Lo sviluppo della Rapidità nel calcio (terza parte)

(Aggiornato al 10/02/2021)
Nella seconda parte dell’articolo abbiamo iniziato ad introdurre le Metodologie d’allenamento per la rapidità approfondendo LE ESERCITAZIONI ANALITICHE PER I CAMBI DI DIREZIONE.
In questo post analizzeremo:
- Le Esercitazioni globali per i cambi di direzione.
- Le Esercitazioni per la rapidità cognitiva.
Inoltre, approfondiremo la parte dedicata alla Programmazione giovanile ed annuale. Ricordiamo che le variabili fisiologiche che influenzano la performance di rapidità e i metodi per valutarla sono state analizzate nella prima parte.
Esercitazioni globali per i cambi di direzione
La differenza principale con le “Esercitazioni analitiche” presentate nel post precedente sta nel fatto che l’obiettivo principale sta nella ricerca della massima velocità esecutiva indipendentemente dall’aspetto analitico (cioè dalla correzione dei particolari). Possono essere considerate delle prove di “sintesi” in cui il calciatore esprime il suo massimo potenziale neuromuscolare in termini di rapidità. Solitamente si utilizzano 3-4 minicircuiti brevi (della durata di 5-7” con recupero 1:10) da effettuare 3-4 volte alla massima intensità esecutiva. Maggiori sono le varianti presentate (solitamente è la tipologia di percorso, ma anche le partenze e arrivi) e maggiore saranno i vantaggi anche nei confronti della coordinazione. Varianti:
- Tipologia di percorso: inserimento di cambi di direzione (diversa angolatura e distanza), passaggi di ostacoli di diversa altezza (singoli/doppi/tripli), giri di oggetti (coni, paletti), minislalom abbinati, ecc.
- Tipologia di partenza: in piedi (nelle varie direzioni), decubito (supino, prono, seduto), dopo capovolta/rotolamento, seduti su una panca, ecc.
- Tipologia di arrivo: linea di riferimento, ostacolo di riferimento, ecc.
Consigli: l’allenatore/preparatore dovrà focalizzarsi sulla massima intensità esecutiva; per questo motivo è consigliabile far eseguire l’esercizio a coppie (2 minicircuiti affiancati) sottoforma di “gara” e far sempre precedere l’esercizio da un riscaldamento specifico. A livello dilettantistico, sono esercitazioni proposte nella seduta di rifinitura, cioè quella del Venerdì. Riporto sotto 5 post in cui potete trovare spunti ed idee:
- La rapidità del Venerdì: prima parte
- La rapidità del Venerdì: seconda parte
- La rapidità del Venerdì: terza parte
- La rapidità del Venerdì: quarta parte
- La rapidità del Venerdì: quinta parte
- La rapidità del Venerdì: sesta parte
Esercitazioni per la rapidità cognitiva
Questa tipologia di esercitazioni unisce l’allenamento della rapidità pura con le componenti cognitive e tecniche del movimento, ricalcando in maniera più specifica quello che accade durante il gioco; non a caso Weinek (uno dei più autorevoli autori che hanno scritto diversi manuali sul calcio) afferma che
“la vera velocità nel calcio consiste nello scatto con applicazione cognitiva (anticipazione, percezione e decisione)”
Da questa premessa nascono tutte le esercitazioni per la rapidità che coinvolgono anche la capacità di reazione/anticipazione e strategie attentive come avviene con l’utilizzo della palla o le esercitazioni a carattere psicocinetico.
Vantaggi e svantaggi: il vantaggio principale è la specificità, ma in alcuni casi (soprattutto quando si prevede l’interazione tra giocatori) è difficile prevedere una durata prestabilita della ripetizione del mezzo.
Consigli: suddividere l’esercizio in 2 parti (uno di rapidità pura e 1 di applicazione cognitiva) facendo comunque in modo che la prima influenzi la seconda, ma non ne determini a priori l’esito (vedi link sotto).
Ecco alcuni spunti ed idee:
- Il gioco delle 3 porte modificato
- 1c1 per lo sviluppo della rapidità
- Alleniamo la rapidità (e non solo) con la palla
- Alleniamo la rapidità con la palla (varianti)
Le minipartite (small side games) allenano la rapidità in misura migliore rispetto alle esercitazioni a secco?
Domanda lecita, dovuta al fatto che l’allenamento con la palla permette di raggiungere più scopi all’interno della stessa esercitazione. Ovviamente gli small side games (SSG) permettono di effettuare un lavoro maggiormente specifico, ma non permettono di raggiungere gli stessi livelli di potenza delle esercitazioni a secco; non solo, con i lavori a secco si può lavorare in maniera maggiormente analitica, cercando di colmare lacune e prevenire gli infortuni. La risposta alla domanda di sopra, è che entrambi i tipi di esercitazioni (SSG e rapidità a secco) sono importanti nella preparazione del calciatore.
Ma quali sono i parametri degli SSG che permettono di allenare maggiormente le qualità neuromuscolari?
