualmente è disponibile solo nella versione Inglese del sito, e non in quella Italiana.
  • Mutivitaminico NU U Nutrition: la marca (Nu U nutrition) gode di un’ottima reputazione (è sufficiente analizzare le recensioni Amazon) dal punto di vista della soddisfazione dei clienti e di tutto quello che riguarda l’assistenza e spedizione. I dosaggi del prodotto sono molto aderenti ai VNR, anche quelli delle vitamine liposolubili (A, D, E e K); alcuni nutrienti hanno valori leggermente superiori ai VNR, ma non comportano alcun rischio, visto che riguardano le vitamine idrosolubili. Punto forte di questo prodotto è il rapporto qualità prezzo, in quanto in ogni flacone c’è la fornitura per 1 anno (365 capsule). Questo potrebbe diventare un problema nel caso in cui non si abbia la necessità di integrare per 1 anno intero; in questo caso, cosa fare delle compresse rimanenti? Altra lacuna di questo integratore è il fatto che la ditta produttrice non presenti certificazioni fatte da terzi per accertare con precisione quello che è presente all’interno dei prodotti.

Altre tipologie di multivitaminci/multiminerali

Sul mercato Americano, si trovano molti Multivitaminici ad alto dosaggio; si differenziano con quelli “generici” per una quantità superiore di vitamine all’interno del prodotto. Sono fondamentalmente concepiti per una popolazione (quella degli States) il cui stile alimentare è diverso (solitamente peggiore) dal nostro. Ovviamente non è possibile unire questa categoria di prodotti in un unico gruppo, perché fondamentalmente dipende da quali vitamine sono presenti a dosaggi elevati. Questa tipologia di prodotti viene di solito prescritta a chi ha delle carenze nutrizionali certe o è ad alto rischio di carenza.

Altra tipologia sono i multivitaminici/multiminerali arricchiti; come evidenziato nel paragrafo “Quali sono i benefici”, i mutlivitaminici/multiminerali classici non potranno mai contenere al loro interno tutte le sostanze nutritive attive presenti in natura. Per questo motivo, alcuni hanno al loro interno dei nutrienti come alcuni carotenoidi e polifenoli in grado di prevenire in linea teorica, alcune patologie.

Ho sottolineato la frase “in linea teorica”, perché la maggior parte degli effetti positivi di queste sostanze è stata riscontrata quando queste venivano introdotte nel contesto di una dieta variata negli alimenti di cui sono ricche. È l’esempio (citato anche sopra) del Licopene, in grado di avere effetti positivi maggiori nella prevenzione delle patologie alla prostata quando questo viene introdotto nel contesto di un alimento di cui è ricco, come il pomodoro, piuttosto che in forma isolata (Stacewicz e coll 2005, Chen e coll 2015 e Paur e coll 2017). Non solo, alcuni prodotti indicano sull’etichetta la presenza di questi elementi, ma in dosi ampiamente insufficienti per avere effetti certi.

Altri integratori implementano anche estratti di erbe al loro interno come echinacea, melissa, centella asiatica, ecc. Questi ingredienti sono introdotti per variare i nutrienti al proprio interno, cercando di “simulare”, quanto possibile, una dieta il più possibile varia. Ma è veramente efficace l’introduzione di questi estratti all’interno dei multivitaminici?

Ovviamente è difficile dare una risposta precisa, soprattutto a causa della varietà dei nutrienti e dosaggi possibili. Non solo, alcune erbe (non tutte ovviamente) potrebbero interagire con farmaci o lo stato fisiologico del soggetto (Asher e coll 2017), quindi è da prestare estrema attenzione agli ingredienti presenti. Inoltre, è stato visto che molti integratori a base di erbe non contengono all’interno quanto dichiarato (Newmaster e coll 2013); per questo motivo, è sempre bene consultare il proprio medico prima di utilizzare integratori con all’interno erbe o estratti vegetali.

Conclusioni

L’integrazione a base di multivitaminici/multiminerali è ben lontana da avere delle certezze; la scienza, per quello che riguarda questo aspetto dell’integrazione alimentare, è ancora un cantiere aperto. Nell’immagine sotto viene presentato quello che dovrebbe essere il modello ideale nell’approccio alle carenze nutritive secondo Balz Frei. Quello che è fondamentale, è comprendere quali conseguenze sulla propria salute possono avere determinate carenze nutritive, e come l’integrazione (nutrizionale specifica) possa aiutare, insieme allo stile di vita, a prevenire e curare le conseguenze di queste insufficienze.

Il “fai da te” (comprando integratori che si presume, magari per sentito dire, possano migliorare la propria vita) non offre alcuna garanzia; solo l’interazione con personale competente (partendo dal proprio medico) potrà mettere l’individuo nella condizione effettuare le migliori scelte per la propria salute. Un corretto stile di vita, un’alimentazione corretta ed un adeguato monitoraggio del proprio stato di salute è il meglio che si possa fare per vivere meglio e a lungo.

Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola Calcio A.S.D. Monticelli Terme 1960 ([email protected]) e Istruttore di Atletica leggera GS Toccalmatto.

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