In questi ultimi anni i lavori del prof. Colli con GPS e programmi di analisi (sinottica) hanno permesso di approfondire in maniera dettagliata tutti gli aspetti (metabolici, neuromuscolari, biomeccanici, ecc.) delle varie esercitazioni con palla, al fine di comprendere l’indirizzo allenante di ogni struttura e gli effetti delle relative varianti. Di norma, volendo lavorare sugli aspetti neuromuscolari (tante accelerazioni e decelerazioni), è preferibile utilizzare SSG con pochi giocatori (da 4c4 a 6c6) e spazi abbastanza ristretti; volendo mantenere molto elevata l’intensità (senza che si verifichino cali) è opportuno strutturare fasi attive non superiori al minuto con recuperi della stessa durata o superiore.
Per chi volesse approfondire tutti gli aspetti allenanti degli SSG, consiglio il webinar di Andrea Licciardi, Small Sided Games: evidenze scientifiche ed esercitazioni pratiche. In questo corso vengono approfondite le caratteristiche degli SSG (dimensioni, N° giocatori, regole, ecc.) e come queste vanno a determinare le variabili della performance (N° accelerazioni, potenza metabolica, ecc.); grazie a questo, è possibile modulare la tipologia delle esercitazioni in base agli obiettivi ricercati, siano questi di natura neuromuscolare, che metabolica. Gli SSG sono sicuramente meno controllabili rispetto alle esercitazioni a secco, ma la motivazione e la specificità degli stimoli, rendono questi mezzi ideali proprio per effettuare un giusto compromesso tra il lavoro generale (a secco) e quello specifico (con palla).
Puoi accedere a questo e agli altri Webinar sottoscrivendo uno dei piani d’abbonamento mensili ed annuali a Performance Lab (garanzia 14 giorni). Applicando il Codice Promozionale MISTERMANAGER al momento dell’acquisto, avrai lo sconto del 10%.
La programmazione giovanile ed annuale della rapidità
Programmazione giovanile: senza addentrarsi eccessivamente nello sviluppo biologico dell’individuo possiamo dare le seguenti indicazioni:
- 6-9 anni: avviene la maturazione definitiva della corteccia celebrale (massima plasticità nell’apprendimento dei movimenti), per cui è opportuno l’utilizzo di giochi/mezzi che sviluppino la capacità di frequenza dei passi e l’accelerazioni uniti all’allenamento della coordinazione. In altre parole sono ideali giochi di interazione (gioco del lupo, “guardie e ladri”, ecc.) che soddisfano le esigenze cognitive dei bambini (motivazione) e minigare su percorsi brevi (vedi ESERCITAZIONI GLOBALI) anche con palla (vedi ESERCITAZIONI PER LA RAPIDITA’ COGNITIVA).
- 10-12 anni: fase prepuberale, si assiste ad un periodo in cui si stabilizzano/perfezionano le varie abilità fisiche ed allo stesso tempo si verifica un certo incremento della forza rapida. È quindi possibile inserire anche le ESERCITAZIONI ANALITICHE PER I CAMBI DI DIREZIONE!
- 12-14 anni: in linea teorica corrisponde alla fase puberale, in cui si presenta un incremento delle leve corporee, della capacità di forza ed esplosività, ma un temporaneo peggioramento della componente coordinativa del movimento. Per questo motivo è lecito attendersi una maggior velocità di spostamento su distanze lunghe e della capacità di accelerare; l’allenamento della rapidità deve utilizzare tutte le metodiche (analitiche, globali e cognitive), ma prestare attenzione in particolar modo a quelle quelle analitiche e quelle coordinative.
- Oltre i 15 anni: una volta terminata la pubertà acquisisce importanza anche l’allenamento per l’esplosività (rapidità ed esplosività non sono la stessa cosa) che ovviamente “ruberà” parte del tempo dedicato alla rapidità. La programmazione dell’allenamento diventa quindi più complessa (è quindi difficile dare indicazioni a priori), ma risulta sempre importante il controllo dell’esecuzione analitica dei cambi di direzione per prevenire gli infortuni e massimizzare il potenziale motorio.
Programmazione annuale over 15: come accennato prima, l’allenamento delle qualità atletiche diventa più complesso perché prendono importanza i lavori per l’esplosività. In ogni modo la rapidità rappresenta una delle componenti fondamentali da allenare nel periodo competitivo sia come seduta pre-gara (sottoforma globale e cognitiva) che in maniera specifica (SSG) nella maggior parte delle settimane. La componente analitica è molto importante nella fare preparatoria (estiva-invernale).
Considerazioni finali
La strutturazione dell’allenamento della rapidità e la programmazione devono tenere in considerazione:
- L’interazione con le altre qualità, in particolar modo la coordinazione.
- L’aspetto preventivo nei confronti degli infortuni (esercitazioni analitiche).
- L’allenabilità nelle varie fasce d’età e la possibilità/necessità di interagire con le altre componenti dell’allenamento (come la coordinazione prima dei 9 anni).
- L’aspetto motivazionale.
Se hai trovato interessanti i nostri articoli sulla rapidità, connettiti al mio profilo linkedin per rimanere informato su aggiornamenti e nuove pubblicazioni.
Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico AC Sorbolo, istruttore Scuola Calcio A.S.D. Monticelli Terme 1960 ed Istruttore di Atletica leggera GS Toccalmatto. Email: [email protected]